Bellissima Angkor e lunghe soste in Thailandia
6 agosto. Arrivo a Bangkok alle 7.00. Il taxi prenotato via internet ci aspetta per accompagnarci al Royal Orchid Sheraton: molto bello, personale gentilissimo e grande pulizia ovunque. L’hotel si trova in una posizione strategica con l’attracco dei bus-boat proprio accanto.
Pomeriggio giro nel quartiere di Thonburi e visita al museo delle barche reali (con camminata tra i canali e case “tipiche” di Bangkok!) e il tempio Wat Rakhang (il Wat Arun è tutto incartato per restauro). Aperitivo sul Chao Phraya, vicino al tempio. Cena a Chinatown – rist. Hua Seng Hong, su Thanon Yaowarat, consigliato dalla guida ma niente di che.
7 agosto. Quartiere di Ratanakosin: tempio Wat Phra Kaeo, Gran Palazzo Reale (per gli uomini: gambe coperte, per le donne: gambe e spalle coperte non con uno scialle ma con una giacchetta o t-shirt; è possibile affittare qualcosa per coprirsi, ma c’è una lunghissima coda da fare).
Cena da Harmonique, su Thanon Charoen Krung (considerato come migliore cucina tailandese, ma niente di che e il servizio lascia molto a desiderare)
8 agosto. Partiamo per la Cambogia e arrivo a Siem Reap alle 11.45, con volo BangkokAirways. Abbiamo preferito il volo di linea e non AirAsia, come tutti raccomandano, perché in fin fine il risparmio non è granché, dovendo aggiungerci il costo bagagli, e inoltre gli orari di Bangkok Airways sono migliori.
All’aeroporto ci accoglie il rappresentante di “AboutAsia” cui ci siamo rivolti, con il nostro autista. Vorrei spendere due parole su questa organizzazione che ci ha permesso di creare un circuito su misura, dandoci consigli e suggerimenti con pazienza, gentilezza e professionalità uniche. Tra le organizzazioni leader del turismo in Estremo Oriente (in particolare Vietnam, Laos e Cambogia), “AboutAsia” – fondata da Andrew Booth, laureato in fisica a Oxford e fuggiasco dalla City londinese – ha dato vita a un progetto per la realizzazione di scuole in Cambogia. Tutti i proventi del turismo, detratte le spese amministrative, sono devoluti a questo progetto. Attualmente “AboutAsia” sostiene 110 scuole e insegna l’inglese a 53.000 bambini. Vedi anche: https://www.aboutasiatravel.com/about-education/. Direi che ci sono tante ragioni per rivolgersi a loro!
Durante il trasferimento all’hotel, Christopher ci spiega il funzionamento delle scuole che sostengono (lui stesso è un professore e doveva correre a lezione!), ci dà il suo numero di telefono nel caso avessimo un problema di salute raccomandandosi di NON andare all’ospedale per nessuna ragione.
Arrivati al bellissimo hotel Victoria (da noi scelto tra una rosa di hotel proposti dall’agenzia) siamo accolti da Khan, la nostra guida, che ci accompagnerà durante il soggiorno spiegandoci tantissime cose della cultura, della storia e dell’arte di questo splendido paese.
Per quanto riguarda l’hotel: servizio eccellente, personale disponibile e gentile. Pulizia impeccabile. Colazione ricchissima (occidentale e asiatica, con frutta a volontà). Una sera abbiamo anche provato uno dei due ristoranti dell’hotel e si è rivelato ottimo: “L’Escale”.
Subito dopo aver sistemato le nostre cose, raggiungiamo la prima tappa del circuito: Banteay Srei, a 37 km da Siem Reap, attraversando le antiche riserve di acqua, piccoli villaggi e risaie. Questo bellissimo tempio costruito con pietra rosa è famoso per i suoi intricati bassorilievi e per il loro perfetto stato di conservazione.
Poi ci spostiamo verso Banteay Kdei con la sala delle danzatrici (da cui prende il nome in khmer). In questo sito veniamo colti dalla pioggia per l’unica volta, ma Khan è attrezzato e ci fornisce gli ombrelli per ripararci. Ovviamente dura solo una mezz’oretta e subito dopo il paesaggio è ancora più bello con le pietre rilucenti del bagnato.
