Grecia 4 ever!

Nelle Cicladi tra Mykonos, Naxos e Koufonissi
grecia 4 ever!
Partenza il: 16/06/2014
Ritorno il: 28/06/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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16 – 28 giugno 2014

Infos generali:

Prefisso internazionale: +30

Presa elettrica: per le spine bipolari italiane (senza la terra) non c’è la necessità di nessun adattatore, mentre x le spine con la terra si. Ogni tanto si può trovare la presa senza il foro centrale.

Fuso orario: 1 ora in più rispetto l’Italia.

Volo: C’è parecchia scelta, ma in estate i voli vanno prenotati per tempo se si vogliono avere buone tariffe. Trasporti: Il viaggio è itinerante e la distanza tra la partenza e l’arrivo è molta e soprattutto con numerosi traghetti nel mezzo, quindi abbiamo optato per i trasporti locali, puntualissimi ed efficienti

Accomodations: Come il solito preferisco sistemazioni che sacrificano a volte i fronzoli a vantaggio della praticità della posizione. Evitando le alte stagioni la Grecia non è di certo un paese caro. In questo paese adoro affidarmi alle stanze che i greci offrono nelle loro case oppure a piccole pensioncine o guest house.

Pasti: In Grecia la carne e le insalate la fanno da padroni… Altre pietanze decisamente importanti sono i sottoli e sottaceti, le olive, le salse, la moussaka (simile alle melanzane alla parmigiana), ovviamente nelle zone costiere il pesce e la onnipresente feta. Per quanto riguarda il cibo, la Grecia è decisamente più economica rispetto l’Italia, un pasto costa circa 30% in meno, anche se molto dipende dalla stagionalità e dalla “turisticità” del luogo.

Telefonia: Non ho acquistato alcuna sim locale, mi sono limitato ad usare quella italiana in roaming approfittando di qualche connessione wi-fi qua e la.

Grecia, Grecia e ancora Grecia… Se non fosse a causa della mia curiosità di scoprire sempre posti nuovi, per me la parola estate avrebbe lo stesso significato della parola Grecia!!

Purtroppo per “vicissitudini contrarie” quest’anno non ho potuto scoprire mondi nuovi e quindi la scelta è caduta nuovamente, per mia fortuna, sul mio paese europeo preferito.

Vista l’occasione trovata per il volo su Mykonos, questa sarà la nostra prima destinazione. Sono già stato su quest’isola quindi potrò godermela al meglio senza dedicarmi troppo a scoprire ogni angolo come faccio di solito. La mia opinione su questa perla del mediterraneo non è affatto cambiata: continua ad essere l’isola da cui consiglio di iniziare la scoperta della Grecia. Qui infatti, si trova tutto quello che si possa desiderare da un viaggio in queste isole. So che non è corretto, ma nell’immaginario collettivo, quando pensiamo Grecia non è forse vero che tutti noi pensiamo alle casette bianche con le finestre blu, ai mulini a vento, agli scorci di mare turchese e alle chiesette con le cupole colorate?

A Mykonos troviamo tutto questo e anche di più, ecco perché a mio parere dovrebbe essere la prima esperienza su un’isola greca. Su quest’isola avrete la certezza di innamorarvi di questo paese, soddisfare la curiosità iniziale e desiderare di tornarci al più presto. Nei viaggi successivi, avrete poi occasione di sfatare l’idea comune della Grecia scoprendo che, in realtà, ogni isola è diversa e ogni gruppo di isole, a sua volta, ha caratteristiche proprie.

Le isole di questo paese si dividono in 9 gruppi, ognuno con le proprie caratteristiche.

Le Cicladi (dal greco Κυκλάδες, «circolare»), così chiamate per la loro disposizione a cerchio intorno a Delo, sono le isole a sud-est della Grecia e forse quelle che ne rispecchiano, appunto, l’immaginario comune.

Paesaggi suggestivi fatti di scogliere rocciose e coste brulle e spoglie, di entroterra verdeggianti solamente sulle isole maggiori, di villaggi di casette bianche e blu, di mille chiese e cento mulini: queste sono le Cicladi…

L’origine del colore bianco e blu delle case deriva dal periodo di occupazione ottomana, in cui l’ unico modo che la popolazione aveva per manifestare l’appartenenza alla Grecia e alla chiesa ortodossa, era usare i colori che poi diventano i colori della bandiera greca. La bandiera greca si chiama “Galanolefci” che significa “bianco e blu”. In origine era blu con una croce bianca diagonale. La croce è ora situata nell’angolo in alto a sinistra, e simboleggia la fede cristiana.

