Viaggio in California
L’aereo è stato prenotato a inizio maggio al costo di 865 €. Siamo partiti in 3 ragazzi di 26 anni il 25/08/14 da Milano con la Scandinavian Airlines alla volta di San Francisco con scalo a Copenhagen. Siamo arrivati a SF il 26/08 alle 15:30 ora locale e siamo andati al noleggio auto che dista 3 o 4 fermate di metro (un trenino gratuito che gira per l’aeroporto).
Abbiamo ritirato la nostra auto ( un SUV Dodge) noleggiata 2 settimane prima su internet (rentalcars.com) al costo di 170 € circa per 9 giorni. Non ci fanno pagare i due guidatori aggiuntivi e non prendiamo il navigatore ma per tutta la vacanza ci orientiamo con il GPS dell’Iphone oltre ad avere un buon senso dell’orientamento. La compagnia noleggiatrice è stata la Budget.
Appena ritirata la macchina ci mettiamo in viaggio verso Santa Cruz (circa 100 km a sud dell’aeroporto). Il paesaggio sulla costa è spettacolare con scogliere a picco sulla spiaggia e onde continue. Facciamo diverse tappe per scattare foto quindi in tutta la strada sulla costa il tempo da calcolare è superiore rispetto a quello delle mappe. Giunti a Santa Cruz all’imbrunire andiamo all’ostello prenotato appena fuori l’aeroporto tramite internet (booking.com). L’ostello si chiama Coastview Inn ed è a due passi dal mare e dal molo. Facciamo un giro sul molo dove ci sono i leoni marini e mangiamo in uno dei ristoranti sempre sul molo non rimanendo soddisfatti (35 $ a testa per del pesce normalissimo) e ce ne torniamo inn camera stanchi dal viaggio e dal jet lag. Spendiamo 110 $ in tre per una notte e la mattina c’è anche una discreta colazione con caffè, toast e merendine. La mattina seguente faciamo un rapido giro al luna park sulla spiaggia e partiamo di buon ora alla volta di Santa Barbara (450 km a sud circa).
Il paesaggio è sempre bellissimo con le solite scogliere, il mare blu e dei tratti nella foresta a picco sul mare (foresta di Los Padres). Mangiamo per strada in un ristorantino messicano spendendo 12 $ a testa e arriviamo a Santa Barbara. Abbiamo prenotato l’ostello di cui non ricordo il nome sempre su booking.com il giorno prima spendendo 100 $ circa in tre per una notte. Lasciati i bagagli in camera facciamo un giro su State Street (a due traverse dall’ostello) che è la via principale della città piena di negozi, ristoranti e bar. Mangiamo in un ristorantino messicano spendendo 20 $ e rimanendo soddisfatti. La sera purtroppo non troviamo niente da fare, al contrario di quanto ci aveva detto il nostro amico che ci era stato a luglio ed era pieno di feste e giovani ovunque, perchè le scuole sono iniziate proprio questa settimana ed è mercoledì sera quindi torniamo delusi in camera.
Il giorno seguente facciamo colazione in ostello con caffè e andiamo a vedere il pontile. Vi sono i soliti ristoranti e i surfisti in acqua ad aspettare le onde. La spiaggia non è belle ed è piena di alghe. Bello è invece il campo da football del SBCC (Santa barbara city college) proprio in riva al mare. Facciamo qualche acquisto nei negozi e via verso Los Angeles (150 km circa). Ci fermiamo a mangiare in un ristorantino di pesce poco dopo Malibu (che non visitiamo su consiglio del nostro amico) rimanendo molto soddisfatti.
