Namibia e dintorni

Un itinerario di tre settimane lungo oltre 5000 km tutto fai da te che ci ha portato dal sud al nord della Namibia e, infine, in Botswana e alle Cascate Vittoria
Scritto da: lodo69
namibia e dintorni
Partenza il: 05/09/2015
Ritorno il: 27/09/2015
Viaggiatori: 3
Spesa: 4000 €
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Siamo in 3 (Io, Silvia e Swami, rispettivamente 45,43 e 12 anni). Sarà il nostro viaggio di nozze… in tre! Abbiamo deciso non fare il giro classico e di aggiungere la regione del Caprivi e le Victoria Falls. L’organizzazione è partita a Febbraio con l’acquisto dei biglietti aerei fatto in autonomia usando internet: biglietto Etihad da Bologna a Johannesburg e ritorno, British Airways da Johannesburg a Windhoeck e South African Airways da Kasane a Johannesburg. Il costo complessivi dei voli è stato di 3190€.

Avendo letto recensioni positive mi sono appoggiato a “The Cardboard Box” per la prenotazione degli alloggi: siamo stati seguiti da Steny che è stata bravissima a seguire le nostre indicazioni e i nostri cambi di itinerario.

Per il noleggio auto, dopo aver contattato più o meno tutti i Car Rental locali, mi sono appoggiato all’agenzia Xenia Viaggi di Prato. La scelta è caduta sul classico Toyota Hilux Double Cab. Certamente la spesa per il noleggio di tale auto è stata ragguardevole ma non volevamo problemi e così siamo andati sul sicuro. Con Xenia Viaggi ho anche stipulato l’assicurazione di viaggio che fortunatamente non è servita.

Il nostro viaggio:

Sabato 5 settembre

Il nostro viaggio parte da Bologna con il volo delle 7:20 per Roma da dove prenderemo il volo per Abu Dhabi. Siamo ad Abu Dhabi alle 19:20 locali (+2 rispetto all’Italia) e dovremo aspettare l’01:25 per partire alla volta di Johannesburg.

Domenica 6 settembre

Atterriamo a Johannesburg dopo quasi 8 ore di volo. Ritiriamo i bagagli e rifacciamo il check-in per Windhoek. Qui cambiamo gli euro in rand visto che possono essere utilizzati anche in Namibia: la moneta sudafricana e il dollaro namibiano circolano entrambi e hanno lo stesso valore.

Mentre aspettiamo di imbarcarci facciamo quattro chiacchiere con un gruppo di bolognesi (non più di primo pelo) che, come noi aspetta l’aereo. Il volo per Windhoek durerà 1h e 45’ e alle 14:10 atterriamo sul suolo Namibiano. L’aeroporto è davvero piccolo e attraversiamo a piedi la pista. C’è un controllo medico per Ebola prima di quello passaporti. Tutto abbastanza veloce. L’attesa è un po’ più lunga al banco della Bidvest per ritirare l’auto e al negozio MTC dove acquistiamo una SIM namibiana che però non riusciamo ad attivare perché hanno il sistema informatico fuori uso. Mah…..

L’auto è, come previsto, una Toyota Hilux Double Cab bianca con 2 ruote di scorta e doppio serbatoio che ha 56000km. A caldo rimaniamo delusi perchè ci sono auto più belle e nuove nel parcheggio dei noleggi, ma farà ampiamente il suo dovere!

Alle 16:30 lasciamo l’aeroporto e, con la guida a sinistra, copriamo i circa 40 km che ci separano dalla città e arriviamo al nostro primo alloggio: Vondelhof Guesthouse. Sembra una caserma con il filo spinato sull’alto muro di cinta ma i vari ambienti sono molto carini e la signora molto disponibile. Visto che non possiamo telefonare siamo costretti ad acquistare la connessione wifi per comunicare con l’Italia. Abbiamo un tavolo prenotato da Joe’s Beerhouse alle 19:00 e quindi abbiamo giusto il tempo di fare una doccia prima che arrivi il taxi. Joe’s Beerhouse è una tappa fissa per i turisti ed è pieno essendo anche uno dei pochi ristoranti aperti la domenica. Purtroppo la stanchezza non ci fa godere il posto e il cibo come avrebbe meritato: alle 20:40 siamo fuori diretti alla guesthouse per un meritato riposo.

Speravo saremmo riusciti a ritagliarci un paio d’ore per fare un rapido giro per Windhoeck ma non è stato possibile.

Oggi è il primo giorno di ora legale in Namibia e quindi Italia e Namibia hanno lo stesso orario.

