Nel regno delle favole: Helsinki e repubbliche baltiche
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Il nostro percorso prevede l’aereo, tratti in nave o piccoli traghetti, pullman, la macchina a noleggio per 3 giorni e il taxi, proprio per non farsi mancare nulla!
Partiamo dall’aeroporto di Pisa il giorno 10 agosto alle ore 9.35 direzione Finlandia, Helsinki.
In poco meno di tre ore siamo catapultati in una città che già dalla prima impressione dell’aeroporto ci appare molto diversa da quelle italiane: data l’ora pranziamo da Burger King con un maxi hamburger e patatine e poco dopo siamo già pronti per prendere il pullman a pochi metri dall’aeroporto, che ci condurrà presso la stazione da dove parte il treno apposito che porta in città, esattamente davanti alla stazione centrale di Helsinki.
Il viaggio in pullman dura soltanto pochi minuti, mentre per quello in treno dovrete considerare una buona mezz’ora, ah, ovviamente nella più completa pulizia e silenzio.
Arriviamo alla stazione centrale e per fortuna, dopo aver chiesto informazioni ad un tabacchino, riusciamo ad individuare la pensilina dalla quale passa il tram che ci porterà a pochi metri dal nostro appartamento.
Preso il tram, in pochi minuti, ci troviamo nel quartiere di Punavuori, famoso per le vetrine e gli studi di design e di architettura, il quale alla prima impressione ci sembra abbastanza distante dal centro ma che, in realtà, si rivelerà zona centrale e collegata benissimo al centro.
Cerchiamo il nostro appartamento, la proprietaria non si è mai fatta vedere, né all’arrivo né al check-out e questo non ci è sinceramente piaciuto molto; in ogni caso la sistemazione consisteva in un monolocale molto carino con parquet, al costo di 178 euro per due notti per due persone (il prezzo è molto vantaggioso rispetto a molti altri presenti su booking, sul quale abbiamo prenotato!).
È ormai tardo pomeriggio così decidiamo di riposarci un’oretta per poi uscire e cenare fuori, raggiungendo il centro a piedi anche per capire se è davvero molto lontano dal centro.
Dopo circa 15 minuti siamo nel pieno centro, passeggiamo per le bellissime e pulitissime vie centrali di Helsinki, sono quasi le 20 eppure non fa ancora freddo, la luce è ancora presente e ci sono moltissime persone sedute ai bar e ristoranti lussuosi.
Io e il mio fidanzato ceniamo in un ristorante molto bello e centrale che si chiama Raffaello: il conto non è esattamente economico considerato quello che abbiamo preso ma la città è tutta cara quindi ce lo aspettavamo.
Approfittiamo di essere già in centro per tornare alla stazione centrale, a pochi metri dal centro, e fare la carta dei trasporti pubblici alla cifra di 8 euro che dura 24 h dal momento in cui viene obliterato.
Sono ormai le 21.30, in giro c’è poca gente, così decidiamo di ritornare verso casa e infatti per strada non troviamo quasi nessuno, non c’è che dire, ad andare a letto alle 22 ci si rilassa!
2° GIORNO: HELSINKI
Presa visione, a grandi linee, della città, la mattina seguente partiamo verso le 9 per l’esplorazione in primis dell’isola di Suomenlinna, sita proprio davanti alla città e raggiungibile dal porto turistico.
Arriviamo a tale porto tramite il tram che passa vicino al nostro appartamento e che, puntualissimo, ci accompagna davanti alla piazza Kauppatori dove si svolge il mercato di frutta e verdura ma anche di piccoli souvenir.
L’abbonamento giornaliero per i trasporti pubblici comprende anche questa escursione per cui non dobbiamo pagare niente ma solo goderci il meraviglioso panorama che si può ammirare durante il tragitto per arrivare alla piccola isola.
Composta da 4 isole collegate tra loro da ponti, rappresentava la “fortezza di Helsinki” come dimostrano la presenza di antichi rifugi sotterranei, mura diroccate della fortezza e pezzi di artiglieria pesante presente sull’isola.
Appena scesi, seguiamo il percorso che la nostra guida riporta, che è poi quello indicato con cartelli lungo il tragitto: esperienza bellissima, isola meravigliosa e paesaggio indescrivibile ci hanno accompagnato per circa 3 ore, che abbiamo impiegato ad arrivare nel punto più a sud dell’isola e a risalire. Durante il percorso troviamo anche 10 minuti per fermarci a mangiare uno spuntino ad un bar, io prendo un panino con dentro il brie e Daniele una mega ciambella come Homer Simpson ripiena di marmellata alla fragola.
Riprendiamo il traghetto nello stesso punto in cui ci aveva lasciato quello dell’andata e, sbarcati, ci dirigiamo a pranzo a pochi metri dal porto turistico di Helsinki dal famoso ristorante vegetariano, Zucchini, il quale ci ha servito un mega piatto unico con quattro diverse pietanze, diciamo che una visita la merita!
