Slovenia, Croazia e Bosnia ed Erzegovina: consigli per gli acquisti
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Il mio non vuole essere il classico diario di viaggio, non mi dilungherò più di tanto nella descrizione di posti e monumenti vari, ma piuttosto voglio dare dei consigli pratici, link utili e soprattutto prezzi a chi intende recarsi in questi paesi. Nostra intenzione (vi presento la mia famiglia: Sergio e Letizia papà e mammà, Morena e Giorgia di 9 e 6 anni le bimbe) era fare un viaggio one-way in direzione nord-sud quindi partire dalla Slovenia, passare in Croazia e quindi in Bosnia partendo da Lubiana e ritornando da Dubrovnik. Ed ecco le prime difficoltà: dalla Sicilia non ci sono voli diretti per Lubiana, ho cercato qualche volo da Roma o da Milano ma con mia grande sorpresa ho scoperto che dall’Italia non ci sono voli su Lubiana! Dopo varie ricerche optiamo per un volo diretto su Trieste, purtroppo non è possibile affittare una macchina a Trieste, Venezia o qualsiasi altro posto in Italia e lasciarla in Croazia! Sarebbe possibile prenderla a Lubiana e lasciarla a Dubrovnik ma con una tassa one-way scoraggiante di circa 280€. L’unica possibilità è prenderla e lasciarla in Croazia, alla fine abbiamo preso la macchina a Fiume in città e consegnata a Dubrovnik aeroporto (da Dubrovnik a Roma volano sia Vueling che Easyjet).
Consultando svariati motori di ricerca per noleggio auto, quasi nessuno indica chiaramente l’importo per viaggi one-way da pagare in loco, l’unico che mi ha dato anche i costi accessori direttamente on-line è stato il sito izzirent.com (ottima anche la app per cellulare), ho così scoperto che questa tassa è di circa 88€ (con piccole differenze tra agenzie). Sempre sullo stesso izzirent è messo in evidenza che la Oryx (oryx-rent.hr) per noleggi da 8 gg in su non fa pagare questa tassa, fatti due conti conviene pagare un giorno in più per risparmiare 76€! Alla fine abbiamo preso una Clio nuovissima (appena 255 km) diesel 4 porte per 8 gg al costo di 125€ (con franchigia di 5000 kune pari a circa 670€, al cambio di giugno 2015 10kn=1,34€), già che ci siamo prenotiamo anche il crossboarding per viaggiare nei paesi extra UE (la Bosnia non ne fa parte) al costo di 38,75€.
Se avete intenzione di andare in Bosnia-Erzegovina, prima di partire andate alla vostra ASL e fatevi fare un certificato per paesi Extra UE per poter usufruire gratuitamente, in caso di necessità, dei servizi sanitari urgenti; nello specifico il vecchissimo mod. 78 bilingue tra Italia e Jugoslavia è ancora valido (per Slovenia e Croazia basta la tessera sanitaria).
Finita questa lunga ma doverosa premessa andiamo al viaggio vero e proprio:
1° giorno – Sabato 13 giugno
Itinerario: Trapani – Trieste – Fiume – Lubiana – Sencur km 147 (solo quelli in auto)
Oggi ci aspetta una giornata faticosa. Lasciamo l’auto in un parcheggio (parcheggiaevola.net) a due km dall’aeroporto di Trapani (65€ per 11gg, contro 87€ del parcheggio in aeroporto), e partenza alle 6,30 per Trieste con la Ryan air. Dopo una breve colazione in aeroporto a Trieste, prendiamo l’autobus (atpgorizia.it) che in circa 50 min e al costo di 4€ a persona ci porta all’autostazione dei pullman (dietro stazione ferroviaria) da dove partirà alle 11.30 il bus Autotrans (adulti 55kn, bambini 28 info autotrans.hr anche per altre destinazioni) che ci porterà a Fiume (anche altre compagnie operano su Fiume per info autostazionetrieste.it). Avendo a disposizione più di due ore decidiamo di rivedere Trieste, stavolta con le bimbe, lasciando le valigie al piccolo