Isole Tremiti o Diomedee

Un tuffo nelle perle nell'Adriatico
Scritto da: arpi61
isole tremiti o diomedee
Partenza il: 21/08/2015
Ritorno il: 26/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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La nostra meta mia e di mio Marito per le vacanze 2015 sono state le isole Tremiti, su consiglio di alcuni amici. Siamo partiti da Termoli alle 15,45, lasciando l’auto nel parcheggio custodisco del porto. Arrivo alle 17, transfert dal porto al nostro hotel, compreso nel servizio. Le isole sono cinque: San Domino e San Nicola abitate, il Cretaccio, Caprara o Capperaia perché crescono i capperi selvatici molto più lontano Pianosa, quest’ultime tre sono disabitate.

San Domino è coperta da una fitta pineta di pini d’Aleppo dove il frinire delle cicale fa da sottofondo alle nostre passeggiate nei sentieri.

Le Tremiti si percorrono a piedi perciò scarpe da ginnastica, e scarpette da roccia, dimenticatevi le infradito. Le aspettative non sono state disattese. Bellissime. Sull’isola è assolutamente vietato il campeggio. Noi abbiamo scelto su Internet l’hotel La Vela. Scelta azzeccatissiama, si trova a San Domino sulla magnifica cala Matano. Piccola baia con spiaggia di sabbia accessibile anche da una scalinata dell’hotel. La nostra camera era la numero 3 con veduta sulla pineta, pulita, funzionale con veranda attrezzata di tavolo e poltroncine. Personale disponibile e cordiale. Colazione e cena consumata su una splendida terrazza vista mare. Consiglio questa struttura, buono il rapporto qualità prezzo considerando la mezza pensione. San Domino ha una buona ricettività molti bar , ristoranti e chioschi con tavoli immersi nella pineta, al porto vicino alla cala delle Arene (spiaggia a pagamento con sabbia) c’è anche un Self-service. Abbiamo comunque preferito la mezza pensione poiché considerando l’abbondante colazione, a pranzo e merenda è stata sufficiente frutta e gelati. Rapportando il costo della cena al ristorante è risultata sempre più conveniente la mezza pensione, quindi cena in Hotel.

Arrivo 21 agosto, sistemazione in hotel e primo bagno a cala Matano. Sulla rupe c’è la villa del grande Lucio Dalla a cui ha dedicato l’album ‘Luna Matana’.

22 agosto il vento soffia a favore di cala Spido. È una baia bellissima ma non c’è spiaggia. Bisogna arrivare al mattino presto per accaparrarsi lo scoglio più piatto. Ne vale la pena perché i colori del mare vanno dal turchese allo smeraldo e nuotare in mezzo a una miriade di pesci è una bellissima sensazione.

Ci siamo spostati lungo il sentiero che si trova a sinistra della piazza principale quella dove c’è la meridiana per accedere a cala delle Roselle, altro tuffo e bagno in un mare che sinceramente non pensi sia l’Adriatico da quanto è pulito e trasparente.

Abbiamo proseguito la nostra passeggiata sul sentiero immerso nella pineta per raggiungere il faro di San Domino, che nel 1987 fu bombardato da Gheddafi. E’ in decadimento e uno stato di totale abbandono. Il punto panoramico è favoloso, da lì si vedono le Diomedee (Berte, specie di gabbiani) che nidificano sulla roccia. La leggenda vuole dopo che Diomede fu ucciso dal re Dauno. Venere, per compassione verso il dolore dei suoi fedeli compagni, li trasformò in uccelli che facessero la guardia alla tomba del loro re. Continuano ancora oggi a piangere il loro condottiero infatti il verso delle Diomedee è simile ad un vagito di un neonato. Al ritorno sempre percorrendo lo stesso sentiero ci siamo fermati alla cala dello zio Cesare, alla grotta delle Viole, e alla grotta del Sale.

23 agosto sveglia alle 7, in cinque minuti siamo scesi a cala Matano, bagno in solitaria nelle acque tiepide che il sole cominciava a irradiare. Doccia e colazione.

Poi abbiamo fatto il biglietto per san Nicola. Andata e ritorno cinque euro a testa. I barconi partono ogni ora, basta informarsi al porto.

La distanza fra le due isole e di 3 minuti.

Sull’isola di San Nicola c’è solo la spiaggia del porto, non ci sono altre possibilità per fare il bagno. È un complesso monastico benedettino che è stato lasciato in un lento degrado. I pannelli informativi sono illeggibili perché rovinati dalle intemperie. Il borgo che si apre all’interno delle mura è molto grazioso con la sua piazzetta e piccoli negozi di artigianato. Noi abbiamo fatto la salita a piedi ma è disponibile anche un ascensore. All’interno del castello c’è il pozzo della Meridiana, il portico del chiostro medioevale,la Chiesa di Santa Maria del Mare con un bellissimo pavimento a mosaico ed un grande crocefisso ligneo.

Abbiamo proseguito lungo il sentiero fino in fondo all’isola dove c’è un monumento ai deportati Libici morti alle Tremiti nel 1911 1912. Vista mozzafiato sull’isola Caprara.

24 agosto le condizioni meteo erano favorevoli per fare gita in barca con Andrea, figlio di Ornella, titolare del nostro hotel. Consiglio di prenotare per tempo questa bellissima esperienza. In 3 ore abbiamo fatto il periplo dell’isola di San Domino e visto dal mare tutte le cale. Siamo entrati dentro alle grotte delle Viole, delle Rondinelle. Andrea con tanta passione ci ha spiegato la storia delle Tremiti e i nomi dei vari scogli (Elefante, Coccodrillo, Diavolo…) poi tuffo e bagno dove solo con la barca si può accedere, a cala Tonda e ai Pagliai.

Abbiamo proseguito fino alla Punta finale del Cretaccio dove sul fondo del mare è stata posizionata la statua di San Padre Pio.

25 agosto siamo andati a esplorare le cale del versante opposto. Cala Tamariello, si accede seguendo l’indicazione punta del Diamante, fino ad arrivare all’interno del residence internazionale.

Cala Tramontana le indicazioni non sono molto chiare da questo lato dell’isola nel dubbio se non avete la cartina chiedete.

Cala degli Inglesi è la cala dove c’è il villaggio del Touring. Accesso non consentito. Si accede proseguendo sul percorso fra le rocce dopo cala Tramontana. Qui sul fondale c’è un relitto.

Cala dei Benedettini a sinistra di cala degli Inglesi.

Alle Tremiti per effetto delle correnti marine non ci sono le meduse, ma in compenso i ricci di mare sono ovunque, occorre fare attenzione . Consigliamo di fare il bagno con le scarpette da scogli.

Alla sera dopo cena facevamo lunghe passeggiate perché tutti i viali della pineta sono illuminati, e passeggiando è bello ascoltare nei piano bar le canzoni di Lucio Dalla (A Furmicula).

I giorni della nostra vacanza sono terminati, non siamo riusciti a fare la passeggiata al colle dell’Eremita.

Da lassù ci hanno assicurato si goda di un bellissimo panorama, perciò un motivo in più per ritornare.

26 agosto traghetto delle 9, 45 per Termoli, arrivo alle 11,00 puntuale.

Camminate, bagni, tuffi, mare azzurro e cristallino, profumi di sottobosco e buon cibo (soprattutto pesce) saranno i ricordi per mitigare il freddo inverno che verrà.

PAOLA E ROBERTO.



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