Nel primo pomeriggio ci dirigiamo alla Tuomiokirkko, imponente chiesa completamente bianca in stile neoclassico, domina la Piazza del Senato. Entriamo dentro e le pareti sono tutte bianche, il dentro possiamo definirlo spoglio, in tipico stile della religione luterana. A piedi, con 10 minuti di cammino riusciamo a raggiungere la Chiesa mattoni rossi, Uspenskin Katedraali, sulla vicina isola di Katajanokka, bellissima chiesa ortodossa, al cui interno compaiono immagini e rifiniture in oro.
Continuando la nostra camminata ci ritroviamo alla piazza del mercato davanti al porto turistico e leggendo la guida, comprendiamo che a lato del mercato ci sono due importanti edifici: uno, color celeste, è il Municipio, mentre pochi metri più avanti, un altro edificio dallo stesso stile classico è la sede del Presidente della Repubblica.
Da Kauppatori si percorre un lungo viale sede di famosi e lussuosi bar e alberghi per arrivare nelle vie del centro e dello shopping, dove hanno sede in un edificio marrone scuro i magazzini Stockmann, all’interno dei quali si può trovare di tutto, dal caffè alle borse da qualche migliaio di euro.
Ammirando le vetrine, arriviamo alla stazione centrale dalla quale prendiamo il tram n.3 che conduce nei quartieri più famosi di Helsinki, sostituendo un tour in pullman. Scendiamo alla fermata che ci consente di visitare la Temppeliaukion Kirkko, chiesa scavata nella roccia viva e di dimensioni imponenti, che però purtroppo troviamo chiusa a causa dell’ora.
Torniamo in appartamento e ceniamo lì. Il giorno dopo ci aspetta la nave per Tallinn.
3° GIORNO: HELSINKI-TALLINN
Poiché il traghetto che ci condurrà a Tallinn sarebbe partito alle 15.30 dal porto, abbiamo deciso di trascorrere la mattina comprando qualche souvenir al mercato di Helsinki e visitando il mercato coperto situato proprio a qualche metro da quello all’aperto.
Torniamo poi in appartamento, prendiamo le valigie, visitiamo un fatiscente mercatino delle pulci che Daniele, con mio profondo disgusto, trova entusiasmante e, presi due tram che ci conducono al porto, aspettiamo le 15.30 per imbarcarci e sistemarci al piano più alto della nave, all’aperto, con alle nostre spalle un bar con una birra buonissima.
La traversata dura circa 2 ore e mezza e man mano che ci avviciniamo alla costa estone la fitta pioggerellina inziale si trasforma ben presto in un forte temporale che non ci abbandona nemmeno all’arrivo al porto di Tallinn, dove per fortuna, ad aspettarci troviamo i due proprietari, marito e moglie, del nostro appartamento che ci portano in macchina fino alla nostra nuova collocazione evitando quindi di bagnare sia noi stessi che le nostre valigie.
L’appartamento è molto carino, in un edificio moderno e ristrutturato nella zona Rotermanni, appena fuori dal centro storico di Tallinn, ma raggiungibile in 10 minuti a piedi.
Verso le 20.30, smesso di piovere, usciamo per cena e ci dirigiamo verso la catena di ristoranti italiani Va Piano, dove prendiamo pasta e pizza!
Torniamo quindi a casa ma non prima di aver preso rispettivamente un cappuccino e una birra ad un pub dove c’era a dire la verità pochissima gente, come in tutta la zona.
4° GIORNO: TALLINN
Ci alziamo di buon’ora e ci dirigiamo immediatamente verso il centro storico della città, nella Città Vecchia.
Decidiamo di seguire il percorso indicato dalla nostra guida, che prevede la durata di 3 ore. In realtà noi ne impiegheremo ben 5 causa folla di persone sbarcate dalle navi di crociera e voglia di vedere anche l’interno delle varie chiese.
Il percorso parte da Piazza della Libertà, a pochi passi da una delle antiche porte cittadine, vi è situata una grande croce di vetro per commemorare la guerra di indipendenza estone; saliamo i vari gradini all’estremità della piazza, arrivando così a Toompea, parte alta della città vecchia. Durante la dominazione tedesca la città alta doveva proteggere la nobiltà feudale, che guardava letteralmente dall’alto i mercanti e il popolino che risiedeva nella città bassa.
Sulla strada è possibile ammirare una delle torri difensive più alte e massicce, la Kiek in de Kok, il cui nome significa “sbirciatina in cucina” proprio per accentuare il senso di controllo nei confronti della città bassa.
Proseguendo vediamo Pikk Hermann, una delle tre torri del 1371 rimaste ancora superstiti e proseguendo, sul lato opposto troviamo un bel palazzo rosa tutto ristrutturato, oggi sede del Parlamento estone, accanto vi è una terrazza da cui è possibile ammirare il bel paesaggio intorno.
