New York non dorme mai
1° GIORNO (Martedì)
Io mia moglie Laura e i nostri figli Samuele (16) e Mattia (10) partiamo da Malpensa con volo Emirates (430 euro a persona a/r prenotato a fine Gennaio) e atterriamo a New York JFK con mezz’ora di anticipo alle 18.30 locali. Volo eccezionale comodissimo e tra film, cibo e musica le 8 ore abbondanti sono volate. Trasferimento in hotel tramite Airtrain fino a Jamaica Station (il biglietto di 5 dollari si effettua alla fine del tragitto) e poi metro fino all’Hotel (Comfort Inn Manhattan Bridge) in zona Chinatown a Euro 160 a notte per una quadrupla con prima colazione. La zona non è il massimo in particolare per i cattivi odori che pervadono il quartiere, l’Hotel è pulito il personale gentile metro a 3 minuti di distanza, unico neo lo spazio ristretto per la colazione (c.ca 20 posti a sedere in totale per più di 100 camere), anche se noi in piedi non siamo mai rimasti,
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2° GIORNO (Mercoledì)
Prima cosa della giornata, la carta settimanale a usd 32 che ti permette di utilizzare la rete metropolitana e i bus senza limiti. Ci svegliamo, causa Jet lag alle 6 del mattino, colazione e partenza per la crociera a Liberty Island e Ellis Island con partenza dal molo di Battery Park (18 dollari adulti e 9 bambini fino a 12 anni). L’emozione di vedere la Statua della Libertà è enorme e le aspettative non sono certo tradite. Nota importante per chi vuole accedere alla corona e al piedistallo, è possibile farlo soltanto dietro prenotazione che consiglio di effettuare con molto anticipo, a Giugno era tutto sold out fino a Settembre!
Dopo foto e selfie di rito partiamo per Ellis Island (porta di accesso per chi tra la fine dell’800 e l’inizio del novecento desiderava trasferirsi negli Stati Uniti partendo dall’Europa. La visita con audio guida è veramente interessantissima e consiglio a tutti di non lasciarsela sfuggire. Tornati a Battery Park ci dirigiamo a Ground Zero dove rimaniamo enormemente colpiti dall’atmosfera che vi si respira, le due enormi fontane con i nomi delle vittime non lasciano certo indifferenti i visitatori. Rinunciamo a salire sulla Freedom Tower (la nuova bellissima torre costruita a Ground Zero) in quanto il cielo e’ piuttosto nuvoloso. Ci dirigiamo quindi all’enorme outlet 21th Century dove milioni di articoli di vestiario attirano chi è in cerca di griffe a prezzi scontatissimi. Rientro in Hotel, doccia un po’ di relax e via a godersi le luci di Time Square. E’ impressionante la quantità di luci che illumina la piazza, è un’esplosione di energia che trascinerebbe anche la persona più pacata di questo mondo. Tra suoni e luci sfavillanti entriamo e usciamo da vari negozi tra i quali l’ M&M Store. Tre piani di pastiglie colorate e gadget di ogni tipo dei simpaticissimi omini colorati. E’ possibile personalizzare le famose pastiglie ma a un costo piuttosto elevato.
3° GIORNO (Giovedì)
Oggi visita di Central Park inutile dire quanto è stupendo originale e enorme ma voglio darvi un consiglio qualora aveste intenzione di noleggiare una bicicletta (consigliato, a piedi è impossibile girarselo in un giorno). Non rivolgetevi ai noleggiatori all’ingresso del parco (14 dollari per un’ora) ma vi invito a provare Bikes all’incrocio tra 58th e Ninth Avenue a 5 minuti a piedi da Columbus Circle (15 dollari per l’intera giornata!). Girare Central Park in bici ti fa calare nello spirito dei newyorkesi che ogni giorno affollano questo immenso parco in cerca di relax o per mantenersi in forma praticando jogging, baseball negli spazi attrezzati, calcio e golf. Ci prendiamo una pausa dal Central Park per visitare l’American Museum of Natural History, noto a grandi e piccini per il film “Una Notte al Museo”. Importante sapere che è possibile accedere al museo effettuando una donazione anziché salassarsi acquistando il biglietto di ingresso. In questo modo sarai tu a decidere quanto spendere (non c’e’ un limite minimo alla donazione) anche se in questo modo potrai accedere a tutte le sale del museo ma non agli eventi speciali in programma quel giorno. Museo bellissimo per tutte le età e dopo aver fatto la conoscenza di Trixie, Dexter e Gum Gum di nuovo in sella alle bici e via attraverso Strawberry field (da non perdere il mosaico dedicato a John Lennon) e il restante tratto del parco. Restituite le biciclette decidiamo di cenare a Central Park mentre cala la sera e pian piano i grattacieli che le fanno da cornice cominciano ad illuminarsi. Ci rechiamo da Whole Food ( sulla Columbus Circle) una catena si supermercati sparsi per New York dove scegli che cosa mangiare (carne pesce verdure dolci riso etc ) riempi un contenitore te lo fai pesare e prezzare dopo di che vai alla cassa a pagare, il tutto può essere portato via oppure consumato negli appositi spazi all’uscita del supermercato (dotati di bicchieri, posate tovaglioli e salse). Abbiamo scelto pesce fritto coscette di pollo piccanti e verdure. Dopo aver cenato un improvviso nubifragio ci costringe a rientrare in albergo in fretta e furia.