Prima di entrare in Los Angeles ci fermiamo a visitare il Getty Center, un museo su una collina da cui si gode della vista sulla città. Il museo è formato da diversi edifici bianchi e da giardini ben curati. Il parcheggio costa 15 $ ed è anche il biglietto di ingresso quindi spendiamo 5 $ a testa e si può anche entrare a vedere i dipinti esposti. Il museo si raggiunge tramite una navetta su binari inclusa nel prezzo che ti porta in cima alla collina. Scesi dal Getty andiamo a visitare la vicina UCLA (university california los angeles) dove facciamo qualche acquisto allo store ufficiale. Il campus è grandissimo e non di particolare bellezza comunque vale la pena visitarlo anche perchè è una delle università più importanti degli USA. Usciti dal campus ci dirigiamo al nostro hotel passando per il bellissimo quartiere di Beverly Hills con le sue ville con prati curatissimi. Seguiamo il famoso Sunset Boulevard fino all’hotel situato a due passi dal Walk of Fame (le stelle con le impronte delle star). l Walk of Fame è lunghissimo e situato su Hollywood Boulevard che è la parallela di Sunset Boulevard. Non è niente di eccezionale anche perchè ci sono molti turisti che si fermano per fare le foto quindi se cercate qualche star in particolare sarà difficile trovarla. Su Hollywood Boulevard ci sono negozi, ristoranti bar ecc. Appena si esce un attimo da questa via sembra di stare in una zona “malfamata” anche se in realtà è tranquilla. La zona dove ci sono i locali notturni è l’inizio del Sunset Boulevard verso ovest che si chiama Sunset Strip. Dormiamo due notti in un Hotel a 250 $ circa totali dove ci sono wifi e garage a pagamento, colazione con caffè e ciambelle in piedi davanti al bancone della reception: sconsigliatissimo. Purtroppo i prezzi nella zona centrale di LA sono tutti alti.
Il giorno dopo visitiamo Venice Beach, tranquillo quartiere sull’oceano, e Santa Monica col famoso pontile che ospita il luna park. Sul molo ci sono negozi e ristoranti (bubba gump) ma soprattutto centinaia di turisti. L’oceano è gelato quindi evitiamo il bagno e torniamo all’hotel. La sera andiamo sul Sunset Strip dove la vita notturna pullula e andiamo in un bar-discoteca a bere qualcosa. La mattina seguente ci alziamo di buon’ora e andiamo a Downtown per visitare la Walt Disney Concet Hall del famoso architetto Frank Ghery. L’ingresso è gratuito e si ha anche l’audioguida. Vale la pena da visitare perchè è molto particolare, tutta costruita in titanio. Visitiamo lo Staples Center, solo fuori purtroppo perchè era chiuso, e dopo aver mangiato un boccone partiamo per Las Vegas (450 km circa a nord-est). Dovremmo metterci 4 ore e mezza ma c’è un traffico infernale fuori Los Angeles nonostante l’autostrada abbia 7 corsie e ce ne mettiamo 6. Il paesaggio del deserto è bellissimo anche se dopo un pò diventa noioso. Prendiamo il nostro amico ll’aeroporto giunto in aereo da San Francisco e via all’hotel Luxor (450 $ due notti in 4 con parcheggio gratuito). L’hotel è a sud della città a circa 2 km dal centro vero e proprio che è l’hotel Bellagio. I prezzi sono bassi data la molta concorrenza che si fanno gli alberghi. La struttura è un po’ vecchiotta (costruito a inizio anni ’90) ma la camera è grande. Nell’hotel ci sono starbucks, mcdonald’s e altri posti dove mangiare più l’immancabile casinò. In America non si può consumare alcolici in strada ma qui a Las Vegas invece è possibile infatti quasi tutti bevono birre, wiskhy ecc. in strada e nella hall. Nei casinò si può anche fumare liberamente. Passiamo la serata entrando nei vari casinò fino alle 4 del mattino e andiamo a letto. Fa un caldo infernale la sera come il giorno, il vento sulla faccia è bollente e la ressa per le strade è di quelle mai viste visto che siamo inconsapevolmente ma piacevolmente capitati a Vegas durante il weekend del Labor Day (il 1 Maggio americano).
