Nel castello di Dracula per un viaggio da brivido
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1° Giorno
Partiamo con la Wizz Air dall’aeroporto di Roma Ciampino la mattina del 4 marzo, e arriviamo all’aeroporto di Bucarest. Ci trasferiamo in città con il trasporto pubblico, e precisamente con il bus 783, che ci porta in centro in circa un’ora di viaggio. La città è molto caotica e il traffico rende tutti gli spostamenti molto lenti. Dalla fermata impieghiamo circa 10 minuti a piedi per raggiungere il nostro albergo, l’hotel Banat, che si trova in Piata Rosetti. L’albergo è senza infamia e senza lode, ma non ci aspettavamo di certo un super lusso dalle recensioni che avevamo precedentemente letto. Lo abbiamo comunque scelto per la vicinanza al centro, e il prezzo molto economico (40 €/notte/camera doppia). Le stanze sono spaziose e abbastanza pulite, anche se da rimodernare. La colazione è l’unica nota dolente, a causa della scelta un pochino limitata.
Lasciamo le valigie nelle stanze e partiamo subito alla scoperta di questa capitale. Per prima cosa cerchiamo di recuperare una mappa della città, cosa non molto facile, ma alla fine riusciamo a comprarne una a pochi Lei in una piccola edicola all’interno della fermata metro Universitate. Ci dirigiamo quindi verso la parte vecchia della città e così possiamo subito ammirare la statua dedicata al Conte Vlad Tepes, altrimenti conosciuto come Dracula. La statua si trova in Strada Franceză, poco distante dal più antico albergo di Bucarest, l’HANUL MANUC. Sempre li vicino abbiamo poi visitato la Biserica Sfantul Anton, la chiesa ortodossa di Sant’Antonio, il monumento religioso più antico della città, costruito in stile Vallachiano.
Abbiamo poi proseguito la nostra visita della città e siamo andati alla ricerca di un’altra chiesa ortodossa, che per nostro sfortuna aveva tutte le facciate in restauro e quindi non abbiamo potuto ammirare quella che dicono sia la più bella chiesa di Bucarest, la Biserica St. Nicolae (Strada Blanari). Siamo comunque entrati e abbiamo potuto ammirarare l’interno.
La tappa successiva è l’Ateneo Rumeno, in Str. Franklin 1. Dall’esterno la struttura è maestosa e molto ben tenuta. Ci avviciniamo all’ingresso per poter entrare e visitare l’interno, ma veniamo cacciati via da alcune signore che stanno pulendo le scale. Cerchiamo di chiedere qualche spiegazione, ma l’inglese qui è poco conosciuto, specialmente dalle persone più grandi, e quindi non riusciamo a capire nulla. L’unica cosa che riusciamo a capire è che non possiamo entrare.
La giornata non è stata molto fortunata e in serata decidiamo di consolarci andando a mangiare qualcosa di buono in un ristorante vicino l’albergo. Andiamo cosi da Hanu’ Berarilor (Casa Elena Lupescu) in Bd. Pache Protopopescu 51, dove possiamo mangiare in maniera deliziosa piatti tipici Rumeni, il tutto accompagnato da un servizio veloce e impeccabile, per un prezzo contenuto.
2° Giorno
La mattina ci svegliamo con calma, facciamo colazione e poi usciamo alla volta della città. Oggi ci spostiamo con la metro. Le distanze nella città sono enormi e spostarsi a piedi non conviene. Andiamo quindi a vedere l’Arcul de Triumf, che non è visitabile internamente, ma solo da fuori. Facciamo qualche foto e poi andiamo a piedi verso il museo del villaggio(Muzeul Satului – Kiseleff Road 28-30), una interessante ricostruzione dei vari villaggi rumeni, costituito da abitazioni quasi tutte arredate, aperte e visitabili, risalenti ai vari periodi storici del paese e provenienti da varie zone della Romania. Vale la pena una visita a questo museo all’aria aperta. Il costo del biglietto d’ingresso è irrisorio.
La mattina prosegue con l’ingresso al Peasant Museum (Muzeul Taranului -Şoseaua Kiseleff 3), un museo al cui interno sono riportate tutte le caratteristiche della società contadina rumena del passato, dalle attrezzature agli abiti, il modo di vivere, la religione e le strutture abitative. Sinceramente la visita è un po’ noiosa, considerato anche che non c’è la possibilità di avere una guida. Siamo stati però fortunati perché in una sala siamo stati accompagnati da una signora addetta alla vigilanza che sentendoci parlare italiano si è avvicinata e ci ha dato qualche spiegazione su alcuni oggetti in mostra.
