Tutto il Portogallo… tra mare e città
L’itinerario prevede le prime tre notti a Lisbona, che avevamo già visitato, quindi i due giorni disponibili, visto che l’aereo arriva nel pomeriggio, li dedichiamo al monastero di Los Jeronimos e torre di Belèm con immancabile pasteis presso la famosa pasticceria e il giorno dopo Sintra e Cabo da Roca.
Informazioni utili: per il monastero se arrivate intorno alle 10 del mattino non dovreste trovare gente in fila; noi abbiamo fatto velocemente il biglietto anche per la torre e quindi anche lì abbiamo superato la lunga fila che nel frattempo si era formata.
Dopo la visita siamo andati a mangiare alla Confiterie de Belem due ottime quiche e ben quattro pasteis de nata più quattro da portare a casa. Tutto ottimo. Il giorno dopo Sintra in treno da Rossio e autobus n. 403 per Cabo da Roca.
Mezzi efficienti ma un po’ lenti con l’auto si impiegava mezza giornata. Andare con la macchina consente anche di girare un po’ più liberamente per Sintra senza dover attendere il pullman che porta dal castello al Palacio National e poi al terminal dei pullman per il Cabo.
A Lisbona consiglio l’appartamento/residence The Lisbonaire carino, arredato con gusto, fornito di microonde, lavatrice, lavastoviglie; centrale proprio alle spalle di Praça Restauradores e il ristorante Moma grill in una parallela di rua Augusta tratto finale verso Praça do Comerçio pesce e verdure di ottima qualità e prezzo onesto, circa 28 euro in due (2 secondi di pesce con contorno, vino, 2 dolci e 2 caffè). Noleggio macchina: la gestione del the Lisbonaire, qualche giorno prima del nostro arrivo ci suggerisce la compagnia Ds Car. Si tratta di un auotonoleggio locale, sito in Avenida Libertade, con cui per una Peugeot 208 abbiamo pagato 34,00 euro al giorno per 18 giorni di noleggio per complessivi 612,00 euro, con ritiro dell’auto presso la loro sede praticamente alla spalle del nostro appartamento e riconsegna in aereoporto.
Molto meno rispetto ai preventivi delle compagnie internazionali o di Holydais Autos consigliato dalla Lonely.
Il quarto giorno si parte già verso il mare. Sosta di due giorni a Baleal vicino Peniche. Hotel Baleal Spot. Spiaggia oceanica piatta e bellissima e tantissima gente soprattutto portoghesi e francesi. Baretti sulla spiaggia, tra cui il Danau con wi-fi. Paesino carino, caratteristico, molto atmosfera vacanza.
Visita a Obidos nel pomeriggio (famoso per il liquore alla ciliegia che ti servono in un bicchierino al cioccolato), niente di straordinario, la sera del giorno dopo giro a Peniche: niente di che locali molto turistici cena al Popular € 36,00. Avevamo in mente di andare alle Berlengas, ma abbiamo rinunciato per paura del mal di mare.
Sesto giorno partenza per Nazarè. Spiaggia enorme piena di gente, ma comunque molto bella, mare ovviamente sempre freddo, ma volendo il bagno si riusciva a fare. Ho letto che a Nazarè c’è anche un’altra spiaggia, praticamente deserta, ma penso più ventilata, tuttavia noi non abbiamo avuto tempo di andarci. Il pomeriggio siamo saliti al sitio con la funicolare vista panoramica molto bella, ma vento freddo, da maglione e cappellino. Soggiornato all’Hotel Magic molto carino e pranzo al ristorante Tosca.
Il paesino è carino, piccolo, ma pieno di locali e di gente.
Mattina del settimo giorno partenza per Porto con soste ai monasteri di Alcobaça, Batalha e al santuario di Fatima. La sosta a Tomar molto vicino è prevista in discesa.
Monasteri molto belli, anche se in particolare Batalha avrebbe bisogno di un restauro in quanto i fregi, bellissimi, tutti in stile manuelino, sono spesso pieni di licheni.
Pranzo con panini acquistati al supermercato.
Ottavo e nono giorno Porto. In serata arrivo in città di cui non posso dire quasi nulla in quanto sono rimasta a letto con la febbre altissima tutto il tempo, credo influenza.
Nella mezza giornata in cui sono uscita ho avuto modo di vedere che la Ribeira è molto carina e che Porto è una città da girare a piedi, pur se faticosa, in quanto non c’è quasi nulla in pianura, se non il lungofiume. La mia idea era quelle di stare un giorno a Porto, sufficiente anche per visitare le cantine a Vila Nova de Gaia e il giorno dopo andare nei dintorni, tra cui Guimaraes, ma ahimè non è stato possibile.