Km di oggi: 65

Pernottamento: Vondelhof Guesthouse

Lunedì 7 settembre

Sveglia alle 06:15, colazione alle 07:00. Alle 08:00 lasciamo la guesthouse e in un vicino centro commerciale facciamo una piccola spesa e sistemiamo la sim: con 455 N$ avremo 100 minuti per chiamare l’Europa e 1GB di traffico dati. Alle 09:30 lasciamo Windhoeck: direzione sud lungo la B1 che è tutta asfaltata e in perfette condizioni. Stop per il pranzo a Mariental con cibo acquistato alla rosticceria che si trova all’interno dei supermercati SPAR (soluzione che adotteremo spesso). Altri 220 km e siamo a Keetmanshop. Ci dirigiamo direttamente al Quiver Tree Forest Rest Camp dove alloggeremo e al cui interno si trova anche la Foresta degli alberi Faretra. Prendiamo possesso del nostro igloo (vecchiotto ma pulito) e alle 17 assistiamo alla cena di due ghepardi che hanno in un recinto. Andiamo poi alla foresta quando si avvicina il tramonto. Cena a base di springbok e a letto.

Km di oggi: 513

Pernottamento: Quiver Tree Forest Rest Camp

Martedì 8 settembre

Mi sveglio (solo io) alle 5:45 per andare a fotografare l’alba alla Foresta. Alle 7 facciamo colazione e poi si parte con destinazione Fish River Canyon. Passiamo dalla Naute Dam (un lago artificiale) che crea una grande oasi dove viene coltivata uva. Alle 12:30 siamo al nostro alloggio di stasera il Canyon Village. Pranziamo sotto al pergolato del nostro alloggio e verso le 14 partiamo alla volta del Fish River Canyon. Lo ammiriamo dai view point principali ed è davvero uno spettacolo grandioso. Purtroppo per un mio errore mi perdo l’incrocio per la strada che costeggia il canyon e così ritorno al Village prima del previsto. Ci aggreghiamo alla passeggiata per vedere il tramonto dalle rocce intorno al resort e lo spettacolo che godiamo non è niente male anche se avrei preferito essere ancora al Canyon per fotografarlo con la luce radente del tramonto. Ottima cena a buffet e poi a letto dopo qualche foto al cielo stellato che è davvero spettacolare.

Km di oggi: 220

Pernottamento: Canyon Village

Mercoledì 9 settembre

La giornata comincia con un problema: una spia di allarme appare sul cruscotto della nostra auto dopo pochi km: è la spia del filtro del carburante. Decidiamo di tornare a Keetmanshop (che è un paese grande e organizzato) e troviamo un meccanico che in pochi minuti ci sostituisce il filtro e ripartiamo in direzione Luderitz quando sono le 11. Abbiamo perso un paio d’ore ma siamo molto più tranquilli. La spesa ci verrà poi rimborsata dal noleggiatore.

La B4 è tutta asfaltata e i km passano veloci. Quando siamo dalle parti di Aus cominciano a vedersi ai lati della strada i famosi cavalli del deserto e Garub, alla vecchia stazione ce ne sono tantissimi ed è un vero spettacolo. Gli ultimi 15/20 km prima di arrivare a Luderitz sono affascinanti: la strada passa attraverso al deserto spazzato da un vento molto forte, il paesaggio è surreale e all’improvviso si avvista la città con le case dai colori accesi. All’Information Center lungo la via principale compriamo i biglietti per la visita di Kolmanskop di domani e chiediamo informazioni perché abbiamo bisogno di un medico per Silvia che da un paio di giorni ha un fastidioso mal di schiena. Prendiamo possesso della nostra camera al Kairos Cottage (gestito da un ragazzo molto gentile) che si trova in una posizione molto bella con vista mare e poi andiamo dal medico che farà a Silvia una puntura antinfiammatoria. Sfruttiamo le ultime due ore di luce per andare a Diaz Point senza però fare il giro di tutta la penisola per mancanza di tempo. Al ritorno in paese ci fermiamo al Barrell’s Pub per cena dove troviamo il gestore del B&B anche lui a cena con la sua famiglia. Alle 21:15 siamo sotto alle coperte.

Km di oggi: 547

Pernottamento: Kairos

Giovedì 10 settembre

Stamattina sveglia alle 6:00, colazione alle 7:00 con il gestore del B&B che suona per noi al pianoforte! Alle 08:15 siamo a Kolmanskop. Gironzoliamo per un paio di ore per le costruzioni di questa città abbandonata negli anni ’50 quando si esaurì la vena diamantifera. Interessante. Purtroppo la schiena di Silvia non migliora e tentiamo con un massaggio. Non c’è in città un fisioterapista ma troviamo solo un centro estetico: qui c’è una ragazza che fa massaggi ma ci sarà solo nel pomeriggio; la contattano e si rende disponibile per le 12. La massaggiatrice si rivelerà la nostra salvezza. Lasciamo Luderitz verso le 14; c’è da rifare la strada di ieri fino ad Aus per poi girare sulla C13 e poi sulla D707 che attraversa la zona delle Tiras Mountains. Le indicazioni dei viaggiatori che consigliano di percorrere questa strada sono esatte: il paesaggio merita davvero. Arriviamo al Namtib Desert Reserve (gestito da una giovane coppia) in tempo per goderci uno spettacolare tramonto! La cena è servita in una grande tavola dove tutti gli ospiti cenano insieme ai padroni di casa.

