Olanda in auto, passando per cinque stati

Il paese della natura, dei mulini e dei canali, patria delle dighe e dell'ingegneria (contro la minaccia del mare)
Scritto da: anelanna
Partenza il: 10/08/2014
Ritorno il: 29/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Un viaggio, un’esperienza di un popolo nell’eterna lotta contro il mare…

I GIORNO 10 AGOSTO

Eh sì, questa volta non si parte come gli altri anni, con l’alba, ma con un orario più comodo, ovvero, attorno alle 9:30 del mattino, così ci dedichiamo alle valigie. Partenza con destinazione la Germania, zona Foresta nera, che fungerà da prima tappa. Viaggio in automobile senza intoppi, fino a che non arriviamo in Svizzera al tunnel del San Gottardo. Un autentico delirio! Ebbene, cominciano già le file di auto ben 25 km prima del traforo, alla galleria Biaschina. Poi, giunti a 15 km, comincia un altro blocco di macchine, senza stazioni di servizio, senza nulla. Tutto questo perché gli svizzeri hanno questa strana organizzazione di mettere dei semafori e far passare dentro al tunnel tre o quattro macchine, poi altra fila. Siccome era già pomeriggio e entro le 20 avevamo il check-in, chiamo l’hotel tedesco per anticipare che saremmo arrivati dopo quell’orario. Nel frattempo deviamo dall’incubo San Gottardo ( e si paga pure il bollino ) e ci troviamo col satellitare impazzito, che allungava l’orario di arrivo, oltre che perdeva il segnale, perché la deviazione alternativa che il dispositivo ci consigliava, era in mezzo alle bellissime montagne. Abbiamo percorso tornanti e due passi di montagna, il Nufenen Pass a m 2475 ( panorama da mozzafiato, freddo incredibile ) e il Grimsel Pass. Finalmente si giunge di nuovo in autostrada verso Lucerna, poi Basilea e infine si giunge in Germania a Staufen Im Breisgau, dove avevamo pernottato per la notte. Piove già e andiamo a cena nell’unico posto di fronte all’albergo.

II GIORNO 11 AGOSTO

Il tempo non è un granchè e dopo colazione, partiamo per Aachen ( Aquisgrana ). Peccato, perché se ieri fossimo giunti prima in albergo, avremmo visitato questo grazioso paesino delle fiabe, dove c’è una collinetta con in cima le rovine di un castello e tutto intorno una circonferenza di vigneti. Il viaggio verso Aachen procede bene, il tempo migliora. Si giunge nella cittadina tedesca al confine con Olanda e Belgio. Dopo il check-in in hotel ci riposiamo un pochino, comincia a spiovigginare. La cattedrale di Aquisgrana la visiteremo il giorno dopo, in quanto chiude presto. La sera sera facciamo un giro a fare qualche foto, anche se il tempo non ci regala una gran luminosità. Ceniamo in un posticino carino gestito da due ragazze, si chiama Albrecht Duhrer Gasthaus. Mangiamo bene e spendiamo poco.

III GIORNO 12 AGOSTO

Il tempo è buono, oggi si va nella prima cittadina olandese Maastricht, dista da Aache circa 40 km. Siamo nell’estremo sud olandese, quello che forse regala un terreno anche più alto rispetto a tutta l’Olanda, il viaggio scorre attraverso dolci colline basse e frutteti. Maastricht si apre a noi con la piazza principale, intima e con una bella atmosfera. Due chiese bellissime, una gotica dal campanile rosso, una romanica, dalle due torri laterali la Sint Servaas Basiliek. Premetto che la maggioranza delle chiese in Olanda sono protestanti e si paga per entrare. Proseguiamo il giro per la Grote Straat e le sue laterali, pedonali vie ricche di negozi e ristoranti. Giungiamo sul ponte antico che unisce le due rive attorno al fiume Mosa. Fotografie molto belle e con ottima luminosità. A pranzo ci deliziamo con quello che è una caratteristica del cibo olandese: il Gebakken Vis, ovvero il pesce fritto.Nella piazzetta del mercato vi sono numerose bancarelle che vendono vaschette di pesce fritto al momento. Con 6 Euri pranziamo in due sul tavolino in piedi. Un vero Street food! Nel pomeriggio ritorniamo ad Aquisgrana e andiamo a visitare la meravigliosa cattedrale, Patrimonio dell’Umanità, dove vi sono sepolti Carlo Magno e Lotario. La chiesa presenta varie forme, dal bizantino, con la sua pianta ottagonale, al gotico fino al barocco. Nell’interno mosaici come nelle chiese di Ravenna e un lampadario originale del medioevo, dono del Barbarossa. La sera ceniamo dietro alla chiesa, in un posto che si chiama Rose.

