Un weekend di San Valentino a Lourdes…
Arrivati a Tolosa sbrighiamo velocemente le pratiche per il noleggio auto, come al solito via internet si patteggia una macchina e poi allo sportello te ne danno un’altra, per cui impieghiamo almeno mezz’ora a comprendere come funziona la nostra Opel, dal momento che non troviamo neanche il freno a mano e finalmente partiamo verso Lourdes, meravigliandoci del caldo e del clima sereno nonostante fosse febbraio.
Arriviamo presso l’Hotel Continental, dove ci attende Dominique, dolce e disponibile, ci fornisce consigli ed informazioni, e ci aiuta anche nell’acquisto della cena ordinandola telefonicamente al posto nostro, ci consiglia dove fare colazione presso Barzu, un’ottima pasticceria non vicino al santuario e non molto pubblicizzata ma conosciuta dalle persone del luogo e ci suggerisce di acquistare un dolce alle mandorle chiamato Jesuites.
Ci rechiamo presso il Santuario dove restiamo qualche ora.
Il giorno dopo viaggiamo verso Bayonne (dista 147 km da Lourdes), la capitale della zona basca francese. Prima ci rilassiamo presso uno dei tanti caffè – cioccolateria che si trova sotto i portici di Port Neuf, poi entriamo nella Cathèdrale Ste-Marie del XIII sec., bella ed imponente, anche se un po’abbandonata. Infine, essendo Bayonne famosa per il prosciutto (come l’italiana Parma) ne acquistiamo un po’ presso un supermercato ma anche presso Pierre Ibalaiade, artigiano del prosciutto, in rue des Cordeliers, tutta un’altra cosa!
Dopo Bayonne siamo andati verso la vicina Biarritz, per respirare un po’ di oceano, che oggi è molto inquieto e quindi anche più affascinante ai nostri occhi e non solo per noi, visto che ci sono diversi surfisti. Abbiamo passeggiato fino ad arrivare al Ponte Vecchio, alla fine del quale vi è una statua della Vergine sul mare, ma non l’abbiamo raggiunta poiché il ponte è chiuso al pubblico per lavoro. Poco distante ci sono la chiesa di St Eugenie ed il faro. Infine ci sembra d’obbligo, almeno per me che ne sono golosa, andare al museo del cioccolato, dove alla fine dell’itinerario, niente di eccezionale, tranne alcune sculture di cioccolato, ci fermiamo al negozietto del museo per acquistare una serie di fari, praline e volti di cioccolato.
Accanto al museo ci fermiamo in una pasticceria/rosticceria, ma la scelta di rustici non è ampia ed i dolci sono troppo burrosi e ricchi di creme, d’altronde siamo in Francia!
In seguito ci rechiamo presso il paese di St-Jean de Luz, dove avrei voluto vedere la chiesa di St Jean Baptiste, dove si sposò il re Sole, che fece murare la porta dalla quale uscì dopo il suo matrimonio. Purtroppo la difficoltà nel trovare la chiesa ed anche il parcheggio ci hanno fatto desistere dal visitare questo paese. Sulla strada verso Lourdes ci sorprende un temporale fortissimo, dovevamo aspettarcelo essendo in febbraio.
Nonostante l’abbondante pioggia troviamo tantissimi fedeli a fare il Rosario, anche se quello ufficiale che mandano anche in onda su canale 2000 lo stanno facendo da un’altra parte ben riparati.
Ci ritiriamo in hotel e ceniamo grazie a Dominique che ci ordina la cena e con la quale mi intrattengo un’oretta, dal momento che parla molto bene italiano.
La mattina seguente andiamo alle vasca verso le 9, e mi meraviglio già della quantità di fedeli in fila, quasi tutti italiani; avendo un bimbo piccolo, colui che gestisce la fila ci fa già entrare e diventiamo subito secondi, non me l’aspettavo visto che quando siamo andati l’anno precedente in agosto abbiamo dovuto fare tutta la fila. Piacevole sorpresa! Andiamo a Messa e ci intratteniamo un po’ in zona a pregare, fare piccoli acquisti religiosi e scorta d’acqua. Nel pomeriggio andiamo a Pau, a 41 km di distanza da Lourdes.
Lungo la strada ci fermiamo in un autogrill e scopriamo una serie di sculture, molto belle, legate al Tour de France dans le Pyrénées ed una statua enorme che rappresenta il pellegrino che si reca a Santiago de Compostela. Pau è una cittadina tranquilla nonostante il numero di clochard, elemosinanti e ubriachi che incontriamo passeggiando. La passeggiata è rilassante, il paesino medievale è molto pittoresco, visitiamo diverse chiese, tra cui la Cattedrale e San Martino, ed arriviamo al castello dov’è nato Enrico IV di Borbone. È obbligatorio visitare il castello con la guida, che è francese, e questo non mi è piaciuto dal momento che il biglietto costa 7 euro per vedere poche stanze, splendidi arazzi, ma non si ha la libertà di poter vagare in maniera libera per il castello percorrendo tutte le stanze in base alla propria velocità, ma si è costretti ad avere una guida francese che se ne strafrega se conosci o meno il francese, per cui mentre lei si fa le sue brave battutine ed i suoi excursus storici con quei pochi francesi che l’ascoltano tutti gli altri sono costretti ad attendere, camminando nella stanza spesso senza potersi neanche sedere. Inoltre chiude a chiave, durante il tragitto, le stanze precedenti ed apre le porte successive solo dopo aver fatto il suo monologo lunghissimo. Tutto dura un’ora e mezza, quindi se dovete fare qualcosa tenete ben presente che non potete vedere il castello, in mezz’ora anche se sono poche stanze.
Ritornati a Lourdes ci fermiamo al McDonald’s per poi rientrare a preparare le valigie visto che l’indomani partiremo verso Tolosa per rientrare in Italia.
L’aeroporto di Tolosa è attrezzato per i bimbi visto che ci sono scivoli, giochi didattici di legno e giochi interattivi.
Vi saluto con una frase del poeta Lamartine: “Pau è la più bella veduta di terra, come Napoli è la più bella veduta di mare” (io sono di Napoli)