Km di oggi: 265

Pernottamento: Namtib Desert Lodge

Venerdì 11 settembre

Stamattina colazione alle 8:00 ancora tutti insieme e partenza pochi minuti prima delle 9. La buona notizia è che Silvia sta meglio: il morale di tutti migliora. Continuiamo sulla D707 verso nord. Tutta la strada percorsa oggi ci ha deliziato con panorami molto suggestivi, colori che cambiano in continuazione e sempre le montagne ai lati della strada. Arriviamo al Desert Homestead alle 14. Siamo in pieno deserto del Namib; domani visiteremo Sossusvlei. Il Lodge è molto bello e decidiamo di rilassarci a bordo piscina. Soffia un piacevole vento caldo. Il clima è decisamente cambiato: fa decisamente caldo rispetto ai giorni scorsi. Fino alla notte scorsa abbiamo dormito infagottati e anche durante il giorno la temperatura, pur essendo piacevole, non è certo altissima. Ceniamo a bordo piscina a lume di candela. Andiamo a letto prima del solito e dopo aver caricato i bagagli in auto perché domattina la sveglia è alle 5:15.

Km di oggi: 240

Pernottamento: Desert Homestead

Sabato 12 settembre

Il leggero venticello di ieri pomeriggio si è trasformato in una vera e propria bufera e ha soffiato per tutta la notte. Partiamo alle 05:45 dopo aver ritirato il pacchetto con la colazione; è buio pesto e le raffiche di vento non danno tregua. Percorriamo la strada che ci separa dal cancello di Sossusvlei con molta cautela. Arriviamo al cancello e per molto tempo rimaniamo i soli ad essere in attesa di entrare. Facciamo colazione. Si fa lentamente giorno ma il cielo è completamente oscurato da nuvole. I cancelli aprono alle 7 e insieme a noi non ci sono più di 5/6 mezzi. Il vento continua a soffiare senza tregua. Percorriamo la striscia di asfalto che ci porta verso le dune nel silenzio assoluto: siamo in uno dei punti clou del viaggio e il meteo è davvero pessimo e così anche il nostro umore. Il vento spazza le dune senza sosta e i bellissimi giochi di luce e ombra che fa il sole con le dune sono una chimera. Arriviamo alla duna 45. Dopo un veloce conciliabolo decidiamo di salire nonostante il vento: siamo qui e non sarà un “po’ di vento” a rovinarci la giornata. Salire si rivelerà molto faticoso ma la vista, nonostante le nuvole, ci appaga. Scendiamo lungo il fianco della duna correndo: divertimento puro! Proseguiamo fino a dove finisce la strada asfaltata e nonostante il 4×4 decidiamo di usare la navetta per arrivare a Sossusvlei. Dal parcheggio dove ci lasciano in 10 minuti a piadi si arriva al Deadvlei che non è venuto meno alle attese nonostante il cielo nuvoloso. In questo catino il vento non soffia e rimaniamo più di un ora a fare foto e goderci il posto: c’è poca gente e qualche sprazzo di azzurro appare. Riprendiamo lo shuttle e alle 12:10 siamo all’auto. Pranziamo. Ripresa la macchina torniamo verso il cancello del parco e deviamo per il Sesriem Canyon. Un consiglio: lasciate perdere! Paghiamo il permesso e ci dirigiamo verso Solitarie. Arriviamo verso le 15 e, da buoni turisti, andiamo ad assaggiare la famosa Apple Pie di Moose (morto qualche anno fa) che non tradisce le attese. Solitaire è il tipico posto “di frontiera”: un negozio, un distributore, un posto per dormire. Mi piace. La Solitaire Guest Farm è a pochi km. Ci fiondiamo in piscina per toglierci di dosso le “fatiche del deserto”. Cena alle 19 e poi a letto. Il lodge è carino, camera grande e pulita, ottima cena compresa nel prezzo. Direi che da quelle che erano le premesse della mattina la giornata è stata positiva. Domani sveglia alle 6 e ci dirigiamo verso la costa.

