Nella tana del vampiro

Breve tour della Transilvania seguendo le orme del conte Dracula e delle specialità locali
Scritto da: medea77
nella tana del vampiro
Partenza il: 30/04/2015
Ritorno il: 04/05/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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Questa volta decidiamo di passare il ponte del primo maggio con una coppia di amici. Volo Wizzair. Partenza giovedì 30 aprile ore 13.10 da Treviso con arrivo a Timisoara alle 15.30 e ritorno lunedì 4 aprile alle 6.30 da Cluji-Napoca con arrivo alle 7.30 sempre a Treviso, un’ora di fuso orario. Costo complessivo 75 euro. Attenzione ai sovrapprezzi dei bagagli: il costo, infatti, comprende un bagaglio a mano piccolo di dimensioni tali da poter stare sotto il sedile, mentre per avere un bagaglio a mano più grande e metterlo nella cappelliera, occorre pagare un sovrapprezzo di 12.50 euro a tratta, per non parlare di un eventuale da stiva. A parte questo i voli sono stati puntuali. Il volo gradevole ma non tanto da appisolarsi, in quanto i sedili non si abbassano.

All’aeroporto di Timisoara ci sono bancomat ma non c’è nessun sportello di cambio, quindi considerate di fare un prelievo col bancomat per i primi acquisti, mentre i cambi sono sempre aperti nelle città, anche nei giorni festivi e fino a tarda ora. In generale la Romania ha un costo della vita molto basso rispetto al cambio, tant’è che il viaggio, compreso di tutto di 4 giorni, ci è costato circa 300 euro a testa!

All’arrivo ritiriamo la nostra auto a noleggio presso Avis. Spesa complessiva di noleggio auto di 4 giorni (ford) 75 euro più sovrapprezzo di 25 per depositare l’auto in aeroporto diverso da quello di partenza. Auto comoda e spaziosa dotata di tutti i confort tranne il navigatore che avevamo portato da casa con caricate tutte le mappe della Romania. Il reparto musica è ben fornito con lettore cd e presa usb.

Pronti partenza e via! Il viaggio è lungo fino a Sibiu, più di 5 ore contro le 4 previste. Ma questo non ci ferma dal fare una breve sosta al castello di Hunedoara, il Castel Corvino, famoso anche perché qui è stato girato il film sui vampiri Underworld, quindi per forza di cose deve essere la prima tappa. Lo vediamo solo dall’esterno, anche se, nonostante le aspettative (dalle informazioni trovate sula guida e sul sito internet, avrebbe dovuto chiudere alle 17.00) lo troviamo ancora aperto; abbiamo due ore abbondanti di viaggio ancora davanti, quindi ci è sufficiente fare qualche fotografia.

Arriviamo verso le 21.30 a Sibiu nel nostro alloggio, il Grand Studio Hotel, Strada Șelarilor 5, Sibiu 550166. E’ dotato di appartamenti monolocali con camera matrimoniale spaziosa comprendente tavolino, e sedie. Bagno e piccola cucina con frigo, forno a microonde, utensili e caffè. Sergiu, il proprietario, ci attende all’ora prevista di fronte alla porta per spiegarci il funzionamento delle chiavi, ecc. Costo 25 a notte. Gli appartamenti sono puliti, due asciugamani a testa, sapone e phon. Sergiu è stato molto cortese e disponibile e ci ha consigliato un ottimo ristorante in loco con cucina sassone. Hermania Str Filarmonicii 2 – Ottimo ristorante che mescola piatti tradizionali rumeni all’influenza sassone. Io ho preso un piatto tipico sassone di carne e una tartare di trota squisita. Buono anche il vino. Il personale è gentile e vi accoglie con i vestiti tradizionali. Purtroppo non ci hanno permesso di mangiare il dolce perché la cucina era già chiusa…ma per il dolce non bastava tagliare una fetta di torta? I prezzi sono abbordabili, abbiamo speso circa 10 euro a testa.

Dopo cena facciamo una passeggiata per la bella Sibiu illuminata. Non fatevi ingannare dalle strade deserte, la gente si nasconde in locali affollati! Ci infiliamo in uno di questi per assistere ad un concerto di musica rock, senza fare troppo tardi, siamo ancora distrutti dsl viaggio.

Al mattino iniziamo a muoverci verso le 10. La visita della città dura circa 2-3 ore, noi non siamo appassionati di musei, perciò ci siamo persi tra le piazze, la grande e la piccola, le viuzze secondarie e i mercatini. L’impressione è stata quella di una città viva, accogliente e solare. Invece di mangiare in un ristorante, girando per le strade mangiamo dei tipici prodotti…qualcosa di molto simile a panzerotti e focacce ripiene. E poi ci rimettiamo in viaggio.