Esattamente di fronte alla sede del parlamento, è situata la splendida Cattedrale di Aleksandr Nevsky, chiesa ortodossa con bellissime cupole a cipolla.
Da qui vi immergerete nelle stradine acciottolate della città vecchia, incontrando subito dopo la luterana Chiesa a Cupola, dove noi siamo entrati anche dentro per una breve visita, per poi proseguire fino al belvedere di Patkul e a quello di Court Sq. Seguendo i turisti sbarcati dalle navi si può notare subito che il percorso è più o meno standard e muoversi in quella folla non è facile né agevole.
Continuando tra le stradine troviamo il famoso Cortile del Re Danese e la Torre della Gamba Corta, considerato l’edificio più infestato di spettri di tutta Tallinn, per poi arrivare all’altra Torre, stavolta della Gamba Lunga, e da qui si inizia a scendere fino alla città bassa.
Le mura della città bassa sono in migliore stato di conservazione e collegano oggi 9 delle 26 torri rimaste, sulle 45 esistenti in passato; tornando un po’ indietro ci troviamo sulla Strada Larga, sulla quale si affacciano case dei mercanti tedeschi, tenute molto bene e ristrutturate, in pieno centro.
È ormai più delle 13 così decidiamo di fermarci in un bel pub all’aperto dopo prendiamo due piatti con pollo e patate arrosto, ovviamente completamente immerse in una specie di zuppa con spezie.
Risalendo lungo la Strada Lunga troviamo, oltre ad altre dimore dei mercanti, l’ex quartiere generale del KGB al n. 59, nonché i palazzi delle gilde cittadine, ovvero le associazioni dei mercanti e degli artigiani, come la Confraternita delle Teste Nere, i quali erano giovani scapoli il cui soprannome deriva dal loro santo patrono Maurizio, e altre varie gilde come la Gilda di Sant’Olaf o quella di San Canuto.
Dopo pochi minuti ci troviamo in Piazza del Municipio, bellissima, curata e piena di vita, con i suoi bei caffè e ristoranti, cuore della città, ospita saltimbanchi e cantastorie, che ricreano l’atmosfera un po’ magica della città.
Il nostro percorso di chiude alla Porta Viru, che collega la città vecchia con il cuore commerciale dell’abitato moderno.
Dopo aver camminato dalla mattina al pomeriggio, ci concediamo la merenda in un centro commerciale vicino al nostro appartamento, chiamato Viru Keskus, dove al bar prendiamo un muffin, un pezzo di torta nonché un cappuccino.
Torniamo in appartamento e, dopo esserci un po’ riposati, ceniamo lì e usciamo dopo cena, verso le 21.30 per vedere la città by night, la quale non delude, è bellissima ma il clima non è proprio caldo per cui rientriamo un’oretta dopo.
5° GIORNO: TALLINN
Trascorriamo questa giornata visitando il Museo Estone all’aperto, a cui arriviamo in circa mezz’ora di viaggio, prendendo prima il tram che dal nostro appartamento ci porta alla stazione degli autobus e da lì, appunto, il pullman n. 21 che ci porta davanti a questo museo che si trova in località Rocca al Mare.
Entriamo, pagando un biglietto di euro 7, e ne vale decisamente la pena: vi sono edifici storici come case, fattorie e mulini di legno di ogni epoca, portati da ogni parte del paese, sistemati in mezzo a prati verdissimi.
L’atmosfera storica è maggiormente accentuata dal fatto che il personale del museo che staziona davanti alle varie abitazioni indossa costumi storici.
Pranziamo all’unico ristorante del parco, in cui mangiamo un piatto di verdure lesse immerse nel brodo con di tanto in tanto la presenza di spezzatino, però riconosciamo che era molto buono e saporito.
La nostra visita termina intorno alle 16.30, così riprendiamo il pullman n. 21 e dato che nelle vicinanze si trova il Linnahall, costruzione sovietica, oggi dal discusso futuro tra coloro che lo vorrebbero abbattere e risanare la zona e chi, invece, lo riesce a leggere come un’opera intrisa di passato.
Anche questo pomeriggio ci lasciamo tentare dalla buonissima merenda che possiamo trovare all’interno del centro commerciale.
La sera usciamo per cena abbastanza presto visto i loro orari e decidiamo di mangiare in un pub consigliato dalla nostra guida, dove troviamo tutto pieno soprattutto al suo interno, visto che non abbiamo alcuna intenzione di sederci fuori!
Fatto un ultimo giro a piedi by night ci dirigiamo in appartamento per rifare le valigie dato che domani ci aspetta il viaggio in pullman fino a Riga.
