Sri Lanka: natura, cultura e mare
Indice dei contenuti
6 giugno
Partiamo con volo omar air o meglio avremmo dovuto! A Malpensa una solerte impiegata ci comunica che se vogliamo arrivare a Colombo dovevamo prendere subito un volo alitalia/ethiad via Abu Dhabi. Morale: 7 ore e mezza di attesa ad Abu Dhabi (invece delle 2 ore a Muscat), un volo da far schifo e bagaglio perso negli Emirati !! Non sapremo mai il perché di questo dirottamento possiamo solo dire che il volo oman air al ritorno è stato perfetto.
Arriviamo il 7 sera a Negombo stravolti, ma per fortuna il nostro driver è ancora lì in aeroporto ad aspettarci (ci mancava solo questa). Frugale pasto e a letto in un hotel da evitare dopo un viaggio simile.
8 giugno
Si parte per Nuwara E. e già dai primi km ci rende con che il traffico è caotico e senza regole. Abbiamo un buon driver ma un po’ troppo spericolato per i nostri gusti; gli diciamo che non abbiamo fretta e lui si adegua. Il viaggio comunque seppur lungo (ci siamo dovuti fermare anche a comprar qualcosa per cambiarci ovviamente) è stato piacevole. Abbiamo viaggiato sempre immersi nel verde e questo sarà una costante per tutto il tour. Per noi che viviamo a Milano è il massimo. Arriviamo più tardi del previsto e abbiamo poco tempo per vedere bene Nuwara, ragion per cui cerchiamo l’hotel Daffodils, buono 60 euro, e facciamo una passeggiata intorno al lago. Abbiamo voglia di buon cibo e scegliamo il Gran Thailand ottimo ristorante del grand hotel (25 euro in 2).Torniamo in albergo col nostro primo emozionante tuk-tuk.
9 giugno
Su consiglio dell’hotel e della lonely p. si parte presto, prima delle 7, per la passeggiata all’horton plains che, si dice, sia un luogo che verso le 9/10 del mattino si riempie di nuvole e nebbia. Per noi, che i vestiti pesanti li avevamo nella valigia persa e non ancora recapitata, niente di tutto questo però. Tre ore e mezza di passeggiata facile con buona temperatura e con paesaggi spettacolari e bucolici. Consigliatissima. Alle 11 il driver ci riporta all’hotel e poi alla stazione dove a mezzogiorno circa prendiamo il treno per Ella. Poco meno di 3 ore il viaggio in treno,posto prenotato in 2^, molto bello e rilassante. Ad Ella facciamo un po’ fatica a trovare il b&b ( Idyll homestay, semplice ma con gestori simpatici) anche perchè l’unica ora di pioggia vera che prendiamo in tutto il tour è qui e questo più del disagio ci fa capire il perchè l’isola sia così verde. Alla sera al cafè chill si mangia bene in un bel ambiente giovanile.
10 giugno
Dopo una buona colazione casalinga scegliamo di fare una passeggiata al little Adam’s peak.. Mezz’ora di camminata facile e si è sopra una collina a godersi un bel panorama. Si risale in auto per andare Kandy seguendo su mio consiglio di passare per Badulla e Rantanbe. Il percorso è molto panoramico e attraversa un parco naturale con un bel lago. Arriviamo a kandy alle 13 quando c’è l’uscita delle scuole: un casino! Dopo tanta natura il traffico di kandy ci sconvolge. In effetti essendo il lago percorribile dalle auto solo da un lato, inevitabilmente a tutte le ore si creano ingorghi non indifferenti. Trovata l’ homestay, discreta segnalata dalla lonely, facciamo un giro a piedi nel centro città; rimaniamo un po’ delusi da case e negozi ma notiamo con piacere che la città è pulita e non ci sono mendicanti e soprattutto bambini da soli in giro. Tutti sono cordiali quando chiediamo informazioni e solo uno si offre per farci da guida. Gentilmente rifiutiamo e non c’è insistenza. Se non in qualche hotel difficile trovare un buon ristorante in città quindi alla sera ci rassegniamo a mangiamo pollo lesso.
