Meravigliosa esperienza in Cina

Le meraviglie e il fascino di un mondo lontano: alla scoperta dell'Estremo Oriente
Scritto da: squalo78
meravigliosa esperienza in cina
Partenza il: 18/05/2014
Ritorno il: 26/05/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Non sono mai tornata da un viaggio con la sensazione tanto forte di aver assaporato qualcosa di assolutamente diverso e stupefacente come questa volta, tornando dal nostro primo approdo in Estremo Oriente… per forza direte voi, parliamo di luoghi dalla cultura lontana anni luce dalla nostra… Ciò che emerge prepotente è il profondo rispetto per le tradizioni e i principi filosofici a cui si ispirano (confucianesimo in primis) e ciò viene fuori in tutto ciò che fanno e in tutto ciò che vedi intorno a te. I volti, i luoghi gli odori rimarranno indelebili nella mia memoria e rafforzeranno quel senso di appartenenza ad un mondo che è bello perché vario e sempre capace di stupirti.

Ma cominciamo dall’inizio…Ho cominciato a raccogliere informazioni su questo viaggio partendo proprio dai diari presenti su questo sito e mi ero fatta l’idea di poter organizzare un viaggio fai da te come nostro solito. E ci ho provato, alberghi , aerei (intercontinentali e non), treni interni tutto facile da trovare avendo un po’ di dimestichezza su internet. Il primo problema è stato il visto, ci toccava andare a Roma o a Milano ( e noi viviamo in Puglia ), o contattare qualche agenzia che potesse farlo per noi aggiungendo costi ad un viaggio che proprio economico non è. Poi ho letto della necessità di cercare guide locali per le visite ai siti vista la difficoltà linguistica e ci ho provato, ho contattato persone del posto, agenzie ma ho ricevuto poche risposte e poco convenienti, ho anche pensato ovviamente di poterlo fare direttamente sul posto. Alla fine abbiamo valutato che non avendo molto tempo a disposizione non ci andava di perderlo negli spostamenti e cercando di orientarci in città enormi in cui non è proprio facile comunicare e spostarsi e quindi, dietro consiglio di un altro turista per caso, abbiamo contattato un’agenzia specializzata in viaggi in oriente con cui abbiamo organizzato il nostro viaggio via mail e per telefono e la scelta si è rivelata ottima perché è andato tutto bene e noi ci siamo soltanto goduti i luoghi visitati. Secondo me quindi si può benissimo organizzare un viaggio da soli purchè si abbia molto tempo a disposizione da trascorrere nei luoghi interessati.

Veniamo all’itinerario…il classico direi…Pechino, Xi’an e Shanghai. In otto giorni con un’organizzazione alle spalle efficiente ( guide e trasporti ) si può fare. Siamo partiti con Air France da Parigi ( circa 650 euro a testa ), volo buono e puntuale. Siamo partiti di notte e questo ci ha consentito di dormire quasi per tutto il volo che è bello lungo ( quasi 10 ore ). All’arrivo all’aeroporto di Pechino abbiamo trovato la nostra guida ad attenderci che ci ha accompagnato con un autista al nostro albergo e che dopo averci aiutati col check in ci ha dato appuntamento per il giorno successivo. Dopo esserci dati una rinfrescata siamo subito usciti per trascorrere la nostra prima serata in città; per prima cosa abbiamo visitato il centro commerciale che si trova proprio sotto l’hotel, siamo entrati in qualche negozio e abbiamo a lungo sostato davanti agli scaffali di un supermercato, di cui nei giorni successivi ci siamo spesso serviti per piccoli acquisti, affascinati soprattutto dai prodotti alimentari, molti dei quali assolutamente non identificabili! Poi abbiamo gironzolato nei pressi del nostro albergo, sito nel quartiere finanziario di Pechino e circondato da altissimi grattacieli tutti illuminati, devo dire un colpo d’occhio notevole.

Apro una parentesi sulle condizioni metereologiche: la guida al nostro arrivo ci ha detto di esser stati fortunati perché il giorno prima aveva piovuto molto e l’aria si era quindi ripulita, infatti non abbiamo trovato proprio la tipica foschia da smog ma un cielo terso per tutta la nostra permanenza a Pechino. Faceva comunque molto caldo soprattutto durante il giorno e sotto il sole!