6° GIORNO: TALLINN-RIGA
Stamattina alle ore 11,00 abbiamo prenotato tramite internet (10 euro) la visita al Museo del KGB, che si trova all’ultimo piano, il 23esimo, dell’Hotel Viru, per fortuna a pochi centinaia di metri dal nostro appartamento. Il nostro problema sono le valigie dato che alle 15,30 abbiamo il pullman che ci dovrà condurre a Riga ma il proprietario dell’appartamento ci ha detto di lasciarlo entro le 11, quindi non abbiamo il tempo per ripassare dalla casa a riprenderli prima di andare alla stazione dei pullman. Ci siamo però informati dallo stesso proprietario su dove potremmo lasciarli qualche ora, così ci dirigiamo verso il Cinema Coca-cola ed effettivamente ci consentono, alla modica cifra di 1 Euro giornaliero, di lasciarli lì, dove hanno un’apposita stanzetta per il deposito bagagli o borse. Alle 10.45 siamo al cinema, lasciamo le nostre valigie senza alcun problema e in pochi passi siamo dentro all’Hotel Viru, dove dopo qualche decina di minuti inizia il nostro tour presso i locali del KGB.
Non ci sono guide che parlano la lingua italiana, per cui abbiamo prenotato quella in inglese e devo dire che la nostra guida è molto brava, parla un inglese fluente ma modera la velocità consentendoci di capire quasi tutto. La visita dura circa un’ora e mezzo, molto interessante poiché ti permette di vedere e di ascoltare tramite il racconto della guida le modalità di soppressione alla libertà nei confronti sia del popolo ma anche dei 200 turisti annui il cui ingresso era consentito nel paese e che venivano necessariamente scrutati e pedinati in ogni loro mossa come spie. Questi venivano ospitati tutti nell’Hotel Viru poiché il raggruppamento nello stesso unico posto rendeva più facile il loro controllo.
Usciamo alle 12.30, corriamo a prendere le nostre valigie al cinema e in 10 minuti siamo alla pensilina del pullman che ci porterà alla stazione degli autobus internazionali, dalla quale partono verso moltissime città tra cui anche San Pietroburgo, Vilnius, ecc…
In 15 minuti di pullman arriviamo appunto alla stazione degli autobus, dove aspettiamo circa un paio d’ore, pranzando con i panini e con dei pezzi di torta comprati al bar interno.
Mentre aspettiamo facciamo la gradita conoscenza di 4 ragazze e 1 ragazzo di Torino, che poi ritroveremo casualmente anche a Riga e con i quali ceneremo alcune sere.
Arrivato il nostro pullman, notiamo con nostro piacere che è dotato di tutti i comfort, non solo c’è il wc ma ogni sedile ha davanti a sé un tablet con la connessione wi-fi, comodissimo; io e Daniele ne approfittiamo infatti per guardare alcuni siti di viaggi!
Facciamo una sosta di appena 5 minuti a Parnu e poi riprendiamo il viaggio fino a Riga, il tutto per un totale di circa 5 ore di percorso in pullman, che però volano data la tanta comodità.
Riga si presenta fin da subito, mentre la attraversiamo in pullman, come una città più grande di Tallinn, forse più moderna e si nota che anche i tratti delle persone iniziano ad ammorbidirsi, la differenza rispetto alle connotazioni fisiche di finlandesi ed estoni è palese.
Eccoci alla stazione del pullman di Riga, dalla quale il nostro albergo, il SemaraH Hotel, dista nemmeno 5 minuti a piedi; infatti attraversata una strada e fatto un sottopassaggio, siamo subito davanti al nostro albergo, alla vista del quale rimaniamo molto soddisfatti. È bellissimo sia fuori che dentro, nonché appena dietro al centro storico della città.
È già tardi, intorno alle 20,00 così non ci rimane che farci una doccia ed uscire per cena: iniziamo quindi già a dare una prima occhiata al centro storico, le sue viuzze, i suoi odori e i suoi tanti ristoranti, bar e pub, c’e’ solo l’imbarazzo della scelta!
La receptionist ci aveva anche informato che proprio stasera si celebrava la fondazione della città per cui si sarebbero potuti vedere i fuochi d’artificio.
Troviamo un ristorante che ci ispira, e infatti non rimaniamo assolutamente delusi, mangiamo benissimo, il posto è molto bello e spendiamo una cifra accettabile.
Dopo cena inizia a far freddo e un po’ a causa del vento, un po’ per la nostra stanchezza, decidiamo di andare in camera a dormire.
7° GIORNO: RIGA
Oggi giornata dedicata interamente alla visita della città vecchia di Riga. Seguiamo i consigli della nostra guida che ci indica di partire dalla turistica Ratslaukums, piazza dove sorge la famosa Casa delle Teste Nere, proprio accanto al centro di info turistico.
Ammiriamo la Casa delle Teste Nere, ci sono molti turisti in giro e la giornata appare gradevole, con il sole che riscalda, dalla parte opposta della piazza sorge il Municipio e il Monumento ai fucilieri lettoni.
