Scozia, tra castelli e panorami mozzafiato

Viaggio on the road attraverso la verde Scozia
Scritto da: danilo66
scozia, tra castelli e panorami mozzafiato
Partenza il: 10/08/2014
Ritorno il: 18/08/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
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Domenica 10 agosto 2014

Partecipanti: Danilo, che racconta, Paola e Davide, diciassettenne nipote di Paola.

Costo Totale: circa 1200 euro a testa.

Partenza dall’aeroporto di Bergamo con volo Ryanair la mattina ed arrivo all’aeroporto di Nottingham (East Midlands) a mezzogiorno ora locale. Purtroppo abbiamo dovuto scegliere un aeroporto in Inghilterra perché Ryanair da Bergamo non vola su aeroporti scozzesi. In termini di costi e logistica questo era l’aeroporto ottimale per raggiungere la Scozia.

Primo inconveniente. Il mio trolley si rompe dopo il controllo bagagli! Subito sostituito con un nuovo trolley acquistato da Carpisa alla modica cifra di 49 euro. Pazienza, il mio vecchio trolley che mi aveva accompagnato in tanti viaggi aveva fatto la sua parte ed era costato solo 10 euro.

Al nostro arrivo nella terra di Albione ci accoglie un cielo grigio con una pioggerellina tipicamente “british” ed una temperatura di 16 gradi. Ritiriamo la nostra macchina noleggiata alla Hertz e ci consegnano una Nissan Qashqai, molto comoda e spaziosa per tre persone.

Dopo aver preso confidenza con la guida a destra ed aver capito in quale direzione andare iniziamo il nostro viaggio di avvicinamento alla nostra prima meta, Edimburgo. Seguiamo prima la A50 in direzione Stoke-on-Trent e poi prendiamo la Motorway M6 in direzione Nord che ci porterà dritti in Scozia. Visto che si e’ fatta ormai l’ora di pranzo ci fermiamo in un area di sosta sulla M6 per cercare di mangiare qualcosa. La prima area non ci convince dal punto di vista del cibo e proseguiamo per la successiva. In questa, dopo aver cercato inutilmente posto in una specie di Steak House, pranziamo in un fast food KFC (tipo un Burger King) e con mio grande sconforto non vendono birra! Pazienza, aspetterò la cena per bere un buon bicchiere di birra!Il tempo intanto è sempre pessimo e a parte uno squarcio di sole continua a piovere. Ripartiamo dopo il pranzo e proseguiamo verso Nord, passando per Manchester sempre sulla M6. Verso le 3 del pomeriggio ci viene voglia di un caffè e ci fermiamo in un’altra stazione di servizio del gruppo Costa, dove beviamo un caffè orribile (purtroppo siamo italiani ed abituati bene!), e ripartiamo questa volta decisi ad arrivare a destinazione senza più soste. Entriamo in Scozia sotto un vero e proprio diluvio e lasciamo la M6 ad Abington per prendere la statale A702 in direzione Edimburgo.

Arriviamo a Edimburgo e ci sistemiamo presso la Ascot Guest House, dove la signora Julie ci accoglie calorosamente e ci accompagna nella nostra Family Room (costo per 2 notti 48 euro a testa). Ad agosto, vista la presenza di un Festival che dura per tutto il mese conviene prenotare per tempo, o si rischia di non trovare posto! La stanza e’ grande e con bagno e doccia (piccoli ma essenziali) in camera, ma purtroppo anche parecchio umida, visto che i vetri delle finestre non sono manco doppi!Per fortuna il letto ha dei bellissimi piumoni caldi. La signora Julie ci consegna una mappa di Edimburgo per la visita di domani e ci spiega come arrivare in centro con l’autobus che ferma proprio di fronte alla casa. Ci consiglia anche un ristorante per la cena, il Salisbury Arms, a 500 metri in cima alla via, che comunque avevamo già selezionato durante la fase di esplorazione della zona. Ci rechiamo al ristorante sotto la pioggia e ci accolgono dicendo che bisogna aspettare una ventina di minuti per la preparazione del tavolo. Nell’attesa ci facciamo un aperitivo al bar del locale e finalmente mi bevo la tanto sospirata birretta scozzese, una pinta di BeelHaven! La cena e’ ottima ed anche la spesa non e’ eccessiva, circa 25 euro a testa. Tenete sempre in considerazione la mancia nei ristoranti, dove se non specificato nel conto, e’ sempre del 10% del totale del conto. Rientriamo alla nostra sistemazione per la notte e scopriamo guardando le previsioni meteo della Scozia in televisione che sta passando la coda dell’uragano Bertha, ed ecco spiegato il perché di questo tempo orribile. Speriamo che domani migliori, ci aspetta la visita di Edimburgo.