deposito bagagli all’interno della stazione (3€ a valigia per 24h). Piccola sorpresa prima di salire sull’autobus per Fiume: Autotrans si fa pagare 2€ in più a valigia per il trasporto in stiva! Il viaggio dura complessivamente 2 ore compresa una sosta in Autogrill ed il tempo per controllo documenti alla dogana: per fortuna il wifi gratuito aiuta a passare il tempo. Scendendo dalle colline il panorama del golfo del Quarnaro con la bella cittadina in stile Liberty di Abbazia lascia senza fiato: sarebbe bello fermarsi almeno un giorno ma la nostra tabella di marcia non lo consente, chissà magari un’altra volta…
Finalmente alle 13,30 siamo a Fiume o, visto che siamo ormai in Croazia, a Rijeka. Il capolinea è proprio ai piedi della bella chiesa di Santa Maria di Lourdes. Il tempo di ritirare l’auto alla Oryx e andiamo a mangiare da McDonald’s lungo il Korzo: cuore pedonale di Fiume. Apro una parentesi: non sono certo un fan di McD’ s ma se il termometro segna 33° e avete delle bimbe stanchissime, un po’ di refrigerio e le sorprese degli happy meal aiutano parecchio! Inoltre in Croazia i prezzi sono decisamente inferiori (2 happy meal e 2 menù panini a circa 16€ contro i 24 dell’Italia, mcdonalds.hr per Croazia e mcdonalds.si in Slovenia). Oltre al bellissimo Korzo, a qualche chiesa ed al teatro non c’è molto da vedere a Fiume quindi partenza per Lubiana via autostrada (E61) fino al confine sloveno poi un bel po’ di statale fino ad incrociare l’autostrada Trieste-Lubiana (E70) all’altezza delle grotte di Postumia. Di certo avrete sentito parlare della vignetta da mettere sul parabrezza che da l’accesso a tutte le autostrade slovene al costo di 15€ per una settimana; in territorio croato, invece, ci sono i caselli e si paga in base al tragitto: il pagamento si può effettuare in kn o in € ma con una piccola differenza, cioè l’arrotondamento per eccesso ai 50 cent superiori se pagate in €!
Arrivati a Lubiana andiamo direttamente al Lumpi Park (lumpipark.si) situato all’estremità nord del parco Tivoli: è un parco giochi dove sono presenti gonfiabili, tappeti elastici, scivoli di tutti i tipi (si scivola anche con le camere d’aria) e poi tanti altri giochi e tutto, udite udite, assolutamente gratuito!!! Si pagano uno o due gettoni da 1 € solamente per i giochi a motore quali motokart o autoscontri-canotto in una piscina. Se avete dei bambini dovete portarli assolutamente! Le bimbe si sono poi divertite a passeggiare e a correre sui prati verdi del Tivoli. Per oggi basta così, stasera abbiamo prenotato a Sencur, un paesino vicino all’aeroporto, presso Guest House Eden scelto dalle bimbe per il giardino pieno di fiori e una piccola piscina con ponticello in pietra (due stanze comunicanti con colazione a € 60: attenzione che in questo e nei successivi appartamenti accettano solo contanti).
2° giorno – domenica 14 giugno
Itinerario: Sencur – gola di Vintgar – lago di Bled – Radovljica – Lubiana km 117
Dopo colazione andiamo alla suggestiva gola di Vintgar (ingresso adulti 4€ bambini 2€ e parcheggio gratuito, info su vintgar.si) dove sotto un lungo serpentone di passerelle in legno sospese e ponti di ben 1,5 km si susseguono cascate più o meno alte e pozze d’acqua color smeraldo ricchissime di pesci. Il percorso anche se lungo non presenta particolari difficoltà e alla fine un chioschetto con tavoli, sedie e gelati è proprio quello che ci vuole, peccato dover rifare il percorso inverso per uscire, ma l’alternativa sarebbe un percorso che passa sopra la gola ma che lasciamo volentieri ai veri appassionati di trekking!