Riattraversiamo la piazza per visitare la bella Chiesa luterana di San Pietro, in stile gotico risalente a circa 80 anni fa. Prendiamo la strada che la nostra guida indica come percorso consigliato e entriamo nel Cortile di Giovanni, antico spazio facente parte di un ex convento, originariamente dimora del fondatore di Riga, il vescovo Albert.
Dobbiamo ammettere che il modo migliore per vedere questo centro storico è gironzolare un po’ a caso per riuscire a scorgere, oltre ai bei palazzi e alle dimore storiche, anche l’atmosfera che si poteva respirare secoli fa e di cui la città vecchia è ancora intrisa.
Vi consigliamo di passeggiare attraverso Livu Laukums, che costeggia Kalku iela, ed ospita birrerie e pubs aperti durante l’estate.
Degne di nota sono la Casa del gatto, la Grande Gilda e la Piccola Gilda, nonché i Tre Fratelli, tutti edifici dall’aspetto suntuoso, restaurati di recente, ma anche il Duomo, al quale io e Daniele siamo dovuti ritornare per effettuare la visita al suo interno nel pomeriggio perché la mattina era chiuso. All’interno del Duomo troverete anche una mostra che si affaccia sul suo cortile interno, che ospita oggetti da guerra che hanno segnato la storia della città e reperti storici estremamente importanti ed interessanti, come le porte originarie della Casa delle Teste Nere.
Passeggiamo lunga lo sponda del fiume Daugava, ne vale davvero la pena, gli abitanti che si dedicano a fare gite in barca lungo il corso d’acqua, il sole che vi risplende e tutti i giardini verdi che lo contornano, rendono l’atmosfera davvero rilassante. A pochi metri, vediamo il Castello di Riga e ne rimaniamo realmente delusi: oggi adibito a residenza presidenziale, è mal tenuto con pezzi di cornicione che si staccano e l’impellente necessità di restauro è ben visibile.
Pranziamo in un vicoletto del centro ad una specie di pub con un mega panino servito con patatine fritte e le solite salse che a loro piacciono tanto!
Dopo pranzo arriviamo con una passeggiata alla Torre delle Polveri, utilizzata in passato come camera di tortura e prigione, dopo di chè camminiamo senza meta nei vicoli del centro e ci fermiamo a comprare il famoso Balsamo Nero come souvenir, scoprendo poi, nostro malgrado, che in altri negozi il prezzo era dimezzato, per cui, per riprenderci da questa delusione, andiamo a prenderci un bel pezzo di torta alle mele in bar.
Torniamo in albergo per poi uscire all’ora di cena per incontrarci con le ragazze conosciute a Tallinn, ceniamo in un ristorante self service, il Lido, tutto ottimo ad ottimo prezzo, rimaniamo davvero soddisfatti.
La sera purtroppo non ce la facciamo a fare una passeggiata tra le straduzze causa stanchezza e aria fresca, peccato!
8° GIORNO: RIGA
Dopo una ricca colazione usciamo direzione Mercato Centrale, a poca distanza dal nostro albergo; qui lo scenario cambia radicalmente, poiché se nel nostro quartiere, proprio dietro ai vicoli della città vecchia, si respira un’aria di benessere e di modernità, la zona del mercato si presenta povera, i venditori non capiscono l’inglese ma parlano soltanto il russo, e tutto trasuda dell’ex Unione Sovietica.
Nella parte interna coperta, costituita dagli hangar, potrete trovare un po’ di tutto, dall’abbigliamento al cibo, ai souvenir, mentre fuori vi si trovano soprattutto venditori di vecchi cimeli sovietici o banconote da collezione.
Daniele acquista delle vecchie banconote e delle piccole spille per le sue collezioni.
Non ci piace troppo l’atmosfera, la polizia vigila, controlla, gira nelle bancarelle, decidiamo così di dirigerci verso la zona lussuosa della capitale, il quartiere delle ambasciate: per arrivarci passiamo dal nostro albergo, poi davanti all’Opera Nazionale Lettone, bellissima, in stile neoclassico, circondata da un meraviglioso parco, ben curato, pieno di fiori, attraversato da un canale d’acqua, chiamato Esplanade.
Fatte alcune foto, proseguiamo, visitiamo la splendida Cattedrale Ortodossa, con cupole panciute color oro, maestosa e ricca, ne rimaniamo affascinati.
Camminiamo ancora sempre nella stessa direzione e raggiungiamo finalmente il Quartiere Art Noveau di Riga, quartiere appunto in cui hanno sede le ambasciate: la capitale vanta più di 750 edifici in stile art noveau, molti dei quali siti proprio lungo queste strade, in particolare in Alberta iela, Strelnieku iela e Elizabetes iela. Rimaniamo a bocca aperta dai colori utilizzati, dalle decorazioni e dal fatto che quasi tutti appaiono restaurati molto di recente.