Km di oggi: 257

Pernottamento: Solitaire Guest Farm

Domenica 13 settembre

Alle 7:45 siamo già in strada: ci aspettano circa 230 km prima di arrivare a Walvis Bay e li faremo tutti sulla C14. Il tratto del Kuiseb Pass è molto suggestivo ma chi si aspetta una salita rimarrà deluso… Lungo la strada avvistiamo le prime zebre. Arriviamo a Walvis Bay verso le 12 e andiamo direttamente al nostro B&B (Spindrift Guesthouse) giusto il tempo di appoggiare le valigie perché voglio essere a Swakopmund prima delle 13 perché a quell’ora chiude l’ufficio NWR dove fare il permesso per percorrere la D1991 (Moonlandscape e Weltwitschia Drive). Pranzo veloce da KFC e gelato prima di addentrarci nel deserto. Il giro è parecchio lungo (a/r da Swakopmund circa 150 km) e oltre a un paio di viewpoint sulla valle dello Swakop (Moonlandscape) e alle piante più grandi di welwitschia alla fine del giro c’è ben poco da vedere. I 13 punti pubblicizzati nei fogli che ti rilasciano all’ufficio NWR sono davvero poca cosa. Non so se mi sentirei di consigliare il giro. Quando al ritorno verso Walvis Bay percorriamo la litoranea è scesa in qualche punto la nebbia come di consueto da queste parti a causa della corrente del Benguela. Ci siamo fermati in spiaggia e con nostra grande sorpresa vediamo un piccolo di foca solo soletto che si lascia fotografare fino all’arrivo di un cagnolino che lo spaventa abbaiando e si getta in mare. E’ domenica e i ristoranti sono quasi tutti chiusi per cui ci infiliamo in uno dei pochi aperti dove abbiamo mangiato discretamente. Sia Swakopmund che Walvis Bay sono due vere e proprie cittadine (una turistica, una industriale) e, forse perché era domenica e quindi praticamente tutto chiuso, non ci hanno impressionato molto.

Km di oggi: 487

Pernottamento: Spindrift Guest House

Lunedì 14 settembre

Sveglia alle 6:30 e abbondante colazione. Il B&B è frequentato da persone che probabilmente abitano lontano da qui e lavorano in città. La giornata sarà completamente dedicata all’escursione combinata (gita in barca e in 4×4 nel deserto) che ci ha prenotato l’impiegata del B&B. Alle 8:30 siamo al molo da dove partono tutte le barche delle varie agenzie e ritroviamo i bolognesi che avevamo conosciuto all’aeroporto di Johannesburg! La nostra escursione in barca sarà con Mola Mola Tour e parte puntuale alle 9. Non siamo molti in barca e questo ci permette di muoverci liberamente. Siamo rimasti 3 ore in acqua sempre dentro alla baia e mai in mare aperto. Il tempo è passato velocemente e abbiamo avuto la possibilità di vedere: delfini, foche, otarie, pellicani e altri volatili. Ci offrono anche uno spuntino prima di tornare al molo. Appena scesi ci prendono in consegna quelli del fuoristrada (Sandwich Harbour 4×4). Eravamo una carovana di 5 auto (3 Nissan Patrol e 2 Defender)e a noi è toccato un vecchio Nissan Patrol (del 1994) ma il conducente si è rivelato subito molto abile. Il percorso di andata si è svolto sulla battigia per poi cominciare a salire e scendere sulle dune. Devo dire che è stato molto adrenalinico. Dall’alto delle dune a strapiombo sull’oceano ci sono viste mozzafiato. Sono però rimasto deluso dal fatto che non siamo arrivati a Sandwich Harbour. Siamo rientrati al molo alle 17:30. Per cena ci siamo concessi il lusso di andare al “The Raft”: pesce per me e Silvia, cotoletta per Swami. Tutto ottimo e abbondante ad una cifra per noi europei davvero esigua. Il meteo di oggi: mattino nebbioso, pomeriggio un po’ meglio ma non senza nubi.

Km di oggi: 20

Pernottamento: Spindrift Guest House

Martedì 15 settembre

Siamo partiti alle 8:00 sotto ad una pioggerellina prettamente novembrina dovuta alla nebbia. Seguiamo la costa in direzione nord. Oltrepassiamo Swakopmund (sosta al supermercato), ci fermiamo a fotografare le case colorate del villaggio di Wlotzkasbaken, oltrepassiamo Henties Bay e verso le 12 siamo alla colonia di Otarie di Cape Cross. Davvero impressionante quante siano e quanto rumore e puzza facciano! Più continuiamo verso nord e più il paesaggio si fa desolato accompagnato da un vento fortissimo. Alle 14:30 siamo al cancello di Ugab Gate. Dopo le 15:00 non si può più entrare fino al mattino successivo. Da qui mancano 166 km per arrivare a Terrace Bay dove pernotteremo. Facciamo qualche stop lungo la strada per fotografare relitti di navi e resti di una miniera ma è la desolazione a farla da padroni. A spezzare questa monotonia è qualche pescatore con i loro pick-up super attrezzato. Arriviamo a Terrace Bay che è quasi buio: le costruzioni sono disseminate qua e la sulle collinette a pochi metri dal mare. Oltre alle case che vengono affittate c’è una pompa di benzina, una scuola e la stazione di polizia. Ci danno un vero e proprio chalet con veranda, un grande soggiorno, tre camere da letto e addirittura il garage ma è tutto in condizioni pietose! Non credevo che essendo un resort gestito da NWR fosse in queste condizioni: chiaramente il clima non aiuta a mantenere in buone condizioni le strutture ma così è davvero troppo. L’unico ambiente che si salva è il ristorante che si trova nel punto più altro. Non abbiamo mangiato neppure male.

