Thailandia: istruzioni per l’uso 3
Lo scopo del mio diario non è quello di dirvi esattamente che cosa vedere e descrivervelo, perchè a questo scopo ci sono le guide scritte o parlanti che sono lì apposta… Io cercherò di darvi solo delle dritte utili e info di base.
Cominciamo la nostra vacanza da Bangkok. Abbiamo preso possesso della camera dell’albergo alle 19,30 quindi la prima sera, dopo avere mangiato qualcosa, abbiamo deciso di inaugurare la serie dei massaggi thai.
Cominciamo a dire che ci sono saloni di massaggi ogni 100 metri minimo. Sono dappertutto e, a seconda delle aree, fanno tutti cartello sul prezzo. Quindi, dato che il prezzo è lo stesso e sarete “assaliti” dai massaggiatori che stazionano fuori in attesa di trovare potenziali massaggiandi, cercate sempre di andare in quello che vi ispira una situazione igienica migliore.
I massaggi si dividono principalmente in due categorie: quelli a piedi e gambe (magari con un pò di collo e testa) quelli full body, ovvero su tutto il corpo
Voi mi direte, come ho pensato io, perchè limitarsi a farsi massaggiare i piedi? beh, la risposta è facile… provate a camminare 10-12 ore curiosando in giro e poi ditemi come vi sentite i piedi… e non avete idea di come, dopo il massaggio, ve ne saranno grati loro… Loro chi? I piedi ovviamente! Questi centri sono pieni di thailandesi sempre, fino a mezzanotte e oltre, loro si fanno fare solo questo tipo di massaggio che costa, solitamente 200 baht (6 euro) per un’ora, nella quale vi verranno prima lavati i piedi, poi comodamente sdraiati su una poltrona reclinabile vi verranno massaggiati i piedi e le gambe fino al ginocchio anche con l’uso oli o creme. L’opzione collo e testa è da richiedere specificamente e quindi saranno 3/4 d’ora di gambe e 1/4 di collo, nuca e spalle.
Per essere precisi, noi ci siamo fatti fare un massaggio ogni sera: quattro volte completo e quattro solo gambe e piedi.
Il massaggio al corpo è di due tipi: massaggio thai classico (200 baht/ora) che prevede compressioni di varie parti del corpo con mani, polsi, pugni, gomiti e ginocchi del massaggiatore e quello invece con olio che è di tipo rilassante e più… piacevole, ma sempre molto efficace. Questo tipo (Oil massage, cosa 450 baht che sono 14 euro circa). Nel caso di massaggio al corpo, vi porteranno o nel retro del locale o al piano superiore dove sono approntate delle cabine con un bel materasso a terra sul quale vi sdraierete. Ci sono locali (ad esempio uno che si chiama Green Leaf) dove vi faranno spogliare e indossare una specie di pigiamone per non stropicciare i vostri vestiti o perchè comunque quelli impiccerebbero. In altri centri, dove non ti davano il pigiamone o dove l’igiene mi sembrava scarsa, io ho rinunciato al massaggio thai ed ho fatto il massaggio alle gambe e piedi. Queste cabine sono apribili sui fianchi e di solito è carino farlo in coppia (se si è in coppia) uno a fianco all’altro. Massaggiatore maschio per gli uomini e femmina per le donne, anche se a volte capita una massaggiatrice anche per gli uomini. Più raramente il contrario e solo con l’autorizzazione della donna interessata.
Esaurito il capitolo del piacere fisico, passiamo a quello intellettuale.
Che si vede a BKK? Statue del Buddha in quantità, statue di divinità, angeli e demoni. Poi altarini e templi incredibili dappertutto.
Il palazzo reale di BKK è un posto che non potete non vedere. Arrivateci come vi pare. Suggerisco via taxi (costo massimo 3 euro=100 baht) è la maniera più economica, oppure via fiume scendendo alla fermata specifica. Ricordate che i maschi e le femmine non possono avere i pantaloni corti o minigonne e nemmeno magliette senza maniche. Nel senso che basta un accenno di manica (anche 5 cm) ma non devono lasciare le spalle scoperte. I pantaloni lunghi vanno bene per entrambi. Però dato che fa un caldo boia, ricordate che all’esterno del palazzo fittano delle camicette per le donne e dei parei per coprire le gambe. Anche all’interno del recinto del palazzo reale, appena entrati sulla destra, nel museo dei tessuti, si fittano “copri abiti”. Vi consiglio di portarvi le vostre “coperture” nell’immancabile zainetto perchè così dopo sarete più liberi di scegliere dove andare senza dovere tornare a restituire camicette o parei.