A soli 4 km l’incantevole lago di Bled (bled.si) con la sua bellissima isola ci aspettano insieme ad uno spiacevole inconveniente: questa mattina è in corso una qualche manifestazione o gara e tutte le strade che portano in paese sono interdette alle macchine! Non rimane altro che spostarsi dalla parte opposta del lago: ma al momento di entrare nel parcheggio (10€ al giorno) scopriamo che da li non partono le pletna (barche a remi) per l’isola, e che ci stiamo a fare? Non siamo mica venuti a prendere il sole! (come invece fanno molti sloveni). Ci dicono che più avanti (località Mlino) è possibile prendere le pletna. E’ vero, peccato che qui non ci sia parcheggio!!! Comincia la spasmodica ricerca del Santo Graal (alias parcheggio), quando stavamo per gettare la spugna ci viene incontro un buon samaritano: un distinto signore ci offre il suo posto auto privato accanto alla sua villetta da favola! Propongo a mia moglie di ricompensarlo con un vassoietto di dolci come si usa fare in Sicilia o con una banconota da 5€, ma da come si presentava (parlava anche un impeccabile inglese) e dalla casa curatissima nei minimi dettagli non penso avesse bisogno dei nostri eurini… C’è un chiosco nei pressi dell’imbarcadero, magari mangiamo dei tramezzini prima… niente tramezzini o panini solo bibite, gelati e patatine: troppo poco per pranzare, ci rifaremo al bar sull’isoletta! Saliamo su una pletna e partiamo già convinti di pagare 48€ (sul sito bled.si avevo letto di 12€ sia adulti che bambini) invece ne paghiamo “solo” 30! Ricapitoliamo: zero € per il parcheggio, meno 18€ per la barca, deve essere il nostro giorno fortunato! Sicuramente al bar troveremo i panini più buoni della Slovenia… niente panini o tramezzini solo bibite, gelati e patatine e qualche fetta di torta: troppo poco per pranzare! Ma con tutti questi turisti quasi quasi lo apro io un chioschetto con pane e panelle e arancine… L’entrata della minuscola chiesetta è a pagamento: ma cosa ci sarà mai da giustificare un ticket di ben 7€? Boh! Noi non siamo entrati.
Placati i morsi della fame in un vicino centro commerciale andiamo a Radovljica che tanto è di strada per il ritorno. Visitiamo il centro storico che si riduce ad una bella piazza, è presente anche un museo di pan di zenzero che però le bimbe non vogliono visitare (ingresso 1,50€ lectar.com) ed in 10 min siamo di nuovo in auto direzione Lubiana. Lasciamo le valigie nell’unico vero hotel di tutta la vacanza l’Emonec in pieno centro (prenotato sul sito hotel-emonec.com una tripla con letto supplementare e colazione 100€). Consiglio: se passate una notte in centro a Lubiana cercate un hotel con convenzione parcheggio, noi abbiamo pagato solo 7€ al giorno (direttamente in hotel) contro i circa 40€ del parcheggio non convenzionato! Dopo aver visitato il centro storico ceniamo al gostilna Sokol (gostilna-sokol.com) consigliatissimo locale rustico in centro di fronte al duomo: servono una zuppa di funghi (o cipolle) dentro una pagnotta veramente squisita!
3° giorno – lunedì 15 giugno
Itinerario: Lubiana – Otocec – Zagabria – Slunj km 278
Partenza per Zagabria, per strada ci fermiamo al bellissimo castello medievale di Otocec ben tenuto anche perché adesso è un hotel di charme (grad-otocec.com) pluristellato. Bellissimo il castello e bellissimo anche il contesto: su un’isola verde in mezzo al fiume Krk non lontano da un campo da golf… della serie per chi ha tempo e denaro! Un appunto: l’autostrada da Lubiana fino al confine croato è insidiosa perché piena di curve e soprattutto di autovelox che comunque sono sempre segnalati.
Arrivati a Zagabria (parcheggio sotterraneo in Langov trg) visitiamo la cattedrale con il quartiere Kaptol, il mercato di Dolac (fino alle 14) ecc. veloce pranzo da McD’s accanto trg Jelacic. Purtroppo non facciamo in tempo a vedere l’orto botanico perché chiude alle 14 (hirc.botanic.hr). Per risalire alla città alta prendiamo la funicolare (4kn) che lascia vicino alla bella chiesa di San Marco: il suo tetto in ceramiche smaltate è il biglietto da visita della città. A metà strada tra Kaptol e Gornji grad c’è la Tkalčićeva utca, una via piena zeppa di localini alla moda dove potete rilassarvi con un aperitivo o un gelato.
