Barcellona misteriosa

Sette volte nella città catalana, ma ne hanno sempre voglia. Due ragazzi se la spassano fra locali, bar e ristoranti. A due passi dalla Rambla…
Scritto da: mirko.1976
barcellona misteriosa
Partenza il: 06/12/2015
Ritorno il: 09/12/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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BAR… CELLONA MISTERIOSA

Sette volte nella città catalana, ma ne hanno sempre voglia. Due ragazzi se la spassano fra locali, bar e ristoranti. A due passi dalla Rambla…

Di Mirko Simionato

Quando: Sempre

Durata: 4 giorni

Viaggio: aereo

Costo a persona (spesa approssimativa): 500 euro

E’ la settima volta che visito la città catalana. Perché così tante volte? Perché sono entusiasta di questa città! Il bello di Barcellona è che non si capisce bene se sia una città o un luogo di villeggiatura: è sul mare e ricca di spiagge quindi, pur essendo una metropoli, regala le atmosfere tipiche della vacanza al mare, specie di sera sul porto. E’ molto bello, ad esempio, che nei locali si mangi fuori, pure in inverno, così chi vuole può fumare abbondantemente (sì, gli spagnoli fumano molto, credo più degli italiani). E’ una città moderna, all’avanguardia, che investe moltissimo in cultura e architettura, con una metropolitana molto efficiente, seppur molto vecchia e costosa (1 biglietto costa ben 2,15€). In occasione delle Olimpiadi del ’92 è stata “rivoltata come un calzino”: pensate che la zona del porto, dove prima c’erano i quartieri poveri e malfamati, ora è diventata moderna e bellissima.

Caratteristica di Barcellona sono le Ramblas: grandi viali alberati, il più famoso dei quali è, appunto, La Rambla, che di giorno pullula di artisti di strada e di negozietti, mentre di notte diventa più “oscuro” e vi succede un po’ di tutto (fin dal tardo pomeriggio a me tutti offrivano hashish, marihuana e coca). Si dice che a Barcellona quando hai visto la Rambla, hai visto tutto: in realtà è una città d’arte e di lavoro ma credo che quattro giorni e tre notti, se non si vogliono visitare i costosi musei, siano sufficienti.

E’ una metropoli europea, ma riserva anche alcune vedute antiche e più “mediterranee”. Seconda come abitanti a Madrid, più piccola della capitale ma col mare, da sempre le due città sono in competizione tra di loro, fin dai tempi di Franco, e ultimamente ancora di più a causa delle recenti vicende indipendentiste catalane. Qui il catalano, come lingua, la fa da padrone, molto più che in passato. La presenza del mare fa si che anche in autunno faccia caldo. L’aeroporto è collegato al centro dal treno e dagli autobus (frequentissimi) a1 e a2 (costo € 5,90- erano 5€ prima) e nel prossimo futuro arriverà anche la metropolitana. Il vantaggio dell’autobus, che consigliamo, è che arriva nella piazza centrale di Barcellona, Placa Catalunya, molto bella e con un enorme centro commerciale (El corte ingles).

Che cosa vedere? Aquarium (è il più grande d’Europa), Parc Guell (di Gaudi- non più gratuito, ora a pagamento), la Torre Agbar, l’Hospital de La Santa Creu i Sant Pau, Casa Batlò, Casa Milà (La Pedrera), Fundacion Mirò, Mercato de La Boqueria, La Cathedral, Barrio Gotico, il Fibonacci.

