Mordi e fuggi in Toscana di e non solo: Montepulciano, Castiglione del Lago e Cortona

Tre giorni alla scoperta dei borghi toscani di Montepulciano, Cortona e una breve scappatella in Umbria nella bellissima Castiglione del Lago... Trasimeno
Scritto da: martadella86
mordi e fuggi in toscana di e non solo: montepulciano, castiglione del lago e cortona
Partenza il: 21/01/2015
Ritorno il: 23/01/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Ciao a tutti! Eccoci qui con un’altra delle mie avventure. Questa volta si tratta di un last minute con la mia amica Martina! L’idea era quella di farci uno dei nostri weekend folli ma non riuscivamo a trovare una soluzione con le date. Non c’era un solo weekend disponibile fino a maggio! Disperate accantoniamo l’idea e rimandiamo a data da stabilirsi!

Una mattina però mi sveglio, guardo il telefono e trovo un messaggio di Martina: ”Marta, hai impegni per mercoledì, giovedì e venerdì prossimo??”

Io ci penso un po’, in effetti qualche impegno lo avevo però rispondo: “Penso di no, perchè?”

“Devo andare a ritirare l’auto del mio capo a Scamucia, frazione di Cortona, sei mica disposta ad accompagnarmi? Dovremmo pagarci solo l’andata in treno e l’hotel, il ritorno lo faremmo con la sua macchina!” mi spiega Martina.

“Ok, fammi disdire quei due impegni e andiamo”, dico.

Pochi giorni dopo, esattamente il 21 gennaio 2015 ci trovavamo in stazione a Savona, pronte a partire. Il nostro itinerario prevedeva una notte a Montepulciano e una a Cortona con tappa intermedia a Castiglione del Lago. Il treno ci avrebbe lasciate dopo vari infiniti cambi a Montepulciano, alle 14:00 circa. Per il pernottamento avevamo scelto un appartamento molto grazioso situato proprio all’ingresso del centro storico, chiamato Garden House.

Arriviamo a Montepulciano e ci accorgiamo di non poter raggiungere il centro ne a piedi ne con bus così chiamiamo la struttura e un signore molto gentile ci rassicura dicendoci con simpatico accento toscano “Cinque minuti e sto’ lì!”

Attendiamo e dopo poco vediamo arrivare un doblò rosso, saliamo. Il signore si presenta come Odinello e subito ci fa morire dalle risate. Ci spiega di non essere in realtà toscano ma veneto e di aver abitato per molto tempo a Rivoli e a Follonica. Ci racconta di essersi innamorato di Antonella, proprietaria dell’appartamento e aver deciso di trasferirsi li proprio per lei. Durante il tragitto ci consiglia posti da vedere e vini da assaggiare come il Casanova di Neri e il Prugnolo Boscarelli e ci porta a vedere la chiesa di San Biagio, proprio sotto all’appartamento. Chiamata per la sua monumentalità anche tempio di San Biagio, è opera di Antonio da Sangallo il Vecchio ed esempio dell’architettura rinascimentale toscana del XVI secolo, sorge poco fuori il centro storico della città, in una posizione isolata.

Subito dopo la visita alla chiesa, Odinello ci accompagna all’appartamento. Garden House (www.apartmentsinmontepulciano.com) è una struttura composta da un appartamento ed una suite; noi eravamo nella suite: molto carina, spaziosa e ben arredata con salottino, bagno e camera e un accesso alla terrazza con giardino, dove Odinello tiene i suoi due cani Thor e Vilma, davvero belli!

Dopo una breve sistemata alle valige ed una rinfrescata usciamo finalmente alla scoperta della città.

Montepulciano è un comune di 14000 abitanti circa, in provincia di Siena, di origine etrusca e sicuramente sede di insediamenti in epoca romana. Deve la sua evoluzione storica alla sua posizione strategica nella val di Chiana lungo importanti direttrici, al confine dell’area di influenza di vari potentati basso medievali. Ma il prestigio storico e culturale di Montepulciano è dato dalla cura con cui è stato conservato e valorizzato il patrimonio architettonico e culturale, l’ambiente ed il paesaggio incorrotti e la qualità dei prodotti del territorio soprattutto l’artigianato e i prodotti agro-alimentari. Gli edifici più importanti si affacciano su Piazza Grande e lungo il chilometro e mezzo del corso centrale. I palazzi sono idealmente collegati fra loro da due poli, la casa natale del poeta e umanista Angelo Poliziano (Montepulciano 1454- Firenze 1494)ed il teatro neoclassico che porta lo stesso appellativo.