Verso le 17.30 torniamo all’hotel per riposarci prima di riuscire e andare a mangiare cambogiano: il Viroth, buono
9 agosto: appuntamento alle 9.00 per andare ai templi più lontani di Koh Ker e Beng Mealea. Dopo circa due ore di auto arriviamo a Koh Ker, una delle antiche capitali, visitate da relativamente pochi turisti. È un complesso di piccoli templi intorno all’impressionante piramide del Prasat Thom somigliante a un tempio maya su cui si può salire fino in cima con una scala di legno (quindi facile rispetto a tutti gli altri templi!) e da dove si ha una vista impressionante.
Per il pranzo andiamo in un ristorante locale di fiducia della nostra agenzia e il pomeriggio visitiamo Beng Mealea, copia in piccolo di Angkor Wat.
Rientro a Siem Reap nel pomeriggio. Su mia richiesta Khan ci prenota un massaggio presso il BODIA, spa suggerita da Christopher, che si rivela un posto che non ha nulla da invidiare ai centri spa occidentali, anzi direi il contrario per gentilezza e pulizia. A cena in un altro ristorante che consiglio calorosamente: L’Olive cuisine de saison (cuoco cambogiano e cucina mediterranea!)
10 agosto: appuntamento alle 6.30 per evitare i turisti al bellissimo Ta Prohm e a Ta Nei. Il Ta Prohm è forse il più affascinante tra i templi: avvolto ancora nella vegetazione, con alberi, radici e liane che sembrano divorarlo (è qui che hanno girato Tomb Raider con Angelina Jolie).
La nostra agenzia ci ha portato poi in un loro posto sulla riva di un canale, dove abbiamo fatto colazione.
La nostra visita continua al tempio Ta Keo, conosciuto come “montagna dalle cime di bronzo”, e poi pranzo.
Pomeriggio ad Angkor Tom, la più grande città del mondo nel 12° secolo!
Visita di Bakhteng Hill prima di andare al Victory Gate, e da lì facciamo una parte del camminamento delle mura fino al Death Gate. Stop a Vihear Prampeilveng per vedere l’imponente Buddah ritrovato nel Bayon e poi la bellissima Terrace of the Leper King. Entrati nel Preah Palilay, proseguiamo per circa un chilometro nel parco folto di alberi (per fortuna perché fa un caldo incredibile!) attraversando Phimeanakas con i suoi laghi e il possente Baphuon per arrivare finalmente al Bayon – il centro della città.
Verso il tramonto prendiamo un’imbarcazione per fare il giro sul canale intorno all’Angkor Thom, sorseggiando un drink che Kahn ci prepara spiegandoci l’incredibile sistema di ingegneria idrica di Angkor e per vedere ancora parti nascoste di questo meraviglioso sito.
Cena in hotel: “L’Escale”, ottimo.
11 agosto: alla scoperta della vera Cambogia tra risaie, campagna e villaggi khmer, normalmente inaccessibili ai turisti.
Dopo una visita a una moderna pagoda facciamo un giro tra alcune famiglie, dove assaggiamo la loro buonissima frutta, lo sticky-rice e i dolci che preparano ai bambini per andare a scuola. Il pranzo invece è organizzato alla villa di ABOUTAsia nella tranquillità della campagna. Torniamo a Siem Reap nel pomeriggio e nuovamente al BODIA spa per un altro massaggio. Passeggiata per il centro per fare acquisti soprattutto al “Senteur d’Angkor”, un negozio dove sono in vendita esclusivamente prodotti cambogiani. Cena all’”Abacus”, buono ma non ci convince come l’Olive.
12 agosto: sveglia alle 4.30. Tutti pronti per vedere l’alba spuntare dietro il tempio di Angkor Wat. L’albergo ci fa trovare un tavolo preparato con una piccola colazione proprio di fronte alla reception: un cornetto e un caffè al volo e via. Al buio, lungo la strada ci ritroviamo con tantissima gente diretta alla stessa meta: tuk-tuk, biciclette, taxi: sembrava di stare a Roma alle 8 di sera!
Saltato la lunga fila per entrare al sito, perché abbiamo già tutto, andiamo a cercarci un posto dove disporre le nostre macchine fotografiche.
Dopo questo magnifico spettacolo, visitiamo il tempio e alle 8.00 siamo di ritorno all’hotel, dove facciamo una vera colazione.
Poi di nuovo in marcia verso il lago Tonle Sap per visitare i suoi villaggi su palafitte alte fino a 12 metri. Prendiamo un’imbarcazione che, attraversando il canale con i suoi villaggi sull’acqua ci porta fino al lago aperto dove mangiamo godendoci la tranquillità e il silenzio del lago. Rientro all’hotel per preparare le valigie e di nuovo a cena all’Olive.