11 giugno
La visita al tempio del dente del Buddha è doverosa. Il tempio ha un’aria mistica che ti avvolge dal primo all’ultimo minuto. La musica dei tamburi, la devozione della gente, i profumi, tutto rende la visita molto piacevole ed interessante per noi occidentali. Passata la mattinata al tempio, dopo lunga contrattazione, prendiamo un tuk-tuk e facciamo una passeggiata al botanic gardens. Vale veramente la pena; si esce dal caos del traffico e si entra in un’altra dimensione. Tornati in città c’è ancora tempo per vedere una danza tradizionale. Bella ma non esaltante. Si cena a casa del nostro driver dove moglie e figlie parlano ancora un ottimo italiano!
12 giugno
Si parte per il cosiddetto triangolo culturale, 4 giorni impegnativi ma siamo pieni di curiosità. Prima di arrivare a Dambulla visitiamo 2 posti che consiglio vivamente: il primo è il tempio induista di Matale, il secondo è l’Aluvihara rock cave temple situato sempre sulla strada che va a Dambulla. L’interno del tempio induista è proprio bello. Abbiamo assistito anche ad una cerimonia il cui significato però ci è sfuggito. Al rock cave temple invece le figure all’interno delle cave sono veramente impressionanti. Dambulla risulta una bella sorpresa sia per la camminata,in salita, che bisogna fare per raggiungere il tempio nella roccia sia per le statue del Buddha situate all’interno del tempio stesso. Una volta in alto un bel panorama spazia fino a Sigiryia. Dormiamo ad Habarana all’Asnara village che è un pò fuori città e quindi ceniamo anche lì. Nonostante la stanza grande e la piscina, darei del posto un giudizio negativo. Stanchi si va a letto presto vista l’impegnativa giornata di domani.
13 giugno
Sigiryia, nonostante la gente, lo ritengo ancora un posto mistico. Certo al mattino presto deve essere più affascinante ma anche così solo il pensiero di arrivare lassù….Comunque le zone in basso alla rocca sono belle da visitare e con pochi turisti. La salita presa con calma non è impegnativa; certo sono tutti gradini ma in un’ora e mezza circa, anche a 60 anni, si fa tranquillamente. Ad un terzo del cammino notevoli le pitture rupestri. Arrivati in cima ad ognuno le proprie sensazioni.
Nel pomeriggio decidiamo di fare il safari al Minneryia n.p. Dopo aver passato 25 giorni in Namibia l’anno scorso non eravamo molto convinti ed invece… la spettacolarità del luogo, il viaggio in jeep e gli animali visti (elefanti ,iene, bisonti e numerose varietà di uccelli) ci hanno fatto cambiare idea. Usciamo dal parco soddisfatti.. Una nota: il costo è di 35 euro a testa, i locali invece pagano pochissimo; morale, alle 17,30 /18,00 una marea di jeep entra nel parco. Voi cercate di esserne fuori per quell’ora. Alla sera lo squallore dell’asnara village.
14 giugno
Il driver è puntuale e con l’auto lavata ci porta a Polonnaruwa. Fatto il biglietto vicino al museo, entriamo in questo bellissimo parco archeologico. Il tempo è splendido e le rovine, che si trovano in mezzo ad una foresta, invitano a camminare ed a perdersi nel tempo. La mattinata passa velocemente ma il ricordo di Polonnaruwa rimarrà per un bel po’; a noi è proprio piaciuta. Dopo esserci fermati sulla strada a mangiare un ottimo rice and curry arriviamo nel primo pomeriggio ad Anuradhapura. Decidiamo quindi di visitare qualche monumento così da prendercela comoda domani. Visitiamo il Jaya sri maha bodhi e la Ruwanwelisaya stupa che ci sono piaciute molto anche perchè è domenica e c’è tanta gente con le offerte. Passiamo poi a dare un’occhiata alla città nuova ,che è un po’ defilata rispetto ai monumenti storici, e dobbiamo dire che è stata un po’ una delusione. Sarà perchè è un giorno festivo ma non c’è nulla di attraente. Anuradhapura è molto vasta ed effettivamente bisogna usare l’auto o avere buone gambe per una bici. Verso le 16.00 un po’ stanchi ci avviamo verso Mihintale dove abbiamo prenotato 2 notti. Duranti i 12 km che ci separano dall’hotel il driver legge un cartello, per noi indecifrabile, che avvisa di un piccolo luogo di preghiera. Entriamo e un custode ci informa che nella foresta vivono dei monaci in quasi completa solitudine. Chiediamo se possiamo parlare con uno di loro e ci viene indicato un sentiero nella foresta. Dopo una decima di minuti troviamo delle casette e dietro la terza un monaco che sorridente ci viene incontro. Ha più di ottant’anni e vive in questo umile luogo da 60. Non ha contatti con gli altri monaci e solo il custode gli porta un po’ di cibo normalmente offerto da fedeli. Ha una grande spiritualità e troviamo l’incontro molto piacevole ed interessante (un altro giovane monaco incontrato a Sigiryia non aveva suscitato in noi un grande entusiasmo).
