Pasqua a Dublino
3 Aprile
Inizia il nostro viaggio. Partenza da Milano Linate, con volo Aer Lingus. Al nostro arrivo, ad accoglierci, vento gelido e nubi minacciose. Tuttavia, impareremo nel nostro, seppur breve viaggio, che il cielo d’Irlanda è davvero perennemente in mutamento. Infatti, dopo una sosta rapida ed indolore al nostro albergo (Ballsbridge Hotel), ci dirigiamo verso O’Connel street e il sole inizia a fare Capolino tra le nuvole. Qui, a dominare la zona è The Spire, una controversa opera rappresentante un gigantesco ago.. dopo tutto ognuno ha i suoi gusti. Percorrendo la via si arriva fino ad O’Connel Bridge e vediamo per la prima volta il fiume Liffey. Il clima è piacevole, passeggiamo per il lungofiume fino al caratteristico Ha’Penny Bridge. Sulla riva opposta del fiume, si aprono le porte di Temple Bar, il quartiere più vivace di Dublino, meta gettonata per i suoi numerosissimi pub. A questo punto, rientriamo verso casa perché oggi è Holy Friday (il Venerdì Santo), molti pub sono chiusi in quanto è proibito servire alcolici e decidiamo di cenare al pub del nostro albergo, al posto di vagare senza speranza alla ricerca di un posto aperto.
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4 Aprile
La giornata inizia presto. Ci dirigiamo subito verso la Guinness Storehouse che, in quanto leggermente distante dal centro, richiede un po’ più di tempo per essere raggiunta. Consiglio di prenotare i biglietti per la visita online, si ha diritto ad un 10% di sconto, il biglietto non deve essere utilizzato in una data precisa ma ha una durata di alcuni mesi e soprattutto si salta una lunga fila, in quanto questa è una delle attrattive principali di Dublino. All’ingresso vengono fornite gratuitamente audioguide per accompagnare la visita. La struttura si compone di 7 piani, ognuno dei quali dedicato alla diverse fasi che compongono il processo di formazione della cosidetta “Black Stuff”. Essendo un luogo di interesse particolarmente gettonato, godersi l’esperienza diventa un po’ complicato, ma nel complesso è stato interessante. La parte migliore è ovviamente l’arrivo all’ultimo piano, dove ha sede il Gravity Bar: la si ha una vista magnifica sulla città di Dublino e la possibilità di assaggiare finalmente una bella pinta di Guinness, compresa nel prezzo del biglietto. Noi abbiamo approfittato dell’ora per mangiare qualcosa in uno dei diversi punti di ristoro della struttura. Noi abbiamo optato per il Brewer’s Dining Hall e ovviamente non potevamo non assaggiare lo stufato di manzo alla Guinness e la mouse di cioccolato e Guinness. Ottima scelta.
Dopo pranzo ci dirigiamo a piedi verso la Dublino più antica. Qui troviamo Christ Church Cathedral, St. Audeon’s Church e soprattutto, St. Patrick’s Cathedral. Quest’ultima è immersa in un verde parco, dove è piacevole trascorrere un po’ di tempo ad ammirare l’imponenza della cattedrale dedicata al patrono irlandese. Riprendiamo il nostro itinerario verso il Dublin Castle, ma decidiamo di non entrare e preferiamo fermarci invece un po’ di tempo al Trinity College. Il tempo a nostra disposizione è poco e non riusciamo a partecipare ad uno dei tour guidati verso la Old Library e il Book of Kells (sarà per la prossima volta). Ci accontentiamo di passeggiare per il College Green e respirare la cultura che ci circonda.
Sosta allo Starbucks lì vicino per riprendere fiato e poi riprendiamo verso Grafton Street, passiamo davanti alla statua di Molly Malone e ci concediamo un momento di shopping folle, per poi approdare finalmente a St. Stephen’s Green. Il sole è caldo, centinaia di dublinesi e di turisti si sono riversati qui,i colori sono indescrivibili, si respirano pace e tranquillità.. tutto questo fa sì che il parco venga eletto come mio posto preferito della città. Per cena, ci dirigiamo di nuovo verso Grafton Street e in una via laterale troviamo per caso il Dakota Bar. Atmosfera tranquilla, si cena, si bevono birra o cocktail, si fanno due chiacchere, insomma ci si rilassa. Il pollo al curry e mango ci conquista, tant’è che torneremo anche la sera seguente. A questo punto, giusto il tempo di scattare qualche foto al tramonto ed è arrivato il tempo di tornare in albergo perché la stanchezza si fa sentire.
5 Aprile: Oggi è il giorno di Pasqua
Decidiamo di prendere la DART (un treno che costeggia la baia di Dublino) da Tara Station e di dirigerci verso la località di Howth. Il tempo inizialmente non è dei migliori, nebbia fitta, vento gelido, potrebbe piovere. Arrivati alla stazione facciamo una sosta al Mercato dei Contadini (tutti i weekend) non lontano dalla stazione e proseguiamo poi verso il porto. Passeggiamo fino al faro, vediamo anche qualche foca (ebbene si) e poi decidiamo di andare a mangiare qualcosa di caldo perché il vento è gelido. Scegliamo uno dei tanti ristorantini zona lungomare e dopo una bella zuppa e un immancabile fish’n’chips siamo più carichi di prima. Nel frattempo, la nebbia ha iniziato ad alzarsi lentamente, inizia ad apparire davanti l’Ireland’s Eye: un’isoletta che per tutta la mattina è rimasta invisibile a causa della fitta nebbia. A questo punto, decidiamo di avventurarci lungo uno dei diversi percorsi che è possibile fare lungo il promontorio di Howth. La fatica viene premiata dal panorama mozzafiato che si può ammirare dalle scogliere. Ce n’è per tutti i gusti, percorsi più o meno difficile, a seconda dell’attrezzatura, della capacità, della volontà. In ogni caso consiglio di avventurarsi un po’ per la zona, non rimarrrete delusi. Nel frattempo, è arrivato anche il sole e tornati in paese ce ne accorgiamo anche dalla moltitudine di persone che si trovano qui. Dopo diversi tentativi di sederci da qualche parte a bere qualcosa, decidiamo di riprendere la DART e rientrare a Dublino. Qui il tempo è magnifico, il sole splende e non possiamo fare a meno di passeggiare lungo il Liffey. Questa volta ci dirigiamo verso i Docklands, una zona di recente rinnovamento che merita comunque una visita. Per cena, torniamo al Dakota Bar e non mi faccio mancare nuovamente una passeggiata per Dublino al crepuscolo, i colori sono meravigliosi e non possiamo che concludere la giornata nel coloratissimo quartiere di Temple Bar.
6 Aprile
Oggi è il giorno della partenza. Cerchiamo di sfruttare le poche ore che ci restano, ci dirigiamo verso Marrion Square passeggiamo per il quartiere georgiano e passiamo davanti alla statua di Oscar Wilde. Dopo gli ultimi acquisti tra Grafton Street e O’Connel Street, pranziamo all’Arlington Hotel, famoso soprattutto per le Celtic Nights che organizza e ci dirigiamo poi verso l’aeroporto. Il viaggio purtroppo è finito, Dublino è rimasta nel cuore e speriamo quindi di tornare presto nella splendida Irlanda.