Partenza per Slunj alle 18 e arrivo dopo circa un’ora e mezza alla Guest House Iva poco fuori paese. Ribattezzato l’appartamento dei gatti per via di due bei micioni che si divertono a giocare con le bimbe, per tre stanze e cucina spendiamo 465kn = 62€. Visitiamo purtroppo in fretta il villaggio incantato di Rastoke sul fiume Korana che con i suoi mulini sulle cascate, prati e fiori offre spunti per decine di foto! (fino alle 21, ingresso adulti 25kn e martedi giorno di chiusura). Per cena rimaniamo sul fiume al ristorante Petro (petro-rastoke.com) un’ottima cena spendendo veramente poco in un contesto magico addirittura in compagnia di miriadi di brillanti lucciole. In omaggio anche un grazioso top per le bimbe. Consigliato.
4° giorno – martedì 16 giugno
Itinerario: Slunj – laghi di Plitvice – Zara km 153
Oggi niente colazione compresa e scopriamo a nostre spese che i bar non hanno cornetti o altro e le panetterie non servono caffè o cappuccini: quasi quasi mi apro un bar dei nostri, con tutti i turisti di passaggio affari assicurati! Morale della favola abbiamo preso i cornetti al panificio, ma li abbiamo consumati al bar con caffè e cappuccino!
In meno di mezz’ora siamo ai laghi di Plitvice patrimonio Unesco (parcheggio 70kn/g, adulti 110kn, bimbi dai 7 anni a 55kn info su np-plitvicka-jezera.hr). Ci sono due ingressi al parco e vari percorsi: consiglio il percorso H perché partendo dall’ingresso n° 2, il trenino porta direttamente ai laghi superiori e quindi i vari dislivelli si affrontano in discesa! I laghi, insieme alle innumerevoli cascate che li collegano, sono bellissimi ma troppo lunghi i percorsi da affrontare soprattutto con bambini al seguito: dopo circa di due ore e mezzo di cammino e non meno di 4 km percorsi ci arrendiamo al lago Kozjak dove il traghetto ci riporta al punto d’inizio.
Arrivati a Zara lasciamo la macchina nel parcheggio pubblico più vicino (4kn/h dalle 8 alle 20). All’apartment Veroneo (50€) situato in Široka Ulica, via pedonale principale del centro, ci accoglie il proprietario Nenad con succo di frutta per le bimbe e acqua fresca per noi! Nenad è una persona squisitissima anche se un tantinello logorroica, prodigo di consigli su dove mangiare e cosa vedere: sono sicuro che se glielo chiedessi ci farebbe volentieri da Cicerone. Lo stabile è vecchiotto ma l’appartamento ristrutturato di recente è dotato di tutto e di più (anche una asciugatrice e tutta una serie di piccoli elettrodomestici: roba che nemmeno noi abbiamo a casa!) Nel cassetto della scrivania poi c’è di tutto: colla, scotch, forbici, colori ecc.. Usciamo a visitare Zara (non potete perdervi il tramonto più bello del mondo parola di Hitchcock) e su consiglio di Nenad ceniamo al ristorante Bruschetta (bruschetta.hr) che a dispetto del nome, consono più ad un locale da asporto di periferia, è un elegante ristorante sul lungomare dove graziose cameriere in minigonna (!) servono raffinati piatti di pesce a prezzi più che abbordabili. E bravo Nenad!