Pensiamo alla grande differenza che abbiamo visto in un solo giorno tra i cittadini che vivono e lavorano al Mercato centrale e il lusso sfrenato di questo quartiere, i due estremi visti a poche ore di distanza irrompe, facendoci pensare alle due facce estremamente diverse, seppur complementari, che formano il volto di una medesima città.
Pranziamo in un fast food nel quartiere delle ambasciate, molto carino, curato ma anche qui siamo costretti a mangiare un mega panino!
Nel pomeriggio ce la prendiamo con calma per passeggiare nel parco Esplanade e guardarci intorno in modo più rilassato nelle strade di Riga.
La sera per cena torniamo al solito self service in cui siamo stati ieri e ci piace sempre di più viste anche le cose tipiche che serve.
9° GIORNO: SIGULDA
La sera prima ci mettiamo d’accordo con le ragazze di Torino per trovarci alla stazione dei pullman (a pochi metri dal nostro albergo) per prendere quello che in circa un’oretta ci porterà a Sigulda, all’interno del Parco Nazionale del Gauja.
Appena scese, ci aspetta una camminata di circa un quarto d’ora per arrivare al Nuovo Castello di Sigulda, oggi utilizzato come sanatorio, ci facciamo qualche foto e subito dietro possiamo ammirare il Castello medievale di Sigulda, ormai diroccato ma devo dire suggestivo.
Dopo una mezz’ora di camminata arriviamo alla funivia che ci porterà dall’altra parte della vallata, dove ci attende la Residenza di Krimulda, anch’esso oggi adibito a sanatorio e quindi non è possibile entrare.
A questo punto ci concediamo la pausa pranzo al bar accanto, piccolo ma pieno di cose buone. La giornata è abbastanza calda quindi ci rilassiamo un’oretta per poi proseguire.
Da questo punto in poi le indicazioni saranno sempre poco chiare e fatiscenti: ci immergiamo nella boscaglia e, con non poca fatica, arriviamo dopo un bel pezzo ad un sentiero in discesa fatto a serpentina, che ci conduce alla Grotta di Gutmana, con moltissime scritte al suo interno risalenti anche a secoli fa.
Il cammino è molto lungo e, sempre senza chiare indicazioni, riusciamo ad arrivare al sentiero che ci porta, dopo qualche kilometro e una scalinata di un km e mezzo, al grande prato tenuto benissimo di Turaida, con relativo castello alle sue spalle. Tale castello, in mattoni rossi, è stato visibile per tutto il nostro percorso ovviamente in lontananza, immerso nel bosco, molto suggestivo.
Io non ce la faccio più a camminare per cui mando le altre e Daniele a visitare il castello all’interno e vedere il paesaggio circostante dalla torre centrale.
Scendiamo a piedi fino alla strada per riprendere il pullman che ci porterà alla fermata dell’altro pullman che ci riporterà a Riga.
La giornata di maratona finisce a Riga alle 20 circa, tardi ma non troppo per cenare e ritornare in albergo.
Salutiamo le ragazze, convinti di ritrovarle anche a Vilnius, tappa comune.
10° GIORNO: RIGA – PENISOLA CURLANDESE
Alle 9 in punto scendiamo nella hall per colazione, prendiamo le valigie e ci dirigiamo al punto Hertz per ritirare la macchina, per fortuna sito davvero a pochissimi metri dal nostro albergo.
Dopo pochi minuti, senza alcun problema, siamo pronti a partire con la nostra macchina noleggiata, che staziona proprio davanti all’ufficio Hertz. Partiamo, con qualche problema al navigatore, ci mettiamo in marcia diretti a Nida, piccolo centro nella Penisola Curlandese, in Lituania.
Tale penisola, lunga 90 km in tutto, è per 50 km lituana e per i restanti russa, con il relativo confine a 5 km da Nida.
La giornata prevede, inoltre, due tappe intermedie, la prima al Castello di Rundale, ancora in territorio lettone, e la seconda alla Collina delle Croci, Lituania.
Dopo un paio d’ore arriviamo al Palazzo di Rundale, bellissimo, ispirato a Versailles, merita una visita anche interna che dura un paio d’ore. Qui si nota lo sfarzo della corte, anche fuori è ben tenuto, stanno ancora finendo la ristrutturazione esterna ed è davvero bello. Rimaniamo molto contenti della visita, poi si riparte alla ricerca del pranzo che però troveremo solo tardi, un bel ristorante sulla strada, molto elegante, dove per circa 15 euro a testa mangiamo un piatto con verdure e selvaggina con formaggio.
Lungo la strada non riusciamo a fermarci prima data la totale mancanza di punti di ristoro o bar, solo una lunga strada!
Dopo pranzo ripartiamo per la vicina Collina delle Croci, situata in una zona di totale campagna, la vediamo in tutta la sua stranezza: a noi le croci rimandano alla morte, alle tombe, ma invece qui vengono messe per i matrimoni e per richiedere fertilità nella coppia.