Lunedì 11 agosto 2014

Sveglia alle 8 e si scende per la colazione nella veranda (coperta x fortuna) della guest house. Colazione tipica scozzese, a base di beacon, uova e porridge. La signora Julie ci augura una buona giornata e saliamo sull’autobus numero 33 che ci porta in centro ad Edimburgo. Con 3,50 sterline si può acquistare il biglietto che vale per tutta la giornata sugli autobus cittadini. Arriviamo in centro di buonora e cominciamo la visita dal Royal Mile. Il cielo e’ molto nuvoloso ma per fortuna la pioggia ci sta lasciando in pace. Facciamo un salto al Real Mary King’s Close, ovvero una visita guidata nel basamento della Camera di Commercio, dove dice si annidino dei fantasmi. Visto che il tempo regge però decidiamo di andare subito a visitare il Castello, giusto in cima al Royal Mile. Non perdetevi mentre salite la via i vari Close che si aprono ai lati della via, piccoli passaggi medievali che portano ad alla parte antica di Edimburgo. Prima del Castello facciamo tappa alla Cattedrale di Saint Gilles, dove si può ammirare la Tristle Chapel, veramente bella. Arriviamo al Castello e c’e’ già molta gente in coda per le casse. Prezzo di ingresso: 16 sterline con possibilità di acquistare a parte le audio guide in italiano. Nel Castello ci passiamo tutta la mattina girovagando tra le varie cose da vedere. Il tempo regge anche se c’e’ un vento molto forte e fastidioso. Meglio quello però che la pioggia! Alle 13 aspettiamo il colpo di cannone che tutti i giorni (tranne domenica) viene sparato dal cannone posto sulle mura. Finita la visita al Castello torniamo verso il Royal Mile per cercare un posto dove mangiare. L’unica cosa non troppo “bella”, se così si può dire del Castello e’ che ad agosto in occasione del Festival che si svolge ad Edimburgo prima dell’ingresso del Castello vengono installate delle impalcature con sedili che trasformano la parte antistante il Castello in uno stadio per 10.000 posti!Questo rovina un po’ la vista del Castello.

Mentre scendiamo lungo il corso principale, la strada che questa mattina era tranquilla e con poche persone, si e’ improvvisamente animata di gente che balla, improvvisa spettacoli e offre depliant ai turisti. Colpa del Festival di Edimburgo! Una cosa molto gioiosa! Troviamo un pub poco oltre la Cattedrale e mangiamo un veloce panino. In questa occasione provo per la prima volta la birra prodotta nelle isole Orcadi, che avremo poi modo di visitare. Dopo il pranzo ci rechiamo nel quartiere di Grassmarket, poco sotto il Castello, dove visitiamo il Greyfriars Cemetery, vecchio cimitero di Edimburgo, dove si trova la tomba di Bobby, un cane che dopo la morte del padrone ha vegliato per 17 anni sulla sua tomba ed e’ stato sepolto al suo fianco. Gli abitanti del quartiere gli hanno anche dedicato una statua appena fuori dal cimitero. All’interno del cimitero c’e’ la cappella di un certo MacKenzie, dove si dice che in occasione di alcune visite guidate pare che qualcuno sia stato graffiato dallo spettro di questo MacKenzie. Il cielo grigio e tetro rendono l’atmosfera molto lugubre! Decidiamo poi di prendere l’autobus numero 35 per recarci a Ocean Terminal dove e’ ormeggiato il Britannia, lo yatch utilizzato dalla famiglia reale fino al 1997. La biglietteria del Britannia si trova all’interno del centro commerciale dove fa capolinea l’autobus numero 35. La visita sul Britannia e’ molto bella e si possono visitare con audio guida in italiano tutte le parti della nave, comprese le stanze reali. Costo della visita 12,60 sterline. Ne vale la pena. Dopo la visita riprendiamo l’autobus numero 35 che ci riporta in centro. Interessante la prospettiva dal secondo piano dell’autobus doppio! Ritornati sul Royal Mile ci dedichiamo alle compere di ricordini e regali per parenti ed amici. Verso le 18.00 ci riportiamo verso la fermata del bus che ci dovrebbe riportare alla nostra Guest House. Ho detto dovrebbe perché dopo un’attesa di quasi un’ora del bus numero 33 utilizzando la cartina dei mezzi recuperata presso il nostro alloggio prendiamo il bus 49 e grazie anche all’aiuto del navigatore sul mio smartphone arriviamo a destinazione. Devo purtroppo dire che gli autisti dei bus di Edimburgo non sono stati molto di aiuto al nostro rientro. Pazienza, c’e’ da capirli, visto che il centro era veramente pieno di gente e trafficato. Visto che e’ piuttosto tardi ed e’ stata una giornata intensa decidiamo di tornare a cenare allo stesso ristorante della sera prima. Siamo troppo stanchi per cercarne un altro in zona!Edimburgo e’ molto bella, ed anche la pioggia oggi ci ha lasciato in pace, nonostante il cielo sempre grigio ed un vento veramente forte. Avremmo voluto visitare di più, ma ci ripromettiamo di tornarci in un’altra occasione per continuare la visita con più calma.

