Miami e Caraibi
1* giorno
Partenza da Genova aeroporto ore 6.50, scalo a Fiumicino e arrivo a Miami international airport ore 15.30, volo Alitalia con un Boeing 777, in economy… dove lo spazio vitale è veramente scarso anche per una come me alta solo 150 cm! All’aeroporto ci aspetta il Sig. Roberto, per il trasferimento in albergo, originario di La Spezia. Ha chiamato la sua agenzia turistica “five lands ” e chiacchierando durante il tragitto verso l’albergo ci organizza per il mattino seguente un’escursione alle Everglades. Il nostro hotel è il Crest Hotel Suites di Miami Beach, ci sentiamo di consigliarlo, ottima posizione, pulito, Wi-fi gratuito. Ho letto delle recensioni in cui trovavano come neo la piccola piscina… Tutto vero, ma cosa te ne fai di una piscina quando a 2 isolati di distanza hai l’oceano con una meravigliosa spiaggia?
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All’arrivo in hotel ci rinfreschiamo e alle 18.30 usciamo alla ricerca di qualcosa da mangiare, siamo molto stanchi abbiamo ancora il fuso italiano (00.30), ma la fortuna ci assiste e all’angolo tra Lincoln Road e Washington Ave Incontriamo Elvi, PR del ristorante cubano Bella Cuba che dista 20 metri dall’incrocio (1659 Washington Ave): ci ispira fiducia e decidiamo di seguirlo. Ottima idea!
Proviamo a fare una passeggiata a Lincoln Mall, ma alle 20,30 (2.30 ora italiana) stravolti dalla stanchezza ce ne torniamo in albergo.
2* giorno
Ore 9 il nostro autista Fabio ci viene a prendere in albergo e insieme ad un’altra famiglia italiana e una francese ci accompagnava alle Everglades. Durante il viaggio ci da alcune notizie sulla storia e sulla natura di questo fiume che scorre alla velocità di 1,5 metri die (noi pensavamo fossero paludi) e sulla sua fauna. Il tour è consistito in un giro sugli airboat di circa 45 minuti, dove abbiamo avvistato alligatori, tartarughe e alcune varietà di uccelli e provato l’ebrezza dell’alta velocità. A seguito abbiamo assistito ad una piccola presentazione della fauna locale.
E così la mattina è volata, siamo tornati in albergo per cambiarci, pranzato in un locale di ocean drive ammirando gli alberghi art devo e camminato lungo tutta la spiaggia di South Beach dove svettano le torrette dei lifeguards. Arrivati a South Pointe Park siamo risaliti nuovamente per Ocean Drive dove ci siamo dissetati con il latte di un cocco appena ‘bucato e incannucciato’.
Merita una breve deviazione per Espanola Way dove avrei voluto tornare per cena, ma mio marito ha scelto un ristorante di Lincoln road all’ultima moda (il Meat Market) dove abbiamo mangiato un filet mignon veramente ottimo, anche se non vi consiglio di andare se volete fare delle vacanze all’insegna del risparmio.
3* giorno
Abbiamo preso il bus 120 per salire sul metromoover, come letto sulla nostra guida, per poter vedere i grattacieli di downtown. Esperienza che non ripeterei: i grattacieli non sono granché e le carrozze e le stazioni non sono sorvegliate e piene di clochard.
Ok, direzione Bayside market place…. Consiglio di metterlo nel proprio itineario, un luogo simpatico dove potrete fare shopping, fermarvi in uno dei locali affacciati sul mare (c’è anche l’hard rock caffe) o prenotarvi delle escursioni. Purtroppo noi siamo dovuti rientrare presto in albergo (Bus linea S) perché il nostro autista ci sarebbe venuto a prendere alle 12.30 per accompagnarci al porto.
Il costo del bus da Miami Beach a Downtown è di 2,25 dollari a tratta ed è veramente comodo e veloce.
Se volete usare i mezzi pubblici potete procuravi la cartina o scaricare l’app ufficiale dei mezzi pubblici di Miami Dade
Bene ora siamo in nave: MSC Divina Cabina aurea e iniziamo a goderci le coccole che la nave ci riserva.
4* giorno
La crociera inizia con un giorno di navigazione e ci godiamo il sole nell’area riservata agli adulti, massaggi, spa (che non è tra le più belle sulle navi su cui ho viaggiato) e aperitivo al tramonto…
5* giorno: Giamaica Ochorios
Abbiamo deciso di fare le escursione organizzata dall’MSC a Chukkabeach. La spiaggia è davvero molto carina, mettono a disposizione un lettino a testa e con 5 dollari si può affittare un ombrellone. Sulla spiaggia è stato allestito un piccolo bar e un grill dove si è potuto mangiare un delizioso jerk chicken (tipico pollo jamaicano)
6* giorno: Grand Cayman Georgetown
È uno dei luoghi più curato che abbia mai visto, paragonabile solo a Dubai e Abu Dhabi.
Noi abbiamo scelto l’escursione con lo snorkeling e poi relax sulla spiaggia di Tikibeach.
Lo snorkeling è stato carino, non eccezionale ma bisogna considerare che era aperto a tutti anche a chi non aveva mai indossato maschera e boccaglio. La spiaggia lunga 7 miglia veramente incantevole…è come disse Forrest Gump: ‘Non ho altro da dire su questa faccenda’
7* giorno: Messico, Cozumel
Anche questa escursione si è divisa in snorkeling e spiaggia.
Ci hanno portato al parco Chankanaab: una meravigliosa spiaggia dotata non solo di lettine ed ombrelloni ma anche di un defilato palmeto dove è possibile rilassarsi sulle amache. Alle spalle della vasta spiaggia si estende un parco dove si può assistere ad uno spettacolo dei leoni marini, visitare la riproduzione di rovine Maya, partecipare ad una degustazione di tequila, visitare il delfinario e il parco avventura.
Sulla spiaggia affittano il materiale per lo snorkeling (è compreso nell’escursione da noi scelta)
8* giorno: navigazione
Io adoro anche i giorni di navigazione, se non sono troppi.
9* Bahamas: Great Stirrup Cay
Questa è un’isola privata norvegese che le compagnie di navigazione affittano interamente per i propri passeggeri. Scendere sull’isola è gratuito con a disposizione un lettino a testa. Vengono sbarcati anche il buffet e il bar. L’isola è una piccola perla dove rilassarsi o poter fare diverse attività, a pagamento. Noi abbiamo scelto il waverunner esperienza che consiglio non tanto per l’ebrezza della velocità ma perché si riescono a vedere scorci dell’isola incontaminati e incantevoli.
Per chi non volesse fare le escursioni organizzate dalla compagnia in ogni porto si possono trovare le stesse escursioni, non so però se il risparmio è garantito.
Il 10* giorno si torna a casa, arrivati stanchi ma soddisfatti, con i bagagli purtroppo ancora fermi a New York.