Weekend in Provenza
Sabato 11/07/2105: Roussillon, Gordes, Fontaine de Vaucluse, Avignone e Pont du Gard
Con soli due giorni a disposizione decidiamo, nostro malgrado, di tagliare tre mete top dal nostro itinerario come Carcassonne, Arles e le Camargue, sperando di visitarle in un altro momento, se mai si dovesse decidere di ritornare in Provenza.
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Sveglia ore 2,30 e alle 3,30 siamo già partiti da Milano direzione Aix en Provence, nostro punto di partenza e di appoggio per la notte per la due giorni francese.
Il viaggio fila via liscio e alle 8,30 siamo già all’hotel Ibis budget Aix en Provence les Milles.
L’hotel appartiene alla categoria più economica della catena Ibis; 50€ a notte, camera molto piccola, bagno funzionale ma per soggiorni brevi va più che bene. Rapporto qualità/prezzo ottimi.
Dato che la camera non è ancora disponibile, decidiamo di non perdere tempo e di iniziare col mega tour de forse.
Prima tappa: le sentier des Ocres a Rousssillon (60 km circa da Aix en Provence).
Il sentiero delle Ocre (una sorta di mini “Colorado Americano”) ha un prezzo irrisorio (2,5€ a testa più 3€ di parcheggio) e lo si può visitare attraverso due percorsi, uno da mezz’oretta circa, l’altro da 45 minuti.
Entrambi i percorsi costano uguale, quindi non c’è neanche bisogno di dire che vale la pena fare il più lungo ovviamente!
Montagne rocciose molto belle, colori che si mescolano e foto da copertina. Tappa fondamentale nella to-do list.
Seconda Tappa: Gordes e Abbazia di Senanque (10 km circa da Roussillon).
Per arrivare all’abbazia di Senanque si passa obbligatoriamente da Gordes, un paesino molto bello arroccato in cima ad una montagna; ci si arriva facilmente con l’auto e da uno spiazzale si possono fare delle bellissime foto-panorama.
Per chi avesse tempo a disposizione consiglio di fermarsi un’oretta a visitare questo paesino perché ne parlano un gran bene; noi per motivi di tempo purtroppo non l’abbiamo fatto.
Da Gordes all’abbazia di Senanque il tratto è breve e le indicazioni sono onnipresenti sulla strada.
Arrivati all’abbazia il colpo d’occhio è notevole; sarà la forma in sé del monastero, saranno i campi di lavanda viola a far da cornice, impossibile è non rimanere impressionati.
Le visite libere il sabato 11/07 erano solo la mattina, quindi niente possibilità di vedere l’abbazia all’interno.
Poco male, ci “accontentiamo” delle foto di rito dall’esterno.
Breve pit stop, pranzo al sacco con due panini e pronti per la meta successiva.
Terza tappa: Fontaine de Vaucluse (20 km circa da Gordes).
A dire il vero questa tappa non era programmata in partenza, ma poiché eravamo in anticipo sulla nostra tabella di marcia, decidiamo di passare un’oretta abbondante in questo paesino conosciuto esclusivamente per “le chiare e fresche dolci acque” di Petrarca.
Il paesino di per sé è molto piccolo e insignificante se non per il ruscelletto e il mulino nella piazza principale.
Il colore del ruscello è un misto tra l’azzurro e il verde acqua; mai visti colori così abbaglianti per un fiumiciattolo. Petrarca insomma ci aveva visto bene.
Decidiamo di esplorare i bassifondi del “rio” (€ 8 circa a testa). La visita dura più o meno un’oretta, passando tra stalattiti e laghetti sotterranei.
Carino ma niente di eccezionale, col senno di poi forse questa escursione l’avremmo evitata, dedicando tempo e denaro altrove.
Sono quasi le 15 e il nostro tour non è ancora finito: abbiamo ancora Avignone e il Pont du Gard da vedere.
Quarta tappa: Avignone (35 km circa da Fontaine de Vaucluse).
Avignone è conosciuta al mondo per essere stata la dimora di innumerevoli Papi, e quale miglior occasione per visitarla se non quando si è in Provenza?!
La visita alla città decidiamo di trascurarla (dato anche tutte le recensioni negative in internet a riguardo) e ci concentriamo solo al tour del Palazzo dei Papi (Palais des Papes).
Il palazzo dei papi è situato all’interno di una fortezza cinta da mura, dove i negozietti non si riescono nemmeno a contare. Sembra di essere in un paese a sé stante all’interno di Avignone.
Noi decidiamo di fare il biglietto combo “Palazzo dei Papi e Ponte di San Bènezet” per soli € 13,50 a testa + 2€ di audio guida.
Dato che il palazzo è ormai pressoché spoglio, l’importanza della guida sta nel fatto che in ogni stanza, seppur non arredata, ci sono pannelli interattivi che solo tramite l’audio-guida si attivano consentendo al visitatore di vedere/sentire immagini storiche e racconti dettagliati sulla vita dei papi e del palazzo stesso, nel contesto storico dell’epoca.