Prendiamo di nuovo la metro, e questa volta la nostra meta è più sportiva. Andiamo infatti a vedere l’Arena Nazionale (Stadionul Național), e scopriamo che proprio questa sera si terrà una amichevole tra le nazionali Romania-Argentina. Purtroppo però non possiamo entrare a visitare lo stadio proprio perché ci sono i preparativi per la partita. Decidiamo quindi di andare al cimitero in cui è stato sepolto il Dittatore Nicolae Ceaușescu e sua moglie. Arrivare al cimitero non è molto semplice, abbiamo dovuto cambiare infatti 2 linee di metro e poi dalla fermata Politehnica prendere il bus 93. Arriviamo al cimitero civile Ghencea, e non sapendo gli orari lo troviamo già chiuso, quindi possiamo solo sbirciare da sopra i muri, ma non ci è possibile definire quale sia la tomba dell’ex presidente, perché il cimitero è vastissimo e le croci a terra si perdono a vista d’occhio. Torniamo in centro e andiamo a ritirare l’auto che abbiamo noleggiato. Domani infatti ci attende una lunga giornata alla scoperta della Transilvania e l’auto a nostro avviso è la soluzione migliore per visitare questi posti che distano da Bucarest diverse centinaia di km.
La sera andiamo a cena in un altro ristorante del centro, il Caru’ cu Bere (Strada Stavropoleos), dove mangiamo molto bene, anche qui tutti piatti tipici della cucina rumena. Rapporto qualità/prezzo a nostro avviso ottimo. Da provare!!
3° Giorno
Sveglia molto presto questa mattina. Dobbiamo affrontare tanti km in auto per raggiungere il castello di Peles e poi subito dopo quello di Bran, conosciuto quest’ultimo come il castello di Dracula.
Alle 8.00 partiamo e impieghiamo circa un ora per uscire dal traffico della città, poi la strada scorre via abbastanza velocemente, pur rispettando sempre i limiti di velocità. Alle 10.00 circa siamo al Castello, parcheggiamo e saliamo a piedi verso l’ingresso. Paghiamo il biglietto che comprende la visita del piano terra e del primo piano -50 Ron a persona- (esistono 3 tipi di visita: 1) Piano Terra 2) Piano Terra e Primo piano 3) Piano Terra, Primo e Secondo piano, ed hanno un costo differente. Inoltre ogni visita ha una durata diversa). Alle 10.30 circa inizia il tour del castello con la guida in lingua italiana, che per circa un’ora e un quarto ci porta a spasso nelle immense sale di questo posto magnifico e incantato. Il castello è un susseguirsi di stanze meravigliosamente arredate e all’interno sembra quasi che il tempo si sia fermato. Inoltre, il Castello è immerso in un grandissimo parco, che gli regala una location veramente splendida. Assolutamente da vedere!
Terminato il tour di questo fantastico castello partiamo di nuovo, direzione Bran. Dopo circa un’ora di strada in mezzo alle montagne raggiungiamo la nostra meta. Eccolo lì di fronte a noi, il famoso castello di Bran, il castello del Conte Dracula. In realtà secondo la storia, in questo castello, il temibile conte Vlad Tepes avrebbe dormito solo una notte, ma il famoso romanzo di Bram Stoker ha contribuito a far crescere la leggenda di questo posto, ambientando in questo castello la storia di Dracula. Anche qui parcheggiamo, paghiamo il biglietto di ingresso (25 Ron a persona) e iniziamo la nostra visita. Qui non c’è guida e il castello, anche se bello e ben tenuto, è molto meno affascinante dell’altro. In circa un’ora riusciamo a visitarlo tutto e a fare tantissime belle foto.
Una volta fuori dal castello torniamo alla nostra auto e partiamo alla volta di una piccola cittadina che si trova a circa 30 km da Bran. Andiamo a vedere Brasov. Arriviamo però nel tardo pomeriggio e così possiamo visitare ben poco. La chiesa Nera (Biserica Neagra), principale attrazione del luogo, è infatti già chiusa al pubblico, e possiamo ammirarla solo dall’esterno. Anche il museo della prima scuola rumena (Muzeul “Prima Şcoala Românească”) è chiuso. Niente da fare… l’unica cosa carina che riusciamo a fare a Brasov è una foto molto carina in Strada Sforii, ovvero la strada più stretta d’Europa.
Per cena ci fermiamo a degustare alcune prelibatezze al Restaurant Sergiana (Muresenilor 28). Anche qui ottimi piatti della cucina tradizionale e prezzi molto competitivi.
4° Giorno
Ultimo giorno in città. Nel pomeriggio abbiamo il volo per rientrare in Italia. Dedichiamo la mattina alla visita del Palazzo del Popolo, la seconda struttura più grande al mondo dopo il pentagono, visibile ad occhio nudo dalla luna. Trovare l’ingresso è impresa non poco facile, e una volta dentro scopriamo che ci sono diversi tour per visitare il palazzo. Noi per ovvi motivi di tempo scegliamo di seguire il primo tour disponibile che comprende la visita del palazzo e del terrazzo al 9° piano, che però è in lingua inglese. La visita dura circa un’ora e mezza e da la possibilità di vedere solo una piccolissima parte dell’intero palazzo. Si attraversano enormi saloni, molti dei quali vuoti, che colpiscono per la loro vastità. Il punto più bello è il terrazzo panoramico dal quale si può ammirare una splendida vista della città. Anche se di per se la visita all’interno del palazzo non ci ha entusiasmati particolarmente, vale comunque la pena dedicare un paio d’ore a questo gigantesco monumento che rappresenta la follia di un dittatore.
Terminata la visita al palazzo del popolo, abbiamo dedicato gli ultimi momenti a Bucarest per comprare qualche ricordino da portare con noi.