Dopo questo breve excursus storico-culturale torniamo a noi. Montepulciano ci accoglie con una nebbia e un’umidità pazzesche ma anche una bella luce data dal tramonto pomeridiano, tipico dei mesi invernali. Iniziamo a visitare la città proprio seguendo il corso e arrivando alla piazza centrale molto bella e dalla quale attraverso una viuzza si può raggiungere un punto panoramico, dove scattiamo alcune foto.

Dopo di che, anche un po’ affamate, ci mettiamo alla ricerca di una di quelle famose cantine consigliate da Odinello, per assaggiare un buon vino e fare un aperitivo. Incappiamo nella Cantina Ercolani, anche sede della Città Sotterranea, (www.agricolaercolani.com), di origine gotiche e rinascimentali del XIV e XV secolo. La cantina è molto bella, presenta infinite qualità di vini e formaggi e un passaggio alla città sotterranea, un vero e proprio labirinto di vie nelle quali ci si potrebbe perdere, tra tombe etrusche, bottaie, pozzi e passaggi medievali.

Usciamo dalla città sotterranea non prima però di aver assaggiato un pezzo di pane locale bagnato nell’olio d’oliva, davvero buono!

Ma non eravamo molto soddisfatte… io avevo una fame pazzesca e cercavamo un posto dove sederci, ma era tutto chiuso! Finalmente camminando intravediamo un grande negozio pieno zeppo di vini, formaggi e salumi e con scritto sulla porta “aperitivo e degustazioni”. Il locale è una cantina dell’azienda agricola Ercolani, la stessa di prima. Entriamo e ci accoglie una ragazza di nome Chiara, molto gentile, più giovane di me di un anno e già mamma, la quale mi suggerisce di assaggiare il pane toscano con un intingolo tipico composto da pomodori secchi, pecorino e salame toscano. Una vera delizia! Decido di comprarne una scatola. Nel mentre assaggiamo anche pecorini di vari tipi, tra i quali il ‘cenerino’, molto particolare perché interamente ricoperto di cenere. Decido di acquistare anche una mostarda di brandy e fichi da accompagnare al pecorino.

Uscite da lì passeggiamo ancora lungo il corso fino ad arrivare davanti ad un negozio, dove viene venduto il vino della Cantina più famosa di Montepulciano, la cantina Gattavecchi (www.gattavecchi.it). Entriamo e facciamo subito amicizia con il signor Giulio, il quale ci suggerisce di continuare la serata proprio nella cantina nella quale per quella sera è previsto un apericena tipico. E chi siamo noi per dire di no?! Il Signor Petri ci prende in simpatia, telefona e ci riserva un tavolo. Tutte eccitate dal fatto di aver trovato qualcosa da fare in quella, ahimè, semi deserta Montepulciano (ebbene si, debbo confessare che fine gennaio non sia propriamente il mese adatto per soggiornare in questi posti, come vi avevo preannunciato prima quasi tutti i locali restano chiusi e il clima non è dei migliori, vento, umido e freddo!) passiamo a casa per cambiarci e poi via, la cantina Gattavecchi ci attende! E attendere è proprio il termine giusto. Arrivate li veniamo accolte dal figlio del proprietario, Maurizio e dalla sua ragazza, Veronica, i quali ci mettono subito a nostro agio. Devo dire la verità, alziamo un po’ il gomito! Nonostante il ricco buffet composto da salumi, formaggi tipici, ribollita e verdure, arriviamo all’appartamento belle cariche… ma ancora in grado di guardare un film nell’ipad messo a disposizione gratuitamente dalla struttura! La nostra prima giornata a Montepulciano finisce qui. Che dire, i toscani sono simpatici e il posto è molto bello. Andiamo a letto soddisfatte!

