Halloween in Transilvania 2

A spasso nella terra di Dracula
Scritto da: corfiati.marco
halloween in transilvania 2
Partenza il: 30/10/2013
Ritorno il: 03/11/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Birra spillata, tre amici e la voglia di fare un viaggio insolito… è così che è nata in un’afosa notte torinese di fine settembre la nostra idea di trascorrere halloween in Transilvania. Ed è stato davanti a quei boccali di birra rinfrescanti che abbiamo prenotato seduta stante il nostro volo che da li a un mese ci avrebbe portato direttamente nel cuore della terra di Dracula. Dopo quel semplice “touch” sullo schermo dello smartphone ecco materializzarsi nelle nostre menti immagini di castelli, di colline piene di croci che emergono dalla nebbia, di cavalli imbizzarriti e di lune piene, di licantropi e vampiri…e devo dire che mai ci saremo aspettati di vedersi materializzare tutte le nostre visioni.

La notte ci accoglie al Transylvania Airport (Targu Mures), turisti sprovveduti senza mappe e alla ricerca del nostro albergo a più di 100km. L’avventura comincia e noi non abbiamo nemmeno un paletto di legno o una collana d’aglio!

La nostra base diventa Sibiu, dove “le case hanno gli occhi”. E’ davvero impressionante notare come queste finestre praticate nei tetti della città vecchia sembrano dei veri occhi socchiusi che ti scrutano e sembrano volerti avvisare dei pericoli che si nascondono nella nebbia, da cui emergono campanili, statue ieratiche di cattedratici e stormi di corvi.

Attraversiamo il ponte delle bugie, tastando la sua leggendaria solidità con le nostre migliori frasi irrealistiche e ci dirigiamo verso la piazza piccola, habitat dei commercianti più onesti che leggenda abbia mai tramandato. Ovunque chiese ricche di icone dorate e vetrate con cavalieri che trafiggono mostri alati.

L’atmosfera un po’ decadente della città ci spinge a cercare un’altra meta dove trascorrere la notte dove in tutto il mondo le anime dei trapassati camminano insieme a quelle dei vivi.

Ci dirigiamo verso Sighisoara, città natale del conte su cui si è più scritto, favoleggiato e girato film della storia e che proprio ad halloween ritorna a essere condottiero… del suo esercito di mostri!

Le campagne e i boschi che attraversiamo sono permeate di una fitta nebbia, che oscura il sole e ci immerge in un paesaggio degno del miglior film horror. Eppure tra queste nebbie scopriamo anche la povertà di una regione che cerca di mantenersi al passo con la civiltà ma vive ancora immersa in un medioevo che sembra difficile da superare. Carretti trainati da cavalli che sfilano tra i tir, paesi con catapecchie di legno e canali di scolo, animali in libertà e qualche rolex che ammicca dal polso di un tracotante rom che ci scruta dalla sua BMW.

Sembriamo degli extraterrestri e la vita del paese si ferma al nostro passaggio, regalandoci un fermo immagine dai colori vivaci ma dalle facce tristi e truci. Sofferenza, duro lavoro eppure anche sorrisi e saluti sinceri verso un gruppo di ragazzi stupiti di vedere una realtà che non pensavano potesse ancora esistere fuori dai film .

Arriviamo a Sighisoara, lì dove Dracula è una divinità, tanto che il suo ritratto è venduto a fianco a quello della Madonna. Superate le lapidi all’ingresso del paese e sotto il campanile che ogni ora offre lo spettacolo di una danza tra figure antiche di secoli, si erge la casa in cui nacque Vlad l’impalatore, terrore dei turchi e signore della Transilvania.

Probabilmente il signore di queste terre avrebbe morso volentieri il collo di qualcuno se avesse saputo che la sua casa di nascita si sarebbe trasformata in un ristorante dove abbondano riferimenti al sangue e al vampirismo, tanto da mangiare dolci a forma di pipistrello sotto un pergolato addobbato di collane d’aglio e dove potrete anche visitare la camera in cui nacque il conte e… farvi una foto con lui! Infatti il proprietario ha trasformato questo luogo di culto per gli amanti della leggenda del vampiro in una apotesi del trash, con scheletri impiccati fluorescenti, tendaggi rossi, luci soffuse e una tomba da cui si alza a comando un disgraziatissimo rumeno costretto a sudare in un abito completo di cilindro e a far del suo meglio per non far sbavare i quintali di cerone e trucco davanti al flash delle macchinette fotografiche.

