Ritorno a Budapest

Tour di quattro giorni nella capitale ungherese
Scritto da: Marcello Rossi 2
ritorno a budapest
Partenza il: 21/11/2014
Ritorno il: 25/11/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Sono tornata a Budapest, insieme a mio marito e a mio figlio di 21 anni, per festeggiare le nozze d’argento. La mia prima volta era stata nel lontano 1983, per motivi di studio. I cambiamenti più evidenti sono nella grande opera di ristrutturazioni e conservazione del patrimonio edilizio, intrapresi nel corso degli anni. Per cui la città appare in tutto lo splendore della sua impronta imperiale. Non voglio dilungarmi con racconti dettagliati e quindi cercherò di fare un breve resoconto delle nostre giornate, nella speranza che possa essere utile come schema di viaggio.

Premetto che abbiamo potuto utilizzare quattro giorni interi, avendo perso il primo a causa di un operativo aereo penalizzante. Tuttavia la prima sera, dopo una cena al Rosé Restaurant, abbiamo visto alcuni celebri Ruin Pub, che meritano assolutamente una visita, anche se non si è più giovani.

primo giorno

Il primo giorno ci siamo recati subito a Buda, dove abbiamo seguito l’itinerario consigliato dalla Lonely Planet, vale a dire a partire dalla Porta di Vienna (raggiunta comodamente con la metro). Classici giretti, sosta al Ruszwurm cafè (molto amato dalla principessa Sissi), visita di S. Mattia ( come per molti altri luoghi della città se avete tempo a sufficienza è sempre abbastanza interessante, ma se non ne avete…e se per caso avete già visitato Vienna o Praga e di chiese davvero belle ne avrete viste tante, non perderete niente). Passeggiata fino al Palazzo reale senza visita. Verso le 15 ci siamo recati a Óbuda, la parte più antica della città, per visitare il museo dedicato alle opere di Victor Vasarely, tra i fondatori dell’optical art. E questa è indubbiamente una visita da non perdere, almeno per chi ama l’arte moderna. Alle 16 è già buio, facciamo un breve giretto nella parte vecchia di Óbuda e torniamo in albergo. Ceniamo al ristorante Ruben in modo eccellente e spendendo davvero poco.

secondo giorno

Il secondo giorno lo dedichiamo a Pest, percorrendo a piedi Váci Utca, piazza Vörösmarty e dintorni. Arriviamo al ponte delle Catene e camminiamo lungo il Danubio sostando al Memorial Shoes. Facciamo qualche foto al Parlamento e ci dirigiamo verso la bella piazza della Libertà (Szabadság tér), costellata da magnifici edifici Art Nouveau. Di lì raggiungiamo la Basilica di Santo Stefano e torniamo al Parlamento per la visita guidata delle 15.30 in italiano, davvero da non perdere. Dimenticavo di dire che tra la mitica e carissima pasticceria Gerbeau e il cafè Szamos, molto meglio quest’ultimo, raccolto e d’atmosfera, con corso di pasticceria a vista. Ceniamo all’Hungarikum Bistrò, che propone una cucina super tradizionale di cui va fiero: purtroppo mal sopporto l’aglio e quindi…non l’ideale per me; in ogni caso atmosfera carina, personale fin troppo presente, prezzi buoni.

terzo giorno

Il terzo giorno proseguiamo la visita di Pest dedicandoci al quartiere ebraico, che percorriamo a piedi sempre secondo l’itinerario proposto dalla Lonely. Se riuscite, non mancate la visita dell’Accademia di Musica Franz Listz, i cui interni decorati sono meravigliosi. Interessante è anche la sinagoga ortodossa in stile Deco; poco distante si trova un tratto del muro del ghetto, cui si accede dal numero 15 di Király utca. A fine percorso, in Dohány utca, si trova invece la Grande Sinagoga, nel cui prezzo del biglietto è inclusa la visita guidata in lingua italiana. Anche qui vale quanto già detto inizialmente: se ne avete viste altre e più antiche questa non è imperdibile. Tuttavia è sempre un luogo tramite il quale si riflette e si fa memoria, quindi importante per questo. Dalla Sinagoga ci siamo recati al Grande Mercato coperto. Non lontano c’è il bellissimo Museo delle Arti Applicate. Al ritorno ci siamo fermati al Central Cafè, a mio parere uno dei più belli della città, per stile e qualità. Breve rientro in albergo e poi ore 18.30 crociera serale sul Danubio, molto molto affascinante. Cena al ristorante Aranyszarvas (ai piedi di Buda), la migliore in assoluto, con prelibatezze ungheresi rivisitate con grande originalità e leggerezza. Prezzi superiori alla media, ma tutti meritati.

quarto giorno

E’ l’ultimo giorno. Il nostro aereo parte alle 18, quindi abbiamo tempo fino alle 16 per girare. Con la metro più antica della città ci rechiamo in Piazza degli Eroi e di lì al parco municipale per una breve visita al castello di Vajdahunyad e alle terme Széchény. Percorriamo Andrássy út verso il centro e ci fermiamo a visitare la Casa del Terrore che ospita la mostra sulla doppia occupazione nazista e comunista. L’allestimento è molto teatrale e di forte impatto emotivo. Prendete assolutamente l’audioguida perchè senza il percorso risulta di difficile comprensione. Tappa finale è il teatro dell’Opera, ma il tempo è tiranno e possiamo solo prendere l’ultima fetta di torta nello storico caffè Művész.

Abbiamo soggiornato all’Hotel Boscolo, meraviglioso e scenografico edificio di fine novecento che ospita il mitico Café New York , nei cui locali ci siamo goduti ottime colazioni. Se dovessi tornare, sceglierei un albergo anche meno bello, ma con vista sul Danubio che a mio avviso resta il punto di forza della città.



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