Estate nella Ville Lumière
Giorno uno: Volo Milano Linate – Parigi Orly. Dall’aeroporto è possibile prendere il treno OrlyVal, che ci porta fino a Chatelet, dove si snodano numerose linee della metropolitana.
Il nostro appartamento si trova in una posizione strategica, a pochi minuti dalla fermata Arts et Metiers, nel quartiere del Marais, sulla centrale Rue Baubourg (a pochi minuti a piedi il Centre Pompidou e Notre-Dame).
Arriviamo nel pomeriggio quindi, dopo una spesa e una cena veloce, decidiamo che la prima tappa non può che essere il Trocadéro e la Tour Eiffel illuminata, la prima emozione da conservare di questa vacanza.
Giorno due: sveglia di buon ora, ci incamminiamo verso l’Île de la Cité: Hôtel de Ville, la cattedrale di Notre-Dame in tutta la sua grandezza gotica.
Passeggiamo lungo la Senna, allestita nei mesi estivi per diventare Paris Plage, e raggiungiamo il Palais de Justice (in cui, obbligo tutti ad entrare, da brava studentessa di giurisprudenza), 36 Quai des Orfevres, per gli amanti del Commissario Maigret.
Torniamo verso Rue Baubourg e decidiamo di pranzare in un piccolo locale accanto al Centre Pompidou che offre crepes e baguette farcite a prezzi ottimi. Ci dirigiamo alla volta del Museo di Arte Contemporanea.
La cosa apprezzabile di Parigi è sicuramente la sua accessibilità alla cultura, soprattutto per i giovani che hanno diritto ad ingressi per lo più gratuiti o quantomeno ridotti fino ai 26 anni.
Il Centre Pompidou lo consiglio se si è appassionati di arte contemporanea o se si è di vedute molto ampie, altrimenti potrebbe farvi storcere il naso. Io in qualità di appassionata amatoriale di arte, l’ho comunque apprezzato.
Usciamo che sono le 4 del pomeriggio e in un momento di follia decidiamo che l’ultima tappa della giornata sarà il Louvre (tanto l’avevamo già visto tutti e decidiamo di concentrarci sulle cose che più ci interessano, saltando quindi a piedi pari l’arte antica). La nota positiva è che non solo gli studenti entrano gratis ma hanno anche una fila privilegiata che ci permette di entrare immediatamente. Usciamo per l’ora di cena esauste ma soddisfatte, ma preferiamo rimanere a casa per ricaricare le pile.
Giorno 3: Giornata interamente dedicata al nostro Io infantile, tappa obbligatoria a Disneyland Paris, che si raggiunge comodamente con RER A in poco meno di un’ora.
Posso solo dire che la mia prima volta a Disneyland è stata a 7 anni, ma questa seconda volta è stata ancora più divertente nonostante i miei 20 anni suonati.
Quindi direi che come tappa dovrebbe, per lo meno essere presa in considerazione.
Giorno 4: Ci alziamo e decidiamo di dedicare la mattinata al Museo dell’Orangerie, famoso soprattutto per custodire le magnifiche Ninfee di Monet, e al meraviglioso Musée d’Orsays.
Decidiamo di tornare a casa per pranzo e di dedicare poi il resto della giornata alla magnifica Montmartre, in assoluto il luogo che più preferisco dell’intera città, per la sua aria bohémienne e lontana dalla realtà.
Montmartre si trova nel 18° arrondissement, quindi il tragitto per raggiungere la collinetta è un po’ più lungo. Si può decidere di salire a piedi fino alla Cattedrale del Sacro Cuore oppure prendere la funicolare, decisione molto saggia secondo me.
La vista è meravigliosa, la Cattedrale imponente. La cosa più bella rimane scegliere un gradino della scalinata e ammirare la vista, ascoltare le storie e se fortunati godere di buona musica dal vivo (finché non arrivano i gendarmes e sgombrano tutto).
Per cena scegliamo uno dei tanti bistrot nella centrale Place du Tertre e decidiamo di passare qui il resto della serata, per poi fare una piccola tappa a Pigalle e sopratutto al Moulin Rouge prima di rientrare verso casa.
Giorno 5: Questa giornata decidiamo invece di dedicarla alla visita della Reggia di Versailles, raggiungibile da Parigi con RER C.
A pochi minuti a piedi dalla stazione della metro si raggiunge la reggia. Noi decidiamo di acquistare il biglietto che ci permette di visitare sia i giardini, che la reggia al suo interno, che i due Trianon, dominio di Marie Antoinette.
La visita ovviamente occupa tutta la giornata, meravigliosi i giochi d’acqua che ci sorprendono ad ogni angolo del parco.
Decisamente Versailles merita per la sua maestosità e il suo incredibile fascino.
Conviene sicuramente portarsi da mangiare, per i prezzi assolutamente poco economici.
Rientriamo a Parigi nel pomeriggio, quindi decidiamo di passare la serata passeggiando per gli Champs Elysées, ammiriamo l’Arc du Trimphe illuminato e percorriamo il boulevard fino al capo opposto, in Place de la Concorde.
Giorno 6: Dedichiamo la mattinata, prima alla visita del cimitero di Père Lachaise, alla ricerca della famosa tomba di Jim Morrison, e lungo il percorso incontriamo anche Oscar Wilde, Chopin, Marie Curie, Lafontaine, Molière.. Ovviamente è pur sempre un cimitero, il che implica un certo rispetto per il luogo (e nella mia amica Ilaria, anche una certa inquietudine, che ci porta a concludere la visita in tempi brevi).
Ci dirigiamo quindi verso il Panthéon, di fronte al quale (per la mia gioia) sorge anche la facoltà di giurisprudenza dell’Université de Paris.
Dopo un pranzo veloce, imbocchiamo la strada verso il Quartier Latin, passeggiamo per il Jardin de Luxembourg, senza poi dimenticare una tappa alla meravigliosa Sorbonne.
Infine, ci inoltriamo nel quartiere di Saint-Germain de Prés, scegliamo un caratteristico bistrot dove gustare dell’ottima Tarte Tatin, per poi dirigerci verso la chiesa di Saint Sulpice, tappa obbligata per me che ho divorato il Codice da Vinci.
La sera optiamo per una bevuta in compagnia in tutta tranquillità, poi passeggiamo fino al Louvre che di sera è uno spettacolo.
Giorno 7: La vacanza è agli sgoccioli quindi dedichiamo la giornata alle ultime visite: passiamo un’oretta veloce nel nuovo quartiere della Défence (che però non è particolarmente degno di nota, a mio avviso) per poi dirigerci verso i Grands Boulevards.
Visitiamo l’Opéra Garnier e dopo un pranzo a base di Croque Monsieur decidiamo di concederci un po’ di shopping nelle maestose Galleries Lafayettes.
Giorno 8: Il nostro volo da Parigi Charles De Gaulle per Milano Malpensa, parte nel pomeriggio.
Decidiamo di goderci Parigi da un punto di vista diverso e quindi ci buttiamo nel tour sul bateau-mouche lungo la Senna.
Il modo migliore per salutare questa splendida città.