1° GIORNO: Volare molto low cost

Mancavamo da Barcellona dal novembre 2009, torniamo, dunque dopo sei anni (viaggio del dicembre 2015) con la maturità dell’esperienza di una vacanza organizzata molti mesi prima. Il viaggio è all’insegna del riposo e della scoperta di Barcellona misteriosa: abbiamo previsto di trascorrere in città quattro giorni molto tranquilli, senza troppe pretese. Per il volo ci affidiamo alla compagnia irlandese low cost Ryan air che, con soli 46,91€ a tratta (valigia da 15 kg compresa), ci assicura un buon viaggio. Ryan air fa servizio da Treviso a Barcellona T2, con un volo giornaliero alle 14.30, una sorta di pullman continuo che fa su e giù (un tempo arrivava nella più scomoda Girona). Cortesemente ci porta all’aeroporto la gentile Debora. Con congruo anticipo ed emozionati alle dodici, partiamo da casa. Alle 12.15 siamo all’aeroporto. Al mostrador nessuna attesa: troviamo una ragazza gentilissima e che ci offre di imbarcarci a gratis anche il bagaglio a mano per viaggiare più comodi. Il check in on line purtroppo ci offre i posti 33 b e c, cioè gli ultimi 2 posti vicino ai cessi e il viaggio è tutto un viavai di sciacquoni e puzza. Decolliamo puntuali alle 14.30 e atterriamo pochi minuti dopo le 16, con forte anticipo e il consueto squillo di trombe. Prendiamo l’aerobus a2 che porta in pochi minuti a Placa de Catalunya. Andiamo a piedi all’hotel, l’ottimo Urban bcn Gran Ducat, un 3 stelle in Ronda Sant Pere, 15. Il nostro vecchio hotel Apart rembrandt, gestito da indiani al sapor di curry, non esiste più. Quest’anno scegliamo questo hotel con una bella camera, che ha due letti separati e dà sul patio come in “aqui no hay quien viva”, il mio programma preferito, essendo un cortile interno di notte non si sente nessun rumore, sembra di stare dalle nostre parti, a Quarto d’Altino. Andiamo a pranzo a La Taberna de La Ronda cerbeceria, in Ronda Sant Pere 12: 3 cervecas, 1 calamarcitos, 1 montadito e il mio piatto preferito, butifarra con alubias, solo 18,95€. Passeggiamo per la città per scoprire Barcellona misteriosa, la Barcellona che non conosce nessuno, alla ricerca, dato il mio forte amore per la matematica, del Fibonacci. Partiamo pertanto a piedi dall’hotel e arriviamo alla Rambla del Mar, a Port Vell, Mare Magnum e Barceloneta: è il primo giorno e abbiamo voglia di muoverci. Dopo aver visitato e finalmente scovato il Fibonacci. Per chi non lo sapesse dal 1992 c’è un monumento che riproduce una successione di Fibonacci. Si può ammirare sul Passeig de Borbo’, alla Barceloneta, proprio davanti al porto vecchio, al fondo. I numeri di Fibonacci sono all’interno di finestre incastonate a terra realizzato in neon rosso, purtroppo spento, per cui non si vede assolutamente nulla ed è introvabile. Ma bello! Felici del Fibonacci torniamo a cena nel nostro posto preferito, il Rey de la Gamba 2, famoso ristorante di pesce di Barceloneta. Io prendo ensalada mista, sopa de pescado e pescaditos fritos, Marco delle ottime rape alla plancha (costose ma meno che in Italia) e mejillones. Tutto davvero ottimo, servizio rapidissimo e per nulla costoso. Dopo il rosado e la cerveca terminiamo con dell’ottimo anis del mono.

2° GIORNO: A caccia di sapori

La nostra giornata segue un itinerario non finalizzato a vedere luoghi particolari, ma piuttosto ad assaporare l’atmosfera di Barcellona misteriosa a piedi. Marco suggerisce una lunghissima passeggiata a piedi, da sgambettare: l’itinerario prevede Barrio Gotico, negozi di scarpe, cappella e chiostro di Santa Lucia, presepio, Carrer del Bisbe, Ayuntamento, Generalitat, Ferrau, Mercato de la Boqueria (con acquisto di ottimo zumo fresco), Carrer de la canuda, Laietana, Urquinaona. Pranzo al Frankfurt vicino a hotel (Bitte wurst a Pau Claris, 73: in 2 persone € 19,45: birra, salsicce, wurstel, papas fritas, malaguena, tires pollastre, bretzel) per un’atmosfera berlinese di Monaco a Barcellona.

Itinerario del pomeriggio: altrettanto lunga sgambettata a passeig de Gracia, casa Batlo, la Pedrera, negozi da visitare, carrer de Corsega, zona residenziale, carrer de Sardina, Sagrada Familia, Gram Via de Cortes Catalanes, Plaza de Toros monumentales, plaza tetuan, Laietana e Uquinaona. Sosta culturale a La Sagrada Familia, l’unico monumento al mondo ancora in perenne costruzione: il motivo ufficiale è che quest’opera di Gaudì non deve mai essere terminata, altrimenti sarebbe di cattivo auspicio per la città. Personalmente credo che i Barcellonesi ci marcino un pochino con questo fatto e quindi, essendo l’attrazione principale per i turisti, probabilmente non avrà mai fine. Inoltre, secondo me, mentre sulle guide sta scritto che oggi gli architetti stanno seguendo l’idea di Gaudì, mi sembra, invece, che la parte nuova sia molto meno bella e, soprattutto, diversa dall’idea originale. La sera prendiamo un autobus (€ 2,15) per Plaza de Espanya per visitare la Fuente Magica che, però, funziona solo il sabato e la domenica quindi niente spettacolo. Palau national, c.c. las arenas con il punto mas alto de la ciudad, bares e restaurantes. Di sera cena argentina in metro alla Barceloneta ristorante La Pampa (Paseo Joan de Borbo, 28). Mangiato discretamente con personale molto gentile. Scelta come omaggio all’Argentina. Rientro con piedi gonfi come zampogne.

