Civita di Bagnoregio
In una caldissima giornata d’agosto sono salita in macchina e con un’ora e un quarto di strada ho raggiunto questo incantevole borgo costruito su uno sperone di roccia tufacea che, purtroppo, si sta lentamente sgretolando (circa 7 cm all’anno). Difatti il paese nemmeno cento anni fa era molto più grande di quello che si vede oggi, e proprio nelle ultime settimane c’è stata una brutta frana che ha distrutto una parete di una casa facendola crollare nel vuoto, perciò è scontato pensare che tra qualche decennio questo posto meraviglioso non sarà più visitabile. Perciò affrettatevi: parcheggiate la macchina (2,00€ la prima ora, 1,00€ quelle successive; 6,00€ il giornaliero), entrate al Belvedere (dove, ovviamente, la vista è qualcosa di impareggiabile e senza paragoni) e poi scendete di sotto e percorrete lentamente il Ponte (anch’esso abbassato di vari metri nel corso degli anni) (si entra in paese pagando un biglietto di 1,50€) codendovi le varie viste, avvicinandovi sempre di più e ammirando la città sempre più da vicino. E poi entrate nel Paese e perdetevi tra le sue viette piene di case in tufo e rigogliose piante. Ormai vi vivono solo nove persone, perciò la pace e la quiete sono le vere e incontrastate abitanti di questo luogo.
Visitate la Chiesa Di San Donato e, se avrete fortuna come me, assisterete alla funzione con solo due fedeli ad ascoltare, con un’immagine che accentua ancora di più la desolazione e l’abbandono Assoluto di questo luogo.
Entrate nell’Antica Civitas (1,00€) e guardate come si viveva un tempo; e poi giocate e accarezzate gli innumerevoli gatti che ci sono. Passeggiate, assaporate, guardate in alto e in basso, a destra e sinistra, guardatevi intorno ed emozionatevi. Civita va assaporata lentamente.