Martedì 12 agosto 2014

Dopo la solita abbondante colazione scozzese ed aver caricato i bagagli in auto, salutiamo la signor Julie che ci augura di trovare un tempo migliore per il resto della nostra vacanza, e ci avviamo verso la nostra prossima destinazione. Il Glamis Castle, residenza di infanza della Regina Madre. Facciamo il pieno alla nostra autovettura e dopo aver attraversato il Firth Of Forth sul ponte stradale che fiancheggia il Forth Bridge ci dirigiamo a Perth e dopo aver passato anche Dundee svoltiamo per Glamis ed in breve raggiungiamo il viale di ingresso al castello. La visita e’ interessante (ingresso 8,50 euro) e oltre alla spiegazione in inglese ci viene consegnato un opuscolo in italiano che ci aiuta a capire meglio quanto ci viene raccontato. Terminata la visita riprendiamo la macchina

E ci dirigiamo verso Stonehaven, dove arriviamo al Dunottar Castle, un antico castello su uno sperone roccioso, che ha ispirato Zeffirelli per il suo Amleto. La vista del castello sullo sperone e’ veramente bella, ma nel frattempo ha ricominciato a piovere, e visto che e’ quasi l’una decidiamo di tornare a Stonehaven per pranzo. Troviamo un piccolo bar che ci offre la solita scelta di Fish and Chips e panini. Pranzo veloce perché la strada e’ ancora lunga. La nostra prossima meta e’ il Loch Ness e l’incontro con Nessie. Da Stonehaven risaliamo ad Aberdeen, e passando per Huntly ed Elgin giungiamo infine ad Inverness dove trascorreremo la notte.

Il viaggio e’ stato lungo e tormentato da parecchi scrosci di pioggia, ma finalmente intorno alle 18 arriviamo ad Inverness. Proseguiamo quindi per il Loch Ness dove purtroppo riusciamo solo a fare qualche foto al Urquart Castle ed al lago stesso, perché troviamo già chiusa sia la visita al castello che al Nessie Visitor Center di Drumnadrochit. Peccato. Rientriamo quindi ad Inverness e soggiorniamo presso il B&B The Quaich (45 euro a testa per una doppia ed una singola), dove il signor Arafeh, di origine giordana ci stava aspettando. Camere molto piccole ma abbastanza funzionali, e soprattutto con i vetri doppi!Arafeh ci consegna una cartina di Inverness e ci consiglia tre ristoranti dove andare a mangiare. Scegliamo il Joy of Taste, nella via principale di Inverness, giusto a 5 minuti a piedi dal nostro B&B dopo aver attraversato il ponte pedonale sul fiume Ness. La cena e’ ottima e spendiamo circa 23 euro a testa. Il tempo oggi non e’ stato così brutto come il primo giorno, ma ha comunque piovuto spesso pur con qualche sprazzo di sole.

