Kyoto e Tokyo in 12 giorni
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5 Novembre 2015
Arrivato a Osaka Kansai dopo un volo tranquillissimo, mezz’oretta in dogana dove mi fanno compilare un modulo riguardo a dove starò, per quanto tempo e se ho sostanze pericolose in valigia. Si passa poi alla foto e impronte digitali; noto subito che sono molto gentili. Esco e mi dirigo verso la stazione dei treni. Provo a fare il biglietto con la macchinetta automatica, ma non ho ancora l’esperienza per farlo quindi vado in biglietteria anche se c’è un po’ di coda. Treno JR Haruka, 3000 yen circa e dopo 70 minuti sono a Kyoto Station. Ci sono soluzioni più economiche, ma ero stanco e non avevo ancora con me il pocket wifi per valutare altre opzioni. Sempre per lo stesso motivo mi affido a un taxi che con 830 Yen mi porta in Ostello, a due passi da Kiyomizu-dera. L’ostello si chiama Trip Sound, cinque notti al prezzo di 192€ una singola con bagno in comune. Doccia veloce e giro a Pontocho per studiare un po’ la situazione con una cena a base di sushi 1900 Yen.
6 Novembre
‘Cavolo 21 gradi! e ho portato quasi tutta roba pesante’, meno male che prima di partire avevo messo due magliettine a maniche corte. Il primo giorno a Kyoto lo dedico alla visita del tempio buddista Kiyomizu-dera ( ingresso 300 Yen, orari 06:00 – 17:30); poi mi fermo al Monumento dei caduti della seconda guerra mondiale Ryozen Kannon ( ingresso 300 Yen) li a fianco si trova un altro tempio buddista, Kodaiji (ingresso 600 Yen, orari 9:00 – 17:00). Per finire tempio shintoista Yasaka Jinja Shrine, il parco Maruyama e l’immenso parco del Palazzo Imperiale. La sera torno in zona Pontocho e sopro il pub Zaza che diventerà la mia base serale. Il locale è gestito da un turco, i prezzi sono accettabili (birra grande 1000 Yen, Narghilè 1000 Yen..) e ci sono molti stranieri, il posto giusto per fare conoscenza.
7 Novembre
Altra giornata calda, per sicurezza mi porto dietro giacca a vento e ombrello. Con il mal di testa per le troppe birre inizio la seconda giornata a Kyoto dal castello Nijo (ingresso 600 Yen, orari 08:45 – 17:00). Fino a qua mi son sempre mosso a piedi, decido così di provare i Bus. Faccio qualche metro a piedi e salgo suo bus 204 consigliato da google maps per la mia meta successiva Kinkaku-Ji, il Tempio del padiglione d’oro. Capitolo bus, ho fatto il biglietto giornaliero a bordo al costo di 500 Yen; va vidimato la prima volta che si scende dal bus mentre per le volte successive si mostra solo al conducente la vidimazione del ticket. Si sale da dietro e si scende davanti. Torniamo al Kinkaku-ji (ingresso 500 Yen, orari 9:00 – 17:00), che dire… forse il posto più bello che ho visto, sembra di essere in una favola. A 15 minuti si trova un’altro tempio, Ryoan-ji (ingresso 600 Yen, orari 8:00 – 17:00). Al ritorno mi fermo al mercato alimentare di Nishiki; le gallerie che incrociano la via del mercato sono piene di negozietti ottimi per comprare souvenir. Per i nottambuli suggerisco il Club Ibiza, due discoteche dall’altro lato della strada rispetto al Club Ibiza, di cui non ricordo il nome e il World forse la discoteca più famosa.