Fate il biglietto che mi pare costi 400 baht a testa (12 euro) ed avviatevi in questo incredibile stupendo assieme di templi, Buddha, mostri, statue dorate, stupa e pinnacoli straordinari, oro come se piovesse e dappertutto.
Finito il giro a palazzo reale e dopo che avrete scattato 2000 foto, chiedete a qualcuno che abbia la faccia di uno che parla inglese, come si arriva al monastero del buddha sdraiato (Wat Poh) e andate a visitare anche quello. Si trova alle spalle del palazzo reale, quindi 10-15 minuti di cammino che farete su dei marciapiedi pieni di persone che lì fanno tutti i giorni un mercatino delle pulci.
Nel Wat Pho il Buddha sdraiato è… assolutamente indescrivibile se non lo vedete da vicino. Quando sarete nella sala fatevi una foto dove se ne veda la faccia ed una con i piedi. Poi una che vi riprende dai piedi assieme a tutto il Buddha sdraiato. Non mancate di lasciare 20 baht di offerta nella apposita casettina e prendere la vostra ciotolina con 108 monetine, da lasciare cadere ognuna in una delle 108 ciotole di ottone allineate lungo la parete. Mentre farete questo rito (perchè è un rito) ripetitivo e molto orientale, concentratevi, siate seri, meditate e rilassate la mente. Se poi volete provarci… esprimete un desiderio e chissà che non si avveri…
Finito di vedere i 10.026 Buddha e mostri vari, uscite dal Wat Pho e troverete un mercatino dove cucinano proprio vicino all’imbarcadero. Mangiate qualcosa cucinato sulla brace al momento dalle due sorelle (gamberi, gamberoni, spiedini, calamari, ecc.) e ricordatevi che dovete restituire i “sopravestiti” se li avete fittati. Potete a questo punto imbarcarvi dal molo che c’è dentro al mercatino. vedete se riuscite a contrattare per un giro nei canali con una delle barche private… il mio consiglio è di trattare in due (uno fa il buono e tratta il prezzo, mentre l’altro dice sempre “è troppo!” e fa finta di portarsi via il compagno per andarsene).
Come già detto nella prima puntata delle istruzioni, è difficile spuntare meno di 700 baht in due per un giro di due ore. Però, se siete più di una coppia, dopo avere fatto la trattativa, provate a dirgli che gliene date 1000 in tutto, ma vengono altri due amici… lui/lei ve ne chiederà altri 700 o 500, ma con un pò di insistenza e facendo finta di rinunciare a tutto… alla fine accetterà. Il percorso viene fatto con queste specie di “gondole” con un motore di automobile montato dietro ed un asse dell’elica di un paio di metri, dette “long tail boats” = barche dalla coda lunga.
Il giro nei canali è un must. Qualcosa che non si può perdere per vedere una faccia di BKK diversa da quella degli edifici moderni o dei templi che vedrete per le strade. Sono canali antichi in parte ancora navigabili lungo le cui sponde la gente povera vive in baracche incredibili, o persone arricchite si sono fatte delle vere e proprie ville. Vale assolutamente la pena di fare questo giro.
Di fronte al palazzo reale (potete farvici lasciare dalla barca alla fine del giro dei canali) c’è un importante WAT, cioè monastero, il Wat Arun che di solito va visitato al tramonto. E’ bello davvero e vale la pena di andarci.
Un altro Buddha da vedere è il Buddha Levantesi dritto in piedi, alto come un palazzo di 10 piani e tutto dorato che sta nel Wat Intharawihan che è non troppo lontano dal Palazzo Reale.
Direi che altri monasteri li troverete in giro mentre camminate per la città in mezzo a case e casermoni enormi che li circondano, e se avete voglia ancora di scattare foto e vedere statue di Buddha e di mostri vari entrateci ad libidum. Noi ci abbiamo messo 4 giorni prima di non farcela più a vedere templi.
Mercati e centri commerciali. Il mega centro commerciale più famoso è l’ MBK di Siam Square (piazza Siam). Non potete non andarci, ma devo dire che, essendo noi di Napoli, siamo abituati ai mercatini ed ai prezzi scontati, per cui non ci ha fatto girare la testa o entusiasmare più di tanto. Borse false, magliette e scarpe imitate alla perfezione. se siete fanatici del firmato avrete una serie di orgasmi. se siete “antifirme” come noi due li abbiamo osservati con lo stesso sguardo interessato della “vacca che guarda il treno” e siamo passati oltre.
