Viaggio di nozze: Zanzibar e safari

Il sapore dell'Africa nei colori del mare di Zanzibar e il fascino e l'emozione del safari alla ricerca degli animali selvatici
Scritto da: aldoni
viaggio di nozze: zanzibar e safari
Partenza il: 15/07/2014
Ritorno il: 30/07/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Io sono nato in Africa, soffro di mal d’Africa perché pur essendoci nato non ho molte occasioni per andarci, il lavoro la famiglia la mancanza di tempo. Per il mio viaggio di nozze, proprio perché un occasione particolare ed unica ho deciso di portare la mia futura moglie in Africa, ma in un posto dove non ero mai stato e per fotografare la fauna che da ragazzo non avevo mai fotografato. Il viaggio l’ho organizzato da solo come faccio di solito, ho trovato un volo diretto Roma Zanzibar con la Neos Air a prezzi accettabili ed una volta prenotato il volo sempre tramite internet ho cercato gli alberghi. Non amo i villaggi dove tutto è organizzato e pronto preferisco un pò di avventura e di tanta libertà.

Nungwui – Zanzibar

La prima parte della vacanza è stata dedicata al relax totale ed ho prenotato lo “Smiles beach Hotel” a Nungwi. L’albergo è composto da quattro costruzioni ognuna delle quali ha quattro stanze due al piano terra e due al primo piano esattamente a venti metri dalla spiaggia. Le stanze sono belle e confortevoli e gli ospiti arrivano quasi esclusivamente da paesi diversi dall’Italia il che ci ha consentito di evitare di parlare italiano. La colazione non è abbondante ma sicuramente preparata con cibi freschi. A Zanzibar, non so se purtroppo o per fortuna, i tempi di attesa a tavola sono lunghi un po’ perché loro fanno le cose “pole pole” piano piano ma anche perché servendo pietanze fresche bisogna aspettare. Da qualche parte ho letto ” per chi ha fretta e vuole mangiare male questo è il posto sbagliato, se al contrario volete rilassarvi e godere di un buon pasto sedetevi e l’attesa sarà ricompensata”, ed è vero ho sempre mangiato benissimo spendendo anche poco. In alternativa al ristorante dell’albergo ci sono molti locali lungo la spiaggia da quelli più frequentati tipo il “mamma mia” o il “Baraka” e molti altri. Dopo averne provati alcuni il “Gerry’s Bar” è diventato la nostra meta fissa, un po’ perché, oltre che ad essere sulla spiaggia, ci si può tuffare in acqua praticamente dal locale, per come è realizzato ti sembra di essere un naufrago che arriva in una capanna nella quale puoi trovare riposo e ristoro. Abbiamo provato tutti i piatti che preparano e non mi sento di raccomandarne uno in particolare, andrebbero provati tutti. Oltre al relax comunque lo spirito chiede anche di soddisfare la curiosità e quindi si fanno escursioni che possono essere organizzate o direttamente con l’albergo o tramite i “beach boys” facendo attenzione a questi ultimi perché non sono tutti onesti e si rischiano fregature o di pagare di più. Attrazioni ce ne sono molte e la scelta su quali fare è molto soggettiva, ma è tutto molto bello, dalla visita all’isola di Mnemba, alla visita di Tumbatu o una nuotata con i delfini. Interessante anche la visita di Stone Town e del marcato delle spezie. Chi va a Nungwi deve ricordarsi che li può vedere sia l’alba che il tramonto. Inoltre anche durante la bassa marea è possibile fare il bagno o comunque lunghe passeggiate sulla spiaggia.

Selous Mikumi National Park

La seconda parte della vacanza è stata organizzata prima della partenza da Roma chiedendo alla responsabile commerciale dell’albergo se poteva trovarmi tre quattro giorni di Safari in uno dei loro parchi.

La scelta è finita su “Selous – Mikumi National Park” nel Lodge del Serena Hotel

Il trasferimento da Zanzibar a Selous è avvenuto con un aereo da turismo dodici posti, che ha reso il viaggio più emozionante, all’atterraggio su una pista in terra c’erano la Guida con il Ranger che ci aspettavano per il primo safari e per il tragitto fino al Lodge. Posizionato su una pozza d’acqua stagnante il Lodge è composto da una costruzione centrale, quasi tutta in legno che funge sia da reception sia da ristorante all’aperto, e dalle tende destinate agli ospiti tutte con bagno in legno. Il soggiorno è emozionante, col calare delle tenebre per spostarsi dalla tenda al ristorante e viceversa si deve chiamare il Ranger per farsi accompagnare in quanto potrebbe capitare di imbattersi in qualche animale selvatico quali ippopotami che pascolano tranquillamente di notte nella zona, coccodrilli, leoni ed altri animali. Ci siamo accorti della loro presenza perché di notte fuori dalla tenda si sentivano i “grugniti” degli ippopotami ed una notte siamo stati svegliati dal ruggito di un leone o meglio di una leonessa. Le giornate trascorrono per chi vuole un po’ di avventura alla ricerca degli animali, per chi non ha un grande spirito d’avventura invece oziando nel lodge con un bagno in piscina o nella spa facendosi massaggiare dalle addette. Il parco offre una gran varietà di animali che possono essere fotografati o a bordo di una Land Rover o a bordo di una barca sul fiume Rufiji, o a piedi. Tra l’altro per chi sta fuori tutto il giorno è previsto il pranzo al sacco all’ombra di un acacia o di un baobab sorseggiando bibite rinfrescanti e camminando nei paraggi.

Bwejuu – Twisted Palm Lodge & restourant

La parte finale della vacanza l’abbiamo trascorsa su questa parte di costa sferzata nei mesi invernali dal vento e caratterizzata da maree che sottraggo molte decine di metri di mare e lasciano un paesaggio particolare abitato da uccelli acquatici che approfittano della bassa marea per la loro pesca e da locali che armati di una specie di lancia pescano i pesci intrappolati nelle pozze lasciate dalla marea. Il posto è tranquillo, l’albergo gestito da una coppia di italiani non è di lusso ma piacevole e il ristorante, posizionato su una palafitta, offre pietanze saporite ed economiche. Quando la marea sale è possibile fare il bagno in un acqua calda e rilassante, mentre con la bassa marea si possono fare lunghe e piacevoli passeggiate.



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