3° GIORNO: BARCELONA CITY TOURS

Buon compleanno Mirko. Essendo il mio compleanno decido di festeggiarlo in modo alternativo. Non potendo andare a dorso di un cammello, o di un asinello, come piace a me, non essendoci a Barcellona animali preferisco un autobus a due piani e passiamo la giornata sul Barcelona City tours, il classico pullman rosso. L’avevo fatto nel 2002 e, dopo 13 anni, decido di rifarlo anche per dare un ripasso veloce alla città e capire se avevamo visto tutto. Direi proprio di sì, il viaggio è lunghissimo perché ogni ruta dura 2 ore, sono ben 4 ore a bordo ed è molto stancante, specie nel tardo pomeriggio, però bello. Nel pomeriggio ne approfittiamo per passeggiare per il famoso Barri Gotic, centro della vecchia città di Barcellona, caratterizzato da vie molto strette. Facciamo altresì shopping sfrenato per festeggiare il mio compleanno con bei regali. Pranzo a La Barceloneta con grigliata mista di Kebab e cena presso il miglior ristorante di pesce della città offerta a tutti i partecipanti del soggiorno da Mirko per festeggiare il suo compleanno. In realtà il miglior ristorante sarebbe il cal Solè, ma, purtroppo, lo troviamo chiuso. Ci dirigiamo quindi al Restaurant Salamanca a La Barceloneta, dove è possibile usufruire del 10% di sconto con il bus turistic. In realtà, alla fine, lo sconto praticato è inferiore, comunque facciamo un’ottima cena di pesce per il compleanno di Mirko. Ritorniamo a piedi in hotel molto stanchi.

4° GIORNO

L’ultimo giorno è il più soleggiato e il più caldo. Dopo una colazione biologica e costosa, è giunto il momento per me di prendere l’autobus per recarmi all’aeroporto, dove giungo alle 10.05. Il volo parte pochi minuti dopo le 12.05 e atterra a Treviso alle 14.10, con 5 minuti di ritardo. Che dire? Lo que se dice hambre y sed no la he pasado!

ALTRI CONSIGLI DI VIAGGIO

RISTORANTI

    GAUCHO’S RESTAURANTE ARGENTINO Baixada de Saint Miguel 6 reservas 93 318 99 00. Ristorante argentino molto buono, bisogna prenotare, è ‘cerca’ Placa de Miguel, su una laterale di calle Ferran, si va giù per Carrer d’Avinyo. E’ un po’ difficile da trovare, ma si mangia bene. CIUDAD GONDAL Rambla de Catalunya, 18 (è vicino a Plaza de Catalunya, fa angolo con Passeig de Gracia); RESTAURANTE Braceria L’EUCALYPTUS c/Bonsucces 4 (ottimo) – è una laterale della Rambla, vicino Plaza de Catalunya; CAL BOTER Restaurant de Gracia C. tordera, 62 (è un ottimo ristorante tipico catalano, frequentato da spagnoli, non turistico) TABERNA EUSKAL Passeig de Gracia 8

NEGOZI

    CKRAKATOA Plaza de Lallona, 1 (per acquistare dell’ottimo artigianato in legno). Per i negozi: scarpe carrer de la pelay una via a sx salendo alla fine della rambla verso pl catalunia. Poi carrer de ferran a tante altre vie più o meno a quell’altezza ( a sx della rambla stavolta scendendo verso il mare) sempre qui si apre il barrio gotico e quindi anche la cattedrale.

ALCUNE COSE DA VISITARE:

    La Diagonal, la via più ‘Inn’ di Bcn con tutti i negozi e ristoranti alla moda! (un po’ costosetti). Proseguendo sull’avenida Diagonal,verso sud-est, pochi metri, ci si trova a placa joan carlesti: Qui scendendo per Paseo de gracia si arriva alle case di Gaudì (Batllò e La Pedrera) e continuando a procedere verso sud si arriva alla rambla con il quartiere gotico (Barrio gotico) e la cattedrale. Da qui proseguendo verso est si incontra Carrer de corsega, proseguendo per questa via si arriva all’incrocio con l’avenida de Gaudì e quindi verso sud con la Sagrada famiglia (dovrebbe essere finalmente terminata).

Ovvio questo percorso è a piedi ma è servito anche dal metrò che, ricordate, smette di funzionare all’una o alle due di notte, cmq non ci sono problemi, ci sono taxi ovunque e a costo accettabilissimo (noi lo prendavamo sempre dopo la discoteca).

Tra le cose da vedere, tante, troppe, vi ricordo la Fontana Magica (Fuente magica) a Placa de Espana: inizia a ‘suonare’ alle 18 credo. Ci si arriva con l’autobus oppure con il metrò, ma è meglio il primo: si prende a placa de l’universitat (non ricordo il numero a memoria, però ci sono i punti di informazione turistica: all’ aereoporto, a placa de catalunya e a metà della rambla.

A dx della rambla scendendo verso il mare c’è il mercato della bouqueraia da fare durante il giorno verso le 10, la zona dietro a questo mercato è molto caratteristica ma sconsigliata di fare durante la notte. A volte ci stanno pure dei dj set in mezzo alla frutta!

DISCOTECHE:

Sulle discoteche ti consiglio la paloma; carrer de tigre,27 è una disco grandissima! Inoltre, fanno anche spettacoli lesbo molto interessanti



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