Tour del Portogallo 2

Da Porto a Lisbona, passando per Coimbra, Cascais, Obidos e Sintra
Scritto da: Roberta77Roma
Partenza il: 08/08/2014
Ritorno il: 20/08/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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8-10 Agosto: Porto

Io e le mie amiche arriviamo a Porto da Roma (volo TAP). Ci rechiamo subito al nostro appartamento ) che si trova di fronte al mercato Bolhao. Per 26 euro a notte niente male: arredato in modo moderno, due stanze da letto e balconcino, metro vicina. Il proprietario è stato gentile nel darci molte indicazioni. Unici punti negativi: mancanza di aria condizionata (ma noi non abbiamo sofferto il caldo anzi…) e scale senza ascensore. Uscite visitiamo subito la vicina Capela Das Almas, dalla bellissima facciata ricoperta da azzurri azulejos (piastrelle di ceramica smaltata e decorata). Ci incamminiamo per Rua Santa Catarina dove ci fermiamo allo storico Majestic Cafè per mangiare qualcosa. Riprendiamo a passeggiare: la città si svela subito con tutto il suo fascino decadente, con i palazzi malandati, le stradine tutte da scoprire. A me è piaciuta molto, mi è rimasta nel cuore più di Lisbona, dallo spirito più moderno.

Prima considerazione: era agosto ma faceva abbastanza freddo! Mi sono sempre dovuta portare un giubbino. Seconda considerazione: tutti i posti visitati, comprese Porto e Lisbona, hanno strade fortemente in salita e in discesa. Per intenderci a Coimbra, complice anche la pioggia, ogni tanto sentivi i tonfi dei turisti che scivolavano per terra… Le strade di Lisbona sono ricoperte di sanpietrini però dalla superficie levigata, liscia( sempre in salita o discesa ovviamente). Ci sono poi tantissime scale da fare …consiglio quindi scarpe comode.

Ritornando a Porto, arriviamo alla stazione Sao Bento, immancabilmente ricoperta da azulejos. La vista dalla Praca De Almeida Garrett è molto bella. Da Praca Liberdade visitiamo i dintorni (le strade sono piene di cabine telefoniche rosse decorate molto carine). Per cena troviamo un localino gestito da ragazzi dove ci cucinano ottimo pesce alla brace. I portoghesi amano cucinare tutto alla brace, per strada. In Portogallo si mangia benissimo a poco prezzo e si tratta di una cucina sana, con pesce a volontà (ma anche la carne è ottima). Spiccano il baccalà cucinato in mille modi, le sardine, le seppie ripiene. Da bere ovviamente vino.

9 agosto

Colazione alla Confeitaria do Bolhao dove facciamo la conoscenza delle poi onnipresenti pasteis de nata, tortine di sfoglia farcite con crema. Dopo un giretto all’interno del mercato Bolhao ci dirigiamo alla libreria Lello e Irmão, considerata giustamente una delle più belle al mondo. Fu fondata nel 1869 (ma non è la più antica del Portogallo, il primato spetta al Bertrand Bookstore in rua Garrett a Lisbona, del 1732). Nelle strade vicino la libreria ci sono negozi interessanti ed è qui che si concentra la vita notturna. Visitiamo poi la Igreja do Carmo, che ci stupisce per la ricchezza delle decorazioni all’interno. In realtà poca cosa se poi confrontata con le chiese visitate in seguito. I portoghesi avevano tanto oro in passato e ne usavano grandi quantità nel decorare gli interni delle chiese. A volte fin troppo! Arriviamo alla Torres Dos Clerigos (si può anche salire in cima) e alla Igreja De Sao Francisco, perfetto esempio appunto di ricchezza decorativa: è veramente un tripudio barocco! Siamo quindi giunte alla parte bassa della città, con la strada che costegga il fiume Douro. Pranziamo a Praca da Ribeira e poi ci rechiamo a praca do Infante per visitare il palazzo della Borsa. Seguiamo una visita guidata in lingua inglese, la sala più interessante è quella araba utilizzata per ricevere personalità in visita alla città con lo scopo di impressionarli. Manco a dirlo è tutta dorata.Sfinite per le salite, arriviamo alla Cattedrale, di cui si può visitare il bel chiostro decorato. Con le ultime forze rimaste, attraversiamo il Ponte Luis da cui si gode una vista spettacolare della città.

