Capo Verde, a ritmo lento
Partiamo domenica da Bergamo con volo diretto a Sal, porta d’ingresso dell’arcipelago. Per inciso l’aeroporto internazionale di Sal fu costruito da Mussolini come scalo per i rifornimenti.
Il patrimonio naturale di questo arcipelago è costituito da un alternarsi di spiagge bianche incontaminate, deserti e valli verdissime. Già all’arrivo l’impressione che abbiamo è di essere in un’altra Africa. Ogni cosa qui è un mix di stili e culture legati da influenze africane, portoghesi, caraibiche e brasiliane.
Il nostro albergo, dotato di ampi spazi verdi e piscina di acqua di mare, è situato sulla spiaggia più famosa e bella dell’isola, a poca distanza dal villaggio di Santa Maria. La spiaggia Ponta Preta è lunga otto km e si snoda da Santa Maria, lambisce l’oceano blu intenso, culminando in una duna di sabbia dorata che sembra un’estensione del deserto del Sahara. Per noi amanti della natura e delle emozioni forti questi luoghi rappresentano un piccolo paradiso terrestre. Gli alisei soffiano dalle coste africane e consentono ai surfisti un grande divertimento su onde da manuale.
Il relax nel villaggio di Santa Maria è assicurato: passeggiare tranquillamente nel centro urbano con i suoi edifici a colori vivaci e le viuzze acciottolate è il biglietto da visita dell’isola di Sal. Il ritmo è lento e il comportamento dei suoi abitanti è diventato il segno distintivo di Capo Verde, il cui motto è “No stress”. Qui lo spirito creolo dei capoverdiani si esprime in tutta la sua grandezza. La cucina locale è ricca e gustosa a base di pesci di ogni tipo che qui si pescano copiosi. Ristoranti, bar, e atelier di artigiani costellano le stradine e si adattano a ogni esigenza. Il piccolo villaggio di Santa Maria è adatto a chi cerca divertimento e vita notturna, ma si respira la magia dell’Africa unita alla cordialità dei suoi abitanti sempre sorridenti e dove il tempo scorre tranquillo. Tutte le mattine verso le 10.00 il pontile di Santa Maria brulica di pescatori che tornano dalla pesca pronti a vendere tonni, barracuda e ogni tipo di pesce che hanno pescato con le loro minuscole barche. E’ uno spettacolo al quale assistono giornalmente anche i turisti lieti di vedere i pescatori che puliscono i pesci prima della vendita. Questo mare è veramente molto ricco di pesce che scarseggia nel Mediterraneo da tanto tempo.
Date le sue dimensioni (30 km di lunghezza per 12 km di larghezza) è possibile visitare quest’isola in una giornata e noi decidiamo di fare un tour completo a metà settimana. E’ un’isola di forma allungata, molto arida, completamente piana e il punto più elevato a nord è il Monte Vermelho di 400 m.
L’isola di Sal deve il suo nome all’antica salina di Pedra de Lume, uno dei luoghi più pittoreschi dell’isola, che si trova all’interno di una caldera di un vulcano spento da cui affiora una sorgente di acqua di mare. Dal paese Pedra de Lume percorriamo una strada sterrata sino alla teleferica di legno che arriva all’ingresso del tunnel scavato nella roccia nel 1804 e a piedi entriamo nella montagna dell’antico cratere. Lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi è unico: l’acqua che evapora lentamente lascia uno strato di sale dai mille colori racchiuso dalla cornice del cratere. In una grande vasca è possibile fare un bagno nell’acqua 35 volte più salata di quella del mare, per cui si galleggia dolcemente. Inoltre alcune terapiste specializzate in trattamenti a base di sale organizzano massaggi per chi lo desidera e vendono prodotti a base di sale marino. Il sale che viene raccolto in grandi sacchi è destinato al consumo interno e non viene più esportato data la scarsa quantità prodotta. Pranziamo nel ristorante che un gestore italiano ha costruito ai bordi del vulcano: carpaccio di tonno fresco, pesce spada alla griglia con verdure, dolce al caffè e bibita.
Dopo pranzo continuiamo il nostro giro con la visita alla Buracona, una piscina naturale scavata in una grotta sottomarina a testimonianza di antiche eruzioni sfociate in mare tanto tempo fa, dove l’acqua assume tonalità e sfumature di incredibile bellezza. Da ammirare è l’Occhio Blu, un buco di 12 metri tra gli scogli che a mezzogiorno, quando il sole è a picco, riflette la luce e crea un’immagine spettacolare.
Il paesaggio dell’isola è caratterizzato da piane aride con pochi alberi piegati dal vento, rocce vulcaniche scurissime che si tuffano in mare, mentre dal versante opposto la lunga spiaggia di sabbia dorata lambisce l’oceano. Il mercato immobiliare a Sal è in espansione da molti anni per la richiesta di cittadini europei che vengono qua a trascorrere l’inverno.
La capitale è Espargos (asparagi in portoghese) un grosso paese vicino all’aeroporto e noi saliamo sulla collina, dove è situato uno strategico radar militare, per ammirare il panorama. Anche qui le case sono dipinte a colori vivaci, ma purtroppo in periferia esistono ancora le baracche per i più poveri. Il governo attuale sta però facendo costruire le case popolari per loro.
Raggiungiamo il villaggio Palmera dove c’è l’impianto di dissalazione dell’isola perché l’acqua dolce manca. In molti villaggi gli abitanti, che non hanno l’acqua in casa, vanno a raccoglierla con grosse taniche caricate su carriole alla fonte municipale.
Arriviamo alla baia degli squali così chiamata perché ci sono squali che nuotano al largo e ogni giorno si dirigono al molo di Santa Maria attirati dagli scarti che i pescatori lasciano cadere in mare mentre puliscono i pesci pescati. In agosto e settembre è possibile vedere le tartarughe che depongono le uova nella sabbia. La zona è protetta ed è stata costituita una fondazione per il controllo.
Per quanto riguarda le immersioni subacquee, passione di mio marito, posso dire che i fondali rocciosi sono molti ricchi di fauna marina come marlin, tonni e cernie giganti.
Queste isole sono famose anche per essere state a lungo la base di approvvigionamento per le navi negriere di quest’area; persero in seguito il primato a causa delle troppe incursioni dei pirati. Oggi non c’è più da temere di incontrare Sir Francis Drake. Però chissà, vista la crescente fama di Capo Verde, potrebbe magari capitare di imbatterci in Johnny Depp che passeggia per la città vestito da Jack Sparrow.
Per concludere, l’isola di Sal è consigliabile a tutti con l’esclusione delle persone che non sopportano il vento perché qui soffia tutto l’anno con forza variabile secondo la stagione. In questa settimana noi abbiamo avuto una temperatura oscillante dai 25 ai 27° e l’acqua a 25° rendendo il nostro soggiorno a fine novembre molto piacevole. Abbiamo respirato la magia dell’Africa grazie al deserto, il cui fascino è quello dei luoghi dove il tempo scorre lento e le ore sono scandite dai desideri e non dall’orologio.