Lì, però troverete un intero piano di telefonini falsi. “Copy ” come dicono loro. Iphone e Samsung di tutti i modelli a prezzi davvero ridicoli. Falsi, ovviamente e che vi fa capire che mostruoso guadagno abbiano la Apple o la Samsung sui loro telefonini. Attenzione. I telefonini in questione sono copie perfette e che vi faranno vedere che funzionano perfettamente come gli originali… Ma o funzionano solo in Thailandia e in Italia non prendono nemmeno le previsioni del tempo, oppure si rompono subito e dovete buttarli. Certo, se un Iphone 6 lo pagate solo 100 euro, magari vi viene voglia di fare gli sboroni a casa solo esibendolo… ma direi che è un vero spreco di soldi. In ogni caso la trattativa è spaventosamente difficile perchè i venditori sono scafatissimi e parlano, di solito anche italiano, per cui attenti che vi capiscono se commentate in lingua madre!
Se volete accessori per telefonini, memorie, caricabatterie, batterie, auricolari o ricambi per il vostro amato smartphone (o volete farlo riparare per pochi soldi a vista) dovete andare a ChinaTown. Lì troverete coperture, miniSD, custodie, e qualsiasi cosa inerente ai telefonini a prezzi da ridere. Lì mi hanno riparato il mio Samsung con la sostituzione dei circuiti della presina di ricarica per 250 baht (8 euro circa) compreso i ricambi. Lo fanno su dei banchetti improvvisati appoggiati al muro del palazzotto dove si vendono ricambi e accessori. I prezzi sono fissi, ma assolutamente concorrenziali.
Visto che siamo a China Town cercate le stradine dove ci sono le bancarelle e percorrete tutti i vicoli. E’ un’esperienza che non provo nemmeno a descrivervi tanto è particolare. Qualcosa da comprare lo troverete certamente. Lì ho trovato i migliori prezzi per i souvenir e senza nemmeno dovere trattare troppo il prezzo.
A questo proposito, nella prima parte con le istruzioni pratiche, mi ero dimenticato di dire che pochissime persone parlano inglese fra le centinaia di migliaia che vendono di tutto, per cui i venditori vivono con la CALCOLATRICE in mano. Capiscono quando voi gli dite: “HOW MUCH?” (pronuncia “aumac?”) che vuol dire “Quanto?”, ma non sanno spiegarvi in inglese quanto vogliono, e magari anche se ce lo dicono in inglese, ma alla thailandese, non li capiamo noi….per cui lo scrivono sulla calcolatrice. Non abbiate paura a cancellare quello che hanno scritto loro e ad offrire un quarto o anche meno per iniziare la trattativa. Loro fanno il loro mestiere di venditori e lo fanno bene. Voi dovete fare quello di acquirenti cercando di farvi fregare il meno possibile.
Quindi un posto dove dedicare almeno 4 o 5 ore del vostro tempo è ChinaTown di BKK. Girando vedrete anche dei simpaticissimi e strani templi cinesi che sembrano a noi divertenti baracconi di lunapark ma che per loro invece, sono sacri come per i cristiani le chiese. Cercate di trovare il tempio SINGH di culto indiano. Bello da vedere ed anche da mangiarvi se arrivate verso le 12 o le 13. Cucinano bene. Vi prestano una bandana gialla da mettere in testa e potete salire al quarto piano a vedere questo strano tempio con tanti singh. All’uscita, dietro richiesta nostra di comprarla, la bandana ce l’hanno regalata e devo dire che è un bel ricordo.
Il night bazar di BKK è anche un posto da non mancare. Ci siamo stati due sere di seguito, dopo i giri per i templi e una rinfrescata veloce in albergo. E’ un posto etnicamente interessante e dove è possibile comprare qualche cosetta simpatica o mangiare qualcosa a buon prezzo.
Però, il mercato più grande del mondo e che è impossibile da descrivere è quello di Jacktujac che si trova vicino al quartiere di PatPong a Bangkok e che si tiene solo nei weekend. Non potete immaginare quanto sia grande. Noi ci siamo stati 5 ore e abbiamo visto solo una piccola parte! Lì trovate di tutto. Dal cibo crudo o cucinato, alle paccottiglie per turisti, a tutti i tipi di capi di abbigliamento. Un vero delirio che va assolutamente visitato!
Veniamo alla parte sexy della nostra visita di BKK. La zona chiamata Pat Pong è la zona “a luci rosse” ovvero della prostituzione e dei locali sexy di Bangkok. Amici me ne avevano parlato, avevo letto degli articoli e volevo andare a vedere a Pat Pong lo spettacolo sexy in cui le ragazze con “quella cosa lì” fanno cose davvero originali ed inaspettate. Devo ammettere, ero abbastanza imbarazzato ed indeciso perchè ci avevano avvertito che in certi locali ti obbligano a spendere ed a consumare al bar in maniera abbastanza “pesante” e la presenza della mia compagna (incuriosita anche lei da questa esperienza particolare) mi faceva essere un pò incerto.