Lungo la strada facciamo una sosta fotografica alla Fortezza di Fagarass. A me è piaciuta molto, anche qui ci siamo accontentati di fare un giro all’esterno, costeggiando il lago abitato da cigni che circonda la fortezza. A dire il vero anche se avessimo voluto entrare non avremmo capito come, non abbiamo visto ponti, ma solo barche a remi che transitavano da una sponda all’altra.

Al nostro arrivo a Brasov, presso la Pensione Noemi, la porta d’ingresso è chiusa, dobbiamo attendere ben 10 minuti prima che qualcuno ci apra. Il ragazzo della reception ci spiega che la vicina di casa gli chiude la porta per fargli un dispetto….sì ma dov’era lui in quei dieci minuti? Tra l’altro avevamo già pagato con carta di credito dall’Italia perciò stavamo già pensando ad una truffa, per fortuna tutto si è risolto. Le camere sono comode e abbastanza spaziose. In bagno c’è un bagnoschiuma, non è previsto il phon. Il ragazzo della reception era gentile ma non era della zona, infatti non ha saputo darci molte indicazioni rispetto alle attrazioni e i ristoranti locali.

Il tempo è tiranno e senza riposarci troppo partiamo subito alla scoperta della città.

Subito ci avviamo alla Chiesa Nera, anche questa la troviamo ancora aperta, forse tutti i monumenti in questi giorni restano aperti più a lungo a causa delle festività. La chiesa è carina, l’interno suggestivo anche se ce l’aspettavamo più grande. Da lì ci dirigiamo verso la piazza principale, gremita di turisti e di bancarelle, per proseguire nelle vie secondarie. La vetta della montagna che domina Brasov presenta la scritta che denomina la città in caratteri hollywoodiani, molto kitch!

All’ora di cena, dopo aver tentato 2-3 ristoranti pieni, andiamo al Gustari 1, nella piazza principale. Quello che doveva essere un ottimo ristorante con vista sulla piazza centrale recensito anche dalla Lonely Planet, si è rivelato un posto con camerieri poco educati e un menù molto scarno rispetto alla presentazione iniziale. Infatti, delle 10 diverse tipologie di zuppe presenti nel menù, ne avevano una soltanto, e anche del restante menù mancavano parecchie cose, perciò i camerieri hanno dovuto tornare più volte per avere l’ordinazione: ogni volta che chiedevamo una cosa ci dicevano che era finita, perciò dovevamo prenderci un attimo di tempo per riguardare il menù e fare una nuova scelta. Molto lenti anche nel portare il conto, e noi avevamo fretta per non perderci l’attrazione della serata:

L’Escape Room! Delle due camere abbiamo scelto quella con ambientazione Dracula. Il posto non è molto facile da trovare perciò consiglio di partire per tempo, anche se dieci minuti di ritardo non vi penalizzeranno ma saranno recuperati. Il gioco non richiede di sapere bene l’inglese né tantomeno il rumeno, la ragazza che gestisce il gioco vi spiega tutto in un inglese scorrevole e comprensibile. Ci vuole un po’ per entrare nell’ottica del gioco, infatti noi non siamo riusciti ad uscire, però ci siamo divertiti molto. Non occorre dire nient’altro per non rovinare la sorpresa!

Il giorno dopo ci attendono i castelli. Il primo è quello di Peles. Ci abbiamo messo più del previsto ad arrivare al Castello, un po’ a causa della pioggia, un po’ a causa delle strade a tornanti che ci hanno rallentato. Non so se sia sempre così o la folla abbia assaltato il castello durante le festività, ma tra il tragitto in macchina e le lunghe code all’ingresso, partendo alle 9.30, siamo riusciti ad entrare al castello alle 11.45! Visto lo scarso tempo che ci era rimasto a disposizione, abbiamo preferito visitare solo il piano terra, la visita è obbligatoriamente guidata e dura 45 minuti. Il castello è carino all’esterno, ma mi è piaciuto molto di più l’interno, che, invece, di solito, nei castelli mi annoia abbastanza, in particolare lo sfarzoso ingresso con decorazioni in legno e la stanza delle armature. C’è anche un bellissimo teatro su cui le compagnie si esibivano per il re e i cortigiani. Pessima, purtroppo, è l’organizzazione. La prima fila per l’acquisto dei biglietti era abbastanza ordinata, ma quella per entrare era a rischio vita, e non faccio tanto per dire. Il personale continuava ad arrivare tentando di mettere delle transenne che subito toglievano perché non sapevano dove mettere, così, invece di una fila, c’era un’ammucchiata davanti all’ingresso. Facevano entrare le persone a gruppi, quindi circa ogni 20 minuti aprivano le porte e una massa di gente si gettava dentro come avvoltoi senza pensare a quello che pestavano e poi la porta veniva richiusa improvvisamente, e chi per sbaglio era già con un piede dentro veniva rispinto fuori. Una signora è svenuta e hanno dovuto portarla dentro e farla sdraiare per terra. Altamente sconsigliato a donne incinte, bambini e a persone con disturbi d’ansia. Qui trovate tutte le informazioni su come arrivarci e sui prezzi: .

