Lisbona e la scatola magica
E sì, la scatola magica di Lisbona ha in serbo mille altre sorprese.
E’ il 21 novembre e per la prima volta, oltre a mia moglie, farà parte della compagnia, sua cugina Paola che abita a Firenze e sempre per la prima volta mi iscrivo ad un sito per offrire passaggi a coloro (soprattutto studenti) che devono fare lo stesso percorso, e così sin da Sansepolcro ci accompagna un ragazzo che studia all’università di Pisa e che pur abitando a 100m da casa mia non lo conoscevo.
Il tempo è minaccioso sin dal mattino ma tra una chiacchiera e l’altra arriviamo a Firenze Sud dove aspettiamo Paola all’uscita dell’autostrada. Arriva nel momento peggiore della pioggia e per farla salire a bordo riusciamo a bagnarci ben bene; proseguiamo il piacevole viaggio fino a Pisa dove lasciamo Marco e dove portiamo l’auto al parcheggio di MYPARKING che consiglio perché molto economico e vicinissimo all’aeroporto.
Il volo con la consueta compagnia RYANAIR è in orario e alle 12,45 siamo già pronti per la partenza e l’unica annotazione a sfavore di questi voli è lo spazio molto ridotto per cui quando sei a sedere non sei poi molto comodo.
Dopo 2h e 30m di volo arriviamo all’aeroporto di Lisbona collegato oltre che da tram, da una comodissima Metro, che nei pressi del centro città ha corrispondenze con tutte le altre tre linee per cui è facile arrivare ovunque. Facciamo dei biglietti che hanno validità 24h dalla sua prima vidimazione, al prezzo di 6 euro cadauno, ma li utilizziamo in continuazione e quindi molto convenienti.
Il nostro hotel ben posizionato a 100m dalla fermata metro Anjos ha tutti i requisiti essenziali per una buona vacanza, il solo terzo lettino è ricavato da un letto pieghevole ed è più scomodo ma Paola si è offerta per dormirci.
Alle 16,30 locali siamo già pronti a riprendere la metro verde e con tre fermate siamo al ROSSIO, la piazza DON PEDRO IV una piazza strategica per il centro. Ammiriamo subito i torrioni del castello di Sao Jorge illuminati al tramonto ed entriamo nella Pastelaria Suiça per gustarci caffè e “Pastel de nata” fantastici.
Rifocillati riprendiamo il percorso per Rua Augusta lasciandoci inebriare dai colori della sera sui bellissimi palazzi e dagli odori che provengono qua e là nonché dalla musica del Fado. Ci fermiamo alla Casa Portuguesa do Pastel de Bacalhau ed acquistiamo una pastelas appena fritta, delizia di baccala mantecato con patata e ripieno di formaggio fuso prima di essere passato alla frittura… mmmmmmmmmm
Attraverso l’Arco do Rua Augusta arriviamo all’incredibile Praça Do Comercio fino al molo e aspettiamo il calare della sera.
La mia inesauribile voglia di vedere fa sì che prenda in mano il mio programma e facendo notare l’orario ci sia ancora la possibilità di spostarsi da qualche parte prima di cena.
Prendiamo il TRAM 15 e andiamo verso Belém dove ci è ancora possibile ammirare il Monumento alle Scoperte che ci fa ricordare come in verità nel XV e XVI secolo le grandi scoperte siano partite tutte da Lisbona o comunque dal Portogallo, ad opera di grandi navigatori. Da lì al Mosteiro dos Jerónimos sono solo 100 metri e visto che ancora è aperto diamo una sbirciatina dentro mentre è in corso una messa per qualche gruppo giovanile cattolico.
E’ ormai ora di cena e decidiamo di fermarci in quella zona optando per una vecchia osteria “Restaurante Sagitario” dove abbiamo mangiato bene senza la ressa da turisti.
Torniamo in centro con Bus 714 e facciamo un breve percorso a piedi lungo rua Augusta per tornare alla metro ROSSIO e quindi in Hotel.
Alle 8 del mattino successivo già in piedi e pronti per nuovi percorsi. Ritorniamo immediatamente in centro ma siamo costretti ad attendere le ore 9 per l’apertura della Confeitaria National all’angolo di Praça da Figueira per una colazione al bacio.
Ci attende successivamente l’Elevador de Santa Justa, un singolare ascensore in mezzo ad una strada dalla cui cima si gode uno splendido panorama e collega con il Museu Arqueológico do Carmo che decidiamo di non vedere, e la attigua Chafariz do Carmouna splendida piazzetta con un mercatino di artigiani che riempie subito la curiosità delle mie due donne.
Acquistiamo qualche ninnolo e dietro consiglio di un ambulante che parlava un po’ di italiano ci facciamo convincere a prendere il battello per vedere l’altra sponda del Tago.