10 agosto

Il giorno successivo sarà dedicato tutto alla visita delle cantine nella zona di Vila Nova de Gaia, sul Douro dalla parte opposta della Ribeira. Riattraversiamo quindi il ponte e prendiamo la cabinovia. Tra le poche cantine aperte di domenica scegliamo Taylor’s dove ci fanno fare un giro della tenuta e degustare 3 tipi di vini sedute in un bel giardino. La giornata scorre piacevolmente. Da li ritorniamo a piedi alla ribeira riattraversando il ponte (dei ragazzini si tuffavano da li..che coraggio!) e dopo una bella salita arriviamo al Jardin Palacio do Cristal. Il parco è grazioso con una bella vista della città e numerosi pavoni che girano liberamente. Purtroppo inizia a piovere e quindi ritorniamo al nostro appartamento.

11 Agosto: Amarante – Douro – Aveiro

Ritirata la macchina che abbiamo affittato con Europcar (ricordarsi di affittare il telepass locale, assolutamente necessario per il pagamento delle autostrade, altrimenti bisogna recarsi alle poste) facciamo tappa in primo luogo ad Amarante, un grazioso paesino che si affaccia sul fiume Tamega (affluente del Douro). Visitiamo la Chiesa di San Gonzalo, protettore dei matrimoni, e il vicino ponte sempre a lui intitolato. Dopo un paio di ore di macchina arriviamo a Pinhao, nel cuore della Valle del Douro, dove cresce l’uva usata per produrre il porto. Ci fermiamo a mangiare dal ristorante di fronte alla stazione (molto carina, tutta decorata), il Residencial Ponto Grande dove mangiamo in abbondanza e bene. Pinhao è la base per le crociere lungo il fiume Douro. Arrivate tardi per i traghetti, affittiamo una piccola imbarcazione tutta per noi. Il viaggio è rilassante, tra il blu del fiume e il verde delle vallate. Da non perdere. Riprendiamo la macchina e arriviamo in serata ad Aveiro, detta la Venezia del Portogallo…in effetti ci sono canali e parecchie gondole. L’ hotel, l’Aveiro Center (http://www.hotelaveirocenter.pt/) è un due stelle: la stanza è funzionale, un pò vecchio l’arredamento ma per poco piu di 20 euro a notte con prima colazione ci può stare. C’e un parcheggio ma è molto piccolo ed essendo pieno abbiamo dovuto cercarne uno. Per fortuna lo troviamo poco lontano. L’ albergo è a due passi dal centro e nonostante sia tardi e faccia freddo c’è un bel pò di gente in giro.

12 Agosto: Aveiro – Coimbra

La mattina la dedichiamo a girare per la città. Una parte con i canali, il mercato, le pasticcerie dove vendono gli ovos moles (in pratica tuorli d’uovo zuccherato avvolti nell’ostia…una bomba insomma) è più caratteristica… mentre da un’ altra c’è un enorme centro commerciale all’aperto, non invasivo comunque. Visito in fretta il museo di Aveiro, noto per la tomba e il ritratto della principessa Santa Giovanna, figlia del re del Portogallo che preferi una vita monastica nonostante l’ opposizione del padre. Lasciamo Aveiro per Coimbra e arriviamo all’ Hotel Vitoria (http://www.hotelvitoria.pt). E’ un altro due stelle ma qualitativamente è un tre stelle. E’ possibile lasciare la macchina in un vicino parcheggio convenzionato per pochi euro. Mangiamo al ristorante Ze neto: baccalà e calamari divini, tutto ottimo e innaffiato da litri di vinho verde( vino giovane prevalentemente bianco). Belle piene, facciamo un giro per la città, visitiamo al volo la Igreja de Santa Cruz e poi dall’Arco di Almedina accediamo alla parte alta della città con il duomo e la famosa università che ci riserviamo di visitare il giorno dopo. La sera usciamo per un giro funestato però dalla pioggia e dalla scivolosità delle strade. Dalle vetrine capiamo che il Portogallo è un grande produttore di sugaro: si può trovare di tutto, anche scarpe e vestiti di ogni tipo.