IV GIORNO 13 AGOSTO

Questa volta si parte veramente per l’Olanda, zona di nord-est, regione di Groningen. Il nostro albergo è un bed&breakfast circondato da un enorme parco, dove anche vi sono degli animali, tra cui pavoni e daini. Siamo in una dimensione diversa da quella cittadina. Campagna circondata da canali e piste ciclabili, animali di ogni tipo liberi a pascolare, e mai ne avevo visti così tanti e di tante specie, neanche in Bretagna o in Normandia. Il tempo sembra essersi fermato. Le case sono quelle basse, nordiche, con tetti a punta e spioventi, colorate o in pietravista, con abbaini e grosse finestre a piano terra. Agli olandesi piace far vedere da fuori le loro case, alle finestre ci sono piante, oppure sculture, qualche gatto di porcellana o vero. Visitiamo il porticciolo di Delfzjil, dove i negozi alle sei e mezza chiudono. Vediamo il primo mulino a vento. Ceniamo a base di pesce e birra.

V GIORNO 14 AGOSTO

Giro in campagna on the road, il paesaggio è estremamente rilassante, il cielo alterna pioggia e sole. Vediamo un altro mulino a vento e vediamo tante pale eoliche, il vento la fa da padrone qui. Attraversiamo piccoli paesi come Uithuizen, Helfzwol, per poi tornare a Delfzjil, dove per ripararci dalla pioggia entriamo in un bar friggitoria e pranziamo con un panino. La curiosità è che ci sono delle piccole vetrinette riscaldate, dove la gente a self service prende polpettine e salsicce fritte. Ne scoprirò più avanti una catena olandese che funziona proprio così, si chiama Febo. Nel pomeriggio andiamo a vedere un piccolo villaggio sul mare, di fronte a noi la costa tedesca. Il villaggio è carino e ha come caratteristica una tra le prime e più antiche dighe di contenimento del mare. Gli olandesi hanno salvaguardato il proprio paese costruendo le dighe, i canali e i mulini, se no sarebbero stati sommersi. Difatti i loro mari hanno le dune attorno. Se si sale su una duna, per camminare, o per pedalare in bicicletta, ci si accorge che il mare è più alto della terra sottostante, a volte sono solo visibili i tetti. Da qui il nome Paesi Bassi. Il villaggio in questione si chiama Termuten. Ci sono anche tre ristorantini, due di pesce e uno di carne. Ceniamo in uno dei due. La provincia di Groningen e la sua campagna, sono ricche di piccole chiese romaniche.

VI GIORNO 15 AGOSTO

Ferragosto e tempo variabile. Oggi andiamo nella città di Groningen. Viva e piena di negozi e ristoranti. Difatti pranziamo in un ristorante all’interno di un antico palazzo. Da fuori la facciata è triangolare, con il soffitto a merli, scalante. Anche l’interno è tutto in legno. Mangiamo bene. Finiamo di girare per la città, percorrendola da un canale all’altro, con la torre della chiesa gotica centrale a far da guardia. Cominciamo a vedere i primi negozi di formaggi, Edam, Gouda, ecc.. Entrare lì è come prendere un aperitivo, difatti sono presenti piatti di formaggio olandese di ogni genere in assaggio. La sera torniamo dalle nostre parti e ceniamo in un ristorante troppo forte, si chiama Eemshaven, a Losdorp, la gestione è famigliare e con cucina casalinga, very dutch! Poi in serata facciamo un giro nella graziosa Appingedam.

VII GIORNO 16 AGOSTO

Oggi tempo variabile, ma non pioverà. Andiamo a visitare il villaggio storico e caratteristico di Bourtange, circondata da canali, a forma penta stellata. Il villaggio era un’antica fortezza voluta e fatta costruire da Guglielmo D’Orange, per controllare le vie verso la Germania. Poi dopo varie vicissitudini, il villaggio è decaduto. Nel 1964 si è deciso di ristrutturarlo e riaprirlo al pubblico. Molto è stato ricostruito. L’entrata è gratuita, tranne i musei, ma sono facoltativi. All’interno un mulino a vento, case tipiche, la piazza centrale, ponti e mura, gente vestita in costumi del XVII secolo. A volte sembra di vivere in un quadro fiammingo. Nel pomeriggio ritorniamo ad Appingedam, meritava il ritorno, d’altronde ci sono i canali con case storiche, nelle quali si protendono le vecchie cucine. La sera ritorniamo a Eemshaven a cena, oltre a mangiare bene, i due titolari, marito e moglie, sono troppo simpatici.