Km di oggi: 432

Pernottamento: Terrace Bay Resort

Mercoledì 16 settembre

Sveglia alle 6:30 e facciamo colazione nel nostro chalet: ci sembrava troppo spendere circa 20€ per fare colazione al ristorante quando per cena abbiamo speso circa 35€. Alle 8:00 siamo partiti sotto la solita nebbia e siamo usciti dal Skeleton Coast N.P. dalla Springbokwasser Gate e, come d’incanto, allontanandoci dalla costa siamo tornati a vedere il sole che non vedevamo da domenica! Il paesaggio è cambiato: tornano attorno a noi i rilievi e la vegetazione. Avvistiamo le nostre prime giraffe. Oltrepassiamo Palmwag e ci inerpichiamo su per il Grootberg Pass fino ai 1450. Proprio sul passo c’è l’ingresso del nostro lodge che si trova ancora più in su lungo una vera e propria mulattiera. Volendo si può lasciare l’auto sul passo e ti vengono a prendere oppure ci si può avventurare con la propria auto che deve essere assolutamente 4×4. Noi siamo saliti con la nostra auto. In cima c’è un plateau dove si trova il Grootberg Lodge che è davvero bellissimo. La vista sulla vallata sottostante è un vero spettacolo. Il lodge è formato da una quindicina di bungalow (davvero belli ) ai lati dell’edificio centrale e tutti hanno la vista sulla valle. Pomeriggio di completo relax.

Km di oggi: 223

Pernottamento: Grootberg Logde

Giovedì 17 settembre

Stamattina sveglia alle 6:00, colazione e partenza alle 07:40. Se il km e mezzo che ci separa dalla strada principale era brutto in salita affrontato in discesa è ancora peggio ma ne usciamo indenni. Scendiamo il passo e ci fermiamo a Kamanjab al supermercato. Visto che al momento della stesura dell’itinerario avevamo deciso di saltare il Damaraland, ma volendo venire a contatto con la popolazione Himba avevamo di fare visita al “Otjikandero himba orphan village” che si trova 20 km dopo Kamanjab in direzione Outjo. Avevo letto su Tripadvisor opinioni contrastanti a riguardo ma abbiamo deciso di andarci. Naturalmente la visita si paga (e neanche poco). Ci accolgono due ragazzi di colore ai cui paghiamo l’ingresso (ci fanno anche la ricevuta) e insieme ad una coppia di ragazzi americani uno dei due ci accompagna al villaggio spiegandoci qualcosa del perché di questo villaggio e delle tradizioni Himba. Molto belli e teneri i bambini ma per il resto si vede che è tutto costruito ad uso e consumo dei turisti con la farsa finale del mercatino dove le donne cercano di venderti braccialetti made in china. Dopo un’ora scarsa siamo stati letteralmente cacciati fuori:” In Africa facciamo tutto con calma ma il vostro tempo è finito” e all’ingresso c’era una comitiva ben più numerosa che aspettava di entrare. Esperienza totalmente negativa.

A Kamanjab con nostra grande sorpresa la strada è diventata asfaltata e così i km che ci separavano dall’ingresso nell’Etosha N.P. sono passati velocemente. Sosta per fare carburante ad Otujo in una stazione di servizio completamente gestita da donne e alle 14:10 ci siamo presentati all’Andersson Gate. Appena entrati ci ha accolto la pozza di Ombika con una moltitudine di zebre e un bel gruppo di elefanti. Siamo poi arrivati ad Okaukuejo dove abbiamo preso in possesso delle nostre camere: essendo in tre ci hanno dato due camere attigue molto belle e a due passi dalla pozza. Okaukuejo è una vera e propria città! Siamo impazienti di vedere gli animali e usciamo dal resort. Dopo pochi minuti alla pozza di Newbrownii vediamo un gran assembramento di auto e pulmini e capiamo subito il perché: due leoni (un maschio e una femmina) si stanno riposando sotto ad un piccolo albero. Rimaniamo ad ammirarli a lungo: sono andati a bere alla pozza e poi ancora relax. Appagati verso le 17:30 siamo tornati al resort e io e Swami laviamo sommariamente il nostro fuoristrada che da bianco che era aveva assunto un colore rossastro!

La nostra camera è a 20 metri dalla pozza e al calar del sole assistiamo al bagno di almeno 15 elefanti. Cena a buffet abbondante e buona e poi di nuovo alla pozza illuminata dai fari che sembra deserta ed invece un leone si abbevera nella penombra e la sua presenza intimorisce gli altri animali. Quando se ne va arriva qualche elefante e poi si avvicinano con molta circospezione 2 rinoceronti che poi diventeranno sei! Verso le 22, distrutti, ci ritiriamo.