Mercoledì 13 agosto 2014

Colazione di buon mattino (7.30) visto che ci aspetta il traghetto per le Orcadi alle 13. Arafeh ci offre una buona colazione e dispensa anche consigli su cosa visitare sulla strada. Una ottima sistemazione con una persona come Arafeh veramente socievole ed una piccola bimba di 20 mesi molto vivace. Sulla strada verso Thurso ci fermiamo a Dornoch, per visitare una spiaggia selvaggia a fianco ad un campo da golf. Oggi c’e’ anche il sole, ma di tanto in tanto dal cielo cade una pioggerellina fine fine abbastanza fastidiosa. Ci dirigiamo dopo la breve sosta a Nord e dopo aver lasciato la costa prendiamo la direzione per Thurso, su una strada nel nulla, sotto di nuovo potenti scrosci di acqua. Arriviamo a Thurso intorno a mezzogiorno, e nell’attesa del traghetto per le Orcadi facciamo due passi per la cittadina dove soggiorneremo la prossima notte. Approfittando di un negozio di articoli sportivi Paola acquista una berretta da montagna con il simbolo della Scozia, visto che nonostante non piove più con tanta insistenza, il vento e’ molto forte. Alle 12.30 ci rechiamo a Scrabster, porto di partenza del traghetto, che puntualmente arriva ed alle 13.15 salpa verso le Orcadi. La traversata dura un ora e mezza e visto che si e’ fatta l’ora, decidiamo di pranzare al self service della nave. Ci rendiamo subito conto che non e’ una buona idea, in quanto il mare al largo e’ molto agitato e la nave balla parecchio. Per fortuna una volta entrati all’interno dell’arcipelago delle isole il mare si calma e la navigazione procede tranquilla. Dalla nave iniziamo ad intravvedere cosa ci attenderà su queste isole. Paesaggi verdi e lande desolate. Arriviamo a Stromness puntualmente alle 15.00 e cerchiamo di raggiungere la Orkney Brewery, birreria produttrice della birra che avevo bevuto ad Edimburgo. Sbagliamo strada e ci ritroviamo in una strada senza uscita. Ritorniamo verso il porto e troviamo finalmente qualche indicazione sulla strada per la birreria. Ad un certo punto dopo la baia di Skaill chiedo info in un negozio dove entrando mi sembra di tornare indietro di nel tempo di almeno 50 anni, e grazie all’indicazione della commessa troviamo la strada giusta. Alla birreria degustiamo svariati tipi di birra ed acquistiamo anche regali e souvenir. Dopo la visita ripartiamo alla volta del Ring of Brodgar, anello di pietre simile a Stonehage, passando di fronte alla chiesa di St.Peters, con cimitero annesso, dove una ragazza sta dipingendo un quadro della chiesa, Ci fermiamo a fare una foto sia alla chiesa che alla Skaill Bay, dove si erge una bella falesia. L’entrata al ring of Brodgar e’ libera ed il paesaggio e’ veramente particolare, con il mare da una parte ed il verde dei prati dall’altra. Il vento nel frattempo non e’ calato, ma almento non piove, ed a volte esce pure il sole! Dopo questa visita ci trasferiamo a Kirkwall per la notte, dove abbiamo prenotare presso lo Shore, Guest House con ristorante allegato. La signora che ci accoglie e’ piuttosto fredda, ma la camere non sono male (78 euro a testa con colazione per una doppia ed una singola, abbiamo un po’ sforato il budget ma pazienza). Dopo la doccia di rito usciamo a fare due passi in città ed assistiamo al finale di un concerto di conramuse davanti alla Cattedrale della città. Torniamo al nostro hotel ma non avendo prenotato non troviamo posto. Decidiamo di andare a cercare un posto e troviamo un ristorantino carino dopo la rotonda sul porto. Spesa per la cena circa 23 euro a testa. Dopo la cena, visto che il vento non accenna a diminuire la sua forza andiamo a nanna. Domani ci aspetta la visita all’isola principale (Mainland).

