Copenhagen… con aria di neve

Le luci, i profumi speziati, gli smorrebrod... la magia dell'inverno nel Nord Europa
Scritto da: marisa85
copenhagen... con aria di neve
Partenza il: 18/01/2015
Ritorno il: 20/01/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Le capitali del Nord hanno una magia particolare nei mesi invernali, quindi abbiamo deciso che sarebbe stata un’ottima idea visitare Copenhagen in un freddo week end di gennaio! Scelta che si è rivelata azzeccatissima, ci è mancata solo la visita al Parco Tivoli, in inverno aperto solo nel periodo natalizio.

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Consiglio dettato dal “senno di poi”: in inverno evitate, se possibile, la permanenza in città il lunedì; infatti quasi tutti i musei rimangono chiusi e, se non si ha la fortuna (come abbiamo avuto noi) di trovare una bella giornata, il rischio è di battere forte i denti girando per strada!

Bando alle ciance, ecco il racconto dei nostri tre giorni danesi.

Giorno 1

Aereo da Milano Malpensa domenica mattina ore 07.25, in perfetto orario, ed arrivo a Copenhagen alle 09.30. Cambiamo i nostri euro in aeroporto, c’è un chiosco sulla via per l’uscita, effettivamente rispetto al centro risulta conveniente. Prima di partire avevamo deciso di non fare la Copenhagen card, un po’ per la permanenza limitata ed un po’ perché ci piace camminare ed in effetti la città si presta molto, e senza particolare fatica, ad essere girata a piedi. Quindi prendiamo il nostro biglietto della metro a 36 kr sola andata da Kastrup al Kongens Nytorv, zona del nostro hotel, il Wakeup Copenhagen, consigliatissimo per il rapporto qualità/prezzo/posizione. Lasciamo i bagagli e via subito in giro per la città.

Prima tappa, vicinissima all’hotel, la famosa Nyhavn… le sue casette colorate, il canale con le barche a vela ormeggiate sono una vera delizia per l’obiettivo della mia Nikon! Non mi sono persa un’angolazione… e ne è valsa la pena! Ci sono tantissimi ristorantini, alcuni consigliati anche dalla guida (danese), ma è ancora presto per mangiare! Ad ogni modo avrete l’imbarazzo della scelta, consiglio in particolare il Cap Horn a pranzo!

Da Nyhavn siamo arrivati fino alla Royal Danish Playhouse, come molti altri edifici in città un capolavoro architettonico; di fronte, dall’altro lato del canale, si vede invece l’Opera…

Riprendiamo la strada e ci dirigiamo sullo Stroget, la via pedonale più lunga d’Europa ed abbiamo anche la fortuna di incrociare le guardie reali in uniforme che si stavano dirigendo al Palazzo Reale per il cambio della Guardia! Sullo Stroget si trovano grandi firme e catene che ormai possiamo trovare in qualunque nostra città, oltre a qualche peculiarità danese come il palazzo storico della casa di porcellane Royal Copenhagen, che merita senz’altro una visita e, potendo, anche un ricordino!

Arriviamo fino alla Radhus Platz, Piazza del Comune, purtroppo il palazzo è in via di ristrutturazione ma è comunque molto bella, e vinti dalla fame e dalla stanchezza ci fermiamo per una sosta ristoratrice!

Passiamo davanti ai Giardini Tivoli (devono essere meravigliosi!) ed arriviamo fino alla NY Glyptotek, dove la domenica si entra gratis… nulla da invidiare ad un nostro museo, ma comunque ha qualche pezzo particolare che fa meritare la visita! Molto molto bello invece il Naational Museum, sarà che amo la storia ma è organizzato in modo non dispersivo ed è veramente ben curato e va visto! La parte sulla storia dei Vichinghi è veramente fantastica, addirittura si trova la ricostruzione di una tipica imbarcazione vichinga, una di quelle con cui si presume abbiano scoperto l’America molto prima di Colombo.

Rientrando verso l’hotel siamo passati da Christiansborg slot, antico palazzo reale perfettamente conservato e in parte sede del Parlamento danese, e siamo saliti sulla torre per vedere la città dall’alto alla luce del tramonto, scattando ovviamente un’infinità di foto! Scendendo è possibile fare una sosta e vedere i “plastici” originali fatti dagli architetti che hanno costruito il palazzo… fantastici!