Siamo stati in un appartamento, ExtendALL € 198,00, più conveniente degli alberghi, prenotato tramite Booking, in posizione centrale, con tutti i comfort compresa l’aria condizionata, arredato con stile da un architetto che ha disegnato anche i relativi mobili. La macchina l’abbiamo lasciata per strada, pur se avevo letto che Porto è una città non tanto tranquilla, a me non è sembrato proprio. Peraltro era piena di turisti.
Decimo giorno partenza per la valle del Douro con arrivo e pernottamento a Casa Cimeira a Valença do Douro, molto bella, consigliata dalla Lonely. Rientra nel circuito del turismo rural. Cena preparata dalla proprietaria per 15 euro a persona cibo e vino a volontà: si mangia con tutti gli altri ospiti intorno alla stesso tavolo.
Dopo cena relax nel salone della casa bevendo aguardiente, una sorta di grappa, gentilmente offerta dal proprietario, e scambiando quattro chiacchiere con gli altri ospiti per lo più francesi.
Undicesimo giorno in mattinata torniamo alla Quinta do Tedo dove il pomeriggio del giorno prima avevamo fatto una degustazione e decidiamo di acquistare i vini che ci spediranno puntualissimi fino a casa. Si tratta di una piccola quinta che però ha ricevuto molti premi per la qualità dei vini prodotti, ed in realtà mi accorgo che anche la Lonely la segnala.
Paesaggi bellissimi, pace e tranquillità assolute: il fiume scorre lentamente tra i vigneti, poca gente in giro, tutto molto bello.
Andando verso Tomar, dove ci fermeremo a dormire, facciamo una sosta a Lamego per mangiare qualcosa e per vedere la bellissima cattedrale di Nossa Senhora dos Remedios a cui si arriva o attraverso una strada carrabile o salendo le centinaia scalini di un’enorme scalinata barocca molto scenografica. Noi abbiamo optato per la prima soluzione. Arrivo in serata a Tomar veloce check-in nel mega albergo che sta ai margini della cittadina antica, un po’ di relax in piscina e la sera via in giro, anche se le strade erano praticamente deserte a causa del vento freddo.
Dodicesimo giorno: visita del convento dos cristos. bellissimo.
Tredicesimo giorno, partenza per Evora. Arrivo in mattinata e giro della città, con visita dei monumenti consigliati da tutte le guide e in particolare la Capela dos Ossos. Clima sempre ventilato che ci consente di girare sotto il sole delle tre del pomeriggio senza sentire caldo. Purtroppo non riusciamo a mangiare in un posto consigliatoci dal nostro albergo (Albergaria do Calvario), in quanto ha pochissimi posti a sedere, ma c’è un profumo meraviglioso si chiama Botequim da Mouraria e vale la pena organizzarsi per riuscire ad andare. Credo convenga a pranzo perchè nei locali c’è meno gente rispetto alla sera. A pranzo mangiamo alla Choupama, comunque caratteristico, e la sera andiamo a cenare al Momentos dove spendiamo € 49,00 per due secondi uno a base di pollo, l’altro a base di tonno fresco, due dolci un calice di vino. Una cucina un po’ più mediterranea che prevede un minor utilizzo di aglio e cipolla e finalmente delle verdure grigliate, tutto buono, ma un po’ caro.Partenza per l’Alentejo e arrivo a Marvao. Paesino meraviglioso. Visita del castello arroccato sulla cima del monte. Albergo Dom Dinis 60 euro, carino. I proprietari gestiscono anche un bar panoramico di fronte. Marvao sembra un posto fuori dal mondo e fuori dal tempo. Strade acciottolate, casette bianche, tramonto dal terrazzino dell’hotel meraviglioso. Una nota a parte merita l’antica cisterna romana presente dentro il castello e i panorami mozzafiato che si ammirano dalle torri del castello, sempre tanto vento e per nulla caldo considerato che siamo in Alentejo. Cenato alla Casa do Alentejo dove abbiamo provato oltre al maiale, specialità della regione, la açorda zuppa di pane con aglio e credo coriandolo fresco, molto buona. Servizio un po’ lento, ma d’altra parte siamo in Portogallo, prezzo onesto € 32,00.
Tredicesimo giorno si parte per l’Algarve destinazione Tavira dove rimarremo due giorni. Sulla strada ci fermiamo a Mertola, bel posto molto tranquillo e caratteristico, ma dato l’orario, circa l’una, un po’ caldo. Sosta per toast e coca cola al bar dentro il mercato all’inizio del paese. Arrivo a Tavira, paesino carino, ma niente di che camera in fattoria con piscina, Solar da Campina, fuori dal centro, ambiente bucolico e rilassato, un po’ caro ma tutto molto curato, proprietari molto gentili. Andiamo subito alla spiaggia Praia do Barril molto grande ma il mare a causa del vento è pieno di alghe.