Giovedì 14 agosto 2014

Dopo essere stato svegliati alle 6.15 dall’allarme antincendio dell’hotel (la tipa che ci ha fatto il check in ci aveva avvisato di qualcosa riguardante l’allarme antincendio, ma noi non avevamo capito), ci alziamo con un cielo incredibilmente sereno! Colazione continentale (siamo un po’ stanchi della Scottish Breakfast) e dopo aver caricato i bagagli sulla macchina visitiamo la cattedrale di Saint Magnus (fondata dai norvegesi, ecco spiegata la bandiera delle isole, molto simile a quella della Norvegia, passiamo dall’ufficio del turismo a recuperare la cartina dell’isola principale, in modo da avere qualche riferimento più dettagliato su come muoverci sull’isola. Ci dirigiamo verso il sito archeologico di Skara Brae, dove per 9 euro e’ possibile visitare prima una ricostruzione di come si viveva 3.000 anni prima di Cristo e poi visitare il sito archeologico vero e proprio. Il tutto con vista su una spiaggia selvaggia, molto bella e sotto la solita pioggerellina scozzese. Compreso nel prezzo del biglietto c’e’ la visita a Skaill House, l’abitazione dell’archeologo che ha scoperto il sito archeologico. Si sussurra che la casa sia infestata dai fantasmi. Paola all’uscita dalla casa scopre di avere perso il suo cappellino scozzese, che aveva legato alla borsa. Rientriamo nella casa chiedendo se hanno trovato il cappellino e lo ritroviamo alla cassa dello shop. Che sia stato un fantasma a slegarlo dalla borsa di Paola? Mah! Dopo la visita a Skara Brae, ci dirigiamo a Nord verso Birsay, dove sarebbe possibile visitare il Brought of Birsay, altro villaggio preistorico, visitabile solo se la bassa marea consente il collegamento con la passarella che collega l’isola all’isolotto dove sorge il sito. E oggi la marea e’ alta! Comunque raggiungiamo il 59esimo parallelo, punto puù a Nord del nostro viaggio in terra scozzese.

Visto che e’ quasi ora di pranzo decidiamo di rientrare a Stromness per pranzo passando per il lato est dell’isola, e dopo circa una quarantina di minuti di viaggio (alla faccia delle piccole isole) tra verdi prati e baie mozzafiato raggiungiamo Stromness, dove mangiamo al Ferry Inn, un locale davanti al porto di arrivo dei traghetti (18 euro a testa). Nel primo pomeriggio dopo pranzo facciamo due passi nel centro di Stromness, che sicuramente e’ più carina di Kirkwall e poi ci dirigiamo verso l’isola del Sud, per visitare la parte dopo Kirkwall. Il traghetto di ritorno infatti lo prenderemo a St.Margaret Hope, utilizzando la compagnia Pentland Ferries (80 sterline per passaggio nave passeggeri + macchina), visto che la traversata dura un’ora soltanto invece che un’ora e mezza. Sulla strada per il traghetto abbiamo modo di vedere alcune baie veramente belle e con un acqua verde ma temo anche molto fredda! Ci dirigiamo verso Deerness, per visitare un posto chiamato The Gloup. Subito prima del bivio per l’isola di Burray avvistiamo una foca che nuota tranquilla vicino a riva e per nulla intimorita della nostra presenza si lascia fotografare. Arriviamo a The Gloup, ovvero una falesia dove il mare si e’ infilato per 50 metri scavando un canyon molto panoramico. Ripartiamo alla volta dell’isola di Burray ma prima ci fermiamo alla Italian’s Chapel, ovvero una chiesetta molto particolare costruita da prigionieri italiani della seconda guerra mondiale. A prima vista potrebbe sembrare un banale capannone ma l’interno e’ molto bello. Alla fine il nostro traghetto ci aspetta e dopo aver avvistato un paio di delfini che affiancano il traghetto arriviamo a Gill’s Bay, lasciando la Orcadi, con la promessa di ritornarci per una visita più prolungata. I paesaggi che abbiamo visto sulle isole sono sicuramente i più belli del nostro viaggio, ed anche il tempo (vento a parte) e’ stato dalla nostra parte, consentendoci di vedere colori molto belli e particolari. Da Gill’s Bay in mezz’ora di macchina arriviamo a Thurso, all’Hotel Holborne, deove con 45 euro a testa abbiamo prenotato una tripla. Chiediamo se e’ possibile cenare nel ristorante annesso all’hotel (Red Pepper) e prenotiamo un tavolo per le 20.30. La cena si rivela ottima e finalmente a base di pesce (32 euro a testa). Come dolce riesco finalmente a mangiare un piatto di formaggi, cosa che gradisco molto!Per chiudere in bellezza la serata decidiamo di berci una birretta al Commercial St. Pub, ma putroppo essendo Davide minorenne ci dicono che non possiamo restare, nonostante io insista sul fatto che Davide non ha intenzione di bere birra. Non ci resta che andare a nanna, visto che Thurso non offre purtroppo altro.