4° GIORNO (Venerdì)
Ci svegliamo il sole risplende e il cielo è limpido di conseguenza approfittiamo per salire sul Empire State Building e goderci la vista a 360 gradi della big apple. Fortunatamente non dobbiamo fare una gran fila per entrare e comunque sia e’ possibile ingannare l’attesa grazie all’audioguida stile smartphone dove brevi filmati mostrano i suggestivi giochi luminosi che l’Empire mostra ai newyorkesi e non durante eventi come il 4 Luglio, Halloween, Notte di San Silvestro e così via. E’ Il visitatore ha la possibilità di scegliere l’ingresso fino al 86mo piano (dollari 32 adulto e 26 fino a 12 anni) e quello fino al 102mo (dollari 52 e 46). Noi vista la spesa optiamo per il primo. La vista sulla città è veramente eccezionale e credo, data la posizione centrale della struttura, sia la migliore di tutta New York. Finita la visita facciamo rotta verso il Madison Square Garden (visitiamo soltanto lo store) e successivamente al Rockfeller center. Seduti su una panchina di fronte all’imponente grattacielo del magnate americano cerchiamo di immaginarsi come può essere durante il periodo natalizio con la pista di pattinaggio e l’immenso albero di Natale. Tappa successiva la cattedrale di San Patrizio (un contrasto molto forte con i grattacieli che la circondano) della quale non siamo in grado di goderci gli interni a causa di lavori di restauro in corso (da non perdere la cappella di Nostra Signora). Oggi e’ Venerdì e considerando che dalle 16 alle 19 l’ingresso al Moma (museo di arte moderna) è gratuito ne approfittiamo per passarci un paio di piacevolissime ore. I biglietti vengono distribuiti fuori dal museo sulla 6th Avenue. Da non perdere il 5 piano con le opere di Van Gogh, Gaugin, De Chirico e Picasso e la sala dedicata a Andy Warhol. Puntatina poi al Nba Store sulla 5th Avenue in prossimità della 48ma strada. Gli appassionati di basket non rimarranno delusi ma a svuotare il portafoglio ci si mette un attimo. Ritorno in Hotel per doccia e relax e via di nuovo ad abbagliarsi con le luci di Time Square.
5° GIORNO (Sabato)
Oggi iniziamo la giornata percorrendo un tratto dell’originalissima High line, ex tratto ferroviario trasformato in passeggiata tra il verde nella zona di Chelsea. Molto carina ma sicuramente potrebbe essere maggiormente curata. Piccolo giro tra la quiete di Chelsea e dopo un hot dog acquistato ad uno dei tanti chioschi sparsi per la città (attenzione a seconda di dove si acquistano i prezzi variano molto, ne ho visti alcuni che li fanno pagare 4 dollari l’uno ed altri un dollaro, da evitare le zone con attrazioni importanti nelle vicinanze un esempio su tutti Battery Park) via verso il Financial district. Devo dire che vedere la Federal Hall, il New York Stock Exchange e la Federal reserve ti da una certa emozione in quanto ti trovi davanti a luoghi dove si decidono ogni giorno le sorti economiche e finanziarie del mondo intero; molto suggestivo. Purtroppo essendo sabato non è stato possibile effettuare alcuna visita ad eccezione della Trinity Church. Verso metà pomeriggio prendiamo la metro per raggiungere Brooklyn in modo da goderci lo spettacolo della vista sullo Skyline dal tramonto fino al buio completo. Appena arrivati non resistiamo a salire sul ponte e a percorrerne un tratto, un fiume di persone proveniente da ogni parte del mondo a piedi o in bicicletta ci accompagna in questa esperienza suggestiva. Ritrovarsi su uno dei ponti più famosi al mondo fino ad ora visto soltanto nei film ci rende assai felici. Il caldo oggi si fa sentire quindi ci troviamo un angolino tranquillo nel Brooklyn bridge park e ci riposiamo in attesa del tramonto. Per cena prendiamo tutti un hamburger take way da Shake Shack (possibile trovarlo anche in zona Madison Square Garden). Gli hamburger sono veramente ottimi e se avete intenzione di bere acqua è possibile averla gratuitamente servendosi alle fontanelle all’interno del negozio. Prendiamo quindi posto su una delle panchine poste di fronte allo Skyline e ci godiamo il tramonto e il progressivo accendersi delle luci sul ponte e sui grattacieli che aumentano man mano che cala la sera. Spettacolo bellissimo! Le cose da fare e da vedere a New York sono infinite ma questo spettacolo non deve perderselo nessuno.