5° giorno – mercoledi 17 giugno
Itinerario: Zara – Sibenico – Trogir km 147
Dopo un’altra passeggiata a Zara partiamo per Sibenico famosa soprattutto per la cattedrale di San Giacomo (patrimonio Unesco), il parcheggio è sul lungomare a due passi dalla chiesa (10kn/h). Ovviamente per entrare in cattedrale si paga (15 kn) ma l’interno è scarno e deludente, l’altare è coperto per restauro dalle impalcature: non valeva la pena entrare. La bella piazza accanto è purtroppo occupata da una tribuna a gradoni per il festival dei bambini che inizierà a breve (mdf-sibenik.com). Dopo un giretto nel piccolo centro storico, una visita al piccolo ma grazioso acquario (aquariumsibenik.com) e un pranzo veloce salutiamo Sibenico. Per raggiungere Trogir volevamo fare la litoranea per vedere un po’ di costa dalmata ma subito dopo qualche km il traffico si è intensificato, e pensare che siamo ancora a metà giugno! Cercando di raggiungere l’autostrada ci imbattiamo in una statale interna parallela all’autostrada e poco trafficata. Quando la strada curva e inizia a scendere verso la costa ci appare un panorama mozzafiato: Trogir e altre isole si alzano da un mare piatto e azzurrissimo…
Lungomare, subito dopo il ponte che collega l’isolotto con la terraferma, troviamo parcheggio: Trogir è un gioiellino, ma essendo più turistica di Zara o Zagabria ci sono anche aspetti negativi come il costo del parcheggio (20kn/h). Noi abbiamo prenotato l’apartment Kaja in pieno centro (grazioso bivani e cucina, su due piani ottimamente ristrutturato in pietra al prezzo di 60€), Sanja poi mi accompagna col suo scooter ad un parcheggio gratuito a circa 5 min a piedi dalle mura! Un altro aspetto negativo legato ai tanti turisti è che ad ogni angolo ed in ogni buco, piccolo o grande che sia, corrisponde un ristorante, una pizzeria, un locale ecc. Fin qui niente di male se non fosse per i camerieri fuori che cercano di convincerti quasi con la forza a mangiare in questo o quel locale!! Proprio accanto al nostro appartamento una ragazza ci invita a mangiare lì almeno una decina di volte: ci saluta e ci invita, ci invita e ci saluta, vorrei urlare “siamo passati due minuti fa e ti abbiamo detto di no, cosa ti fa pensare che nel frattempo abbiamo cambiato idea?” ovviamente il mio inglese striminzito non mi permette una frase così complessa quindi mi limito all’ennesimo “no, thanks” . L’impressione generale è che ci siano più ristoranti che turisti! Alla fine decidiamo di mangiare da Gino, ma uno vale l’altro.
6° giorno – giovedi 18 giugno
Itinerario: Trogir – Spalato – Medjugorje – Mostar km 223
Lasciamo l’elegante Trogir per la vicina Spalato dove parcheggiamo in via Rijeka gratuitamente (anche nelle traverse in zona con un po’ di c.lo troverete posto) a 5 min dal palazzo di Diocleziano (c’è anche un parcheggio a pagamento). Non dimenticate di fare una passeggiata sul bel lungomare, nel nostro caso la passeggiata si è conclusa dopo una decina di metri causa sole a picco e conseguente caldo infernale: via di corsa nelle strade strette ed ombreggiate del centro storico! Uscendo dalla porta aurea troverete, alla fine di una scalinata, la grande statua in bronzo di Gregorio di Nona: strofinarne l’alluce porta fortuna e realizza i desideri, noi ci siamo messi a strofinare stile lampada di Aladino, non si sa mai … dietro la colossale statua un parco alberato con fontana annessa fa da sfondo al nostro pranzo con panini.
Partiamo alla volta della Bosnia ed Erzegovina prendendo l’autostrada (A1). Il tratto che da Spalato porta a Sud (un giorno arriverà a Dubrovnik) e alla biforcazione per la Bosnia (arriva già nei pressi di Medjugorie poi arriverà a Mostar e a Sarajevo), è tutto un rincorrersi di viadotti, gallerie e curvoni quindi prestate attenzione. Esplicate le formalità alla dogana e pagato l’autostrada (per il breve tratto bosniaco si pagano meno di 90 cent) volevo andare alle cascate di Kravice, ma dopo la sfacchinata di Plitvice, al solo nominare cascate mia moglie assume uno sguardo assassino che forse stavolta è meglio passare! Così arriviamo a Medjugorje parcheggiando a due passi dal Santuario a 1km/h, che non sta ad indicare l’incredibile velocità di 1 km all’ora ma il costo di 1 marco convertibile (la valuta bosniaca che vale 50 cent) per un’ora di parcheggio! In Bosnia potete pagare ovunque senza problemi sia in marchi (km) che in €, più difficile è pagare con le carte, quindi se siete senza contanti chiedete prima se le accettano onde evitare figuracce: indovinate a chi è successo…
A Medjugorje (i siti sul web si sprecano) si può venire da pellegrini o da turisti: se fate parte di quest’ultima categoria cosa ci venite a fare? La chiesa è tra le più brutte mai viste, architettonicamente parlando, di altro poi non c’è niente da vedere! Se siete invece pellegrini magari troverete il tutto molto mistico ed in odore di miracolo, mi riferisco alla fuoriuscita di gocce d’acqua da un ginocchio di una grande statua in bronzo del Crocifisso: mia moglie ha fatto 40 min di fila per bagnare dei fazzolettini di tessuto da portare come souvenir e non preoccupatevi se non ne siete forniti, una miriade di negozietti è proprio lì a disposizione per soddisfare le necessità dei penitenti. Al modico prezzo di 2km vi daranno una bustina con 10 fazzolettini! Oppure tovagliette, rosari, quadri, fino alle statue a grandezza naturale da 2500€ (ma chi viene in pellegrinaggio e si porta a casa una statua di 2500€?). Personalmente appartengo un po’ ad entrambe le categorie, consideratemi un pellegrista o un turigrino: io una preghierina l’ho recitata: non si sa mai … Ma salire sul monte delle apparizioni proprio non rientra nei nostri piani.
