Antico e moderno si incontrano: ecco la capitale europea dove sembra di essere in una macchina del tempo
Freddo sì, ma anche una piacevolissima atmosfera che solo la capitale tedesca sa offrire. Berlino ad aprile è una scommessa per un long weekend che spesso coincide con il periodo pasquale, e che rende la città ancora più interessante.
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Berlino ad aprile. Diario di viaggio
Giorno 0 – 1° aprile
Partiamo da Cagliari Elmas mercoledì 1° aprile alle ore 19:35 con un volo easyJet e arriviamo all’aeroporto di Berlino Schoenefeld alle 21.52, con circa 20 minuti di anticipo. Siamo 2 famiglie: in tutto sette, 4 adulti e tre bambini. All’uscita dall’aeroporto un addetto al servizio taxi ci fa salire tutti su un’unica vettura che ci porta al nostro Hotel in circa 20 minuti al costo di 45 euro. L’hotel è l’Holiday Inn Express Berlin City Centre in Stresemannstraße 49, prenotato tramite Booking. La nostra camera matrimoniale per due adulti e una bambina di 8 anni è costata 456 euro per 4 notti. Il letto della bambina è un divano letto due posti.
Facciamo il check-in, posiamo le valigie e andiamo a comprare qualcosa da mangiare. Sono le 23 circa. Nella nostra via i negozi sono tutti chiusi, tranne un negozio in cui compriamo qualcosa da mangiare e una birra. C’è freddo, ma non eccessivamente. La mattina ci alziamo presto, facciamo colazione in hotel, abbastanza varia e abbondante, e andiamo alla scoperta della città.
Giorno 1 – 2 aprile
La nostra prima destinazione è Potsdamer Platz, che dista circa 1 km dal nostro hotel, e in cui si trova anche una fermata della metropolitana. In una decina di minuti arriviamo nella piazza che è stata in gran parte distrutta durante la Seconda guerra mondiale e separata da Berlino Ovest a seguito del Muro. Fu proprio qui che iniziò l’abbattimento del muro il 10 Novembre del 1989. Nella Potsdamer Platz si trova il Sony Center che è diventato il simbolo della Berlino moderna e che ospita il Forum pieno di ristoranti e bar e una sala cinematografica. Il Sony center la notte, con il buio, si tinge di tanti colori che cambiano continuamente e offrono un bellissimo spettacolo. Sono presenti palazzi altissimi che ospitano musei, uffici etc. Non c’è solo modernità in questa piazza, ma ci sono anche i segni del passato, come pezzi del Muro!
Continuiamo a camminare e troviamo il Memoriale dell’Olocausto (o meglio, Memoriale della Shoah). È un memoriale composto da un campo di 2.711 stele che scatena un grande impatto emotivo. La nostra passeggiata continua e a meno di 1 km da Potsdamer Platz troviamo la bellissima Porta di Brandeburgo e Pariser Platz. La giornata non è delle migliori. Fa freddissimo ed entriamo in un locale, il Dunkin Donuts, per una pausa al caldo. Due caffè double e 1 donut: 7,40 euro. Finita la pausa abbiamo deciso di salire sul numero 100 del bus pubblico che segue un percorso che consente di vedere alcuni dei più importanti monumenti. Il biglietto si può acquistare sul bus e costa 2,70 euro per adulto. Giunti all’ultima fermata della linea 100, vicino al famoso zoo di Berlino, siamo scesi e abbiamo fatto rientro in hotel a piedi. Sono poco meno di 4 km. Il tragitto è lungo, ma di tanto in tanto ci fermiamo ad ammirare il fiume o qualche monumento come la Gedächtniskirche, o chiesa della commemorazione del Kaiser Wilhelm, centro simbolico di Berlino ovest che, oltre che una chiesa, è un monumento che celebra la pace e la riconciliazione. La chiesa antica è andata distrutta con i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, insieme a tutti gli altri edifici antichi della piazza. All’interno ora viene ospitato un museo e davanti alla vecchia chiesa ne è stata costruita una moderna, molto particolare, che viene illuminata sia all’interno che all’esterno da delle luci blu. Le due chiese si trovano sulla Breitscheidplatz, dove stanno allestendo dei mercatini e noi ci fermiamo a fare delle foto in una coreografica fontana a gradini. Inizia a nevicare e fa freddo. Dopo esserci riposati un po’ in albergo usciamo alla ricerca di un ristorante e mangiamo al messicano in cui spendiamo in 7 circa 80 euro.
Giorno 2 – 3 aprile
Dedichiamo buona parte della seconda giornata del nostro viaggio al museo della scienza e della tecnica, il Deutsches Technikmuseum Berlin. Si trova nel quartiere Kreuzberg, che dista circa 5 minuti dal nostro Hotel, ed è ricco di mezzi di trasporto del passato. In un edificio separato si trova Spectrum, in cui sono raccolti tantissimi esperimenti di fisica, aerodinamica, elettronica, magnetismo, ottica ed acustica che hanno divertito sia noi adulti che i bambini. I biglietti per tutti e sette ci costano 17,60 euro, grazie anche a degli sconti trovati in hotel. La bambina di 5 anni non paga. I due bambini di 8 anni pagano il ridotto.