13 Agosto: Coimbra – Tomar – Nazaré

Mattina dedicata all’Università di Coimbra. Spiccano la Biblioteca Joanina, stupenda, e la Capela de Sao Miguel (in entrambi i casi si entra ad orari prefissati). Lasciamo Coimbra per visitare il Convento do Cristo di Tomar, sede dei Templari. Imperdibile. Passiamo da un chiostro all’ altro, ci soffermiamo sul deambulatorio con 16 facciate e su una grande finestra decorata con un groviglio di foglie e radici, entrambi simbolo dello stile Manuelino. Lasciata Tomar, arriviamo a Nazare, dove nelle vicinanze abbiamo prenotato alla granja do vallado ), una tenuta storica immersa nel verde (qui hanno dormito anche i pastorelli di Fatima). La stanza è semplice (e con un bel pò di formiche a farci compagnia) ma è possibile godersi la stupenda biblioteca appartenuta al padre del proprietario. A detta del figlio dormiva solo un ora al giorno e quindi trascorreva la notte a leggere: ha cosi accumulato un numero incredibile di libri. Non ci tornerei perchè il proprietario ci ha consigliato un posto sperduto dove mangiare descrivendolo come meraviglioso e che poi si rivelerà una vera e propria fregatura. Addirittura ci hanno spacciato il pesce mangiato per un altro più caro, pensando non ce ne accorgessimo. Facciamo un giro sul lungomare di Nazaré, pieno di turisti .Nazaré è una conosciuta meta dei surfisti e detiene il record mondiale dell’onda più alta mai cavalcata, 24 metri.

14 Agosto: Nazarè – Obidos

Ritorniamo a Nazarè dove tramite una funicolare arriviamo sul promontorio da cui si gode una vista a dir poco spettacolare della baia. Nella chiesetta di Nossa Senhora de Nazaré si venera la più antica statua della Madonna del Portogallo. Nel 1182, un cavaliere che inseguiva un cervo, ingannato dalla nebbia, rischiò di cadere in mare dal promontorio. Invocò la Madonna e fu risparmiato. Così, per testimoniare la sua gratitudine, fece costruire la chiesa. Ad Obidos abbiamo prenotato alla Pegada Real (Rua da Antiga Estrada Real, No 2, Casal da Pegada), un b&b molto accogliente dove le stanze sono collocate in casine tutte separate. Ci hanno offerto la famosa ginja di obidos: un liquore a base di amarena buonissimo.I proprietari gestiscono anche un negozio nel centro storico dove ne abbiamo fatto incetta. Pure il gatto personale abbiamo avuto:prima di metterci a letto sentiamo un miagolio e scopriamo un gatto che era entrato dalla finestra e che non voleva proprio andar via.Dopo una breve passeggiata arriviamo al centro storico: il villaggio medievale è un dedalo intricato di vicoli e case bianche con i tetti colorati, con tanti negozietti da visitare.

15 Agosto: Buddha Eden – Cascais

Dopo l’ ottima colazione, ripartiamo per andare a visitare il Buddha Eden (www.buddhaeden.com) a Bombarral. E’ un parco di 35 ettari decorato con numerose statue orientali, voluto da un ricco portoghese in risposta alla distruzione dei Budda di Bamiyan. E’ possibile fare un giro preliminare con un trenino e poi semplicemente rilassarsi passeggiando lungo i vialetti e il laghetto, scoprendo le numerose statue di cui il parco è adornato. Il pomeriggio decidiamo di andare al mare scegliendo una spiaggia a caso lungo il percorso. Dopo un pò di difficoltà nel trovare parcheggio, ci rilassiamo prendendo un pò di sole e osservando i surfisti. Fare il bagno non è proponibile a causa delle onde e del vento. La sera arriviamo a Estoril, all’ Estoril Beach House (www.estorilbeachouse.com). La struttura è molto carina, con bei spazi comuni (asciugamani a pagamento però). Decidiamo di cenare a Cascais: la città è strapiena di gente, c’è anche un concerto sul lungomare. Come al solito, fatichiamo nel trovare parcheggio e il freddo e il vento la fanno da padrone. Mangiamo da Baia do Peixe (www.baiadopeixe.com). Prendiamo un rodizio Peixe e un Rodizio de Marisco (porzione per 2 persone). E’ un tripudio di pesce e frutti di mare. Abbiamo speso intorno ai 20 euro a persona (vino compreso) ma per quello che abbiamo mangiato è niente.