A Pat Pong ci sono due strade parallele da visitare. Entrambe traverse di uno stradone trafficatissimo. Nella prima ci sono decine e decine di prostitute giovanissime, davanti ai club in cui si fanno accompagnare dai passanti interessati. Ognuna appartiene ad un locale che non è, come potreste immaginare, solo a fronte strada, ma ai vari piani dentro i palazzoni attorno; ogni piano è un “club privee” in cui esercitare il mestiere più antico del mondo. Si tratta di ragazzine giovanissime o di travestiti (bellissimi!) tutti vestiti in maniera sexy o sgargiante, ma mai volgare. Principalmente sono lì per i turisti giapponesi maschi interessati a sfogare le proprie “passioni un pò perverse” sulle ragazzine di queste parti. Infatti alcune di queste ragazze si vestono apposta da studentessa di liceo, altre da hostess, altre da geishe altre hanno addosso solo una camicia lunga maschile. Sono tutte lì in fila sui due lati della strada, sedute ordinatamente su sedie, panche e tavolini. Non immaginatevi adescamenti o richiami plateali, anzi. Solo sorrisi e tranquillità assoluta. Il servizio di procacciamento e buttadentro lo fanno, con discrezione, uomini e donne preposte all’uopo che stazionano ai due ingressi della strada. Questa visione di una massa di prostitute ragazzine, che per un uomo potrebbe apparire anche “divertente”, per una donna come la mia compagna, sensibile e madre di due ragazze, è stato qualcosa di molto impressionante e triste che, anche al ritorno in Italia, ha rappresentato un ricordo poco piacevole. Ma questa è la vita di Bangkok e noi ne eravamo solo spettatori, per cui usciti dalla “strada delle ragazze” siamo entrati nella parallela, che è anche mercatino con bancarelle, alla ricerca del Sexy Show di cui ci avevano tanto parlato. Ci siamo lasciati adescare con discrezione da un tizio che ci ha mostrato un foglio con immagini e prezzi e ci siamo fatti accompagnare al Super Pussy. E’ un localino a fronte strada dove in uno stanzone con musica assordante delle ragazze in reggiseno e mutandine si esibiscono a turno in vari “esercizi” eseguiti in pubblico con le “parti intime”. Ognuna ha la propria specialità….. alcune “la” usano per fumare sigarette, altre per lanciare dardi con la cerbottana contro palloncini facendoli scoppiare, altre sparano lontanissimo palline da pingpong, altre ne estraggono lunghissime coroncine fosforescenti di fiori, altre stappano bottiglie di birra e cose del genere. Si esibiscono una alla volta e poi ricominciano da capo per cui finita la serie, potete anche andarvene perchè la cosa è ripetitiva. Devo ammettere che è davvero una cosa strana e unica al mondo, decisamente un pò squallida, per cui, una volta nella vita l’esperienza andava fatta e noi l’abbiamo fatta. Ora che sapete di che si tratta, anche voi siete liberi di scegliere.
Attenzione al discorso del prezzo! Prima di accettare di essere accompagnati dentro al locale abbiamo chiesto al tizio quanto ci sarebbe costato e lui ci ha detto che avremmo dovuto prendere almeno una birra a testa che costava 150 baht (5 euro). La cosa ci è sembrata ragionevole, anzi fin troppo economica, per cui mi aspettavo qualche sorpresina….. In più, per rassicurarci, il tizio ci ha detto che se, entro due minuti, il posto non ci fosse piaciuto ce ne saremmo potuti andare senza pagare niente…..ma noi eravamo venuti apposta fino a lì per vedere questo show per cui ci siamo restati. Accertato che rimanevamo, l’omino accompagnatore ci ha chiesto una mancia ed io gli ho dato 40 baht, tanto la mazzetta vera lui la riceve dal locale….Allora mi ha chiesto se gli offrivo una birra ed io ho rifiutato.
Appena arrivate le nostre due birre al tavolino, ci hanno anche portato il conto che, come sospettavo, comprendeva i 300 baht delle due birre, ma anche altri 300 baht per vedere lo spettacolo di cui nessuno aveva parlato…..Comunque, la cifra complessiva (19 euro) era accettabile per cui ho pagato senza problemi.