VIII GIORNO 17 AGOSTO

Lasciamo la regione di Groningen e facciamo un viaggio in autostrada ( le autostrade sono tutte gratuite ), sulla A7. Destinazione Hoofddorp, 20 km da Amsterdam. Anche se con la A7 allunghiamo di 20 km, prendiamo questa direzione, perché a un certo punto l’autostrada percorre una diga artificiale in mezzo al mare, una diga di contenimento lunga 30 km! Si chiama Asfluidjik. Purtroppo è brutto tempo e il mare è mosso, non riusciamo a fermarci nelle piazzole a fotografare questo capolavoro di ingegneria degli anni ’30 in mezzo al mare. Qualche temerario percorre il tutto in bicicletta. Arriviamo a pomeriggio in albergo, una grossa catena internazionale americana. La stanza è molto bella, per cui molte sere a venire ceneremo in camera con cibo comprato nei supermercati olandesi. Quel giorno ci informiamo su come andare ad Amsterdam. Il nostro hotel è quasi di fronte alla stazione, per cui utilizzeremo il treno che in venti minuti porta alla capitale; i biglietti si fanno comodamente nelle macchinette. La sera ceniamo in un posto carino e raffinato che si chiama Hirondelle, dove c’è una cucina belga-olandese. Il posto ha proprio di fronte un laghetto con fontana e paperelle che navigano. Si sente solo parlare inglese, qui cenano molti businessmen anglosassoni che giungono dall’aeroporto di Schipol.

IX GIORNO 18 AGOSTO

Prendiamo il comodo treno per Amsterdam che ci lascia alla stazione di Amsterdam Central. Scopriremo che abbiamo fatto solo bene a viaggiare in treno, difatti i parcheggi sono carissimi, costano 6 Euro l’ora! Comincia a piovere, tanto per cambiare, poi torna il sole, poi piove e torna il sole, il tempo è così qui. Bisogna stare attenti a quando si attraversa, non per le macchine, ma per le biciclette, vanno a scheggia e il pedone non è proprio rispettato, anzi, spesso suonano e qualche nome non te lo mandano certo a dire. Preferisco la bicicletta olandese nella campagna olandese, in città è puro traffico, addirittura ho visto i parcheggi coperti solo per biciclette. A piazza Dam prendiamo il sole, ma arriva subito anche un grosso acquazzone, che ci costringe a rifugiarci nei grandi magazzini Magna Plaza, una sorta di Harrods olandese, molto più in piccolo. Pranziamo qui, in attesa che finisca di piovere. Poi, andiamo all’ultimo piano dell’edificio, dove c’è un grande negozio di musica, diviso per reparti. Siamo appassionati di musica e cinema, per cui compriamo un disco di un gruppo olandese famoso negli anni ’70, i Focus. Nel pomeriggio giriamo per Amsterdam e i suoi canali, case galleggianti, locali, mercato dei fiori e Hard Rock Cafè. Giungiamo fino al Rijkmuseum e ne visitiamo il book shop. Per il resto molti coffe-shop, dove pullulano ragazzini anglosassoni e italiani che vanno a fumare. C’è solo puzza fuori da questi bar. Ritorniamo la sera con la cena comprata in un market di Amsterdam. I prezzi di certe cose sono molto più bassi dei nostri.

X GIORNO 19 AGOSTO

Vogliamo andare a visitare una località di mare, si chiama Noordwjik an Zee. Bella, con una bella passeggiata, qualche stabilimento, dune. Però tira vento e il nuvolone carico di pioggia è in agguato. Pranziamo presso una di quelle bancarelle che friggono il Vis-Pesce. Poi comincia a piovere. Ci ripariamo e appena smette torniamo alla macchina. Per strada ci capita di vedere l’unico campo di tulipani, la stagione della fioritura si è appena conclusa. Nel pomeriggio andiamo nella città di Haarlem. Anche qui vi è una bella chiesa gotica, un bel municipio, vari canali e ahimè ancora un altro nuvolone carico di pioggia. La sera riceniamo da Hirondelle.