La mattina seguente ci svegliamo riposate e decidiamo di ultimare il giro di Montepulciano sperando di non trovare la nebbia della sera prima.

Decidiamo di fare colazione nel bar più antico di Montepulciano, un caffè storico, censito nella guida dei locali storici d’Italia (www.localistorici.it), chiamato Antico caffè Poliziano (www.caffepoliziano.it). Nell’Italia umbertina unita politicamente nel 1870 sorgono in ogni città d’Italia caffè letterari dove nel tempo libero possono essere alimentati riti collettivi di socializzazione, confronto politico, culturale, artistico.

Ed è proprio questa la sorte di questo caffè. Realizzato negli ultimi anni del XIX secolo in stile eclettico-liberty. Esso non ha nulla da invidiare ai suoi illustri confratelli di Torino, Milano, Venezia ecc e vanta nel corso della storia la presenza di personaggi illustri e del mondo della televisione come Federico Fellini, Licia Colò, Ornella Muti, Andrew Wordsworth, danijel Zezelj e tanti altri tra scrittori, poeti, pittori, compositori, cantanti e fotografi. Molti di loro hanno voluto testimoniare, sul “Libro delle Firme”, la loro sosta a Montepulciano e il loro apprezzamento per l’ambiente e l’atmosfera del Caffè. Inoltre dal balcone del bar si può ammirare una vista stupenda su tutta la vallata. Prendiamo due fette di torte, squisite e due cappuccini (per la modica cifra di 16 euro!) e facciamo conoscenza con una ragazza australiana di Brisbane, seduta proprio nel tavolo vicino al nostro. Nikki Hill, questo è il suo nome, ci racconta di essere venuta in Italia per perfezionare l’italiano, indispensabile per la sua professione di cantante d’Opera e Soprano lirico.

Dopo questa colazione “culturale” facciamo ancora un breve giro della cittadina e ci acorgiamo con piacere che la nebbia è scomparsa! Torniamo nell’appartamento e ci accordiamo con Odinello che gentilmente si presta per accompagnarci in macchina alla stazione del treno di Chiusi-Chianciano, più comoda di quella di Montepulciano, passando per una strada molto panoramica. Tra morbide colline e vitigni attraversiamo Sant’Albino e Chianciano Terme, nota località termale e alle 12.30 arriviamo in stazione. Inutile dirvi il dispiacere nel dover salutare il signor Odinello! Ci lasciamo con la promessa di tornare presto.

Acquistiamo i biglietti Chiusi-Cortona e ci accorgiamo di essere proprio sulla linea giusta per fare una tappa a Castiglione sul lago, che rimane in Umbria ed è una delle fermate del treno per Scamucia-Cortona. Arrivate a Castiglione facciamo una piccola pausa all’Alisè Cafè, un bar gelateria proprio di fronte alla stazione, gestito dal signor Sergio, il quale si offre di tenerci in custodia gli zaini e ci avverte che per arrivare al centro, da li, ci vogliono 15 minuti a piedi. Ma come fanno ad essere tutti cosi gentili da queste parti?! Ci gustiamo un buon caffè e delle tartine al pistacchio (ottime!) e ci mettiamo in cammino! Non avevamo molto tempo, giusto un’oretta, perchè massimo alle 16:00 dovevamo trovarci a Cortona con la signora dell’appartamento.

Dopo un lunghissimo rettilineo arriviamo nel centro del paese, che rimane su una rocca raggiungibile percorrendo una grande scalinata. Ci rendiamo subito conto che ne era valsa la pena!

Dalle mura della cittadella si può ammirare il lago Trasimeno e la vista è molto bella! Anche il paese all’interno è molto carino e siccome s’era fatta una certa ora e lo stomaco cominciava a brontolare decidiamo di fermarci per fare pranzo. Troviamo una gastronomia/negozio aperta, piena zeppa di salumi, vini, formaggi, ecc. La ragazza all’interno ci propone di assaggiare la “Torta al testo”, specialità locale, dalle sembianze di una piadina. Io scelgo di farcirla con crudo di cinghiale e pecorino.. Non potete capire la bontà! Acquisto anche del formaggio e un pezzo di guanciale di Norcia. Purtroppo è già ora di tornare a prendere il treno!