Km di oggi: 402 (dal Grootberg Pass all’Andersson Gate circa 360)

Pernottamento: Okaukuejo Resort

Venerdì 18 settembre

Giornata interamente dedicata all’Etosha. Sveglia ore 6:00. Usciamo da Okaukuejo prima delle 8:00. Visitiamo le pozze di Okondeka, Leubroon, Olifantsbad e Aus prima di dirigerci ad Halali dove pernotteremo. Arriviamo alle 12 ma non ci daranno la camera prima delle 13:30 così pranziamo con calma. Dopo aver lasciato le valigie usciamo verso le 14:15 e ritorniamo sui nostri passi verso Savadora e Sueda senza avvistamenti particolarmente significativi. Percorriamo la Rhino Drive senza successo. Goas niente poi, prima di arrivare a Noniams, ci attraversa la strada un branco di più di 20 elefanti e all’orizzonte ce ne sono altri; decidiamo di aspettarli alla pozza e puntualmente gli elefanti arrivano e, in totale solitudine, assistiamo al loro bagno. Uno spettacolo! Rientriamo ad Halali alle 18:20. Dopo cena andiamo alla pozza di Halali illuminata dove, come ieri sera, ritroviamo i rinoceronti e poi elefanti, una iena e uno sciacallo.

Km di oggi: 292

Pernottamento: Halali Resort

Sabato 19 settembre

Seconda giornata all’Etosha. Sveglia come al solito alle 6:00 e lasciamo Halali alle 7:45. Perlustriamo le varie pozze in direzione est con alterne fortune. Abbiamo letto sul registro degli avvistamenti che ieri ad Okerfontein hanno visto sia leoni che leopardi: noi rimaniamo lì più di un’ora senza vedere neppure uno sprinbok… Sorprendente invece Kalkheuwel dove c’è di tutto: elefanti, giraffe, zebre, impala, ecc. Arriviamo a Namutoni alle 12:30 e la camera è già pronta: è molto grande e molto bella ma come al solito il terzo letto è un materasso appoggiato a terra. Rimarremi qui 2 notti. Pranzo in camera e poi relax a bordo piscina (la piscina è in manutenzione e non si può usare). Ripartiamo poco prima delle 15. Sono deciso a riprovare con Okerfontein ma prima ci rifermiamo a Kalkheuwel e qui c’è un vecchio leone disteso sotto ad un albero praticamente nel parcheggio! Lo ammiriamo per un po’ poi ce ne andiamo. Okerfontein è ancora deserta o forse c’è qualche animale ben nascosto tra l’erba alta che noi non vediamo: non lo sapremo mai. Ripassiamo dal leone e lo troviamo ancora: adesso è vicino alla pozza, beve e poi si stende ancora e noi ce ne torniamo a Namutoni. Doccia e cena. La pozza di Namutoni non è all’altezza di quelle degli altri resort.

Km di oggi: 198

Pernottamento: Namutomi Resort

Domenica 20 settembre

Terso e ultimo giorno all’Etosha che diventerà il “Giraffa Day”. Giraffe da mattina a sera. La nostra caccia ai felini invece sarà infruttuosa. Stamattina ci dirigiamo a nord verso Nehale Gate fino alla pozza di Andoni: bei paesaggi, zebre, giraffe e nulla più. Al pomeriggio, testardo come un mulo, ritorno a Okerfontein ma senza successo. La pozza più bella della giornata è Groot Okevi dove verso il tramonto è anche spuntata fuori una iena. Giornata nuvolosa, più volte sono cadute un po’ di gocce, in lontananza tuonava. Domani si va verso il Caprivi: comincia l’ultima parte della nostra vacanza. Sinceramente speravamo in qualche felino in più. Se dovessi consigliare qualcuno direi che 3 notti nel parco sono più che sufficienti.

Km di oggi: 236

Pernottamento: Namutomi Resort

Lunedì 21 settembre

Sveglia alle 6:00 e alle 7:30 stiamo già uscendo da Namutoni. Pochi km ci separano da Von Lindequist Gate ma prima di uscire deviamo per la pozza di Klein Namutoni e con nostra grande sorpresa ci troviamo una scena mai vista in questi giorni: iene e sciacalli alle prese con una carcassa di un elefante! Usciamo dal parco alle 8:30 e dopo una ottantina di km siamo a Tsumeb. La città è molto ben tenuta, la gente sorridente. Facciamo un giro a piedi lungo la via centrale. Solita sosta alla Spar per la spesa. Altri 60 km e siamo a Grootfontein ma non ci fermiamo. Da qui a Rundu ci sono circa 260 km praticamente tutti rettilinei. A 130 km da Rundu passiamo la Red Line dove c’è un posto di blocco sanitario. La Red Line divide la zona a sud dove gli allevamenti sono a carattere commerciale al nord dove l’allevamento è di sussistenza e il bestiame è libero. Il cambiamento non riguarda solo il bestiame: oltre la linea appaiono improvvisamente villaggi di capanne lungo le strade, scuole, gente lungo la strada. Arriviamo a Rundu che però sfioriamo soltanto. Vediamo i sobborghi fatti di capanne di latta e un sacco di gente per strada. Il lodge è a una decina di km a est sulle rive dell’Okavango. Sull’altra sponda c’è l’Angola. Il lodge e le camere sono carini. Arriviamo alle 14:45 e ci trastulliamo fino alle 17:45 quando partiamo per una mini boat cruise sul fiume. La riva angolana è piena di vita: gente che pesca, che si lava, bambini che giocano…Alle 19 siamo a tavola: cena alla carta buona ma il servizio è di una lentezza esasperante!