Adesso di corsa a Mostar per vedere la città illuminata di sera, sempre che troviamo la strada: ci fosse un’indicazione! e il mio navigatore con le mappe Europa non contempla la Bosnia! Finalmente ci indicano la strada giusta ed in mezzoretta siamo a Mostar, la città del famoso Stari Most (mostar.ba). Lasciamo valigie e auto a Villa Monera sul bulevar, una guest house dalle camere vecchiotte compensate però dalla gentilezza del proprietario che si è prodigato in ogni modo: dalla ricca colazione compresa nel prezzo al parcheggio privato, di buon mattino ha anche lavato la nostra macchina!!! E dulcis in fundo uno sconto sul prezzo già pattuito: abbiamo pagato per due stanze con colazione e parcheggio solo 50€.
Tre cose che dovete sapere di Mostar: bancomat e carte potete lasciarli perché qui non le accetta (quasi) nessuno; i marciapiedi non servono per i pedoni ma per parcheggiare le auto; e se siete male abituati in Croazia e Slovenia dove appena il vostro piedino si poggia sulle strisce pedonali le macchine si fermano, qui vi consiglio vivamente di guardare prima in entrambe le direzioni se non volete diventare parte integrante dell’asfalto! Del resto Mostar di sera, con il ponte e le moschee illuminate, è un’emozione che porterete dentro per parecchio tempo. Basta adesso con i sentimentalismi è ora di cena, scegliamo il ristorante Sadrvan (si può pagare con la carta se superate 20€ restoransadrvan.ba) dagli arredi arabeggianti, cameriere in costumi tipici e la classica fontana per le abluzioni: per caso si cena scalzi? Ottimi sia la birra autoctona Mostarsko Pivo che i cevapcici, il baklava invece non mi ha entusiasmato, ma il conto finale si!
7° giorno – venerdi 19 giugno
Itinerario: Mostar – Blagaj – monastero di Tvrdos – Trebinje – Dubrovnik km 161
Continua la nostra visita di Mostar: il bazar e la moschea Koski Mehmed Pasha (l’ingresso è di 5km ma dentro è quasi vuota quindi, se non avete intenzione di salire sul minareto, evitate). Andiamo poi a Blagaj, distante una manciata di minuti (se non conoscete questo posto guardate le foto su internet!) dove per 2km (parcheggio 4km) entriamo scalzi nel Tekija dei dervisci (meet-hercegovina.com oppure blagaj-city.com): internamente solo anonime stanze su due piani pieni di tappeti e qualche misero arredo, l’esterno è molto più suggestivo direttamente sul fiume! È già ora di pranzo e decidiamo di rimanere in riva al fiume Buna dove su alcune terrazze artificiali ombreggiate si sviluppano due ristoranti: il Vrelo (restoranvrelo.com) e un altro di cui non ricordo il nome.