Il giorno dopo veniamo a sapere di un pool party all’hotel Drai’s che scatta a mezzogiorno e termina alle 19. Ci andiamo e rimaniamo di sasso allo spettacolo che ci si presenta: belle ragazze ovunque, piscine, musica a tutto volume e una vista sul Caesars Palace stupenda. Passiamo l’intera giornata alla festa spendendo molto ovviamente (50 $ di ingresso senza consumazioni) e torniamo in hotel soddisfattissimi. La sera andiamo alla discoteca del hotel Mandalay Bay dove suona il famoso Carl Cox (44 $ senza consumazione). Usciamo alle 6 di mattina e andiamo a dormire. La mattina partiamo in direzione Grand Canyon sapendo che non sarà una passeggiata (200 km circa a est). Visitiamo la famosa Hoover Dam ( una diga sul fiume Colorado) e dopo varie peripezie e centinaia di foto scattate lungo la strada che inconsapevolmente abbiamo allungato di parecchio arriviamo finalmente quasi all’imbrunire al Grand Canyon. E’ bene precisare che il Grand Canyon ha molti punti interessanti, noi per vicinanza siamo andati allo Skywalk, il balcone in vetro che permette di stare sospesi nel vuoto. Paghiamo 40 $ a testa per accedere alla cima del canyon e lo spettacolo è indescrivibile poi siamo quasi al tramonto e la luce è meravigliosa. Non saliamo sullo Skywalk (altri 30$) perchè avevamo letto su internet che non era poi chissà che. Torniamo verso Las Vegas e passiamo la notte in un hotel casino fuori città a 64 $ in 4. La mattina oltrepassiamo Vegas e andiamo verso la Death Valley. Il paesaggio è ovviamente desertico ma molto vario fino a che non entriamo nella valle vera e propria (20 $ a macchina per entrare). Ci fermiamo al Zabriskie Point che è proprio sulla strada a scattare delle foto al particolarissimo paesaggio e proseguiamo verso la zona desertica famosissima con il terreno bianco e crepato dalla siccità. Fate benzina prima di entrare nella valle perchè ci sono due benzinai che costano parecchio (piu di 6 dollari al gallone contro i 3,5-4,5 delle città). Usciti dalla valle attraverso una strada molto pendente in salita mangiamo qualcosa in strada e facciamo rotta verso il Sequoia Park. Ci rendiamo presto conto che la strada sarebbe troppo lunga quindi chiediamo indicazioni e ci dicono di visitare il Trail of 100 giants ( sentiero dei 100 giganti). Lo raggiungiamo dopo circa 2 ore di macchina su e giu’ per le montagne. Le sequoie sono spettacolari, enormi con i tronchi scavati e scattiamo un sacco di foto. Anche qui è l’imbrunire quindi scendiamo verso la civiltà. La strada è buia e tortuosa e ci perdiamo anche ma riusciamo ad arrivare a una cittadina dove ceniamo. Prenotiamo l’hotel e andiamo verso Los Banos che è in strada verso San Francisco. Dormiamo al Maple Inn per 70 $ in 4.
La mattina partiamo per SF e arriviamo all’aeroporto per riconsegnare la macchina alle 11. Prendiamo la metro e in 40 minuti siamo all’Orange Hostel, prorpio in centro città vicino all’Hilton Hotel e a Union Square. Paghiamo 582 $ in tre per 4 notti. L’ostello è carino con colazione a base di waffle, latte, caffè: consigliato. Da evitare Turkey Street ed Ellis Street che sono piene di senzatetto. Bisogna sapere che a SF, diversamente dalle altre città americane, essendo una città “liberale” i senzatetto posso stare per strada senza avere problemi con la legge quindi ci sono gruppi di barboni che dormono e bivaccano per strada. Sono innocui, almeno quelli che abbiamo incontrato noi però è bene non fidarsi. Chiedono qualche moneta ma se dici di no se ne vanno senza fare storie. Depositati i bagagli in camera andiamo con nostro amico che ci fa da guida, essendo in città da 5 mesi, verso nord e verso i moli. Passiamo a piedi per il centro e dentro Little Italy la cui strada principale è Columbus Avenue. Visitiamo il famoso Pier 39 con i suoi leoni marini e la Lombard Street rimanendo favorevolmente impressionati. La sera conosciamo dei suoi compagni di scuola e mangiamo a un ristorante thailandese per soli 12 $.