La visita dura almeno un’oretta (fatto bene con l’audio guida), quindi munitevi di molta calma e pazienza perche comunque ne vale la pena.
All’esterno del Palais des Papes, uni mini parco (niente di trascendentale) e il ponte San Bènezet che si interrompe a meta sul fiume Rodano.
Col biglietto ci si può accedere e spingersi fino alla fine del ponte per la consueta foto di rito.
Il pomeriggio è ormai alle porte, siamo stanchi ma abbiamo ancora l’ultima meta nel mirino: il Pont du Gard.
Quinta ed ultima tappa: Pont du Gard (25 km circa da Avignone).
Il Pont du Gard, ponte-aquedotto romano più grande del mondo, è anche patrimonio dell’Unesco.
L’entrata è gratis salvo parcheggio obbligatorio a pagamento per la modica cifra di € 18 (diciotto!).
Sono quasi le 20.00 ma di persone che entrano ce ne sono ancora tante.
Dopo una mini camminata ecco che si presenta maestoso il ponte a tre piani, percorribile in tutte le sezioni tranne il “terzo anello” chiuso nel pomeriggio.
Noi attraversiamo il ponte e arriviamo a riva, dove nel ruscello sottostante c’è ancora gente che fa il bagno.
Foto panoramiche a gogò e per oggi abbiamo finito.
Ceniamo da Mc poco distante dal parcheggio e torniamo ad Aix en Provence dove passeremo la notte.
Domenica 12/07/2015: Aix en Provence, Valensole e Verdon
Prima tappa: Aix en Provence.
La prima mattinata decidiamo di dedicarla ad Aix, piccola cittadina nel cuore della Provenza.
Cours mirabeau è il centro-città, vietta abbastanza lunga e carina che conduce alla piazza centrale con annessa fontana. Negozi di souvenir e bancarelle la fanno da padrona.
Sono quasi le 11.00 e siamo pronti per il clou del weekend: i campi di lavanda.
Seconda tappa: Valensole e i campi di lavanda.
Valensole è il paesino più famoso della Provenza per le sue innumerevoli distese di lavanda e girasoli, ebbene sì anche di girasoli.
In prossimità del paesino si iniziano già a vedere questi campi viola immensi; macchine con le quattro frecce ai lati della strada e decine e decine di persone immerse nei campi per le foto di rito.
Noi ovviamente non siamo da meno e già nei primi campi decidiamo di fermarci e fare quattro passi a piedi.
Il panorama è fantastico, la lavanda è in fiore e siamo circondati ovunque dal viola.
Non mancano neanche i campi di girasole e quando i due campi sono l’uno in prossimità dell’altro, il binomio giallo-girasoli e viola-lavanda è qualcosa di unico.
Valensole ha anche un centro-paese abbastanza grande con ristoranti e negozi di souvenir; l’ideale per chi vuole fermarsi a pranzo e ricaricare un po’ le pile.
Il nostro tour della lavanda prosegue passando per dei paesini vicini, tra cui Puimoisson e Les Dignes; tutti carini ma niente di che, il clou resta Valensole, senza se e senza ma.
Ormai il week è alle porte e non ci resta che tornare a Milano.
Decidiamo, però, di arrivare a Grasse (ultimo paese ad est in Provenza) passando per le gole del Verdon. Panorami emozionanti, qualche foto qua e là e la Provenza ormai è un ricordo.
Da Grasse procediamo per Nizza e in 5 ore (traffico incluso) siamo a Milano.
Info pratiche
Una volta deciso di fare un week in Provenza ci siamo subito pentiti di non averci dedicato più giorni di tempo; due giorni sono sufficienti per toccare tanti punti “must”, ma forse per fare un bel tour servirebbero almeno 3-4 giorni.
Per intenderci il nostro è stato un po’ un tour de force, il tempo per rilassarsi è stato pochissimo, quindi se avete più giorni a disposizione è sicuramente meglio.
Capitolo lavanda: la Provenza è vasta e piena di campi di lavanda.
Quando andare è relativamente semplice, diciamo tra metà giugno e metà luglio, la lavanda in questo periodo è in fiore e le distese viola ovunque. Certo si può fare la Provenza anche in un altro periodo ma perderebbe quell’atmosfera e quei colori che la contraddistinguono e per il quale è famosa.
I paesi con distese viola sono tanti, troppi da poterli toccare tutti; come già ribadito sopra per chi vuole fare il lavanda-tour Valensole è il punto focale. Partite da qui ed esplorate i paesini vicini.
Attenzione a fare il giro in macchina con almeno metà serbatoio pieno; i distributori di benzina scarseggiano, soprattutto in prossimità delle gole del Verdon: lì sono quasi un miraggio.
Quindi asticella della benzina su “Full” e lasciatevi guidare in questi meravigliosi campi sperduti della Provenza.