Il mattino seguente alle otto è cominciata la nostra visita alla città: prima tappa piazza Tienanmen e la Città Proibita. Che dire… la prima cosa che colpisce è la vastità degli spazi, anche se occupati da migliaia di turisti, nel nostro caso per lo più cinesi in vacanza. I due luoghi rievocano immagini viste tante volte in tv e al cinema. Formidabili i dettagli delle costruzioni dei palazzi (colori, materiali, simboli ). Qui abbiamo cominciato con le foto, mai fatte cosi numerose in un viaggio. A proposito di foto, confermato il fatto che i cinesi amano farsi fotografare con gli occidentali; proprio nella Città proibita è capitato a mio marito…che non riusciva più a liberarsi di un gruppo di turisti! Prima di continuare le visite pranzo cinese: per molti italiani tasto dolente…io e mio marito abbiamo apprezzato quasi tutto…ottimi gli spaghetti di ogni tipo ma soprattutto i noodles fatti al momento nel brodo, i ravioli al vapore, il pollo, l’anatra laccata (specialità pechinese ), le verdure saltate.Nel pomeriggio ci siamo spostati al Tempio del Cielo, anche qui magnifiche costruzioni dove predomina il colore blu, suggestivo l’altare circolare, una piattaforma di marmo bianco utilizzata per i sacrifici imperiali al cielo.In serata passaggio in albergo, cena e giretto per la città.

Secondo giorno a Pechino: partenza di buon’ora destinazione Grande Muraglia. La nostra guida però prima ci porta a visitare una delle Tombe Imperiali della dinastia Ming e la Via Sacra. Quest’ultima merita un approfondimento, forse è stata il luogo che più mi ha colpito. Lungo questo viale alberato (la strada verso il paradiso che percorrevano gli imperatori per raggiungere la tomba ) con dei magnifici salici piangenti si trovano 36 statue di figure umane e animali ( come il famoso animale mitologico Qilin ) di marmo bianco molto grandi disposti una di fronte all’altra che appunto salutavano il passaggio dell’imperatore. Il silenzio e la tranquillità di quella passeggiata è indimenticabile. Poi finalmente la Muraglia, questo lungo serpente che si perde all’orizzonte. Noi abbiamo visitato il tratto di Badaling, dove abbiamo trovato ancora una volta un sacco di gente ( sempre turisti cinesi con il loro immancabile thermos di te ). Che fatica percorrerla! Alcuni tratti erano in forte pendenza problema sia in salita che in discesa, ma di fronte all’atleticità dei vecchietti cinesi non ci siamo potuti arrendere! Che spettacolo comunque da lassù… Al ritorno a Pechino, un po’ difficoltoso per il traffico, siamo passati dai famosi hutong con l’obiettivo di ritornarci in serata quando l’illuminazione notturna rende questi luoghi più suggestivi, ma in realtà non ci è stato possibile perché abbiamo incontrato un nostro cugino che vive a Pechino da qualche mese per lavoro. L’incontro è stato comunque piacevole perché con lui è venuta una sua amica cinese con cui abbiamo potuto chiacchierare piacevolmente e che ci ha portati in un ristorante dove ha scelto piatti tipici da farci assaggiare (che come al solito abbiamo gradito).

Ultimo giorno a Pechino e ultima visita: Il Palazzo d’estate. Il complesso sorge in riva ad un laghetto , ci sono tanti edifici immersi in un parco, quindi si è trattato di una passeggiata molto piacevole. In un punto del parco c’erano delle persone del posto, per lo più anziane, che si esercitavano a scrivere con gli ideogrammi per terra utilizzando grossi pennelli che bagnavano in secchi d’acqua, quindi dopo poco i segni si asciugavano e scomparivano . La guida ci ha detto che per lo più scrivevano poesie; la cosa ci è piaciuto molto tant’è vero che mio marito poi, dal quartiere musulmano di Xi’an si è comprato tutto il necessario per scrivere!

