Una settimana di mare, relax e silenzio sull’isola di Kaprije di Croazia
1° giorno – Partenza da Savona con destinazione Trieste
Si parte da Savona verso le ore 9.00 per giungere nel primo pomeriggio a Trieste dove è prevista una breve visita ed un pernottamento presso l’hotel Duchi d’Aosta in Piazza dell’Unità d’Italia: la splendida e famosa piazza di Trieste. Si tratta di una sistemazione molto confortevole prima di ritirarsi sull’isola.
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L’arrivo, in ritardo rispetto alla tabella di marcia a causa del forte traffico tipico della settimana ferragostana, avviene alle ore 16,30 in hotel. Il tempo di una doccia veloce e subito si parte per un giro tra le bellissime vie della città che si conclude al Buffet da Pepi con una cena a base di carne di maiale: si tratta di una trattoria tipica che offre carne di maiale (tutte le parti del maiale: per gli intenditori si possono gustare anche orecchie e piedini) e prosciutti accompagnati da crauti, patate e un buon vino rosso della casa. La serata termina con una breve passeggiata sul pontile ed in Piazza dell’Unità illuminata per la notte. Foto e a letto per riposare.
2° giorno – Partenza da Trieste per Sibenik e l’isola di Kaprije
Dopo una colazione al bar dell’albergo sulla splendida piazza triestina si parte alle ore 8.30 per la Croazia. Dopo pochi chilometri si entra subito in Slovenia e si percorre una bellissima strada statale tra paesaggi montani e paesini ricchi di trattorie con i maialini messi in mostra ad arrostire sullo spiedo. Dopo una quarantina di chilometri si raggiunge il confine con la Croazia, si passa la dogana e comincia una autostrada che ci conduce a Sibenik (pedaggio 163 Kune = circa € 23,00 pagabile sia in euro che in moneta locale). Si incontrano paesaggi bellissimi: dai monti si scende gradatamente verso il mare. Pochi chilometri prima dell’uscita di Sibenik sull’autostrada si incontra un punto panoramico sul paesino di Skradin punto di ingresso al parco nazionale di Krka. Arriviamo a Sibenik alle ore 15.00. Come da accordi contattiamo il marito della gestrice della pensione Gulin (in cui abbiamo con ampio anticipo prenotato il nostro soggiorno sull’isola) per lasciare la macchina sulla terraferma e per essere accompagnati al traghetto. Si presenta un uomo tra i cinquanta e sessanta anni (Nico) che in un italiano un po’ stentato ma comprensibile ed un forte accento slavo ci informa che, a causa di una lettura errata degli orari feriali e festivi del traghetto, il primo ed unico trasporto per l’isola salperà alle 20.10 (in effetti per chi vive nella tranquillità dell’isola è facile perdere la cognizione del tempo). Stanchi ma senza perderci d’animo sistemiamo l’auto in un cortile privato di un amico dei proprietari della pensione a pagamento ed al coperto (€ 25,00 per una settimana): sull’isola sono vietati veicoli a motore. Nico ci accompagna in una spiaggia di ciottoli molto bella, attrezzata con spogliatoio libero, docce, zona attrezzata per attività sportive e locale con bar e terrazza sul mare e, prima di imbarcarci, riusciamo a fare anche un piccolo giro nella cittadina. Finalmente alle ore 20.10 partiamo per l’isola e dopo un tragitto di circa 45 minuti (traghetto 30 Kune a persona = circa 4,50 euro) arriviamo, già al calare del buio, nel piccolissimo porticciolo di Kaprije. Carichiamo i bagagli su un piccolo carrellino e dopo circa 10 minuti di strada arriviamo alla pensione Gulin dove conosciamo la Sig.ra Nada sorseggiando una birra croata. Breve salto in camera per una doccia e poi a cena. Cena semplice ma buonissima: branzini alla griglia accompagnati da verdure bollite passate in padella. Siamo gli unici ospiti e ciò che ci stupisce è il quasi totale silenzio: si sentono solo lo sciabordio del mare ed il frinire di grilli e cicale. Alle ore 22.15 andiamo in camera: è molto piccola e composta da due letti singoli separati da un piccolo comodino, un armadio ed una poltrona ma completa di bagno piccolo ma funzionale. Il punto di forza della sistemazione è sicuramente il terrazzino privato con affaccio sul mare.
3°-4°-5°-6° giorno – Alla scoperta dell’isola di Kaprije
Al risveglio, grazie alla posizione lievemente sopraelevata della pensione dal livello del mare, dal nostro terrazzino riusciamo a farci un’idea della topografia di Kaprije (che è di soli 7 Km quadrati). Isola ricca di pendii ricoperti di ulivi con un meraviglioso porto naturale. Le giornate sull’isola trascorrono piacevolmente nella massima tranquillità e rilassatezza: sveglia spontanea intorno alle ore 7.00 (la sera si va a letto presto e si riposa benissimo); passeggiata mattutina alla scoperta dell’isola di circa un’ora e mezza attraverso alcune stradine che portano dall’altra parte dell’isola in bellissime insenature sul mare; sosta al bar nella piazzetta del paese per un espresso buono ed un succo di arancia fresco; rientro alla pensione per la vera colazione alle ore 9.00 (salumi, formaggio, uova, pomodori, succo di frutta e sorta di cappuccino); ore di sole, lettura e relax sul moletto privato della pensione dotato di due lettini (un po’ vecchi ma funzionali); pranzo alle 13.00 (primo a base di carne o di pesce e insalata); riposino pomeridiano in camera; nuovamente moletto privato; passeggiatina serale di un’oretta pre-cena (abbiamo esplorato anche parti dell’isola poco accessibili ma con viste mozzafiato); aperitivo nel baretto del mattino (munito di wi-fi libero); cena alle ore 20.30 a base di pesce o di carne a nostra scelta (grazie all’ospitalità dei titolari della pensione abbiamo assaggiato anche piatti tipici del posto); a dormire non oltre le 22.00.