Km di oggi: 459

Pernottamento: Kaisosi River Lodge

Martedì 22 settembre

Alle 7:40 siamo in partenza e ci dirigiamo verso il centro di Rundu dove vogliamo visitare il mercato coperto: purtroppo se la prendono con molta calma da queste part e il mercato è semi deserto con molti banchi ancora chiusi e alcuni che stanno aprendo. Un peccato. Dopo aver fatto il pieno riprendiamo la B8 verso est. E’ tutta dritta e asfaltata e i km si macinano velocemente. Ai lati della strada, come ieri, villaggi, scuole, gente… Arriviamo a Divundu e usciamo dalla B8 per raggiungere il nostro lodge. Dopo un paio di km ai bordi della strada vediamo una maestra d’asilo con almeno una ventina di bambini. Ci fermiamo e gli lasciamo i quaderni e le penne che ci eravamo portati dall’Italia. Ci ringrazia con un commovente “God bless you”. Arriviamo al lodge poco dopo le 12. E’ un campo tendato e quindi stanotte dormiremo in una grande tenda militare. Pranziamo e ripartiamo per visitare la “Mahango Code Area” che si raggiunge in pochi minuti. All’ingresso ci forniscono una piantina con le strade da percorrere. In 3 ore vediamo un sacco di animali inediti ( bufali ed ippopotami su tutti) e dei bellissimi baobab. Una pista sabbiosa di una decina di km dove il 4×4 è indispensabile porta ad una pozza dove troviamo tra gli altri elefanti al bagno. Tornati al lodge ci prepariamo per il boat cruise delle 17 che ci permetterà di vedere molti animali e volatili. Siamo di ritorno alle 19 e alle 19:30 ceniamo ad un unico tavolo con tutti gli altri ospiti e i padroni di casa. Alle 21 ci accompagnano in tenda per paura degli ippopotami.

Km di oggi: 305

Pernottamento: Ndhovu Safari Lodge

Mercoledì 23 settembre

Giornata interlocutoria che si sarebbe potuto evitare ma quando ho provato a cambiare l’itinerario era troppo tardi. Nottata tribolata in tenda a causa del forte vento che si è alzato verso le 3. Sveglia alle 6:30 e colazione tutti insieme alle 7:30. Siamo partiti con calma e ci fermiamo per vedere le Popa Falls (per vederle devi entrare nel resort NWR). C’è un unico punto di veduta e non meritano assolutamente! Riprendiamo la B8 e in una unica tirata arriviamo a Kongola; una deviazione di 4 km ci porta al lodge dove arriviamo verso le 11:30. Struttura datata, niente di che. Siamo rimasti gli unici clienti fino alle 16 quando è arrivata una coppia di tedeschi. Pranzo, relax, piscina poi alle 16 altro giro in barca sul Kwango (è sempre lo stesso fiume ma cambia nome) insieme ai tedeschi. Bel giretto con avvistamento di coccodrilli, ippopotami, elefanti e svariate specie di uccelli. Siamo di ritorno per le 18:30. Cena alle 19:30 e poi a letto.

Km di oggi: 225

Pernottamento: Mazambala Island Lodge

Giovedì 24 settembre

Partenza alle 8 dal Lodge e prima sosta a Katima Mulilo dove facciamo il pieno. Passiamo il confine con il Botswana a Ngoma. Ci fermiamo a compilare 4/5 volte un registro che chissà chi controllerà mai. Percorriamo una settantina di km attraverso il Chobe N.P. prima di arrivare a Kasane verso le 12. Kasane è una cittadina molto viva e gradevole. Andiamo al Kasane Self Catering dove soggiorneremo per due notti e ci accoglie Mr Williams che scopriremo essere un londinese arrivato da questa parti nel 1976 per lavoro e che poi ha deciso di rimanere. La casa è molto carina a pochi metri dal fiume Chobe (qui si chiama così ma è sempre lo stesso!) immersa nel verde così come la dependance con la nostra stanza che ha un angolo cucina ben attrezzato. Lasciamo i bagagli e andiamo in banca a cambiare gli euro in Pula. Rimbocchiamo il serbatoio e riconsegniamo la nostra fidata Hilux che ha accompagnato per questo lungo viaggio facendo egregiamente il suo lavoro. E non abbiamo mai forato!. La riconsegna è in Lodge a 8 km dal paese e Mr Williams si offre di venirci a prendere. Tutte queste operazioni ci portano via un paio d’ore e siamo di ritorno alle 14. Pranziamo fuori dalla nostra stanza e ci rilassiamo un po’ prima di partire alle 15:30 per un Boat Cruise che ci ha prenotato la signora tutto fare che lavora per Mr Williams insieme al tour di domani alle Victoria Falls e al game drive di sabato mattina. Il giro in barca dura 3 ore ed è molto interessante. Torniamo che è già buio. Le mie condizioni fisiche non sono state delle migliori per tutto il giorno per cui decidiamo di non uscire per cena e ci arrangiamo con quello che abbiamo.