Ci rimettiamo in marcia in direzione contraria, ma ci rendiamo presto conto del fatto che non saremmo mai riuscite ad arrivare in stazione per tempo! Cosa potevamo fare? Non ci restava che l’autostop! Per fortuna si ferma un ragazzo di nome Daniel e grazie a lui siamo salve, ci porta alla stazione!

Arrivate a Scamucia ci vengono a prendere quelli dell’officina e ci portano a ritirare la macchina del capo di Martina. Finalmente non abbiamo più il problema di raggiungere il centro, anch’esso arroccato in cima ad una collina.

Subito fuori dalle mura e ci incontriamo con Ilaria, la proprietaria dell’appartamento “Casa mia a Cortona” (www.cortona.at). La signora è un’insegnate di lingue e, inutile a dirlo ormai, molto simpatica. Appena arrivate ci mostra l’appartamento: un grazioso locale a due piani, con caminetto, arredato perfettamente e in stile rustico. Subito dopo ci accompagna a fare il giro della città. Cortona è più grande di Montepulciano e ugualmente bella. Con i suoi 22.000 abitanti si trova in provincia di Arezzo ed è il principale centro culturale e turistico della val di Chiana aretina. Anticamente faceva parte delle dodecapoli etrusca e divenne una città molto potente grazie alla sua posizione strategica, che permetteva un ampio controllo dei territori della lucumonia. Tra i suoi monumenti principali ricordiamo il duomo di Cortona, la chiesa più importante della città, dove incontriamo diversi frati con la tunica lunga e quei famosi sandali e la piazza della Repubblica, davvero incantevole. Anche qui, come a Montepulciano non mancano gli angoli panoramici per fare belle foto al tramonto.

Ilaria ci suggerisce un ristorante per la cena, o meglio due ristoranti dello stesso proprietario, uno di fronte all’altro. Il primo è il ristorante più rinomato di Cortona, per capirci, quello dove mangiano i vip e dove se sei fortunato puoi incontrare Jovanotti (originario di Cortona), dal nome Osteria del Teatro (www.osteria-del-teatro.it), il secondo molto più piccolo si chiama Fett’unta (www.fettunta.net) e propone un menù più casereccio. Noi decidiamo di mangiare nel secondo. Siccome è bassa stagione e nel ristorante ci sono pochi tavoli il cameriere ci “coccola” facendoci assaggiare molte pietanze e ci invita ad andare a prendere il caffè nell’altro locale, per conoscere Ylenia, la moglie del proprietario. Noi siamo molto contente di questa cosa e dopo un bel piatto di gnocchi al ragù d’ocio (ebbene si, esiste anche il maschio dell’oca!), una porzione di succulente polpette di Chianina e un tiramisù tipico di quelle parti fatto con il panettone, ci rechiamo nella famosa Osteria del Teatro. La signora Ylenia è davvero una tipa forte, oltre ad offrirci il caffè e il cioccolato che il marito prepara in casa ci fa vedere tutto il ristorante. Il locale è grande e regale e i muri sono interamente ricoperti di foto di personaggi famosi venuti a mangiare li. Orgogliosa ci mostra un cofanetto cd con l’autografo di Jovanotti e anche il bagno, (vi chiederete, perché il bagno?).

Particolare perché pieno e dico pieno di bambole di ogni genere e tipo. Rimaniamo entusiaste della conoscenza di questa simpatica signora dall’accento più toscano che mai. Torniamo a casa e andiamo a letto, stra felici!

Purtroppo l’indomani il 23 gennaio 2015 è già ora di tornare a casa… ma non prima di aver fatto colazione in una delle pasticcerie più rinomate della città, la Pasticceria Banchelli, dove assaggio una brioche con more e crema davvero buona e un’altra, simile al pasticciotto leccese, con crema e riso.

Alle 10:00 liberiamo l’appartamento e alle 11:00 siamo già sulla strada del ritorno, unica consolazione… lo spettacolo delle Alpi apuane, viste dall’autostrada.

Alla prossima!



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