Il giorno dopo andiamo al quartiere hippie di Haight-Ashbury e il quartiere gay di Castro. Mangiamo un buonissimo e grandissimo panino da Ike’s Place (è comparso in Man vs Food) e con il pullman prima e la metropolitana poi attraversiamo la baia e visitiamo l’università di Berkeley. Rimaniamo un po’ delusi purtroppo visti gli edifici non belli e il campus non facile da visitare. Al giovedì si va a ballare in un locale vicino e alle 2 tutti a letto. La mattina seguente facciamo un po’ di shopping e ci troviamo al Pier 33 alle 15:50 per partire verso Alcatraz ( biglietto preso un mese prima su internet a 38 $ a persona). Bisogna prenotare prima perchè i biglietti vanno a ruba e ci sono i bagarini che li rivendono a un costo molto più alto se si comprano in loco. 10 minuti di traghetto e siamo sull’isola. Ci danno l’audioguida in italiano che spiega la storia e ti fa seguire un percorso stabilito. Le sensazioni sono uniche, è da vedere assolutamente. Dopo 2 ore circa il tour è finito e torniamo con il traghetto sulla terraferma. Sull’isola come in tutta la città c’è molto vento e il clima cambia in fretta quindi portatevi sempre nello zaino una felpa. Sabato noleggiamo le bici (18 $ a testa) e attraversiamo il Golden Gate Bridge. Sul ponte c’è un vento pazzesco che ti soffia contro e si fa molta fatica a pedalare. Dopo 13 km dal noleggio sito vicino a Union Square arriviamo alla cittadina di Sausalito dove mangiamo del pesce e partiamo nel senso contrario. Scendiamo verso il Golden Gate Park dove visitiamo i musei di Herzog & De Meuron e quello di Renzo Piano e torniamo al noleggio. Non credete al video che scorre nel noleggio con la famiglia felice che pedala per la città. SF è un sali e scendi unico e si fa molta fatica. Abbiamo noleggiato le bici alle 11 e le abbiamo riconsegnate alle 18 sfiniti dopo 30 km di pedalate su e giù e sempre controvento. Questa è stata l’unica cosa negativa della vacanza. La sera andiamo alla discoteca Infusion ( 20 $) vicina alla fermata della metro di Powell. Bel locale e bella musica.
La mattina finiamo gli acquisti in Market Street che è la strada principale della città e nel primo pomeriggio torniamo all’aeroporto con la metro pronti al viaggio di ritorno. La vacanza è stata stupenda, spettacolare. Abbiamo visto mare, montagna, deserto, foresta. Paesaggi bellissimi, gente accogliente e disponibile. La vacanza è un po’ costosa infatti ci siamo un po’ contenuti col mangiare e gli alberghi, purtroppo siamo ancora 3 studenti. Ad avere tempo bisognerebbe visitare anche San Diego che mi hanno detto sia molto bella quindi 15 notti sarebbero perfette.
NB: il cambio euro/dollaro era 1.31 quindi 1 € = 1.31 $
La benzina costava da 3.5 $ al gallone a 4.5 $ al gallone
L’unico hotel prenotato dall’Italia è stato quello di SF, gli altri li abbiamo prenotati il giorno prima o poche ore prima
L’ingresso nelle discoteche è sempre senza consumazione
Fino a SF non abbiamo mai incontrato una nuvola ma giunti a SF bisogna coprirsi perchè ha un clima diverso dal sud della California
Le spese totali sono state: 865 € di volo + 350/400 € di hotel per 12 notti + 50 € di noleggio auto + 50 € di benzina + 800/1000 € di extra (cibo, shopping, ingressi ai parchi ecc.).
In totale circa 2200/2300 € a persona.