8 Novembre
La pioggerellina che mi accompagna in ostello alle 6 di mattina, mi terrà compagnia fino al giorno della partenza. Sveglia ore 15… considerato che alle 17 è buio, giornata buttata … l’idea era di andare a Nara, ma salta tutto. Decido di virare sul Santuario di Fushimi Inari-taisha nella parte sud di Kyoto. Dal mio ostello ho usato il treno della Keihan Line, ma ci sono diverse alternative. Piccola parentesi come fare il biglietto del treno: in alto, sopra le macchinette automatiche c’è una mappa, ci sono indicate le fermate del treno e sotto c’è una cifra da pagare per raggiungere tale destinazione. Dalla mia stazione Kiyomizu Gojo a Fushimi Inari l’importo da pagare è 210 Yen. Quindi macchinetta automatica, selezionare inglese, inserire le monete o le banconote e poi selezionate tariffa 210 Yen. In caso di problemi chiedete sempre agli addetti ai lavori, sono sempre gentilissimi e in caso di errata selezione ti rimborsano subito. Il Fushimi Inari è un santuario shintoista (sempre aperto, gratuito); raggiungere la vetta è abbastanza impegnativo se non siete degli sportivi, sono 4km in salita circa. Suggerisco almeno di arrivare al bivio del percorso per vedere il panorama di Kyoto. Al bivio si hanno due strade che si uniscono alla vetta, la strada a destra porta alla cima in 30 minuti, la strada a sinistra in 15 minuti.
9 Novembre
È l’ultimo giorno, sono combattuto tra andare a Nara o finire quello che volevo vedere a Kyoto. Opto per la seconda: Ginkaku-ji, Tempio del padiglione d’argento (ingresso 500 Yen, orari 8:30 – 17:00), passeggiata del filosofo e tempio Nazenji. L’ultima mia visita è il quartiere di Arashiyama che si trova nella parte nord ovest della città. Qui si trova la foresta di bambù e il parco delle scimmie che purtroppo aveva appena chiuso al mio arrivo.
10 Novembre
Con un po’ di malinconia mi avvio verso Kyoto Station. L’idea è di prendere il treno veloce Shinkansen delle 9:30, per non fare cavolate vado in biglietteria. Da Kyoto a Tokyo il biglietto con posto non riservato costa 13.000 Yen. Non riesco a prendere il treno che volevo, ma ne arriva uno subito dopo… ma quanti cavolo di treni hanno? Dopo 2h e 15 circa sono alla stazione di Tokyo. Ci metto un attimo a capire cosa fare, poi grazie al fido google maps prendo la metro e mi avvio a Shinjuku sede del mio hotel. La stazione di Shinjuku è immensa, mi son perso 2/3 volte per capire in che punto della stazione uscire. L’ hotel Business Sagami è molto spartano, ma per quello che ho pagato (180€ una singola con bagno in comune per 6 notti) può starci. La posizione è ottima, il gestore non parla una parola di inglese, ma è gentilissimo; bagno improvvisato, wifi scadente. La prima impressione di Tokyo non è positivissima, sarà che sono rimasto troppo affascinato da Kyoto. Dopo qualche ora di sonno, provo subito a cercare di cambiare opinione sulla cittá facendomi un giro a Kabukicho, il quartiere a luci rosse. Per la strada non si vede nulla, ci sono molte famiglie, turisti e diversi ‘buttadentro’ che ti invitano a provare le varie ‘attività’. Si fa sera, decido di andare a vedere il quartiere di Roppongi, detto il ‘quartiere degli stranieri’. Appena uscito dalla metro un susseguirsi di ‘buttadentro’ per lo più del nordafrica mi invita a provare le attrazioni del posto. Sono davvero tanti e fastidiosi. Non ho nessuna voglia di farmi fregare, giro e veloce e torno a Shinjuku.
11 Novembre
Come a Kyoto, la citta è pulitissima; in giro non ci sono cestini, non si fuma per strada, se non in zone create appositamente cosi la gente evita di buttare mozziconi per terra. La mia visita a Tokyo con la luce del sole inizia da Asakusa. Decido di fare il biglietto giornaliero della metro al costo di 1000 Yen. Qui si trova il tempio più antico della città, Sensō-ji. Non molto lontano c’è la torre più alta di Tokyo, lo Skytree (orari 8:00 – 22:00, ingresso 4000 Yen circa per arrivare fino in cima). Nel pomeriggio giretto a Ueno, qui c’è mercato dove si può trovare di tutto e un bellissimo parco con all’interno uno zoo (ingresso 600 Yen); l’attrazione principale sono i panda. Per finire la giornata il quartiere dell’elettronica, Akihabara.