16-20 AGOSTO: Lisbona – Sintra

Riconsegnata la macchina, ci rechiamo subito allo stupendo appartamento di 120 mq che abbiamo affittato in pieno centro a Lisbona (http://www.chiado-apartments.com/en/apart.-trindade-2b-t2-chiado-lisboa.html). Si trova a pochi passi da Rua Garrett, la strada più chic di Lisbona e il centro del quartiere Chiado. Piena di bei negozi, di librerie e di locali, tra cui lo storico Café da Brasileira con la statua del poeta Fernando Pessoa, uno dei frequentatori. La prima cosa che decidiamo di fare è prendere lo storico tram 28 che fa fare il giro della città, passando in particolare nel caratteristico quartiere di Alfama. Ad ogni modo, bisogna valutare bene dove prendere il tram, noi lo abbiamo fatto da Praca Martim Moniz, il capolinea migliore ma ovviamente anche quello più affollato. Lunga fila sotto un sole cocente: l’unica volta in cui ho sofferto veramente il caldo. Facciamo anche un giro per la lunga Rua Augusta, la strada più turistica insieme alle strade parallele che arrivano fino alla grande Praca do Commercio che si affaccia sul fiume Tago. Visitiamo la suggestiva chiesa di San Domingo, che reca ancora i segni e le bruciature di un terribile incendio che l’ha distrutta nel 1959. Ci allunghiamo fino alla stazione dei treni Rossio che ha una splendida facciata.La sera ci rechiamo a bere qualcosa al Bairro Alto, sede della vita notturna della città.

Il 17 agosto è dedicato al quartiere di Belem, raggiunto prendendo un affollato tram da Praca do Commercio. Ci mettiamo in fila per visitare il Monastero dos Jeronimos. Peccato per la maleducazione della signora alla biglietteria, unico caso nel nostro viaggio (ad un signore che vuole pagare 12 euro di biglietti con 50 euro gli lancia addosso con fare sprezzante la banconota dicendo che non ha il cambio). Il chiostro è molto bello anche se nel complesso ho preferito Tomar. Il monumento alle Scoperte( Padrão dos Descobrimentos) realizzato nel 1960 per celebrare l’era dei navigatori portoghesi era in ristrutturazione mentre la vista della torre di Belem, altro capolavoro manuelino, è veramente di effetto e merita da sola la visita del quartiere.

Una mattina la passeremo al Pronto Soccorso del São José a causa di un problema ad un occhio di una di noi. Per fortuna i tempi di attesa non sono lunghi come in italia, in un paio di ore ce la caviamo. Nel pomeriggio ci rechiamo alla Praça dos Restauradores da cui parte l’ampia e alberata Avenida da Liberdade. Dopo una piacevole passeggiata, prendiamo l’Elevador da Gloria, una delle caratteristiche funicolari gialle, per raggiungere la gesuita Igreja de Sao Roque nel Barrio Alto. L’interno è ricchissimo e la barocca cappella di Sao Joao Battista, ricoperta di lapislazzuli, ametiste e alabastro, è stata una delle più costose mai realizzate. La sera cena ad Alfama.

Una giornata è stata dedicata alla visita di Sintra, raggiungibile comodamente in treno dalla stazione di Rossio. Arrivate, bisogna prendere una circolare piuttosto affollata che ferma alle tappe principali della città. Partiamo da Palacio da Pena, costruito nella prima metà dell’ ottocento. Dopo una passeggiata a piedi nel parco, si arriva al palazzo che risulta un misto di vari generi, difficile da descrivere…sembra quasi finto, tanto è particolare nelle decorazioni. Da lì ci rechiamo al Castelo Dos Mouros, costruito appunto dai mori nel IX secolo. La passeggiata lungo le mura è impegnativa ma molto bella anche perchè da lì è possibile godere di una vista incantevole, compreso il Palacio da Pena nella sua interezza.

Ritornate alla stazione dei treni, prendiamo questa volta il bus per Cabo da Roca, una stupenda scogliera e punto più occidentale del continente. Dopo un’oretta, finalmente arriviamo e godiamo della vista stupenda (a differenza di molti turisti evitando di sporgersi al limite, avevo paura io per loro… scopriamo poi che alcuni giorni prima una coppia facendo un selfie ha perso l’equilibrio e ha fatto un volo di parecchi metri morendo). Prendiamo l’ultimo bus utile per tornare a Sintra, in effetti conviene calcolare bene i tempi altrimenti si rischia di rimanere lì.

La scelta di visitare il Portogallo si è rivelata giusta: a poca distanza di macchina ci sono tanti posti diversi da visitare, dalle più grandi Porto e Lisbona, a paesi nelle cui stradine perdersi come Obidos o Coimbra, a conventi, palazzi e monasteri stupendi, a spiaggie dove rilassarsi e a scogliere dalla vista mozzafiato. Ovunque un ritmo di vita rilassante e ottima cucina.



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