Rimango un po’ angosciata, le croci sono un numero infinito, ci perdiamo in mezzo ad esse, in mezzo la statua di Papa Giovanni Paolo II in ricordo della sua visita in questo luogo.
Ripartiamo dopo circa mezz’ora e pensiamo che il tratto di strada che ci separa da Klaipeda, da cui prenderemo il traghetto per la Curlandia, sia più breve di quello che poi realmente si rivela.
Arriviamo a Klaipeda infatti intorno alle 19, stanchi, non ce la facciamo più a guidare. Cerchiamo il porto, poiché il navigatore ci dà problemi e arrivati, ci imbarchiamo in pochi minuti su un piccolo traghetto che, in circa 5 minuti, ci porta dall’altro lato del mare.
Il paesaggio è bellissimo, con alti alberi svettanti, la penisola è straordinariamente stretta e riusciamo a vedere il mare sia da un lato che dall’altro, un’occasione unica.
Dopo un’oretta arriviamo a Nida, ci sistemiamo in camera e andiamo a cena in un bell’albergo proprio davanti al nostro.
L’atmosfera è rilassata e frizzante, Nida è una famosa località di mare della zona, ci sono molti russi, estoni, lettoni e lituani, che stanno all’aperto fino a tardi in maniche corte… noi abbiamo le felpe e io addirittura un giacchetto!
La giornata finisce qui, andiamo in camera per rilassarci in vista della giornata di domani.
11° GIORNO: NIDA – KLAIPEDA
Ci alziamo di buon’ora, facciamo colazione e ci dirigiamo a piedi verso la famosa Duna di Parnidis cui arriviamo attraversando il centro di Nida e seguendo poi un sentiero tra il verde che costeggia il Mar Baltico. Saliamo i numerosi scalini di legno per raggiungere la sommità della Duna, sembra di essere nel deserto, silenzio, circondati dalla sabbia bianca della duna, possiamo vedere in lontananza la sporgenza della Penisola Curlandese che si trova già in territorio russo. Decidiamo di seguire il sentiero che ci suggerisce la nostra guida ma… ci perdiamo! Continuiamo quindi a seguire i percorsi segnati, in vero stile adventure-trekking nel bosco, basta che ci siano i cartelli che indicano la strada e più lontano o più vicino rispetto al centro di Nida riuscirete comunque a sbucare!
Noi infatti siamo usciti sulla via piena di fiori che conduce a Nida e riusciamo a tornare al nostro albergo, dove prendiamo i bagagli e ci dirigiamo in macchina verso il confine russo, a pochi km di distanza. C’è la polizia russa che controlla chi entra nel loro territorio e cartelli che vistosamente indicano il divieto di scattare foto (noi le scattiamo lo stesso!).
Bene, ce ne andiamo diretti a provare l’immensa emozione di stare sulla spiaggia bagnata dal Mar Baltico. Entriamo a piedi in un sentiero che ci porta alla spiaggia, noi non ci mettiamo in costume ma rimaniamo vestiti, seppur a maniche corte. L’acqua è gelata ma la gente locale fa il bagno come fosse mare caraibico! Grandi! Ovunque sciami di veste e api ci minacciano, noi le scacciamo, abbiamo paura di essere punti mentre la gente del posto fa finta di niente, ci devono essere abituati.
Mangiamo un panino ad uno dei tanti bar siti lungo il sentiero che ci riporta alla macchina, ovviamente il pranzo sarà “allietato” dal continuo ronzio di insetti!
Ripresa la macchina, andiamo a visitare un’altra duna, la Grey Dune facente parte della riserva naturale protetta di Nagliai, è faticoso camminare per circa un km sulla sabbia ma ne vale davvero la pena, tutto intorno un silenzio assoluto, solo qualche voce di qualche turista in lontanza, dalla sommità di vede il mare, di un blu intenso, poi tutto intorno sabbia e pochissima vegetazione bassa e abbastanza secca.
Dopo questa splendida esperienza, facciamo tappa al paese di Joudkrantè, e lì ci sediamo ad un bar sulla strada, diretti a riprendere il traghetto per raggiungere Klaipeda, città in cui alloggeremo la notte.
Prendiamo un pezzo di dolce, ma anche qui la situazione insetti non migliora.
Al porto ci spiegano che non dobbiamo fare un altro biglietto per riattraversare lo stretto tratto di mare che ci separa dalla terraferma, ma nel biglietto dell’andata è compreso anche il ritorno!
In 5 minuti di traversata eccoci di nuovo a Klaipeda, terza città per importanza della Lituania, con un centro vivace e animato da molti giovani. L’albergo non è lontano dal centro ma preferiamo prendere la macchina per raggiungerlo data la stanchezza.