Venerdì 15 agosto 2014

Partiamo da Thurso per dirigerci verso Tongue, passando per Strathy Pont, dove si trova un faro con vista sul mare del Nord. Da quando lasciamo la macchina al faro ci vogliono una ventina di minuti di cammino tra pecore e prati verdi. La strada non e’ difficile e la vista che ci accoglie e’ molto bella, vista che oltre al faro ci sono degli sogliere a picco sul mare. Ripartiamo in direzione Tongue, dove facciamo benzina nonostante il serbatoio sia ancora oltre la metà. Visto che i distributori in questa zona della Scozia non sono numerosi meglio approfittarne. Il distributore e’ a fianco di un piccolo supermercato, e secondo me e’ anche molto vecchio, ma anche molto particolare! Prendiamo la strada per Lairg (A836) dove ci inoltriamo nelle Higlands più estreme, con paesaggi ricchi di laghi, brughiera e…. nulla! La strada e’ veramente bella, ad una sola corsia con i “passing place” che ti danno la possibilità, nel caso incroci altri veicoli, di passare entrambi.

Da Thurso a Lairg sono 37 miglia, ma credetemi, ci abbiamo messo un’ora per fare questo pezzo! Veramente una strada incredibile! Da Lairg prendiamo direzione Ullapool ed una volta arrivati a Ullapool ci dirigiamo a Gairloch, dove alle 15 abbiamo prenotato con il Marine Centre and Cruises l’escursione di due ore per vedere delfini e altra fauna. Alla fine da Thurso a Gairloch ci mettiamo qualcosa come 3 ore e mezza, e ci tocca saltare il pranzo, altrimenti non arriveremmo in tempo. Sulla strada per Gairloch ci sono degli scorci veramente belli della costa Ovest della Scozia, ma non abbiamo tempo per fermarci ad ammirarli. Arriviamo a Gairloch alle 14.30, e l’ufficio del Marine Centre e’ chiuso fino alle 14.45. Non ci resta che aspettare. Puntuale arriva il personaggio che ci guiderà nell’uscita in barca. Alle 15.00 lasciamo il piccolo porticciolo, non prima di avere salutato una simpatica foca, che attirata dai turisti si presta per qualche foto di rito. Durante l’escursione di due ore abbiamo modo di vedere molte specie di volatili, molto spettacolari le sule che si tuffano a capofitto nel mare per pescare i pesci ed i cormorani. Oltre a questo facciamo la conoscenza con un simpatico gabbiano che ci segue praticamente per tutta l’escursione, prendendo anche del cibo dal comandante della barca. Oltre a parecchi volatili avvistiamo una colonia di foche. Purtroppo rientriamo in porto alle 17 senza avere avvistato nessun delfino e tanto meno balonettera. Pazienza. Visto che ci non abbiamo pranzato compriamo qualche sandwich presso un market e mangiamo qualcosa sulla strada per il nostro prossimo B&B, che si trova a Kyle of Lochalsh. Arriviamo al B&B per le 19.30 (Craigmonie B&B 35 euro a testa per una doppia e una singola) e chiediamo alla signora Cherry dove poter andare per cena. Si offre per prenotarci un posto al Plockton Inn di Plockton, a 10 minuti di macchina da loro, visto che a detta sua i locali sono tutti pieni. Alla fine il posto al Plockton Inn viene trovato e dopo una meritata doccia ci dirigiamo verso Plockton. Dopo un’attesa di una ventina di minuti (durante la quale ne approfitto per bermi un’altra birretta), ci fanno accomodare per la cena (circa 25 euro a testa). Dopo cena rientriamo al B&B per la notte.