Stanchi ma felici della giornata ci presentiamo al Saji-Sami hotel a Mihintale 12 km da Anuradhapura. Il gentile proprietario ci mostra la nostra bella camera prenotata a 45 euro e ci propone anche il nuovo bungalow a 80. Non abbiamo dubbi ma essendo gli unici ospiti contrattiamo a 70. E’ il miglior posto dove abbiamo alloggiato. La camera è molto grande e curata, ha una bella vasca da bagno esterna (oltre al bagno interno) ed una veranda che da sul giardino con vista della stupa. Consigliatissima. Il ristorante non è male ed eravamo troppo stanchi per prendere l’auto e cercare qualcosa di diverso anche se abbiamo mangiato 2 sere da soli.
15 giugno
Giornata di visita alle bellezze di Anuradhapura. La verità è che ci aspettavamo qualcosa in più da questa città da molti decantata. Sarà che le cose più belle le abbiamo viste ieri, sarà che i siti sono sparsi nel territorio, comunque un po’ di delusione, l’unica di tutto il viaggio, l’abbiamo avuta. L’area del royal palace, per esempio, la eviterei, anche se inclusa nel biglietto, mentre thuparamaya e abhayagiri dagoba per noi meritano la visita. Torniamo nel pomeriggio presto a Mihintale… e qui sì che ci siamo. La salita alla stupa ,quella che alla sera vediamo illuminata dal bungalow, è una facile scalinata immersa nel verde. Arrivati in alto oltre alla stupa c’è una rocca da cui vedere un panorama mozzafiato. Non è facile salirci, quindi se non ve la sentite salite alla stupa e godetevi da lì lo stesso panorama solo un filo più in basso. C’è anche un grande statua del buddha ma soprattutto da non perdere in un caseggiato controllato a vista da guardie c’è in una stanza una reliquia dorata notevole. Soddisfatti da questa visita scendiamo all’hotel per un meritato aperitivo in veranda e la solita frugale cena.
16 giugno
Si parte presto, la voglia di mare è preponderante. Arriviamo a Nilaveli alle 10,30. Tempo mezz’ora e un’ottima camera ed un bel bagno sono pronti. Il nagenahira beach villas è come da attese. Dalla nostra camera 10 metri di giardino, 20 o 50 metri, a secondo della marea, di sabbia e ci si tuffa in un’ acqua cristallina. Le camere ad oggi sono 4 , 2 fronte mare, le migliori, a 80 euro con ombrellone di paglia e sdraio a disposizione. Si mangia anche discretamente e se si vuole del pesce basta ordinarlo al mattino (precisando che sia di buona qualità). Per mangiare ottimamente consiglierei di andare nel primo ristorante che si incontra camminando a sinistra sulla spiaggia, se ricordo bene al nilaveli beach resort. Che altro dire: se fate snorkelling o diving di fronte c’è la pigeon island, se no relax,relax e ancora relax.
19 giugno
Dopo 3 giorni il driver ci viene a prendere e nel pomeriggio in 5 ore, causa una deviazione, arriviamo a Negombo . Questa volta il The Ayubowan guesthouse è una buona soluzione per dormire prima di un viaggio.
20 giugno
Ore 9,00: volo Oman air perfetto, di pomeriggio tardi atterriamo a Malpensa… purtroppo.
Conclusioni: un bel paese, non c’è che dire. Pulito, tranquillo, verdissimo. Ci si trova sempre a proprio agio. Natura, cultura e mare a poca distanza tra di loro, l’ideale per 2 settimane di vacanza.
Costi: euro 3.250 x 2 persone x 14 giorni.
Aereo: 1.100 euro
Driver: 600 euro
Hotel: 850 (x un paio di alloggi spenderei qualcosa in più)
Cibo: 350 euro
Ingressi: 350 euro.