Ceniamo in un ristorante dove hanno portate abbastanza buone, solo che, sarà la stanchezza, ma io ho freddo quindi ci corichiamo presto.
12° GIORNO: KLAIPEDA – TRAKAI – VILNIUS
Dopo un’abbondante colazione, ripartiamo by car diretti al Castello di Trakai. Dopo un’oretta di strada, arriviamo ad un parcheggio sterrato proprio davanti alle sponde del lago omonimo. Ci accorgiamo immediatamente della bellissima vista e del paesaggio mozzafiato. Dopo le foto di rito, ci dirigiamo verso l’entrata del Castello e decidiamo di effettuare la visita all’interno: è molto interessante perché racchiude stralci della vita quotidiana che si svolgeva nel Castello e oggettistica di ogni genere.
La visita ha la durata di un paio di ore, al termine della quale pranziamo in un ristorante proprio sulle rive del lago. Spettacolo meraviglioso, non a caso è assediato dai turisti!
Alle 14 circa riprendiamo il nostro viaggio stavolta diretti a Vilnius.
Dobbiamo riconsegnare la macchina presso l’agenzia entro le 17, per cui cerchiamo di sbrigarci per non fare tardi e, nonostante un antipatico inconveniente per strada, poiché, ormai a pochi metri dall’agenzia, sbagliamo strada per cui siamo costretti a rientrare nel traffico cittadino perdendo tempo, ci riusciamo.
Lasciamo la macchina quindi presso un parcheggio sotterraneo dell’albergo sito davanti all’agenzia e per fortuna a pochissimi metri si trova anche l’appartamento che abbiamo affittato. Ci accoglie un ragazzo giovane che gentilmente ci aiuta a portare su i bagagli. Non è esattamente nel centro ma è comunque comodo per poterlo raggiungere a piedi.
Fatta una doccia, partiamo a piedi alla scoperta di questa città! ne rimaniamo favorevolmente impressionati, in centro si sta infatti svolgendo una cena all’aperto dove tutti sono vestiti di bianco. Ci colpisce soprattutto la bellezza delle donne e la loro straordinaria diversità rispetto a quelle degli altri tre stati finora visitati! Ceniamo in un pub e poi fatto un giro in centro, torniamo in appartamento. Vilnius a differenza delle altre città fin qui visitate colpisce per la sua vita notturna, in pratica assente nelle altre.
13° GIORNO: VILNIUS
Ci alziamo presto e iniziamo il nostro tour: è necessario vedere tutto oggi, ultimo giorno.
Prima tappa: Piazza della Cattedrale, con la bella cattedrale, la particolare torre campanaria a forma di faro, il Palazzo Reale ricostruito proprio negli ultimi anni dopo le distruzioni di epoca sovietica; qui cogliamo l’occasione per farci scattare qualche foto.
Ci inoltriamo nei vicoli e nelle stradine acciottolate della Città Vecchia, visitiamo il centro e la sua bellissima Università dove facciamo addirittura una visita interna, poi le varie Chiese, San Casimiro, Sant’Anna ecc.. Ci inoltriamo poi nella famosa “Repubblica di Uzupis”, stato secessionista nel cuore bohemien della città, creato nel 1998, può vantare tutte le istituzioni di un vero e proprio stato. Leggiamo la sua Costituzione, molto fantasiosa, affissa in diverse lingue su un muro.
Visitiamo la Chiesa Ortodossa del Santo Spirito, arriviamo fino alla Porta dell’Aurora dove è custodita la Madonna Nera oggetto di pellegrinaggi. Pranziamo in un bistrot tipicamente francese con un piatto tipicamente francese (peccato che non siamo in Francia!), e dopo pranzo visitiamo i locali di una Cattedrale ancora non restaurata come tutto il resto della città: viste le sue condizioni è stupefacente pensare come sarebbe dovuta apparire la città appena pochi anni fa, appena dopo la caduta dell’URSS. Scendiamo e, prendendo la funicolare, arriviamo fino alla Collina di Gediminas in cui si trovano le rovine del castello di Vilnius ma soprattutto da qui si può ammirare lo splendido panorama che si gode di tutta la città.
Stanchi ma felici, torniamo in albergo, ci riposiamo un po’ e poi usciamo per cena, che gustiamo in un locale con gli alberi dentro insieme alle ragazze che abbiamo conosciuto a Tallin e qui ci salutiamo!
Fatte le valigie, andiamo a letto.
14° GIORNO: VILNIUS – CASA
Alle 5 del mattino siamo già in piedi e, chiuse le valigie, aspettiamo il taxi che dovrebbe fermarsi proprio davanti al nostro appartamento.
E infatti, con una precisione tedesca, arriva addirittura qualche minuto prima, sta albeggiando, la città dorme ancora, ci appare decisa a lasciarsi definitivamente alle spalle il dolore portato dal regime sovietico, una voglia di ripartire, di libertà e di vita.