Malesia e Singapore 3
Partenza da Francoforte, il viaggio è molto lungo e arriviamo alle 16.00 circa ora locale. L’aeroporto di Kuala Lumpur è ben servito dal Klia Express che con 35 r porta direttamente alla KL Sentral, dove troverete la LRT, bus, taxi, KLM per proseguire.
Tutto molto semplice però non esistono biglietti cumulativi per ogni mezzo 1 biglietto. La 1a notte abbiamo deciso di passarla al Tune hotel, praticamente all’interno dell’aeroporto KLCC2 (dedicato ai voli AirAsia). È economico ma va bene solo per 1 notte: è troppo rumoroso. La serata la trascorriamo in zona Petronas. La mattina alle 8 siamo già in volo per Kota Bharu con un economico Air Asia acquistato 1 mese prima online.
All’arrivo a Kota Bahru dovrete prendere un taxi che per 79 r in un’ora vi porterà al jetty di Kuala Besut per la traversata. In Malesia sono ben organizzati, pagherete la corsa dei taxi all’interno dell’aeroporto a prezzo fisso.
Sulla destra però c’è un’agenzia che vi venderà anche i biglietti per la barca veloce e cercherà come è successo a noi di farvi dividere il taxi con altre due persone. Il taxista non ci ha detto una parola e ci ha scaricati all’agenzia Seven Seasche dopo averci fatto firmare un registro ci ha accompagnato con altre persone al jetty dove si paga una piccola tassa per entrare nel parco naturale. Una volta saliti in barca in circa 35 minuti si arriva sull’isola. Non è proprio agevole arrivarci ma loro sono ben organizzati per cui partendo da KL alle 8 alle 11.30 eravamo già a mollo in acqua. Noi abbiamo scelto la struttura di Abdul’s chalets per la posizione. Mi sento di consigliare anche il Tuna. Noi ci siamo trovati benissimo, la spiaggia davanti agli chalets è fantastica, bianchissima e fine. Il mare è da favola. I taxi boat organizzano gite per vedere alcuni punti molto belli, fishpoint, turtlepoint, turtle beach, Rawa. Ci siamo fermati 4 giorni, l’unico modo per poter restare sull’isola tutto il giorno e poi andare a Singapore è stato prendere il bus notturno che parte alle 20.00. È un buon pullman c’era anche poca gente per cui avevamo 2 sedili a testa.
A Singapore siamo arrivati al mattino. Si attraversa un lungo ponte carico di lavoratori che si spostano giornalmente da uno stato all’altro. Attenzione, a Singapore non sono ammessi i chewingum! Alla dogana è necessario scendere, passare il controllo passaporti essere disinfettati (si entra in una macchina tipo foto in stazione!) poi si risale sullo stesso bus.
Sembra di entrare in un altro mondo, traffico scorrevole, strade ordinate, fiori e piante ovunque. A noi Singapore è piaciuta moltissimo. La prima notte abbiamo alloggiato al Marina Sand Bay, hotel lussuoso ma famoso soprattutto per l’Infinity pool. Se non la conoscete andate a vedere su internet… ce la siamo proprio goduta!
Il secondo giorno abbiamo preso il bus “hop on, hop off” molto comodo per visitare la città soprattutto viste le temperature! La sera ci siamo spostati sulla OrchardRd, all’hotel Lloyd’s: sicuramente molto diverso dal precedente però ci ha permesso di poter trascorrere il venerdì sera in centro città. Negozi, ristoranti e tanti giovani. L’hotel è in una via secondaria, ha un bel giardino ed è tranquillo, non si sente un rumore!
Il cibo a Singapore è davvero buono. I prezzi sono piuttosto alti, diciamo che quello che non avete speso in Malesia lo spendete qui. Non ci dilunghiamo in racconti su cosa abbiamo visto, andate e vedete con i vostri occhi. Vi rammento solo un particolare, nell’indirizzo oltre alla via ed al numero civico, troverete il numero del piano e di interno. È molto importante, le strutture sono molto grandi e ospitano uffici che non si conoscono tra loro.
Al mattino siamo ripartiti con un comodissimo bus che in 6 ore ci ha portato a Kuala Lumpur. Lì avevamo prenotato l’hotel Trader’s molto comodo per la posizione, con vista Petronas. Ci siamo trovati molto bene ed è carino anche lo Skybar all’ultimo piano. Purtroppo Kuala Lumpur dopo Singapore non ha molto da dire. Abbiamo visitato comunque tutti i quartieri, i mercati, la piazza ecc.ecc. Il caldo era davvero opprimente. Il sabato c’è un mercato nel quartiere indiano. Sabato pomeriggio il sistema della metropolitana è andato in tilt per cui siamo arrivati a little India in taxi. Per l’inaugurazione di una gioielleria era stata assoldata una cantante indiana. Dopo averla ascoltata per un po’ ci siamo inoltrati nel mercato. Purtroppo il caldo 35° era soffocante, in aggiunta agli odori delle spezie ed alla calca di donne vestite da capo a piedi… La visita non è durata molto!
Buon viaggio a tutti!