12 Novembre
Si rientra sempre tardi la sera e quindi di alzarsi manco per sogno. È tardi per andare al mercato del pesce di Tsukiji e allora andiamocene a Odaiba, un isola artificiale nella baia di Tokyo. Da Shinjuku treno direzione Tokyo Teleport Station 500 Yen. L’ isola è ricca di centri commerciali, tra le altre cose ci sono la Daikanransha, ruota panoramica alta 115 metri, una riproduzione della Statua della Liberta e una riproduzione (ad altezza naturale) di Gundam. Al tramonto bellissimo lo scenario del rainbow-bridge. Di ritorno a Shinjuku vado a farmi un giro al Tokyo Metropolitan Government Building (orari 8:00 – 18:45, ingresso gratuito), bellissima la vista dal 45 piano a 202 metri d’altezza.
13 Novembre
Oggi o mai più! Sveglia presto direzione mercato del pesce Tsukiji. Sono le 10:00 circa, ma c’è ancora un bel movimento con una marea di muletti che caricano e scaricano. La tappa successiva è Ginza, il quartiere dello shopping di lusso; non sono un grande fan dello shopping e la mia gita qua si conclude rapidamente, il tempo di trovare la strada per il Palazzo Imperiale. La residenza dell’imperatore apre solo due volte l’anno, ma il parco che circonda merita. A proposito di parchi, l’attrazione più votata/recensita su tripadvisor su Tokyo è il parco Gyoen a Shinjuku… si trova 5 minuti dal mio hotel e non ci sono ancora stato. Andiamo li a ricaricare le pile in vista del venerdi notte (giorno di chiusura il lunedì, orari dalle 9,00 alle 16,30; ingresso 200 Yen).
Per i nottambuli, secondo me la zona migliore è Shibuya perchè ci sono diverse discoteche, segnalo il Womb e l’Atom (entrata 2500-3500 Yen, verificate in base alla serata). Anche Shinjuku è un bel quartiere, ma si è sempre legati alla metro che da 00:30 alle 5:00 circa chiude.
14 Novembre
Il sabato pomeriggio torno a Roppongi a vedere com’è la situazione di giorno. Poi mi incammino a piedi fino alla Tokyo Tower (orari 9:00 -23:00, ingresso 900 Yen). C’era nebbia quindi non ci sono salito. Subito dopo raggiungo Takeshiba, per fare una foto alla baia di Tokyo, passando dal templio Zojo-ji. Ritornando in hotel mi fermo ad Harakuju il quartiere delle mode giovanili. Come la serata precedente anche il sabato sera lo si passa a zonzo per Shibuya.
15 Novembre
La sveglia delle 10:00 richiama la mia attenzione, solo quattro ore di sonno. Vediamo se mi ha scritto la ragazza che ho conosciuto ieri sera; l’avevo invitata a fare un giro Kamakura (a 1 ora di treno da Tokyo). Se fosse stata disponibile mi avrebbe scritto. Nessun messaggio, zero stimoli di alzarsi, vabbe torniamo a dormire. L’ultimo giorno a Tokyo lo passo a visitare Shibuya, quartiere che avevo visto solo di notte. Foto all’incrocio più famoso di Tokyo, visita alla statua del cane Hachiko, qualche souvenir e poi ultima camminata nel parco Yoyogi. Arrivato davanti all’ultimo tempio che volevo visitare (Santuario Meiji), leggo il cartello ‘oggi chiuso’.
16 Novembre
Si torna a casa. Ho scelto la soluzione più economica per arrivare a Narita tramite i treni locali, tanto avevo molto tempo.
Conclusioni
Bellissimo posto, gente gentilissima, l’inglese non è diffusissimo, ma tutti cercano di darti una mano lo stesso. Pensavo fosse più caro da quello che avevo letto; ho sempre cenato, pranzato con 10-20€, poi dipende sempre cosa uno vuole fare. Oltre che essere super pulito il Giappone è sicurissimo, alla sera o anche di notte è normalissimo vedere ragazze o anche bambini che camminano da soli senza problemi.