6° GIORNO (Domenica)
Volevamo assistere ad una Messa Gospel ad Harlem ma purtroppo abbiamo fatto tardi di conseguenza abbiamo passata una Domenica da veri newyorkesi al Central Park. Questa volta decidiamo di scoprire la parte interna del parco, molto bella la zona del Belvedere Castle, e siamo rimasti rapiti dalle molteplici attività alle quali si dedicano gli abitanti della Grande Mela la Domenica (balli folkloristici, baseball, bicicletta, jogging, joga e l’immancabile pic-nic sul prato al quale anche noi non abbiamo potuto resistere. Verso le 16 abbiamo lasciato il parco uscendo in prossimità della 86ma strada a metà della quale abbiamo preso la metro per raggiungere la Funivia per Roosvelt Island (carina ma da provare soltanto se si è in zona e comunque fruibile con l’abbonamento della metro). Finito questo breve intermezzo percorriamo una parte di Park Avenue e attraverso la 57ma strada raggiungiamo la quinta strada dove facciamo tappa da Tiffany, F.A.O. Schwartz il negozio di giocattoli famoso per il film Big con Tom Hanks (al secondo piano è possibile provare la mega tastiera da pavimento) che purtroppo a breve chiuderà i battenti per trasferirsi in una zona meno cara in termini di affitto, chiudiamo il giro negozi con l’ Apple Store. Cena da Whoole Foods e rientro in albergo, domani alzataccia per andare a Washington.
7° GIORNO (Lunedì)
Stamani levataccia, gita a Washington, metro fino a Penn Station e a piedi fino alla fermata della compagnia Megabus sulla 34ma angolo 11ma. Partenza puntuale e dopo 4 ore scendiamo a Union Station ci procuriamo una pianta della citta’ e via alla scoperta della capitale a stelle e strisce. Il primo incontro e’ con il Campidoglio purtroppo con la cupola ingabbiata causa lavori e a seguire la Corte Suprema con i suoi colonnati bianchissimi. Da lì proseguiamo lungo il National Mall (la strada che dal campidoglio arriva fino ai piedi dell’obelisco del Washington Memorial) anch’essa stravolta da lavori di ammodernamento e manutenzione. Visto che una fastidiosa pioggerellina ci accompagna dal nostro arrivo decidiamo di visitare il Museo dello spazio e dell’aria, gratuito come tutti i musei di Washington. All’interno sono esposti numerosi modelli di aerei dalla prima guerra mondiale ai giorni nostri ai quali fanno buona compagnia l’Apollo 11 una sala dedicata allo space shuttle una al sistema solare e un cinema Imax (unica cosa a pagamento). Pranzo all’adiacente Mc Donald’s e via fino all’obelisco che, dall’alto dei suoi 169 metri domina il Lincoln Memorial. Alla sua sinistra scorgiamo tra gli alberi la sagoma della White House e anche se stanchi, divorati dalla curiosita’ ci avviciniamo tra i numerosi poliziotti che presidiano la zona e i curiosi scoiattoli e ci troviamo con il naso tra le sbarre che ci separano dalla residenza del presidente che, inutile dirlo ci suscita una grande emozione. L’ultima parte della giornata la dedichiamo al Lincoln Memorial con la sua fontana e il lunghissimo specchio d’acqua nel quale mi sembra di scorgere Jenny che uscendo dall’acqua corre incontro a Forrest Gump. Stanchi e con i piedi in fiamme decidiamo rientrare alla stazione dei pulmann con la metro (prezzo medio per un tkt singolo 3 dollari abbonamento giornaliero 14.50. Cena da shake schak e partenza alle 19 per New York. Alcune considerazioni da fare:
Il percorso a piedi dal Campidoglio al Lincoln memorial e’ ingannevole in quanto avendo sempre davanti agli occhi il grande obelisco sembra sempre di essere ad un passo dalla meta ma in realta’ e’ piuttosto lungo. Da valutare i pullman che fanno il giro della citta’ anche se molto cari. Capitolo Megabus, conviene prenotare da casa per strappare prezzi più economici ( per chi e’ interessato al wifi prendere posto al piano di sotto per avere una migliore ricezione). Noi abbiamo speso 60 dollari in 4 a/r servizio impeccabile.