XI GIORNO 20 AGOSTO

Oggi ritorniamo ad Amsterdam in treno. Obiettivo andare a vedere il Van Gogh Museum. Giunti sul posto, decidiamo di non entrare, difatti c’è da perdere una mezza giornata in file, tra comprare i biglietti e fare un’altra fila per entrare. D’altronde di quadri di Van Gogh ne ho visti in varie mostre. Piuttosto consiglio di andare all’Heineken Experience, nella vecchia fabbrica dove nacque e si produceva la birra, oggi famosa in tutto il mondo. Oltre alla storia di come viene fabbricata la birra, si vive un’esperienza virtuale di viaggio dentro alla fabbricazione della birra, in tutte le sue fasi. Divertente! Alla fine cin cin tutti insieme. Durante la passeggiata per Amsterdam, andiamo nel quartiere a luci rosse. Le povere ragazze in vetrina sono un po’ sacrificate dentro a quei loculi. Terminiamo il giro da Concerto, il più grosso e rifornito negozio di musica di Amsterdam, dove pare anche Tarantino abbia comprato musica.

XII GIORNO 21 AGOSTO

Oggi tempo buono ma variabile, non pioverà però. Andiamo a visitare due borghi caratteristici sul mare, Volendam e Marken. Posti bellissimi di una meraviglia assoluta. Preferisco Marken, meno turistico dell’altro. Inoltre le case sono tutte di legno e colorate. Nel pomeriggio andiamo a fotografare i mulini di Zaanse Schaans, colorati. Alcuni girano le pale. Dal ponte poi facciamo foto bellissime, il sole sta battendo sui tetti e sui mulini. La sera riceniamo in stanza.

XIII GIORNO 22 AGOSTO

A Lisse, tra Leida e Haarlem, dicono che ci sono molti campi di papaveri, in particolare a Keukenhof, c’è il famoso campo con mulino a vento, che spesso è presente nelle copertine delle guide turistiche dell’Olanda. A Keukenhof il mulino c’è, ma di fiori ce ne sono pochi, già sono stati raccolti per essere venduti in tutto il mondo. Pazienza. Andiamo a Delft, cittadina storica e patria della ceramica e di Vermeer. Pranziamo e giriamo per la cittadina, e i suoi canali. Visitiamo e compriamo cd introvabili in due negozi di musica. C’è una bella cultura musicale in Olanda. Nel tardo pomeriggio andiamo a Leida, cittadina universitaria, la sera ceniamo in stanza.

XIV GIORNO 23 AGOSTO

Andiamo in mattinata a visitare la spiaggia di Scheveningen, la spiaggia di Den Haag ( L’Aia ). Oggi c’è il sole finalmente. Ma in spiaggia fa freddo, difatti qui è il paradiso di chi fa wind o kite surf. Molte sono donne. Poi andiamo a Den Haag. Bella, aristocratica, raffinata, i reali vivono qui. Il palazzo del governo ha sede qui. Il Binnenhof e il suo cortile, ci regala la splendida facciata turrita della Riddenzaal, la sala dei ricevimenti ufficiali di stato. Qui architettura storica e moderna si fondono veramente bene, accompagnate da vie eleganti e stranamente pochi canali. Pranziamo in un posto centrale e storico, a base di pane nero e formaggio Vecchia Amsterdam. Il sole splende alto, finalmente possiamo toglierci il giubbotto e girare a mezze maniche. La giornata e la voglia di sole non ci fanno andare a visitare il Mauritshuis, museo recentemente ristrutturato. La ragazza con l’orecchino di perla è qui, ma noi lo avevamo già visto questa primavera a Bologna. Tra l’altro qui non c’è fila.

XV GIORNO 24 AGOSTO

Partenza da Hoofddorp verso la regione del sud ovest dello Zeeland. Prima però ci fermiamo a Rotterdam, visto che è in strada verso il nostro albergo di Wissenkerke. La città, uno dei porti più grandi del mondo, è stata completamente ricostruita, perché venne bombardata. L’architettura moderna a noi piace, e qui ce ne è molta. Bellissimo giro, partendo dalla moderna e maestosa stazione dei treni, qui anche un negozio della squadra di calcio locale, il Feyenoord, a noi piace anche il calcio. Compriamo un gadget. Arriviamo a piedi al moderno e bellissimo Erasmus Brug, una moderna vela che unisce le due rive, mi ricorda molto quello di Calatrava visto a Valencia. Poi dalla spona opposta superiamo in Willem Brug e giungiamo al vecchio porto. Locali e ristoranti all’aperto, pieni di gente che si gode il sole. Anche noi abbiamo pranzato all’aperto sotto il sole, di fronte al ponte di Erasmus. Poi le curiose case cubiche gialle, e il ritorno verso la macchina. Nel tardo pomeriggio andiamo al parco di Kinderdjik, Patrimonio dell Umanità. 19 mulini a vento sui canali, tutti antichi. Un gioiello unico. La sera arriviamo nello Zeeland a Wissenkerke, paesino tranquillo e piccolo, con anche un mulino a vento. Ceniamo nel ristorante dell’albergo.