13 agosto. Dopo colazione i nostri amici ci riaccompagnano in aeroporto, dove abbiamo il volo per Bangkok e Koh Phangan. Con un grande nodo alla gola ci salutiamo promettendo che racconteremo della nostra bellissima esperienza e di come la Cambogia sia ospitale e meriti di essere visitata.
13-23 agosto: Soggiorno a Koh Phangan. L’esperienza in quest’isola è stata piena di contraddizioni. Siamo stati bene e abbiamo visto posti molto belli, ma allo stesso tempo ci siamo portati dietro questo sentimento strano. Si ha difficoltà a muoversi se non in motorino, la qualità del cibo è piuttosto mediocre un po’ ovunque, anche in albergo; la disponibilità della gente del luogo è scarsa, anche se poi abbiamo incontrato persone che ci hanno aiutato. Turismo di livello medio in tutti i sensi. Mi viene da definirla un’isola post-hippy, nostalgica. Il nostro soggiorno è stato casualmente tra i due full-moon party (per cui l’isola è famosa), e almeno ci siamo risparmiati il caos e la sporcizia che ci hanno descritto di questo evento.
Hotel Chantaramas: bellissimo, stanze spaziosissime con terrazza, pieno di alberi, pulizia eccellente. Mare con bassa marea (ci hanno detto fino a Natale), che ci ha impedito di fare il bagno, ma abbiamo ampiamente utilizzato la bella piscina sulla spiaggia. Punti negativi: spiaggia risicata, pochissimi ombrelloni, poca disponibilità del personale, parlano malissimo l’inglese, il ristorante con poca scelta e di livello mediocre. A pranzo, e a volte a cena, ci rifugiavamo in un alberghetto accanto, il “Green Peace”, dove c’era ampia scelta e prezzi bassissimi e la signora tailandese cucinava discretamente.
Durante il soggiorno facciamo tre escursioni che consiglio: crociera all’Ang Tong National Marine Park, la spiaggia di Ao Mae e Koh Ma e quella di Thong Nai Pan Noi. Le crociere normalmente si prenotano in albergo. Se non avete il motorino invece è più complicato arrivare alle spiagge perché i taxi chiedono prezzi alti. Noi abbiamo chiesto al proprietario del “Green Peace” se poteva dirci come fare e lui ci ha chiamato un suo amico tassista che ci ha chiesto metà del prezzo ufficiale. Premetto che sull’isola i taxi hanno prezzi fissi e a persona per ogni destinazione e fanno cartello!
24 agosto: Rientriamo a Bangkok dopo l’attentato del 17 agosto. È tutto cambiato: poca gente in giro, molti meno turisti, bancarelle chiuse lungo le strade – il che ci permette di camminare! – polizia in giro un po’ dappertutto.
Chinatown: Tempio Traimit (Buddha d’Oro). Pranzo: Shangri-la, su Thanon Yaowarat: davvero buono, si può consigliare.
Quartiere di Ratanakosin: Tempio Wat Pho (Buddha disteso) poi seduta di massaggi all’interno del tempio. Ci hanno preso senza alcuna prenotazione perché in questo periodo c’è meno affluenza. L’esperienza è imperdibile e i prezzi imbattibili!
Cena: Indian Hut, su Surawang Road, angolo Charoen Krung Road. Buono, ma molto piccante.
25 agosto: viaggio in pullman ad Ayutthaya con tour prenotato in albergo (Orchid Sheraton). Rientro e pranzo in battello.
Cena in hotel, ristorante italiano Giorgio’s (così così, giusto per mettere in bocca un po’ di pasta!)
26 agosto: Casa-museo di Jim Thompson da non perdere! Affascinante! Pranzo da Jim Thompson’s Restaurant (buono) e acquisti alla boutique Jim Thompson, ovviamente.
Aperitivo su Thanon Silom e giro a Patpong.
Cena: ristorante giapponese Aoi, su Soi 6, a Thanon Silom (buono ma caro)
Posti che consiglio per fare shopping:
Oggetti d’arte e d’antiquariato: complesso River City, negozi Beyond the Masks, Old Maps and Prints, The Verandah and Beyond.
Pietre e gioielli: Jewellery Trade Center (Silom Galleria), Thanon Silom. Se non si vogliono fare acquisti, è divertente anche solo da visitare.
Negozi di Jim Thompson: si può trovare anche in aeroporto. Seta e cotone.