Quindi direzione CAIS DO SODRE’ (molo superiore) attendiamo il primo traghetto per CACILHAS. Il cielo comincia a scurirsi e come da previsioni arrivano le prime gocce. Il tempo di bagnare il suolo è torna il sole, poi di nuovo pioggia e poi sole. Un cielo spettacolare che lascio a voi immaginare e che disegna degli arcobaleni sopra il panorama della città di Lisbona.
Questa zona è pieno di ristoranti dove si può mangiare dell’ottimo pesce però preferiamo a pranzo rimanere leggeri e fermarci a prendere una insalata presso A Padaria Portuguesa.
Rientriamo poco dopo pranzo e riprendiamo il battello di nuovo sotto una leggera pioggerella. Oggi avevamo tutto il tempo da poter dedicare al quartiere di Belém ed alla famosissima torre.
Da Cais do Sodré con il TRAM 15 si arriva in 20 minuti circa nei pressi della torre e direi che ci gustiamo queste pause da seduti che sono un toccasana per gambe e piedi.
La torre è meravigliosa così come me l’aspettavo, quello stile “manuelino”, così come viene definito, morbido per certi versi, arrotondato e con alcune guglie così che lo avvicino sia al gotico che all’arabesco. Dopo aver fatto alcune foto dall’esterno decidiamo di pagare il biglietto di ingresso per poter vedere le varie angolazioni e così scatto dopo scatto arriviamo fin verso il calar del sole.
Passeggiamo a piedi verso il monumento alle scoperte e porto le ragazze a vedere la facciata del museo della Marina, ricavato su un’ala del monastero, poi mentre le lascio in coda al Pastéis de Belém una delle più antiche e rinomate pasticcierie, decido di fare una seconda visita al Mosteiro dos Jerónimos per poter vedere l’effetto della luce del sole ancora non tramontato anche se purtroppo non entro a vedere il chiostro che era nel mio programma.
Esco subito dopo e sotto una leggere pioggerella raggiungo in pasticceria Paola ed Emanuela trovandole per fortuna in cima alla coda così che dopo 5 minuti siamo seduti a gustarci caffè e Pastel de nata.
Rientriamo in centro con il tram 15 e ci fermiamo a Cais do Sodrè, al capolinea della linea verde della Metropolitana dove acquistiamo il biglietto per le prossime 24h. Mia moglie esprime il suo desiderio di voler andare ai magazzini primark ed io so che avrei sentito le sue lamentele sino al ritorno se non avessi almeno provato a portarcela.
Consulto la nostra mappa e scopro che si accede facilmente ai magazzini facendo un semplice cambio di linea metro e allora con sua grande gioia decidiamo di andare.
In 20 minuti di linea metro blu arriviamo alla fermata Colégio Militar/Lux e fiondiamo dentro al centro commerciale ma soprattutto ai magazzini di suo interesse e facciamo i primi regali di Natale a parenti ed amici.
Alle 20 rientriamo con la stessa metro fermandoci a Restauradores per rivedere l’ingresso della stazione ferroviaria del Rossio che non vi dovete perdere,poi avevamo deciso di andare a cena da Leitaria Camponeza perché avevamo una recensione di una rivista italiana del 2014 che lo proponeva per andarci al mattino a fare colazione, e passando di lì nella giornata, avevamo visto l’orario di apertura serale.
Cibo ottimo servito su spiedini appesi (carne o pesce), menù completo a 17 €, locale accogliente, proprietaria simpatica ed enigmatica… mi ha fatto giocare con lei sulla sua provenienza, ma alla fine dopo tanti ”no”, mi sono arreso. Le abbiamo mostrato anche la pagina della rivista che ci consigliava la visita ma ci ha confermato che loro erano i proprietari da alcuni anni e che solo in precedenza era una latteria/pasticceria.
Rientriamo stanchi e appesantiti dalla cena tarda ed abbondante.
Il mattino successivo riprendiamo la solita metro fermandoci però a Martim Moniz da dove dovevamo prendere il famosissimo Tram 28. Fortunatamente a quell’ora non ci sono code per salire. Il tram ha una capienza di solo 28 posti quindi sembra che in estate sia un problema salirci. Abbiamo il tempo di far colazione prima di prendere posto e goderci lo spettacolo del quartiere ALFAMA a bordo di quell’insolito Tram.
Durante il percorso il tramviere fatica a far spostare un auto parcheggiata lungo le rotaie, deve persino scendere e portarsi al finestrino di quello sciocco autista che a bordo della sua auto leggeva tranquillamente un giornale suscitando l’ilarità dei presenti.
Raggiungiamo la vetta della collina e scendiamo nei pressi del Miradouro da Senhora do Monte. La giornata è stupenda e splende il sole e da quel punto ammiriamo la città indicando le varie zone viste e quelle ancora che vogliamo vedere, nonché il castello di SAO JORGE che si erge nella collinetta a fianco (anche la città di Lisbona si erge su 7 colline come Roma).
