Andalusia con la famiglia

Non solo Granada, Cordoba e Siviglia, ma anche bellezze naturali
Scritto da: NICOLAFILIPPO
andalusia con la famiglia
Partenza il: 27/08/2015
Ritorno il: 02/09/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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Io e la mia famiglia (due adulti e due ragazzi di 13 e 9 anni) abbiamo trascorso una settimana dal 27/8 al 2/9/2015 in Andalusia.

Abbiamo programmato un tour che non ha incluso solo le rinomate Granada-Cordoba-Siviglia ma, amando molto la natura e la tranquillità, abbiamo visitato anche paesi meno noti come Nerja, Estepona, Conil de la Frontera e Cadiz abbinando anche spiagge nei dintorni. Abbiamo evitato gli eccessi e i divertimenti di Malaga, Torremolis e Marbella.

Indicazioni di massima: abbiamo tutte le sere alloggiato in differenti Hostal salvo a Siviglia in appartamento prenotati in anticipo dall’Italia. Prezzi quadruple mediamente di 80 euro a notte, la qualità degli alloggi (pulizia) tutto buona. La sera abbiamo quasi sempre cenato a base di tapas sia per la possibilità di variare le pietanze sia per l’economicità dell’offerta dei vari ristorantini. A pranzo ci si arrangiava con panini imbottiti o simili acquistati/preparati al mattino non sapendo a priori dove avremmo sostato.

Siamo partiti la mattina del 27/8 con volo Ryanair Bergamo – Malaga e abbiamo ritirato presso l’autonoleggio in aeroporto la nostra Nissan Micra (Avis, ma in aeroporto ve ne sono molte altre di compagnie rentcar), copertura all risk. Prima tappa: Nerja.

NERJA

Nerja dista circa 70 km da Malaga (ad est) ed è facilmente raggiungibile con autostrada (autopista), è un paese vivace con tante costruzioni, anche nuove, tutte bianche. E’ famosa per il Balcon d’Europa, promontorio che si affaccia sul mare con vista che spazia verso sud e verso la costa orientale. Il tramonto, tardi verso le 21, dipinge il cielo di sfumatore rosse e più tardi con il buio, le luci artificiali rendono la costa spettacolare. La sera è il punto di ritrovo della gente che passeggia tra le vie ricche di negozi (a buon mercato) e ristorantini. La spiaggia la Buriana è l’arenile del paese dotata di tutti i servizi e adatta per famiglie. L’acqua è gelida e il bagno nel pomeriggio non dura più di un minuto.

Il mattino successivo partiamo per il parco naturale Cerro-Gordo. Si tratta di spostarsi da Nerja per 8-10 km rimanendo sulla litoranea che conduce verso Almeria. La prima baia che si incontra è Maro, si parcheggia vicino alla spiaggia, se si arriva presto. E’ semi attrezzata, abbastanza ampia e fatta di sabbia-sassi. Ci fermiamo poco perché vogliamo proseguire, abbiamo letto di calette più spettacolari. Ed in effetti proseguendo sempre per la litoranea dopo 2-3 km si raggiungono dei promontori-mirador che si affacciano su baie e calette con mare azzurrissimo. Noi scegliamo la baia dei pini che si raggiunge, lasciata la macchina in un ampio parcheggio sterrato, dopo 10 minuti di ripido ma facile sentiero in discesa. La spiaggia lunga di sabbia fine-grossa è praticamente deserta. Ci fermiamo per bagno e picnic. Siamo in Andalusia a fine agosto e c’è assoluta tranquillità e pace.

Ripartiamo nel primo pomeriggio perché ci aspetta un’ora di macchina per raggiungere Granada.

GRANADA

Arrivati in centro presso l’hostal prenotato, ci attendono 42 gradi. Fortunatamente è tardi pomeriggio e il sole è basso, quindi passeggiamo piacevolmente per le vie del centro storico attorno alla cattedrale e nel quartiere dell’Albaycin. Non c’è eccessiva confusione e ceniamo a base di tapas.