Partiamo alla volta di Dubrovnik: circa 130 km di strada statale poco trafficata e in buone condizioni anche se la macchina vibra un po’. Attenzione alle vacche che passeggiano tranquillamente sulla strada, magari ve le trovate dietro una curva mentre andate a 70 all’ora! A noi è successo due volte in tratti per fortuna non pericolosi. Per una sosta ci fermiamo al monastero ortodosso di Tvrdos nei pressi di Trebinje (trebinjeturizam.com) già in Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina, ce ne accorgiamo perché dalle moschee siamo passati alle chiese ortodosse e poi perché i toponimi hanno le scritte anche in cirillico. Saliamo anche sul colle che domina Trebinje dove ci aspetta la bellissima chiesa ortodossa di Nova Gracanica e da dove si gode un impareggiabile vista sulla città. Ci sono anche un paio di bar, l’onnipresente negozio di souvenir e un parco giochi con alcune gabbie di animali da cortile.
Ricordatevi di fare il pieno in Bosnia dove il diesel è a 2,11km: se siete bravi in matematica, vi renderete conto che tradotto in euro viene 1,06€ per litro!
Dopo aver passato l’ennesima dogana scendiamo verso Dubrovnik: incastonata tra mare e montagna sotto un cielo azzurrissimo e illuminata dal sole calante del pomeriggio, la perla dell’Adriatico ci appare in tutto il suo splendore. Troviamo però qualche difficoltà a trovare parcheggio vicino a porta Buza, e da subito ci rendiamo conto che qui i prezzi sono decisamente più alti: il parcheggio sulla strada è a 20 kn/h, ma quello che ti frega veramente è che si paga dalle 6 di mattina fino alle 2 di notte! Cioè 20 ore su 24 (unico biglietto a 360kn/g). Ancora peggio se cercate un parcheggio coperto, vicino al centro rischiate di pagare 500kn cioè circa 67€ per un giorno! Su consiglio della proprietaria dell’appartamento di oggi abbiamo pagato fino alle 23,30 e l’indomani dalle 7 (a quanto pare i vigili passano di rado e comunque non dopo le 23 e nemmeno prima delle 8: a noi è andata bene, ma non mi prendo responsabilità se vi fanno la multa!). In effetti curiosando dentro le macchine vicine, su una ventina di auto solo 4-5 avevano il tagliando del pagamento! L’appartamento di oggi (King a 66€) non si è rivelato una scelta felice, non tanto per l’appartamento in se (piccolino ma grazioso) ma perché ubicato dalla parte opposta rispetto alla porta d’entrata della città, proprio a ridosso delle mura sul mare. Se non avete presente Dubrovnik: lo Stradun, la cattedrale e le cose principali sono in pianura, tutto il resto è un saliscendi di scale e vi assicuro che farsi tutti quei gradini con le valigie (anche quelle delle bimbe) è stato massacrate. Consiglio vivamente di prenotare qualcosa vicino ad una delle entrate! Dopo un bel giro per vedere Dubrovnik illuminata di sera, decidiamo di cenare a casa (causa principale la stanchezza, ma anche di soldi ne rimangono pochi!) e un vicino supermercato in piazza fa proprio al caso nostro.
8° giorno – sabato 20 giugno
Itinerario: Dubrovnik – Cavtat – Aeroporto km 33 (totale km 1260 e 72€ di gasolio)
Mai e poi mai avrei pensato di puntare la sveglia alle 6 di mattina proprio l’ultimo giorno di vacanza, ma devo andare a pagare il parcheggio… ma Dubrovnik a quell’ora dà il meglio di se, pochissima gente in giro (soprattutto addetti ai lavori) e una luce che colora di rosa gli edifici: al diavolo il parcheggio, prima fotografo ogni angolo possibile! La nostra passeggiata si conclude alle 11 quando una pioggia leggera ma insistente ci fa affrettare il passo. Rinunciamo per lo stesso motivo all’escursione al monte Srd proprio sopra D. e ci dirigiamo verso il delizioso borgo marino di Cavtat dove pranziamo (parcheggio 5kn/h) Il tempo di riconsegnare l’auto e partenza per Roma.
Dimenticavo una cosa: se come noi viaggiate con mezza valigia piena di medicine per le bambine (“perché non si sa mai” parole di mia moglie), sappiate che in aeroporto al controllo valigie, due solerti funzionari dell’ordine hanno fatto il test (non saprei se per droga o esplosivo) allo sciroppo contro il mal di pancia: esito negativo ma hanno comunque segnato su una sorta di registro il nome dello sciroppo insieme al mio con relativo indirizzo e telefono! Vuoi vedere che mi accuseranno di traffico internazionale di sciroppo?