Scendiamo poi risaliamo per raggiungere il Castello e mentre chiacchieriamo sereni ci soffermiamo a guardare i palazzi ricoperti da azulejos, le scalinate, i negozi ed altri punti panoramici della città.
Arriviamo al castello (ingresso € 8,50) e ci gustiamo da quell’altura un altro bellissimo panorama ma oltre a quello direi poco altro. Facciamo tutto il percorso lungo le mura di quella fortezza ma all’interno non c’è niente. Direi che si apprezza molto la posizione strategica del castello ma oltre a quello non offre molto.
Dopo meno di due ore usciamo da quella zona scendendo sempre a piedi verso la Sé, cattedrale di Lisbona, in stile romanico e con la facciata a due torri campanarie. Io sono entrato (2,5 € ) anche nel chiostro attiguo, lasciando però le mie compagne di viaggio a gustarsi il sole nel piazzale difronte alla cattedrale.
Il chiostro è in stile gotico (ormai sapete che adoro questo stile architettonico) e custodisce importanti scavi archeologici. Io lo consiglio.
Era ormai ora di pranzo, così che consiglio di riprendere il Tram 28 fino ad arrivare all’opposto del percorso, alla Basilica da Estrela, fermandoci a mangiare in un chiosco situato all’interno dei giardini di fronte.
Non visitiamo la Basilica neoclassica ma rimaniamo nei quartieri BAIRRO ALTO e CHIADO per gustare la vita di Lisbona. La sosta al Café A Brasileiraè d’obbligo, un caffè buonissimo e solo 0,70 € in quel locale aperto nel 1905 in stile Art déco che mi incuriosisce molto. Il quartiere è magnifico e mentre le ragazze si soffermano a guardare le vetrine io mi infilo nella Basilica dos Màrtires per poi proseguire tutti insieme. Non vi perdete assolutamente il bellissimo palazzo decorato in Rua Trindade e la CervejariaTrindade (un ristorante indicato nelle guide che al suo interno è decorato in modo stupendo). Il percorso ci porta fino alla chiesa di Sao Roque che nel suo genere è una delle più belle ma la visita dura pochissimo perché il barocco nei suoi stucchi e nel suo oro a me non piace.
Si avvicina la sera e dopo aver camminato molto ci viene anche voglia di sedere e mangiare un boccone. Facciamo decidere Emanuela ed entriamo da Leao d’ouro per un graditissimo buffet ad € 8,90 allyou can eat, in Rua 1° de Dezembro vicinissimo alla stazione dei treni.
Dopo cena ci aspetta il tram sulla cremagliera che da PracaRestauradores arriva sino al Miradouro de sao Pedro de Alcantara da dove scattiamo qualche panorama notturno nell’altra angolazione della città. Rientriamo in Hotel ed io ho ancora spazio per farmi una passeggiata in solitario per le strade di Lisbona.
Per l’ultimo giorno avevo programmato la visita del ParquedasNações dove nel 1998 si tenne l’Expo, quindi prendiamo la metro in direzione opposta alle altre mattine e ci fermiamo ad Oriente, con l’imponenza della stazione metropolitana progettata dal grande architette spagnolo Santiago Calatrava.
Costeggiamo il grande estuario del Tago ammirando le strutture che hanno ospitato l’esposizione mondiale, la funivia, i grattacieli, il parco, il lunghissimo ponte di 17,2 km intitolato a Vasca de Gama e ci viene da fare delle riflessioni, in merito al ponte sullo stretto di Messina, che anche se di soli 5 kg, ancora se ne sente solo parlare e discutere. Ne comprendiamo in parte il motivo perché il letto del Tago è piuttosto paludoso e il fiume alto solo qualche metro.
Il percorso fatto in quella splendida mattinata di sole novembrino si è reso molto piacevole. Arriviamo fino alla torre Vasco de Gama da dove avremmo potuto ammirare tutta la zona ma l’ascensore è chiuso e l’accesso vietato. Rientriamo nella stazione metro Oriente senza arrivare all’Oceanario poco distante anche se probabilmente meritava la visita.
Con la metro scendiamo alla stazione Alameda perché nella cartina avevamo visto la presenza di un mercato generale ma la sosta non è stata meritevole e quindi riprendiamo metro decidendo di andare nei padiglioni del mercato di Cais do Sodré, dove possiamo finalmente mangiare qualcosa prima di riprendere il viaggio di ritorno.
Passiamo in Hotel a riprendere i bagagli e a malincuore torniamo in aeroporto dove nell’attesa di imbarcarci facciamo gli ultimi acquisti di souvenir.
Complimenti alla nuova compagna di viaggio; Paola si è dimostrata una perfetta viaggiatrice, molto accomodante e con una ottima resistenza e un bel rapporto da sempre con la cugina. Spero che possa essere presente nei miei prossimi viaggi.