Quattordicesimo giorno Ilha de Tavira. Spiaggia immensa, mare che degrada lentamente, prendiamo lettini e ombrellone per 14 euro. Non mi fa impazzire.
Dal quindicesimo al ventesimo giorno Lagos, presso Herdade dos Frades una tenuta in campagna appena fuori Lagos. Nota carina: una sera la proprietaria ha organizzato una cena con carne alla brace per tutti gli ospiti della villa, per cui ci siamo trovati a chiacchierare con olandesi, tedeschi e la nuora portoghese della proprietaria che ci ha dispensato ottimi consigli sulle spiagge da visitare.
Consiglio: Lagos è carina, ma molto turistica le sue famose spiagge Praia Dona Ana e Praia do Camilo ad agosto sono deliranti. Caratteristiche, ma molto piccole. Noi siamo andati anche alle spiaggia di Luz e di Salema, entrambe molto belle. Tuttavia, consiglio di soggiornare a Sagres paesino più tranquillo. Nei dintorni c’è praia do Beliche insenatura molto bella riparata dal vento che, in questa zona, soffia incessantemente; d’altra parte siamo quasi sulla punta del promontorio ove si trova il famoso Cabo de Sao Vicente, ovviamente da non perdere al tramonto. A Lagos consiglio di fare il giro al tramonto sulle barchette che partono da Praia Dona Ana; con 25,00 euro ti portano sotto il punto panoramico di Ponta da Piedade, in mezzo a scogliere di arenaria e grotte davvero spettacolari.
Assolutamente da vistare la costa vicentina dell’Algarve, da sola vale il viaggio in Portogallo. Spiagge meravigliose: Carrapateira con le dune di sabbia e la laguna, Monte Clérigo con rocce laviche spettacolari sulla spiaggia dorata e poi la più bella in assoluto praia da Cordoama, selvaggia e anche questa con rocce laviche sulla spiaggia dorata molto particolari.
Zona bellissima perché, a differenza del resto dell’Algarve, poco costruita e molto più selvaggia.
Da non perdere: il risorante O’ Paulo sul promontorio da cui si vede la spiaggia di Arrifana panorama bellissimo e zuppa di pesce e gamberi ottima (la famosa cataplana) e il ristorate Correira a Vila do Bispo (paesino silenzioso e spazzato dal vento), ragù di gamberi meraviglioso.
Note
– spiagge immense, ventilate, tutte di sabbia soffice che non scotta in quanto chiara, quasi tutte libere e anche dove ci sono stabilimenti occupano solo una piccola parte, sempre pulitissime, munite comunque almeno di un bar;
– autostrade: solo quella che collega Lisbona all’Algarve e Lisbona a Porto ha il pagamento in uscita con ritiro del biglietto, le altre, o per lo meno quelle che abbiamo fatto noi compresa quella che collega le varie località dell’Algarve, prevedono il pagamento elettronico con dispositivo che viene fornito al momento del noleggio e che ha comunque un costo. La compagnia che ci ha noleggiato l’auto non l’aveva, ma l’autostrada si può comunque prendere, purchè dopo due gironi ed entro cinque si paghi il pedaggio in qualsiasi ufficio postale, dove fornendo il numero della targa ti comunicheranno l’importo da versare; gli uffici postali sono presenti ovunque, sempre efficienti, puliti e poco affollati;
– il Portogallo ha tanti bei monumenti (in particolari i vari monasteri Los Jeronimos, Batalha, Alcobaça, Convento dos Cristos) e tante cittadine medievali ben conservate nella loro struttura originaria, tuttavia le cose più belle da vedere, e per noi italiani molto diverse dai nostri paesaggi, sono le spiagge oceaniche, in particolare, quelle della costa vicentina dell’Algarve, la zona nord dell’Alentejo con le foreste di querce da sughero e la valle del Douro;
– le case, ad eccezione delle città di Porto e Lisbona dove abbondano i palazzi abbandonati, sono curatissime, bianchissime, con i tetti con le tegole e con le finestre e le porte bordate di vernice gialla o azzurra.
– nelle città consiglio di soggiornare in appartamento, anche su Booking ce ne sono tanti, arredati benissimo e più economici rispetto agli alberghi.
– a posteriori avrei assolutamente evitato Tavira e ridotto il soggiorno a Lagos di un giorno, dedicando qualche giorno in più al nord del Portogallo per poter visitare la regione di Tràs os Montes.
Un viaggio i Portogallo consente di coniugare visite culturali, bellezze paesaggistiche e un po’ di mare, che in pieno agosto non guasta, spendendo cifre molto abbordabili, considerata l’alta stagione.