Nel pomeriggio partenza per Xi’an in aereo, compagnia China Eastern Airlines…volo confortevole e puntuale. Al nostro arrivo in aeroporto ci aspettava la nostra nuova guida che ci ha accompagnato in albergo. Dopo una doccia e una veloce cena in albergo siamo usciti per esplorare la città, a piedi poiché eravamo vicini alle mura della città vecchia e in particolar modo alla porta occidentale che conduce al centro. Prima ci siamo fermati ad ascoltare un gruppo di musicisti che suonava in un piccolo giardino, poi abbiamo proseguito lungo un’ampia via per raggiungere la Torre della Campana ma siamo stati catturati dagli odori e dalla varietà di cibo di un gruppo di bancarelle per strada… cosa non c’era! Una ragazza preparava i noodles, un altro friggeva ( cosa non si capiva molto bene ), un altro saltava qualcosa in padella, poi c’erano tanti tavolini bassi a cui erano seduti per lo più ragazzi che mangiavano. Alla fine per arrivare alla Torre e ritornare indietro in albergo abbiamo preso un risho guidato da una ragazza, che non sembrava molto esperta, con cui abbaimo faticato a farci capire sull’itinerario da seguire e soprattutto sul pagamento!

Il giorno successivo visita all’Esercito di Terracotta… giornata piovosa ma per fortuna i siti sono al coperto. Ti ritrovi davanti a queste centinaia di statue che effettivamente fanno una certa impressione; alcune, quelle trovate intatte, le abbiamo viste da vicino e colpiscono per la bellezza dei particolari nei volti, negli abiti, nelle pose. Certo i grandi capannoni costruiti intorno ai tre siti non sono bellissimi, fanno un po’ foro boario ma era importante ovviamente preservare gli scavi. Bello!

Nel pomeriggio ritorno a Xi’an e sosta alla Pagoda buddhista della Grande Oca Selvatica, visita resa ancor più suggestiva dalla pioggerella che continuava a cadere. L’edificio principale è notevole ma ciò che ci ha colpito è tutto ciò che c’era intorno, i giardini, curatissimi, le sale alcune delle quali ospitavano mostre sul Buddhismo in Cina, i piccoli chioschetti isolati ottimi per meditare…Poi passeggiata sulle mura della città, percorribile anche in bici, se non fosse stato per il tempo mi sarebbe piaciuto prenderne una e girarla tutta. In serata cena a base dei famosi ravioli al vapore…. quanti ne abbiamo mangiati!!! Di pesce, di carne alle verdure, grandi e piccolissimi, questi ultimi pescati dalla ragazza che ci serviva da una zuppiera di brodo e a seconda del numero di ravioli che ti ritrovavi nel piatto corrispondeva un auspicio, nel mio caso ce n’erano 3…doppia fortuna mi hanno detto!!! Purtroppo la pioggia più intensa, ci ha rovinato la passeggiata serale, la nostra guida voleva farci fare un giro per la città a piedi ma alla fine abbiamo potuto solo girare in pullman con un passaggio dalla famosa fontana musicale.

Secondo giorno a Xi’an e nuovamente tempo buono… direzione quartiere musulmano. Abbiamo visitato la Grande Moschea, davvero sorprendente per l’originalità delle costruzioni che niente hanno a che fare con le classiche moschee conosciute. Sono infatti costruite in stile cinese, il minareto per esempio è una pagoda. Anche qui bello il giardino, silenzioso e rilassante, la moschea non è visitabile all’interno… peccato. Poi giro per il quartiere e al mercato pieno zeppo di un’infinità di cose: cibo, souvenir, negozi di te e tanto altro. Prima di andare all’aeroporto la nostra guida ha voluto portarci alla Pagoda della piccola Oca Selvatica, sorella minore di quella vista il giorno precedente ma altrettanto interessante. Xi’an è sicuramente la città cinese meno nota rispetto alle altre del nostro giro, ma ci ha colpito… è una città ricca di storia e godibile, merita sicuramente una visita. E poi, ma questo vale anche per Pechino e Shanghai, è una città in cui non ti senti in pericolo, piacevolissima da visitare anche da soli in totale serenità.