Attenzione al fatto che dopo essersi esibita, ogni ragazza scende fra gli spettatori e chiede, tendendovi una ciotola, una mancia di 100 baht. Lo fanno sorridendo e gentilmente, ma in maniera collosa e non se ne vanno fino a che non pagate. Noi abbiamo resistito e rifiutato fermamente alle prime 4 così le altre non ci hanno più nemmeno provato concentrandosi su altre coppie di turisti. Invece chi aveva ceduto e aveva dato i 100 baht…. se ne è visti subito chiedere altri 100 per il compagno o la compagna (dicevano siete in due, quindi due mance) e poi veniva assediato ogni volta dalla ragazza di turno in maniera asfissiante. Quindi, non date mance. Al massimo potete darla all’ultima ragazza prima di andare via. Tanto fanno cassa comune.
Le gite da fare fuori Bangkok. Quella che tutti consigliano è ad Ayuttayà (con l’accento sulla a finale) ma noi, per stanchezza e mancanza di tempo e scelte verso cose più etniche, non l’abbiamo fatta.
Certamente la gita che non potete perdere è la visita al mercato galleggiante di Damnoen Saduak e quella al mercato del treno a Maeklong. Il mercato galleggiante è svolto da donne e uomini su delle barche che vendo e cucinano cibo o vendono bevande mentre la gente (principalmente turisti) è ferma sulle rive di un lungo canale. L’altro è un mercato coperto da tende che si tiene sui binari del treno a Maeklong e che sparisce letteralmente in pochi secondi quando passa il treno e per poi rinascere dopo pochi secondi. Sono due località relativamente vicine a Bangkok che distano circa 80 km. Ci si può arrivare prendendo un pulmino dalla piazza del Victory Monument. Abbiamo agganciato sull’argomento il tassista che ci portava nella piazza e lui si è detto disponibile a portarci, stare con noi la giornata e riportarci per 1000 baht che sono scesi a 700 baht dopo ampia trattativa. Considerato che avere l’auto a disposizione ci evitava casini e folla, dandoci agilità negli orari e nelle scelte, abbiamo accettato e lui ci ha accompagnato a Damnoen Saduak dove c’è il mercato galleggiante… 700 baht sono 20 euro e la cifra mi sembrava troppo ragionevole, oltretutto l’autista aveva ceduto troppo “facilmente” alla nostra contro offerta… per cui mi aspettavo che ci fosse sotto l’inghippo… ed infatti c’era. Arrivati a Damnoen Saduak l’autista si è fermato in un parcheggio dal quale partivano le barche per il mercato. Prezzo? pazzesco! 800 baht per i locali e 3000 baht per i turisti per due ore. 3000 baht sono quasi 100 euro! Ecco dove prendeva la sua grassa mazzetta il tassista! Ecco la ragione per la sua cedevolezza sul prezzo giornaliero…. Per sua sfortuna, io a D.S. c’ero già stato e sapevo che sulle banchine del canale ci si arriva in auto! Per 20 minuti è andata avanti una estenuante discussione fra me ed il tassista (che peraltro non parlava inglese), poi intervenivano i noleggiatori delle barche che avevano capito che io non avrei mai ceduto, e che scontavano da 3000 a “solo 1000 baht” mentre il tassista continuava a dire che noleggiare la barca era l’unico modo per arrivare sul canale. Alla fine minacciando di andare alla polizia, sono riuscito a farlo ripartire con l’auto e farci portare poche centinaia di metri più avanti dove abbiamo trovato il parking del mercato e non ci siamo fatti taglieggiare come i fessi! Il mercato è un’esperienza imperdibile e va assolutamente fatta, senza dimenticare di fare (pagando anche un biglietto di 150 baht) un giro sulle barche collettive che vi portano in giro per i canali del mercato.
Poi ci siamo spostati a Maeklong dove abbiamo visitato il mercato che si tiene sui binari del treno. E’ indescrivibile la puzza, il caldo e quanto questo posto sia assolutamente unico. Alle 13,45 è passato il treno. Un minuto prima delle 13,45 il mercato è stato smontato letteralmente e rimontato 30 secondi dopo. Andate a vederlo che vale la pena. www.youtube.com/watch?v=Ey_q0m_iens
Stremati dal caldo pazzesco e soddisfatti, alle 2 abbiamo ripreso il taxi e ci siamo fatti riportare a BKK in hotel. All’autista ho dato 100 baht di mancia perchè ci ha anche accompagnato nell’agenzia dove abbiamo comprato i biglietti delle cuccette per partire la sera dopo per Chiang Mai.
A cosa vedere a Chiang Mai sarà dedicata la prossima puntata. Non perdetevela!