L’isola offre certamente tanta tranquillità, una natura molto spontanea caratterizzata da terrazzamenti ormai in gran parte abbandonati coltivati a ulivi, fichi, melograni e da qualche pineta. Completamente priva di auto o veicoli a motore (abbiamo notato solo due piccoli trattori) offre lo stretto indispensabile: oltre alla pensione che ci ha ospitati annovera tre ristoranti, un piccolo market, due piccole strutture ricettive raggiungibili solo da diportisti; un bar, un’edicola (dove in ritardo di un giorno arriva anche il Corriere della Sera che è stato l’unico collegamento con il nostro Paese durante il soggiorno sull’isola), una chiesetta con annesso cimitero, un piccolo negozietto di souvenir realizzato nel cortile privato di una casetta.
Tra lettura, nuotate, riposini, tentativi di pesca con un piccolo bolentino di polistirolo acquistato al market, passeggiate e mangiate abbiamo raggiunto il nostro scopo: isolamento completo dallo stress quotidiano e riposo assoluto.
7° giorno – Visita la parco naturale di Krka
Il venerdì ci rechiamo al parco Nazionale del Krka. Alle ore 6.15 prendiamo il traghetto per tornare sulla terraferma ed alle 9.00 il pullman che dal porto di Sibenik ci porta direttamente a Skradin da dove parte un battello sul fiume per raggiungere l’ingresso del parco (entrata 110 Kune a persona = circa 15,00 euro) in cui le attrazioni principali sono le spettacolari cascate che il fiume Krka ha scavato nelle rocce calcaree con dislivelli anche di 200 metri. L’ambiente offre molte cose da vedere: le cascate di Skardona (Skradinski buk), l’isola di Visovac, le cascate di Rog (Roski Slap), il monastero di Krka raggiungili con traghetti: noi siamo riusciti a visitare solo la parte più a valle del fiume: le Skradinski buk (vi consigliamo di prenotare le escursioni in traghetto prima di raggiungere il parco). Il parco è attrezzato con punti di ristoro, aree pic-nic, punti panoramici e zone balneabili ed ospita al proprio interno un museo a cielo aperto: si possono visitare vecchie costruzioni, mulini, stalle, botteghe e la prima centrale elettrica europea. Dopo una bella passeggiata, un pic-nic sul prato ed un bagno rinfrescante nel fiume si torna a Skradin per riprendere il pullman del rientro a Sibenik non prima di aver fatto un breve giro nelle viuzze del paesino (piccolo ma molto suggestivo). Tornati a Sibenik in attesa del traghetto per l’isola di Kaprije abbiamo il tempo per visitare con calma la bellissima cittadina caratterizzata da piccole piazzette collegate da stradine di che salgono dal e scendono al mare. Tutta la parte vecchia della città ricca di belle costruzioni e splendide chiese in travertino, sormontata da una grande fortezza: l’effetto è particolarmente suggestivo sia nelle prime ore del giorno che al tramonto. La zona del porticciolo e l’interno della parte vecchia della cittadina sono ricche di negozi, ristoranti, alberghi e locali di vario tipo. Dopo un aperitivo sulla bella terrazza di un wine bar del porto alle ore 20.10 ci imbarchiamo per tornare sull’isola: ci aspettano un piatto tipico croato a base di carne (la peka: carne di vitello, maiale ed agnello arrosto cotta all’interno di una campana messa sulla brace) ed un meritato riposo.
8° giorno – Riposo e preparativi per la partenza
Riprendiamo le nostre solite abitudini sull’isola cercando di assaporarci al massimo la tranquillità e la bellezza del posto. Anche durante l’ultimo giorno l’isola ci regala una giornata molto bella e rilassante. Troviamo comunque il tempo per preparare, senza troppo stress, le valigie per la partenza del giorno dopo. L’ultima cena con Nico e Nada si conclude con una grappa, il saldo dei conti (pensione completa € 36,00 a persona pagabili sia in moneta locale che in euro) ma soprattutto con una bella chiacchierata sulla politica e sull’Europa in un miscuglio di lingue (inglese, italiano e croato) e gesti che comunque ci permettono di capirci e di condividere alcune riflessioni sul futuro dei nostri due Paesi. Ci congediamo con Nico che non vedremo più e ci accordiamo con Nada la quale il mattino dopo ci accompagnerà sulla terraferma per commissioni sue.
9° giorno – Ritorno a casa
Ore 5.00 sveglia per prendere il traghetto delle 6.15 per Sibenik. L’isola ci offre un bellissimo risveglio nella penombra del mattino. Arrivati sulla terraferma salutiamo e ringraziamo Nada e carichiamo le valigie sul furgone dell’amico di Nico che ci accompagna a riprendere la nostra macchina. Decidiamo di fare colazione ancora a Sibenik e poi partiamo per il ritorno a casa: 980 Km ci dividono da Savona. Il viaggio di ritorno scorre veloce e tranquillo: poche fermate (un breve pic-nic in un’area attrezzata in Slovenia e brevi soste in autogrill) e tanta autostrada. Alle ore 18.30 arrivo a casa.
BREVE COMMENTO: bella esperienza da consigliare a chi vuole realmente estraniarsi dalla routine e rilassarsi completamente.