8° GIORNO (Martedì)
Oggi decidiamo di visitare il Palazzo dell’ONU. Le visite guidate erano tutte sold out, quindi per chi tenesse al tour guidato (ve ne sono anche in italiano) conviene effettuare la prenotazione via internet con un certo anticipo. Ci accontentiamo di un giro nella Hall e di assistere, attraverso una vetrata, ad una assemblea che si svolgeva in quel momento. Per chi vi vuole accedere alla struttura e’ obbligatorio avere con se un documento con foto (passaporto, carta d’identità, patente). Finito il tour usciamo e ci ritroviamo sotto un violento acquazzone che in pochi minuti si esaurisce lasciando come strascico una pioggerellina che, a intervalli irregolari aumenta o diminuisce. Di conseguenza optiamo per attività al chiuso iniziando dalla Public Library (la sala Rose Main purtroppo era chiusa) proseguendo verso Time Square dove ci dedichiamo a un po’ di acquisti tra Hard Rock, Bubba Gump, M&M Store e Toys con la sua imponente ruota panoramica.
9°GIORNO (Mercoledì)
Oggi è il giorno della partenza, ma essendo il volo alle 22.20, decidiamo di visitare lo Zoo del Bronx. Avevamo programmato la visita oggi in quanto il Mercoledì l’ingresso è gratuito (anche se una donazione è a dir poco doverosa), l’unica cosa a pagamento sono, l’area dedicata ai gorilla (eccezionale) e il trenino entrambi a 5 dollari a persona. Lo zoo del Bronx è il più grande degli Stati Uniti e devo dire che, nonostante il genere non mi piaccia molto, è veramente bello e ricco di ogni specie di animali. Evitate di acquistare il pranzo all’interno del parco in quanto qualsiasi cosa se la fanno pagare profumatamente. Finita la visita ritorno in albergo dove avevamo lasciato i bagagli, metro fino a Jamaica station Air train e bye bye New York.
Come considerazione finale di questo viaggio devo dire che i newyorkesi sono veramente gentilissimi e disponibili, ci è capitato più di una volta di essere avvicinati da qualcuno che offriva il proprio aiuto soltanto perché eravamo intenti a controllare una cartina oppure la mappa della metro. Ho notato con piacere pochissime persone per strada con la sigaretta accesa, magari è stata solo una combinazione ma penso che le campagne martellanti effettuate negli ultimi anni abbiano sortito qualche effetto. Per quanto riguarda musei e attrazioni se non avete intenzione di farne moltissime il New York pass non è conveniente piuttosto è importante verificare i giorni in cui tutti i musei sono a ingresso gratuito :
Moma (venerdì ingresso gratuito dopo le 16) Metropolitan e Museo di Storia Naturale (possibilità di fare una donazione senza pagare il biglietto) Zoo del Bronx (Mercoledì ingresso gratuito) Guggenheim (mercoledì a offerta libera). Con questo sistema tra Moma, Museo di Storia Naturale e Zoo ho risparmiato più di 100 dollari. Tra Empire, Freedom Tower e Top of the Rock secondo me è sufficiente salire soltanto su una struttura (per la posizione e il fascino direi l’Empire tutta la vita).
Carte di credito: accettate ovunque anche per pochi spiccioli l’unico problema l’ho riscontrato alle macchinette della metro dove spesso non veniva accettata (inconveniente incontrato anche da altre persone sia del posto che non). Purtroppo provando a fare la metro card settimanale con il bancomat (visto che la carta di credito non l’accettava) mi sono visto rispondere “transazione non andata a buon fine” , peccato però che poi mi sono trovato anche l’addebito sul conto corrente. Quindi fate attenzione.
Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno scritto diari sulla Grande Mela, fonti di ispirazione per questo viaggio, e a Daniele, guida per caso di New York, dal quale ho attinto numerosi e preziosissimi consigli.
Enjoy New York e alla prossima!