Il giorno successivo visitiamo la famosa Alhambra di mattino presto. Si consiglia di prenotare dall’Italia il biglietto tramite apposito sito internet, stabilendo l’ora di ingresso a priori. Per evitare di perdere tempo, si possono ritirare il giorno prima i biglietti direttamente presso boxoffice (uffici) in centro a Granada. Dedichiamo tutta la mattina per visitare l’Alhambra (palazzo reale) e la collegata Generalife (giardini reali), sicuramente meritano tutta la fama, sogno dei viaggiatori in Andalusia, ampiamente descritte in tutti i siti e riviste di viaggio.

CORDOBA

Dopo Granada, nel pomeriggio partiamo per Cordoba (200 km). Ci vogliono circa due ore di macchina di un’autopista veloce (gratuita) e senza il minimo traffico. Anche qui alloggiamo in pieno centro storico in hostal (strade strettissime in auto). Prima evidenza è il calore: passeggiando la sera tra le viuzze semideserte siamo avvolti da un’aria calda proveniente dal deserto, sembra che ci sia un megaphon sempre accesso sopra la città. Per lo meno non si suda. Cordoba è una città molto piccola, di fatto è un paesotto, e oltre al ponte romanico sul Guadalquivir e le vie del centro lastricate con tanti patios sarebbe poca cosa. In realtà la fama di questa cittadina la visitiamo la mattina successiva. Di buonora entriamo nella Mezquida-Catedral. E’ un enorme moschea costruita nel periodo di occupazione musulmana (800-1.000 dc) che dopo la rioccupazione cristiana ha visto la sua riadattazione a cattedrale. In realtà quando si entra ci si perde sotto gli archi bicolore (rosso-bianchi) della moschea e solo dopo un po’ si ‘trova’ la chiesa, costruita proprio nel centro. E’ un effetto molto particolare e unico penso nell’architettura. Abbiamo il tabernacolo e la mihrab a pochi metri. Tra l’altro appena fuori dalla moschea c’è la sinagoga, quindi si può dire che Cordoba sia un concentrato di religioni.

In tarda mattina partiamo per la prossima meta RONDA.

RONDA

Ronda si raggiunge facilmente da Cordoba in circa due ore di auto, di cui un’ora autopista e un’ora di una tranquilla strada che sale dolcemente siano agli 800 mt di Ronda. Diversa invece la strada che da Ronda conduce al mare, sembra di scendere dallo Stelvio, in 30 km si arriva al livello del mare, zona Marbella (un’ora di auto).

Ronda è una cittadina piuttosto grande con un viale commerciale pedonale con tanti negozi che sbuca nella piazza della corrida, la più antica di Spagna. Da questa piazza inizia il centro storico che partendo da un bellissimo belvedere (mirador) ci si dirige verso il ponte che collega i due speroni di roccia su cui è costruita la cittadina. Merita una visita e una sosta per la peculiarità della posizione, di fatto un balcone che si affaccia su uno strapiombo verso la vallata sottostante.

Partiamo nel primo pomeriggio per la prossima meta marina ESTEPONA.

ESTEPONA

Estepona si trova a metà strada fra Marbella e Gibilterra. E’ molto particolare perché edificata lungo una spiaggiona di sabbia, mare non eccezionale tipo Rimini, con passeggiata turistica e albergoni ma soprattutto presenta un quartiere che secondo noi è uno dei luoghi più tipici visti in Andalusia. Un dedalo di viette pedonali nel centro storico, ognuna caratterizzato da vasi di fiori colorati appesi alle pareti, su cui si affacciano tanti bar ristorantini che nel corso della sera man mano arrivano i clienti si allargano occupando il suolo pedonale con nuovi tavolini e sedie. Ciò nonostante, probabilmente perché siamo a fine stagione, non c’è confusione o frastuono, ma tutto è tranquillo. Passiamo quindi una piacevole serata e un sonno altrettanto tranquillo.

COSTA ATLANTICA ANDALUSA

Partiamo di buonora verso Gibilterra. Abbiamo letto che non è un granchè, salvo la particolarità che trattasi di un pezzo di Regno Unito in Spagna, quindi arriviamo alla Linea de la Conception (confine), facciamo le foto di rito con il picco di Gibilterra sullo sfondo e ripartiamo per Tarifa.