Il blu è il colore del mare, e il blu è anche un colore fortunato, che allontana il male. Il bianco è il colore della libertà, e alla libertà i Greci tengono molto, dopo anni di schiavitù.

Le nove strisce simboleggiano il motto greco di libertà: E-LEY-LA-RI-AI-THA-NA-TOS, che si traduce in: Libertà o la Morte.

Tornando a Mykonos: qui troviamo tutta l’essenza delle Cicladi, anche se un po’ troppo invasa dal turismo, ma andandoci nei periodi giusti a seconda delle proprie esigenze è una garanzia di successo.

Per rendere l’idea mi piace descriverla come l’ottimo compromesso, che non spicca per grandi eccellenze, ma proprio per questo completa un mix unico in grado di soddisfare chiunque.

Non è forse romantica come Santorni, o autentica come Folegandros, ma vince di gran lunga per il mare e le spiagge. Non avrà invece, i colori del mare di Ios o Koufonissi, ma è la sua Chora è decisamente più carina e viva. Per i paesaggi interni pecca, come tutte le Cicladi, rispetto alle isole Ionie, che però non hanno le caratteristiche casette bianche e blu. Il termine Chora deriva dalle antiche città stato greche: le polis; e stava ad indicare il territorio fuori le mura, dove i contadini si dedicavano all’agricoltura. Oggi indica in pratica il capoluogo di ogni isola greca.

A Mykonos possiamo trovare anche aspetti culturali e architettonici che possono soddisfare ogni tipo di “palato”.

Ad Ano Mera: un paese tranquillo non ancora travolto dal turismo di massa, si trova il monastero di Panaghia Tourliani costruito in perfetto stile cicladico. Il monastero nel suo ricco interno ospita delle icone bizantine molto particolari mentre all’esterno è affiancato da ha un imponente campanile e da una fontana di marmo che meritano una visita. La chiesa di Panagia Paraportiani, proprio in centro a Chora, consiste di cinque piccole chiesette amalgamate insieme in un entità tanto asimmetrica e priva di regole da sembrare semplicemente scavata della roccia. Il sito archeologico sull’isoletta di Delo, di fronte a Mykonos, già abitata fin dal 3000 a.C., che è stata la città stato con il più grande mercato di schiavi di tutto il mondo greco. Secondo la mitologia greca è qui che Latona si rifugiò per partorire Apollo e Artemide lontano dall’ira di Era.

La Chora di Mykonos è curatissima e, malgrado la presenza di numerosissimi negozi che vendono dalle solite cianfrusaglie per turisti alle più rinomate griffe, si riescono ancora a trovare angoli autentici. Lo scorcio dei cinque mulini a vento proprio sul mare è una delle immagini più famose del Mediterraneo.

La prima volta che ci sono stato, qualche anno fa, mi ricordo di essermi proprio stupito per la presenza di ogni tipologia di turisti sull’isola. Proprio grazie alla sua grande offerta, il turismo su quest’isola è davvero eterogeneo. Possiamo facilmente incontrare grandi gruppi di “croceristi” durante le loro escursioni guidate nella Chora, giovani coppie in viaggio romantico, gruppi di ragazzi attenti soprattutto ai divertimenti e numerosi gay e nudisti alla ricerca di una vacanza più trasgressiva.

Le spiagge famose si trovano soprattutto al sud dell’isola e, anche in questo caso, ce ne sono per tutti i gusti. Paradise, Superparadise e Kalua sono le più frequentate, organizzate e soprattutto animate. Qui si può ballare già dalle cinque del pomeriggio in numerosi beach club. (ecco qualche video di un paio di club: Tropicana e Jackie’O) Kalo Livadi invece è più tranquilla, il rimo della musica è più rilassato e gli ombrelloni sono meno ammassati. Per trovare spiagge più “selvagge” dobbiamo spingerci fino a Kalafati a est: frequentata da kiter e wind surfer e a Ftelia a nord dove è davvero difficile avere un “vicino di telo mare”.

Conoscendo poi un pochino l’isola si scopre che esiste ancora qualche piccolo centro non invaso dal turismo di massa, dove cenare in riva al mare con un atmosfera davvero romantica.

A Naxos è presente anche la montagna più alta delle Cicladi e, arampicato su questa, si trova qualche villaggetto tipico che merita una visita. Anche qui il turismo lascia la sua orma e che non so quanto ci sia ancora di autentico, ma restano comunque luoghi molto piacevoli e in parte tipici.