XVI GIORNO 25 AGOSTO

Andiamo alla spiaggia di Dishoek a camminare, ci sono dune che nascondono spiagge immense.In più file di casettine piccole con le scale, di fronte al mare, dove la gente passa qui una giornata rivolta verso la spiaggia. Meraviglioso. Poi andiamo a pranzo a Westkapelle, fermandoci prima all’ufficio del turismo locale, per acquistare una mappa dello Zeeland, purtroppo le guide dell’Olanda danno poco spazio a questa regione, che invece ne merita di più. Comincia a piovere, passiamo a Zoutelande, dove c’è una chiesetta gotica che si affaccia quasi sul mare. Ci fermiamo a prendere una cioccolata calda. Nel pomeriggio visitiamo Middelburg, capoluogo dello Zeeland. Anche qui c’è la tradizione del mercato locale, dove vendono formaggi, verdura e frutta, pesce fritto, ecc. Inoltre c’è un bel muncipio, in stile gotico fiammingo.

XVII GIORNO 26 AGOSTO

Oggi giornata di pioggia tutto il giorno purtroppo. Andiamo a Vlissingen, sul mare. Pranziamo con una zuppa di pesce. Poi visitiamo la cittadina di Goes. Oggi il tempo ci limita. Torniamo in albergo per cenare a base di Zeuwse Mosselen, le cozze che si allevano in tutto lo Zeeland. In serata, visto che aveva smesso di piovere, andiamo a perlustrare la zona della diga di Ooster-Schelde. Quanti coniglietti selvatici!

XVIII GIORNO 27 AGOSTO

Il sole! Oggi è l’ultimo giorno di Olanda e c’è il sole, le previsioni davano cielo pulito e azzurro, senza una nuvola, così è stato. Siamo ritornati a Ooster-Schelde, la diga di contenimento più famosa del sud. Tutto attorno meravigliose spiagge, lunghe e distese. La gente è in costume, ci sono 21°, ma è come ce ne fossero di più, siamo a nord e ci abbronziamo di brutto. Oggi solo passeggiate in mezzo alla natura e al mare. Talvolta qui vengono le foche a spiaggiarsi, proprio così. Andiamo a Westenschouven a pranzare sotto al sole. Un paradiso. Non sembra di essere al nord. Poi andiamo a visitare la diga di Greveningen. Ritorno in hotel, cena e passeggiata a Wissenkerke, per il saluto all’Olanda.

XIX GIORNO 28 AGOSTO

Ciao ciao Olanda, si ritorna verso casa. Attraversiamo il Belgio, il Lussemburgo, dove ci fermiamo in stazione di servizio e facciamo gasolio a ben 1,17 al L! Pazzesco, da noi non lo si fa a meno di 1,65! Di solito spendiamo 85-90 Euro, qui ne spendiamo 54 per un pieno. Inoltre, notiamo che l’autonomia è maggiore di rispetto al gasolio che facciamo in Italia. Qui ci dà 1040 km, in Italia con un pieno ce ne dà 780. Ma anche il Olanda e in Germania costavano meno (gasolio e la benzina), con un’autonomia maggiore.

Superiamo la Francia e giungiamo in Germania. Abbiamo prenotato in un magnifico hotel a Oberried, nella Foresta Nera. Hotel magnifico, con annesso ristorante magnifico. Le cameriere sono in costume tipico. Giriamo dopo cena per il paesino.

XX GIORNO 29 AGOSTO

Ritorno in Italia, tutto ok, anche il tunnel del San Gottardo questa volta ci ha graziato.

Cosa mi manca dell Olanda? Tutto, la pace, la campagna verde e meravigliosa, gli animali, i mulini, il mare, viaggio che siamo contenti di avere intrapreso, rimarrà sempre impresso.



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