Eppure la città nasconde qualcosa di veramente unico, una scalinata coperta interamente realizzata in legno (scara scolii) che si arrampica su una collina e da cui sbucherete, dopo moltissimi gradini, in un cimitero dove le tombe sembrano crescere le une sulle altre e dove le luci dei lumini rossi e i fumi di qualche fuocherello vi riporterà all’atmosfera più halloweenesca che potrete immaginare, specie se poi come noi troverete anche le prove musicali di una festa in maschera di ragazzi ad allietarvie spaventarvi, con musiche gotiche e dai clori scuri accompagnate dai corvi… onnipresenti.

Tra la fitta nebbia e il freddo pungente incontriamo due abruzzesi, che come noi son venuti a cercare qui la genesi di una festa di halloween di cui però si vedono a malapena le atmosfere. Infatti a parte un evento organizzato esclusivamente per turisti che si riduce a una sfilata di persone che si fanno fotografare a fianco di vampiresse molto provocanti, tutto torna a essere avvolto nella nebbia… e anche noi.

Con il sorgere del sole anche la nostra voglia di visitare rinasce e così decidiamo di soddisfare il desiderio che tutti i bambini hanno (e che noi abbiamo conservato fino ad ora)… vedere il castello del conte Dracula!

Così ci dirigiamo verso Brasov e qui scopriamo che la Transilvania ha anche una zona ricca , dove non sono i vampiri a usare le povere genti come nutrimento ma esattamente l’opposto. Ed è così che vicino alla ricca città di Brasov, piena di negozi, locali e toponimi holliwoodiani, si estende ai piedi del castello da cui Vlad comandò le sue truppe un parco giochi a tema vampiri dove le bancarelle moderne si amalgamano a quelle della tradizione. Solo così potrete trovare maschere di legno e peli tipiche rumene a fianco a quelle di scream e hot dog venduti assieme a formaggi che profumano ancora di erba.

Il castello sovrasta questo mercato e sembra quasi volersene distaccare. Si aggrappa coraggioso alla rupe da cui sovrasata il territorio che un tempo vide punteggiato di nemici impalati e che ora invece vede popolato di figuranti travestiti da lupi mannari e vampiri. Il castello è un esaltazione del mito del conte nella sua figura storica e a ricordare la sua veste leggendaria sono solo alcuni visitatori che si aggirano impacciati nei loro visti da film horror in questo luogo cult.

Il castello di Peles nelle vicnanze ci trasporta infine in un atmosfera bavarese che sembra irreale tra questi boschi a meno di non pensare che qualcuno abbia voluto smontare un castello tedesco e ricostruirlo qui per puro divertimento, scombussolati geograficamente e artisticamente cerchiamo quindi di riordinare le idee con un “ticket for the hell”, uno shot infiammato bevuto tra streghe ammiccanti e diavoli cornuti.

Giorno prima della partenza, cosa visitare? Siamo appagati eppure sappiamo che la Transilvania ha ancora dei tesori nascosti, per noi cultori della saga dei vampiri. Il castello di Corvino, signore di Ungheria e acerrimo nemico di Vlad ci aspetta (castello Hunyad a Hunedoara).

Assolutamente introvabile e quasi dimenticato, si erge questo fantastico castello, dal cui signore prende il via la saga di Underwoorld, nuova frontiera del mito di Stocker. Un castello in cui vi perderete, vi soprenderete e vi divertirete. Pur se abbandonato rispetto a quello di Dracula, conserva in se ancora un fascino che la modernità non sembra poter intaccare e di certo non verrà intaccato il terrore che questo posto cova nelle sue segrete, luogo di torture ancora oggi visitabile.

Le campagne brumose ci conducono verso Alba Iulia e qui scopriamo i segni che i nostri avi hanno lasciato: accampamenti a guardia della ferocia dacia e vessilli dalle teste lupesche che oggi sono diventati monumenti che ululano attraverso i secoli.

Ormai il nostro viaggio giunge al termine, un viaggio in un paese che prosegue la sua vita tra vestigia di una dittatura severa, scene di vita da libro medioevale, colori zingareschi, boschi, lune piene e leggende che qui prendono forma nella nebbia. Un paese che insegue mostri leggendari ed è inseguito da mostri di povertà e miseria.

Salutiamo la Transilvania in una notte nebbiosa che si colora ancora delle luci rosse dei lumini che affollano i cimiteri sulle colline che ci circondano, spandendo inquietanti bagliori tra le ombre di lapidi e croci.



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