Rovigno da amare
Improvvisamente, ecco la “Venezia croata” con il centro storico e la Chiesa di Sant’Eufemia in stile barocco con il campanile simile a quello situato in piazza San Marco a Venezia. L’impronta veneziana è dappertutto, peccato che ora gli abitanti di origine italiana siano rimasti in pochi mentre negli anni quaranta erano il 90°% della popolazione. Dispiace anche sentire che negli esercizi pubblici il personale parla soltanto croato o inglese.
Le viuzze che portano in alto hanno un lastricato liscio e scivoloso, consumato nel tempo; gli innumerevoli negozi offrono ai turisti prodotti artigianali e culinari. Senz’altro merita di fare una sosta nel negozietto con i vestiti appesi al muro e che svolazzano al vento in quella strettissima scalinata che finisce sul mare.
Rovigno con tante piazzette ed angoli nascosti, i suoi caffè stracolmi di persone sedute a consumare qualcosa, le sue alte case dai colori vivaci come quelli di Burano situate nella città vecchia, le bravissime band di musica pop che attirano tanti giovani e non, le escursioni (anche notturne) alle innumerevoli isole poste nel suo circondario a bordo di una barca con il fondo in vetro in modo da ammirare le varie specie di pesci e tutto ciò che ancora non è stato scoperto, l’odore salmastro del mare che inebria, la brezza che alla sera invita a rimanere fuori… tutto questo induce ad amare Rovigno sempre di più.