Sabato 16 agosto 2014

Dopo la colazione ottima e abbondante preparataci dalla signora Cherry salutiamo e ringraziamo per l’ottima ospitalità e ripartiamo alla volta dell’isola di Skye passando per il ponte che la collega al resto della Scozia. Il tempo, che fino ad oggi e’ stato tutto sommato discreto, oggi e’ decisamente pessimo. Sulla strada per Portree ci fermiamo a fotografare una mandria di bufali che non sembrano per nulla intimoriti dall’assalto dei turisti. Arriviamo a Portree e facciamo due passi nel centro cittadino e al porto, dove le caratteristiche case color pastello fanno da contorno al porto stesso. Acquistiamo alcuni souvenir e ripartiamo. L’idea iniziale era di effettuare il giro della penisola a Nord di Portree e rientrare ancora a Portree, ma visto il pessimo tempo ed il poco tempo rimasto ritorniamo verso Kyle of Lochalsh e ci fermiamo a visitare l’Eilan Dohan Castle. Bello dal punto di vista scenografico, ma e’ stato ricostruito e pertanto la cosa mi ha lasciato molto perplesso. Ma vale la pena ed il prezzo del biglietto (6,50 sterline). Intorno alle 13 lasciamo il castello e decidiamo di avviarci verso Glasgow, visto che sono previste 4 ore di macchina, cercando qualcosa dove mangiare strada facendo. Dopo poche miglia di viaggio, in fondo al Loch Durch troviamo un ristorantino con vista lago abbastanza tranquillo dove ci fermiamo e pranziamo con circa 16 euro. Il tempo nel frattempo e’ migliorato ed e’ apparso anche il sole! Il vento rimane però molto forte! Dopo pranzo si riparte destinazione Glasgow. Sulla strada ci fermiamo al Commando Memorial, dove in un monumento circolare sono ricordati i caduti della grande guerra e quelli delle guerre più recenti (Iraq ed Afghanistan). Arriviamo a Glasgow intorno alle 19 ed andiamo alla Guest House Adelaides, dove alle reception ci accoglie il portiere che in un improbabile italiano ci consegna la chiave della nostra Family Room (45 euro a testa). Dando un’occhiata alla guida della Scozia che ci siamo portati scopriamo che vicino a noi c’e’ un ristorante italiano (Sarti) e ci rechiamo subito per capire se c’e’ posto. Troviamo posto e finalmente ci mangiamo cibo italiano (siamo un po’ stanchi del cibo scozzese!). Il tutto per 30 euro ben spesi. Il ristorante e’ gestito da italiani, e questo e’ già una buona garanzia. Usciti dal ristorante ci accoglie oltre al solito vento la solita pioggerellina fastidiosa. Lungo la strada per la nostra sistemazione vediamo parecchi locali notturni pieno di giovani e musica dal vivo, ma anche con parecchi buttafuori all’ingresso, e vista l’esperienza di Thurso non e’ il caso di provarci neppure. Nanna.

Domenica 17 agosto 2014

Subito dopo colazione lasciamo i bagagli nella hall della Guest House e facciamo un giro per Glasgow, visto che ieri sera non abbiamo avuto il tempo e la voglia di farlo. Dalla nostra sistemazione il centro non e’ distante. Per la via principale non c’e’ in giro tanta gente, visto che non sono ancora le 9 del mattino. Il cielo e’ nuvoloso e la giornata piuttosto umida e fredda. Arriviamo a piedi fino a George Square, che e’ il centro della città, dove stanno allestendo uno stand per i giochi del Commonwealth, di cui Glasgow e’ città organizzatrice. Da li sempre a piedi arriviamo fino alla Cattedrale, che troviamo però chiusa. Decidiamo, visto che non c’e’ molto alto da vedere di rientrare e ripartire da Glasgow. Ripercorrendo la strada fatta poco prima comincia ad esserci in giro qualche persona in più e qualche negozio comincia ad alzare i battenti. Ne approfittiamo per girare i negozi aperti. Arrivati alla Guest House recuperiamo i nostri bagagli, salutiamo il portiere e ci avviamo verso il Celtic Park, lo stadio dove gioca la squadra di calcio del Celtic. Dopo la foto di rito di fronte allo stadio, facciamo una visita allo store accanto, dove acquisto qualche ricordino dei Celtic. Ripartiamo in direzione Manchester, la nostra prossima meta.

La giornata e’ stata organizzata con calma e sulla strada ci fermiamo a New Lanark, una sorta di villaggio operaio del 1800 dove e’ possibile visitare gli ambienti di lavoro del cotonificio così come erano a fine ottocento. La storia di questo villaggio operaio e’ interessante e vale la pena farci una visita. All’interno delle varie strutture del villaggio c’e’ anche un self service e quindi ne approfittiamo per pranzare. Nel primo pomeriggio terminiamo il giro del villaggio e ripartiamo.