Leggendo alcuni racconti di altri viaggiatori non volevo crederci, ma fidatevi che anche nelle giornate più calde quassù fa davvero fresco. Se ci andate in motorino portatevi una maglia o un Kway perché vi serviranno; noi eravamo in maglietta e i tratti all’ombra non erano per nulla piacevoli malgrado fosse quasi mezzogiorno di un giorno di fine giugno.

Le spiagge di Naxos sono concentrate sul lato occidentale dell’isola. Partendo da Prokoios a nord e spostandosi verso sud per arrivare fino alla più isolata Panormos la concentrazione di strutture ricettive e di ombrelloni diminuisce, ma la bellezza delle spiagge aumenta sempre di più. Mi hanno parlato anche di alcune calette rocciose nascoste e deserte sul lato settentrionale dell’isola, ma sono più difficili da raggiungere e, visto che ci fermeremo solo un paio di giorni e ho promesso una vacanza rilassante alla mia fidanzata Cristina, preferiamo concentrarci sulle spiagge più comode.

La vera sorpresa dell’isola è la Chora. Vista dal mare sembra davvero una qualunque grande città dell’entroterra greco, con nulla di tipico delle Cicladi. Passeggiando lungo il porto, sul viale che la sera diventa pedonale, sembra di essere in una qualunque anonima località di mare. Dehor dei ristoranti zeppi di turisti e negozi pieni di souvenirs, ma la sorpresa è dietro l’angolo. Non appena si svolta in una delle stradine laterali e ci si allontana dal mare si piomba nuovamente in una Grecia così terribilmente autentica e curata, da sembrare un’altra isola. Le onnipresenti trappole per turisti sono sempre lì, ma ora molti di queste vendono abiti in lino o maioliche artigianali e alcuni sono addirittura gallerie d’arte. I ristoranti sono tornati ad essere taverne con i caratteristici tavoli lungo le viuzze e le piazzette e si riesce persino a scovare qualche baretto che serve ouzo e polpo ai vecchietti seduti fuori. Le vie di Chora si arrampicano sulla collina fino a raggiungere la fortezza veneziana.

Un’altra esperienza assolutamente da provare a Naxos è ammirare il tramonto dall’isolotto di Portara. Il sole che si tuffa nell’Egeo crea sulla Chora delle sfumature arancioni fantastiche. Qui niente applauso come di fronte ai mulini di Mykonos o sulle scogliere di Oia a Santorini, ma l’antico arco di quello che sarebbe dovuto diventare un gigantesco tempio dedicato ad Apollo offre scorci stupendi per le foto.

Trascorsi un paio di giorni, il nostro tempo a Naxos è scaduto e cambiamo nuovamente isola. Questa volta l’aliscafo ci porta sull’isola che, anche dai greci stessi, è considerata avere uno dei mari più belli del loro paese. Infatti, mentre descrivevo il nostro programma a due signore di Mykonos, entrambe hanno esclamato: “please, swim for us!!” non appena ho citato Koufonissi. Devo ammettere che, dopo esserci stato, ho capito il perché e sono molto felice di aver optato per una notte in meno a Naxos in modo da avere più tempo in questo paradiso.

Koufonissi è piccolissima, infatti fa parte di quelle che vengono chiamate le piccole Cicladi: un mini-arcipelago di 6 piccole isole principali (più alcuni scogli) situate nell’immediato sud-est di Naxos e che, oltre a Koufonissi, comprende: Keros, Schoinoussa, Denusa, Iraclia e Kato Koufonissi.

L’isola è notevolmente improntata al turismo, non ci sono grandissimi alberghi, ma la quantità di camere in affitto e piccoli alberghetti è davvero impressionante per la grandezza dell’isola. Un ragazzo che lavora in un hotel, infatti ci confessa che l’isola in inverno è deserta e quasi tutti si spostano sulla terraferma.

L’atmosfera qui è davvero piacevole: in pratica c’è solo una strada, i pulmini e le auto degli hotel sono praticamente gli unici mezzi a motore che si muovono sull’isola. È divertente affacciarsi al balcone della stanza e osservare il via vai frenetico che si crea ogni volta che arriva una imbarcazione e come tutto si calma non appena questa salpa nuovamente e tutti i turisti sono stati “sistemati”…

Su quest’isola non esistono scooter da affittare: gli unici mezzi usati dai turisti sono le biciclette che si possono noleggiare in un paio di centri e la barchetta che fa la spola tra le spiagge. Qui, tutto è concentrato e anche la Chora ha la sua incantevole spiaggia proprio in paese, non servono grandi mezzi per fare lunghe distanze.