Dopo il Castello di Pelese andiamo al Ristorante Bucegi 1 B-dul Carol I nr.22, SINAIA. Ottima la carne d’orso che non avevo mai assaggiato. Non avendola, quindi, mangiata da altre parti, mi manca un metro di paragone. La zuppa di trippa, invece, non mi ha soddisfatto molto. Pessimo giudizio nei confronti del personale poco gentile e accogliente. Quando siamo entrati abbiamo chiesto a più camerieri se c’era posto e quanto tempo bisognava aspettare: senza nemmeno fermarsi quelli ci dicevano che non lo sapevano alzando le spalle…alla fine abbiamo dovuto accaparrarci un tavolo da soli!

Proseguiamo per il castello di Bran, ma la distanza, che doveva essere di circa mezzora è più del doppio, arriviamo alle 17 passate e tra la coda e la stanchezza, oltre che demotivati dalle recensioni lette su internet, ci spingono a fare solo qualche foto. Sul sito potete trovare tutte le informazione sul castello. A me è sembrata una trappola per turisti dalla quantità di bancarelle di souvenirs con pessime maglie di dracula e oggetti che non c’entrano proprio nulla, che circondano la biglietteria. Facciamo un’ultima sosta sotto la fortezza di Rasnov per qualche foto panoramica e rientriamo a Brasov per un breve riposo prima di cena. Posto molto chic anche se abbastanza economico è il ristorante Bistrot, Piata Enescu 11. Il menù è di influenza francese e il personale molto attento e cordiale. Ci siamo trattati bene con un aperitivo di vino abbinato a formaggi, poi ognuno ha scelto il suo. Io ho preso le escargot perché quando le vedo nel menù non capisco più niente! Il tutto allietato da un piano bar di sottofondo. E poi, come in ogni viaggio, per colpa della sottoscritta, andiamo nel Karaoke locale! Il Karaoke Schwarz Pub è credo l’unico in circolazione. Ci saremmo aspettati di vedere più alcol nei pub rumeni, in realtà ci siamo stupiti di vedere che attorno a noi c’erano diversi tavoli di giovani che viaggiavano ad acqua e coca cola…chissà, forse perché il canto richiede concentrazione. Personale veloce e cordiale anche qui. Le serate passano alternando mezzora di karaoke e mezzora di musica del dj. Consiglierei di tenere il volume più basso perché era impossibile sentirsi!

Al mattino ci dirigiamo non troppo presto verso la chiesa sassone fortificata di Viscri. La chiesa è piccola e si visita velocemente ma è molto caratteristico anche il paese con campi coltivati e vecchiette che osservano curiose i turisti dalle panchine o dalle loro finestre. L’ultimo pezzo di strada per arrivarci è sterrato, perciò è un po’ difficoltoso arrivarci ma non demordete!

Dopo una mezzora ripartiamo per Sighisoara. E’ la città che mi è piaciuta di più; a dire il vero è piuttosto piccola, bastano un paio d’ore per girarla tutta con calma soffermandosi negli angoli nascosti, ma a mio parere è molto graziosa e affascinante: è bello passeggiare dentro la cittadella ma anche fiancheggiare le mura. La sua caratteristica principale è di essere costruita su un sali e scendi di scale e salite. Inoltre c’è anche la Casa di Dracula. Non perdetevela, solo per la sorpresa che vi attende! Da fare anche se siete di fretta, la visita vi richiederà meno di due minuti.

Visto che il tempo era poco abbiamo deciso di mangiare un hamburger veloce nella piazzetta, ma la signora non capiva molto, ci ha dato un hamburger in più e ha sbagliato svariate altre cose…

Dopo Sighisoara ci attendono altre 2/3 ore di viaggio per la nostra ultima meta, Cluji-Napoca, dove alloggiamo presso la Pensione Deja, vu Ion Ghica 2. Bella pensione, anche se un po’ fuori mano. Il centro è comodamente raggiungibile con una corsa di 5 minuti in taxi per 5 lei o con una camminata di 20 minuti, noi abbiamo scelto la prima opzione. La facciata è molto colorata e la signorina della reception molto gentile disponibile. Essendo il nostro aereo alle 6.30 del mattino, ci ha preparato la colazione take-away, suonato la sveglia mattutina e chiamato il taxi. Le camere sono spaziose e pulite. C’è il phon, anche se con poca potenza, e sapone/shampoo.

La sera andiamo in centro e mangiamo in una graziosa locanda, Casa Ardeleana, un ristorante tradizionale situato dentro un centro commerciale (Complex Sora Shopping Center, B-dul 21 Decembrie 198 n.5), dove abbiamo fatto l’ultima scorpacciata di specialità transilvane tra carne e zuppe, veramente tuto buonissimo e molto gentile proprietario dotato di un certo stile inglese.

Buona notte e pare che le nostre scorte di aglio e verbena non ci siano servite a granchè!



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