Proseguiamo il viaggio lungo la motorway A74 e dalle parti di Carlisle rientriamo in Inghilterra. Guardando la cartina decidiamo che, visto che sono solo le 4 del pomeriggio, andiamo alla ricerca del Vallo di Adriano, il famoso muro fatto costruire dai romani, i cui resti passano vicini a Carlisle. Ci rechiamo quindi nel centro di Carlisle per cercare info all’ufficio del turismo, che purtroppo troviamo chiuso. Utilizzando il navigatore troviamo, a mezz’ora di strada da Carlisle, un pezzo del muro e facciamo alcune foto. Il tempo nel frattempo e’ migliorato, non piove ma tira una vento fortissimo, talmente forte che a volte riesce a spostare la macchina in movimento. Dopo la visita al Vallo di Adriano ci dirigiamo a Manchester, dove arriviamo intorno alle 19.30, e ci rechiamo subito al Bluerainbow Apartments, un palazzo di 8 piani con appartamenti in affitto. L’appartamento e’ molto grande e ben organizzato (42 euro a testa). Il portiere ci da una cartina della città, e anche se il centro non sembra tanto distante utilizziamo la macchina per andare a cena. Troviamo un ristorante vicino al centro, anche se Manchester non sembra avere un centro vero e proprio, e consumiamo la nostra ultima cena e le nostre ultime sterline (72 sterline conto totale). Rientriamo nell’appartamento e prepariamo i bagagli per la partenza di domani, inserendo nei bagagli da imbarcare le varie bottiglie di birra acquistate. Poi dopo la doccia e esserci fatti the e caffe’ utilizzando la macchinetta presente nell’appartamento (c’e’ anche una cucina), tutti a nanna!

Lunedì 18 agosto 2014

Sveglia alle 8 e si parte per l’aeroporto di East Midlands. Nella struttura che abbiamo prenotato non e’ prevista la colazione essendo appartamenti, e quindi decidiamo di fare colazione in un area di servizio lungo la strada. Prima di uscire da Manchester facciamo un salto all’Old Trafford, lo stadio dove gioca il Manchester United, per la foto di rito fronte stadio. Alle 9 ripartiamo ed in poco tempo siamo sulla tangenziale che gira intorno a Manchester e prendiamo al A6 direzione sud. Nonostante una piccola coda sulla Motorway alle 11.30 arriviamo all’aeroporto di East Midlands dove dopo un’ora di coda tra imbarco e controllo bagagli prendiamo il nostro volo Ryanair che ci riporta a casa. Visto che non abbiamo ancora avuto tempo di mangiare mangiamo qualcosa di caldo a bordo del volo. Puntualmente, nel tardo pomeriggio rientriamo in Italia.

Considerazione Finali

La vacanza e’ stata sicuramente molto bella, con paesaggi stupendi e viste mozzafiato.

Questo e’ stato un primo assaggio della terra scozzese, abbiamo dovuto girarla tutta per capire per un eventuale ritorno cosa approfondire e cosa non rivisitare.

Tempo a parte, che tutto sommato visto cosa e’ successo nel Nord Italia in nostra assenza non e’ stato poi così male. A parte i primi due giorni, dove c’e’ stata l’influenza dell’uragano Bertha, il resto e’ stato il tempo che mi aspettavo. Forse non mi aspettavo i 16 gradi massimi, mi aspettavo temperature leggermente più alte. Basta attrezzarsi e non ci sono problemi comunque.

Altra cosa negativa i 2 giorni su 8 di viaggio, visto che abbiamo dovuto arrivare ad un aeroporto a 5 ore di macchina dalla Scozia, ma non avevamo molta scelta, se non partire da Milano spendendo il triplo. La scelta di visitare tutta la Scozia in 8 giorni poi ci ha costretto a passare parecchio tempo in macchina ed i posti visitati potevano essere molti di più.

Per un futuro viaggio in Scozia dedicherei più tempo ad Edimburgo, alla zona dell’Aberdeenshire, dove si trovano parecchi Castelli (senza esagerare) e spiagge molto belle e la zona delle distillerie di whisky, alle Orcadi, veramente uniche e da rivedere con calma e alle coste delle Highlands, scegliendo per questa zona l’isola di Skye. Glasgow non mi ha entusiasmato, anche se mi e’ sembrata una città molto giovanile. Manchester neppure mi ha entusiasmato, mi e’ sembrata simile a Milano.

Con l’esperienza di questo viaggio direi che mi sono fatto un’idea abbastanza valida sulla Scozia, ora devo solo aspettare il prossimo viaggio!

Un ultimo suggerimento. Utilizzate la guida Routard che e’ molto bella e completa, con indicazioni di ristoranti, alberghi e altri locali adatti per tutte le tasche e comprate se potete la carta stradale che e’ suggerita sulla guida stessa. A noi e’ stata molto utile!



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