La sera, Chora si anima in modo inaspettato. Nessun locale glamour o discoteca alla moda, ma la varietà di posti dove cenare è impressionante. Si va dai piccoli baretti che servono i famosi gyros pita direttamente in strada, a taverne carine dove cenare seduti in terrazze curate. Dopo cena si passeggia su è giù sull’unica viuzza dove si affacciano i negozietti e alcuni baretti dove fermarsi a bere dell’ouzo o dell’ottima mastika artigianale.

Siamo capitati a Koufonissi proprio durante il week end e abbiamo potuto assistere anche ad un paio di matrimoni, infatti l’isola era più animata del solito. Uno di questi sposalizi si è svolto proprio al ristorante sulla spiaggia della Chora. Gustarsi tutti i preparativi: i camerieri che imbandivano le tavole, l’arrivo degli invitati e degli sposi e poi la partenza tutti assieme per la chiesa stando comodamente sdraiati in spiaggia, è stato molto divertente.

Un aspetto che mi ha colpito notevolmente di quest’isoletta, che ritenevo quasi sconosciuta, è invece la presenza massiccia di italiani. Malgrado sia giugno, credo che a Koufonissi ci siano più italiani che persone di qualunque altro paese, compresa la Grecia!!!

La barchetta che fa la spola tra le spiagge, ad ore alterne conduce anche a Kato Koufonissi, l’isola ancora più piccola proprio lì di fronte.

Su questo piccolo “scoglio” è presente solo una piccola e caratteristica taverna, ma si dice che non ci abiti quasi nessuno, anche se abbiamo notato un paio di casette direttamente sulle scogliere niente male. Di nuovo un mare splendido e dalla spiaggia Kali, la prima che si trova subito dopo la taverna, fino a Nero beach è un susseguirsi di calette stupende. Contrariamente a quasi tutte le altre spiagge viste finora in questa vacanza, qui è possibile, in alcuni punti, ripararsi dal sole anche in riva al mare. Bisogna studiare bene la posizione del sole in base agli orari e incastrarsi sotto gli scogli, ma la frescura è davvero piacevole. Bisogna però ammettere che se non si è amanti del sole a picco tutto il giorno, conviene portarsi un ombrellone in tutte le Cicladi…

Purtroppo la vacanza sta giungendo al termine e decidiamo di tornare a Mykonos per le ultime tre notti di fiesta e movida. Siamo entrati nella prima settimana di luglio e si può notare la differenza nel numero di turisti. Incredibile: è passata solo una settimana, ma il numero di persone che affollano la famosa e blasonata isola è cresciuto incredibilmente. Non oso immaginare come sia possibile passeggiare in centro la sera ad agosto, alcuni negozi hanno perfino aumentato i prezzi di qualche articolo…

Gli ultimi giorni di vacanza li trascorriamo tra aperitivi nei beach bar, cene in spiaggia e scatenandoci fino a tardi nei locali di Chora: Mykonos è anche questo e ogni tanto ci vuole!!!

La Grecia si è dimostrata, come sempre, una garanzia per i luoghi, il cibo, le persone, il tempo e i prezzi (anche se sotto questo aspetto le cose stanno un po’ cambiando). In estate continuo a sostenere che sia uno dei, se non IL, luogo dove trascorrere le proprie vacanze.

Il mio amore per questa terra continua, se possibile, ad aumentare. Spero di tornarci al più presto, magari già quest’estate per un week o il prossimo anno per gustare qualche isola ancora a me sconosciuta. Spero di scrivervi presto una nuova avventura dal Dodecanneso, mi attirano molto quelle isole. Nel frattempo mi sto già preparando per un “weekendino” a Granada tra un paio di settimane. Andalusia, forse la Spagna più Spagna, non vedo l’ora!

Se il mio diario vi è piaciuto potete visitare il mio sito dove racconto le mie avventure con anche molte foto… www.viaggiatoreda2soldi.it

Ho anche qualche profilo sui socials, se mi volete seguire mi farà molto piacere. Mi trovate su: https://www.facebook.com/viaggiatoreda2soldi https://plus.google.com/107630048672872470543/posts http://instagram.com/viaggiatoreda2soldi https://www.flickr.com/photos/viaggiatoreda2soldi

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