La sera cena in un locale consigliato da Linda, una fantastica guida danese i cui consigli si possono trovare sul suo sito internet! Talmente buono che ci siamo tornati una seconda volta a pranzo! Il suo nome è Skindbuksen, segnate e provate! Abbiamo assaggiato smorrebrod buonissimi, sia con la carne di maiale che col merluzzo, gamberetti, platessa etc etc etc! E bevuto a fine pasto (i danesi invece lo sorseggiano durante la cena) un ottimo snap, una sorta di grappa, aromatizzata all’anice, ma ne esistono innumerevoli varianti!

GIORNO 2

Dopo un’abbondante colazione in hotel (a pagamento ma conviene visti i prezzi fuori!) ci incamminiamo dall’altra parte della città…missione Sirenetta!

Prima tappa Marble Church, in effetti una evidente copia di San Pietro ma con le sue particolarità architettoniche, in particolare all’interno… gli orari di visita sono molto limitati, però se si è di strada una sosta è d’obbligo. Ci incamminiamo verso il Kastellet e la prima sosta è alla bellissima chiesa anglicana di St. Alban e subito dopo all’imponente fontana di Gefion… da lì la strada è breve per arrivare alla Sirenetta, che si staglia solitaria su uno scoglio… chiunque fosse già stato a Copenhagen mi ha parlato di questa statua come di una grande delusione. A me è piaciuta, quel senso di solitudine e forse un po’ desolazione che dà all’osservatore discende proprio dalla sua storia, ed è giusto sia così, per cui mi sento di riscattare la povera “den lille havfrue”!

Considerata la bella giornata, anche se fredda, e visto che è lunedì e tutti i musei sono chiusi, giriamo in lungo ed in largo il parco del Kastellet, ex presidio militare, con un bellissimo mulino a vento al centro.

Rientrando in centro ci fermiamo per un’altra sosta in centro a base di smorrebrod, questa volta con formaggio e merluzzo impanato e poi prendiamo la metro fino a Christianshavn, per visitare la città libera di Christiania, dove è tutto surreale e vigono tre regole d’oro: non fotografare, non correre e divertirsi! Christiania è in perenne conflitto con la città di Copenhagen, che l’ha già smantellata una volta, ma al momento nella sua fiera decadenza, resiste, fuma e beve!

Rientriamo in centro a piedi, passando dalla chiesa di Our Saviour, che ha l’organo scolpito nel legno più grande che abbia mai visto, grande onore agli intagliatori ed alla loro presumo infinita pazienza!

Cena in una traversa dello Stroget al ristorante Peder Oxe, buono ma porzioni limitate.

GIORNO 3

Ci svegliamo sotto un’abbondante nevicata ed un freddo particolarmente pungente! Per fortuna avevamo azzeccato la pianificazione, oggi infatti visiteremo Rosemborg ed Amalienborg slot! Così, dopo una dopo la colazione corroborante, ci muoviamo in direzione verso la prima tappa. Il fascino del castello di Rosemborg con la neve è enorme, e l’antica dimora del re Christian IV si mostra in tutta la sua bellezza rinascimentale. Sembra di fare un salto indietro nel tempo all’epoca di dame, cavalieri e personaggi vari che popolano generalmente i romanzi storici. Molto belli i gioielli della Corona custoditi nei bassifondi del castello.

Terminata la nostra visita, con la neve sempre più abbondante ci spostiamo ad Amalienborg, residenza della Regina Margrethe di Danimarca e in buona parte visitabile dal pubblico. Un po’ meno interessante di Rosemborg, le varie stanze che si susseguono raccontano sostanzialmente la storia della famiglia reale danese. Merita comunque una visita.

E’ l’ora di pranzo e torniamo a mangiare allo Skindbuksen gli ultimi smorrebrod prima del rientro a casa… che buoni, ci mancheranno tantissimo!

Proseguiamo il giro visitando, molto brevemente, la Cattedrale, l’Università e salendo sulla Rundetaarn, uno dei monumenti più famosi di Copenhagen, per godere un’ultima volta del fantastico panorama della città dall’alto… A questo punto non ci resta che tornare in hotel a recuperare la valigia ed andare in aeroporto. Alle 19.40 ci attende il volo che ci riporta a Milano Malpensa…

Copenhagen è una città magica che vi resterà nel cuore.

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Fontana di Gefion

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Nyhavn



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