Km di oggi: 265

Pernottamento: Kasane Self Catering

Venerdì 25 settembre

La notte passa tranquillamente e mi alzo che sto molto meglio. La giornata sarà dedicata alle Victoria Falls. Alle 8:10 un pulmino ci passa a prendere davanti a casa e fino al confine di Kazungula siamo soli. Perdiamo più di un’ora per sbrigare le pratiche burocratiche: ci sono molti turisti e un solo sportello. Il visto turistico per entrare in Zimbawe è un vero furto: 30 USD a testa. Ripartiamo in compagnia di altre 4 persone e alle 10:30 siamo all’ingresso del Parco delle Cascate Vittoria. Rifiutiamo la proposta dell’autista che voleva organizzarci la giornata (naturalmente cercava di lucrarci sopra un po’) e ci accordiamo per l’ora di rientro: ci ritroveremo alle 15. L’entrata al parco è un’altra salassata: 30 USD gli adulti. Le cascate sono davvero impressionanti pur essendo questo il momento dell’anno con la portata più scarsa. La parte sinistra è la più bella mentre la parte destra, quella in territorio dello Zambia è praticamente asciutta. Ci sono un sacco di turisti soprattutto “locali”. Percorriamo tutto il sentiero con i 16 punti panoramici prima di un sosta ristoratrice al bar vicino all’ingresso. Ripercorriamo i punti panoramici della parte sinistra e ammiriamo un bellissimo arcobaleno che nasce dalle acque della cascata. Stremati e cotti dal sole alle 14:45 usciamo dal parco e alle 15 siamo partiti puntuali. Altri due timbri sul passaporto (questa volta senza code) e alle 16:40 siamo davanti al nostro alloggio. Facciamo un salto veloce alla Spar prima che chiuda alle 18. Ceniamo in un ristorantino in centro che ci consiglia la signora Williams e mangiamo molto bene. A letto presto come al solito: domani sveglia alle 5.

Pernottamento: Kasane Self Catering

Sabato 26 Settembre

Ultima sveglia in terra d’Africa, colazione “fatta in casa” e alle 5:45 siamo in strada ad aspettare il fuoristrada con cui faremo il game drive: doveva passare alle 5:50 ed invece arriva alle 6:05… avevamo perso le speranze. A bordo ci sono già due ragazze statunitensi e nessun altro per cui avrò libertà d’azione per fotografare gli animali. Dopo una decina di km siamo all’ingresso del parco e dopo un paio di minuti vediamo 3 leoni! Sono un leone e due leonesse (una con un collare trasmettitore) che si stanno trastullando a pochi metri dalla pista. Li ammiriamo a lungo e si spostano fregandosene bellamente di tutte le jeep che gli girano attorno. Dopo circa 20 minuti si allontanano tra gli alberi. Continuiamo il nostro giro senza altri grossi sussulti. Il paesaggio del Chobe è molto bello. Alle 9:20 siamo al nostro alloggio e finiamo i preparativi per la partenza. Passiamo le ultime ore facendo un giro “in centro”: è sabato e c’è molto movimento. Pranziamo e alle 12:15 il signor Williams (sempre gentilissimo) ci porta in aeroporto e ci accompagna fino al banco del check-in. Anche la ragazza del check-in è gentilissima e così ritroveremo i bagagli a destinazione senza doverli reimbarcare a Johannesburg. Il volo Kasane – Johannesburg parte puntuale alle 13:55. Puntuale anche il volo Johannesburg – Abu Dhabi dove arriviamo dopo 7ore e 47 minuti in piena notte: il volo è stato tribolato con Swami che ha avuto problemi di stomaco e anche Silvia non è stata benissimo.

Pernottamento: in volo

Domenica 27 settembre

Il volo per Roma è alle 08:30 locali (06:30 in Italia). L’aereo è mezzo vuoto e partiamo con un leggero ritardo. Atterriamo con 17 minuti di ritardo e questo ritardo insieme all’inefficienza Alitalia fa si che perdiamo il volo per Bologna delle 14:30. Vi risparmio il racconto di quando accaduto a Fiumicino… vi dico solo che riusciamo a partire alle 21:30 con destinazione Ancona dove arriviamo in 50 minuti. Ci aspettano i miei genitori e il babbo di Silvia che ci riportano a casa dove arriviamo verso mezzanotte.

Conclusioni

Poche parole per dire che il viaggio merita decisamente di essere fatto. E’ un viaggio economicamente impegnativo e anche fisicamente. Se dovessi rifarlo cambierei qualcosa nell’itinerario fatto ma come da ogni viaggio torniamo a casa arricchiti. Mi scuso se vi ho tediato. Spero che questo mio diario possa essere utile a qualcuno così come lo sono stati per me i racconti di chi ci ha preceduto in Namibia. Se qualcuno volesse qualche informazione aggiuntiva sull’itinerario, i costi, i lodge o altro non esiti a scrivermi via mail (flodo@hotmail.it).

Fabrizio

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