Ritorniamo in hotel a rifocillarci proprio mentre inizia a nevicare e dopo un’oretta riusciamo: destinazione Checkpoint Charlie. Si trova a circa 8 minuti dall’hotel, sulla Friedrichstraße. Era un noto posto di blocco sul confine tra i settori. Il posto di guardia originale si trova nell’Alliertenmuseum e quella che si può vedere nella strada è una ricostruzione fedele. L’impatto emotivo è molto forte se si pensa a ciò che questo punto, ora attrazione turistica, ha rappresento nel passato. A due passi dal Checkpoint Charlie si trova il Museo del Muro. Continuiamo a camminare e arriviamo nella Gendarmenmarkt. Su entrambi i lati della piazza si ergono due chiese barocche all’apparenza identiche. La piazza è favolosa. È la sera di Venerdì Santo e si respira una bella atmosfera. Nella strada di rientro all’hotel ci fermiamo a mangiare nel ristorante Yasmine nella Wilhelmstraße 15-17. Molto carino e accogliente in cui spendiamo in sette 97 euro e mangiamo benone.
Giorno 3 – 4 aprile
L’ultimo giorno del nostro viaggio usciamo dall’hotel verso le 9.30. Ci dirigiamo verso il negozio Legoland che si trova nel Sony Center in Potsdamer Platz per accontentare i bambini. Poi proseguiamo in direzione della Porta di Brandeburgo, ma questa volta andiamo verso il palazzo del Reichstag. È una bellissima giornata di sole. È pieno di turisti e di tanto in tanto incontriamo venditori di Bretzel. Ne acquistiamo uno al costo di 2.50 euro. È buonissimo. Purtroppo, non tentiamo di entrare dentro il Parlamento. La fila è chilometrica, ma sicuramente l’edificio merita una visita. Vediamo da lontano il palazzo della stazione principale, la Berlin Hauptbahnhof, e torniamo indietro verso la Porta di Brandeburgo. Prima di entrare e imbucare l’Unter den Linden, ci voltiamo e alla fine del viale vediamo uno dei monumenti simbolo di Berlino: la colonna della Vittoria che si trova al centro del Tiergarten, un parco pubblico di Berlino in cui abbiamo visto saltellare da un albero all’altro uno scoiattolo.
Attraverso la Porta di Brandeburgo entriamo nella Pariser Platz colma di gente, qualche artista di strada e carrozze tirate dai cavalli che portano i turisti in giro. Dopo aver scattato diverse foto proseguiamo per l’Unter den Linden, l’arteria principale di Berlino, che vanta tantissimi palazzi sedi di ambasciate, biblioteche, hotel, caffè, teatri e Università. Entriamo in un negozio di souvenir e dopo qualche acquisto proseguiamo fino a trovare la Berliner Dom, la chiesa principale della capitale tedesca. Siamo a circa 1 km e mezzo dalla Porta di Brandeburgo. Bellissima e imponente. Un lato si affaccia sul giardino e l’altro sul fiume. Ci fermiamo a mangiare nella piazza davanti alla Chiesa, la Lustgarten, che un tempo era un giardino barocco. Compriamo i panini con wurstel in una bancarella.
Inizia a coprirsi il cielo e quindi acceleriamo per arrivare alla Alexanderplatz. Per arrivarci seguiamo la Fernsehturm, la struttura più alta di Berlino che sovrasta la piazza ed è la torre della televisione di Berlino. La piazza è grande, piena di gente e ospita un grande mercatino in cui si vende di tutto: dai dolci ai souvenir, dai formaggi alle crepes. Giriamo fra le casette in legno del mercatino, compriamo una crepes alla nutella (3 euro), frutta ricoperta di cioccolato bianco (3 euro il pezzo), 2 birre (4 euro), 2 tovaglie pasquali come souvenir (5 euro l’una). Entriamo nel centro commerciale perché inizia a gocciolare, facciamo un giro all’interno e riusciamo sotto qualche fiocco di neve per dirigerci verso la metro. Acquistiamo i ticket della metro nella biglietteria automatica (2,70 l’uno). Il viaggio lo facciamo in apnea. La metro è strapiena di gente. Scendiamo alla fermata Hallesches Tor e entriamo in un parco per far giocare i bambini. Facciamo rientro in hotel. Ci riposiamo e usciamo a cena in un locale che si trova nel Forum ovale del Sony center, accanto alla Potsdamer Platz, il Corroboree Australian Bar & Restaurant. Ammiriamo per un bel po’ di tempo il Sony Center al buio. Merita davvero. E’ una bella serata, anche se fa freddo. Rientriamo in hotel per preparare le valige.
Giorno 4 – 5 aprile
Chiediamo in reception di chiamare un taxi per le 4.30 del mattino. Ci svegliamo presto e alle 4.30 andiamo all’aeroporto Schoenefeld al costo di 50 euro per tutti e sette. È la mattina di Pasqua. Il volo easyJet, previsto per le 6.05, decolla con un po’ di ritardo, ma alle 8.30 siamo già a Cagliari.