In serata arrivo a Shanghai…dopo la solita doccia e la cena immersione nella città. Il nostro albergo era a un passo da una stazione della metropolitana quindi in pochi minuti siamo arrivati nella famosa via Nanchino. Già salendo le scale della metro siamo rimasti abbagliati dalle luci colorate delle insegne sugli altissimi palazzi della via e dalla marea di gente che la percorreva! Che spettacolo…sembrava di stare in una metropoli occidentale ma la presenza di tutte quelle scritte luminose non potevano che riportarci in oriente. Con una bella passeggiata lungo questa via siamo arrivati al Bund sul lungofiume e ci siamo trovati davanti lo skyline più famoso della città… quello del quartiere finanziario tutto illuminato e che si rifletteva nel fiume. Questa parte della città va vista quindi senza ombra di dubbio di sera perché le luci creano una bellissima atmosfera. L’unica pecca della città l’umidità…soffocante.

Il giorno successivo visita con la guida della città. Siamo partiti dalla città vecchia, un po’ deludente perché tutta ricostruita e trasformata in zona commerciale piena zeppa di negozietti ( tutti uguali ) di souvenir. Le cose più belle di questa zona sono sicuramente la casa del Te e il giardino di Yu. Quest’ultimo molto interessante è un insieme di edifici (abitati in passato dal Mandarino della città ) e spazi esterni molto curati, con alberi bellissimi, laghetti con tanti pesci, statue, come quella del drago di pietra: ne viene fuori una piacevole passeggiata. Meta successiva il Tempio del Buddha di Giada. Si tratta di un monastero buddhista molto grande, dove abbiamo trovato tanti devoti in preghiera con i famosi bastoncini di incenso tra le mani… in alcune zone ci si trovava avvolti dal fumo e dalla cenere provenienti dalle enormi incensiere usate per accenderli, molto suggestivo. Il famoso Buddha di giada giace solo soletto in una sala al piano superiore di uno degli edifici dove è vietato fare fotografie. Parentesi sulla giada…bellissima! Io non ho resistito e ho comprato un ciondolo.

Nel pomeriggio passeggiata al Bund, dove abbiamo trovato la copia del famoso toro di Wall Street a New York pare sempre dello stesso autore, tra l’altro di origine italiana. La statua simbolo di forza e speranza è un segnale dell’intenzione di fare di Shanghai una città finanziaria di livello mondiale. In serata sempre usando la metro, abbiamo deciso di visitare il quartiere francese della città…usciti dalla metro ci siamo trovati di fronte i super grattacieli illuminati e tanti negozi delle maggiori griffe italiane e non, e non riuscivamo a capire cosa ci fosse di diverso in questa zona… poi chiedendo qualche informazione ai passanti ( impresa sempre ardua perché veramente poche persone parlano inglese ) siamo giunti in una stradina veramente sorprendente! In mezzo ai grattacieli questa strada è costeggiata da tante palazzine a due piani di tipo europeo dove sorgono negozi, bar, ristoranti.. È una zona molto elegante e affascinante dalle luci soffuse, che contrasta con l’esplosione di luce dei palazzi moderni attorno, davvero bello, è la parte di Shanghai che ho apprezzato di più, hanno fatto bene a lasciarla così. Sorseggiando una bibita in uno dei tanti locali gremiti di gente, si è conclusa la nostra ultima serata cinese…conclusione più gradevole non poteva esserci.

Il giorno successivo partenza di buon’ora per l’aeroporto, qualche ultimo acquisto ( un bel vestitino alla cinese per me) e via verso casa. Ho detto all’inizio che è stato un viaggio bellissimo e sorprendente per le meraviglie visitate, la cultura orientale, la gente. Lo consiglio a chiunque abbia voglia di conoscere ( e qui di gente così ce n’è tanta ) un popolo e un paese verso cui prevale attualmente più la diffidenza che la curiosità e la voglia di capire.

Al prossimo viaggio…

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il Tempio del Cielo

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quartiere francese a Shanghai

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l'Esercito di terracotta

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il Giardino di Yu

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il Palazzo d'estate

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la Grande Muraglia

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il Quartiere finanziario di Shanghai

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l'Esercito di terracotta

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a piazza Tienanmen

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il qilin sulla Via Sacra

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Ideogrammi a Palazzo d'estate

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Lanterne al Tempio del Buddha di giada

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la Casa del Tè a Shanghai

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la Grande Pagoda dell'Oca selvatica

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bimba cinese



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