Tarifa è il paese più meridionale d’Europa con vista diretta sul Marocco ed il punto di incontro del Mediterraneo con l’Atlantico. Arriviamo a metà mattinata in mezzo ad una fitta nebbia. Tutti i surfisti sono sulla spiaggia e non sfidano il mare perché è impossibile orientarsi. Purtroppo pur aspettando un paio d’ore la nebbia non dirada e quindi a malincuore proseguiamo nel nostro viaggio. Obiettivo è seguire la costa verso nord e scegliere una spiaggia per rilassarci: la zona costiera denominata Costa de la Luz è molto differente dalla Costa del Sol, non ci sono grandi insediamenti turistici e le insenature sono ampie, verdi e con lunghe spiagge di sabbia con un mare blu. Ci fermiamo a Bolonia (indicazioni sulla strada principale), si parcheggia liberamente e scegliamo il punto della spiaggia preferito (tranquillo e senza vento). Intanto è uscito il sole e ci crogioliamo per smaltire l’umidità di Tarifa. Per assurdo il mare (in realtà oceano Atlantico) pare essere meno freddo del Mediterraneo.

Infine nel tardo pomeriggio raggiungiamo Conil de la Frontera un paesino a sud di Cadiz (circa 30 km) carino e tipico caratterizzato da una spiaggia molto lunga e da un centro vivace e ricco di negozi-ristoranti.

CADIZ – CADICE

Il mattino del penultimo giorno raggiungiamo Cadiz. E’ una città piuttosto grande con un centro storico che dalla spiaggia (la Caleta) e dal porto si espande verso l’interno. Rispetto agli altri paesi visti Cadiz è una città ‘vissuta’ dalla gente del posto, non è prettamente turistica e passeggiare per le vie ci si confronta con la vita quotidiana dei locali. E’ un porto peschereccio molto importante tant’è che per caso capitiamo al mercato coperto del pesce e ci fermiamo stupiti a vedere le varietà di pescato che per dimensioni (enormi pesci spada) che per specie (gamberi rosso brillante) non abbiamo mai visto. I ragazzi dicono di avere visto anche un paio di squaletti. E’ molto evidente dalla spiaggia l’effetto della marea che, ora bassa, evidenzia gli scogli su cui brulicano persone dedite alla raccolta di mitili.

Subito dopo pranzo partiamo per l’ultima meta: Siviglia. Un’ora circa di autopista a pagamento (la prima).

Dedichiamo a Siviglia il pomeriggio del penultimo giorno e l’intero giorno finale della nostra vacanza.

SIVIGLIA

Arriviamo tranquillamente in auto al limite del centro storico dove abbiamo affittato un appartamento sulla riva del Guadalquivir (prezzo stracciato 60 euro, qualità ottima: apartament Jentof). Dopo esserci rifocillati partiamo subito per il centro. Innanzitutto Siviglia è piuttosto grande ma non è una metropoli quindi è preferibile passeggiare che utilizzare i mezzi pubblici ma le distanze non sono proprio vicine quindi la sera ti accorgi che le gambe fanno male e che hai percorso qualche kilometro. Abbiamo utilizzato il tram solo per andare a vedere piazza di Spagna, molto bella e suggestiva per le maioliche che rappresentano le principali città spagnole.

Come già detto abbiamo passeggiato parecchio per il centro storico caratterizzato da edifici andalusi ben ristrutturati e da tantissimi bar-ristoranti di tapas tutti a prezzi piuttosto economici. Numerose le chiese e i palazzi visitabili (per i patios), tutti però a pagamento. Scegliamo di visitare il Real Alcazar e la Cattedrale con la Giralda con audioguida. Sono i simboli della città e vanno visitati per la loro bellezza e suggestione, a noi colpisce il Real Alcazar (palazzo reale) nulla da invidiare all’Alhambra di Granada e la vista panoramica dalla torre della Giralda (che salita).

Indispensabile passeggiare la sera calate le tenebre. Con le luci quanto visto di giorno tutto cambia assetto e assume un nuovo fascino.

Infine con la nostra macchinina che ci ha accompagnato fedelmente tutta settimana (totale circa 1.000 km percorsi) andiamo al vicinissimo aeroporto di Siviglia per riconsegnarla al rentalcar e per imbarcarci sul volo Ryanair che ci riporta puntualmente a tarda sera a Bergamo.



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