Germania e Danimarca on the road… col nostro bassotto
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GIORNO 2 / SABATO 17 AGOSTO
Sveglia ore 7.00, ci prepariamo e alle 9.00 siamo già in macchina pronti per il nostro secondo tour. Partiamo, prima tappa Stoccarda, 78 km da Ulma. Parcheggiamo in un parcheggio a pagamento in pieno centro vicino a Markplatz pagando solo € 4.50 per circa 3 ore. Proseguiamo dritti e ci ritroviamo a Schillerplatz, oggi c’è il mercato, é pieno di gente che fa le compere ai tantissimi banchi alimentari. Proseguiamo sulla principale via dello shopping piena di negozi di ogni genere, purtroppo é un peccato non poter ammirare i monumenti perché sono tutti in fase di ristrutturazione. Ci fermiamo per un po’ nella Schlossplatz con il suo bel giardino, ammiriamo il castello e la bellissima fontana centrale, proseguiamo poi nuovamente la lunga strada di negozi. Purtroppo ci ha un po’ delusi, pensavamo ci fossero più cose da vedere e ammirare ma i principali monumenti sono coperti da impalcature per il resto solo grandi catene di negozi! Un po’ delusi c’è ne torniamo alla macchina e iniziamo il nostro lungo cammino verso Kassel. I km sono tanti circa 400, ci fermiamo a mangiare a un burger King lungo l’autostrada e ci riposiamo un’oretta le gambe, menomale che le autostrade qui sono ben tenute e con i limiti giusti. Ci sono tratti senza limite di velocità e la strada lo consente quindi ogni tanto possiamo accelerare i tempi anche senza esagerare. Facciamo sosta a Wurzburg nella zona industriale per comprare delle cose al piccolo Guido nel suo e nostro negozio preferito Das Futterhaus. Qui vendono delle cose per cani che in Italia non sappiamo nemmeno dell’esistenza, riusciamo a trovare un gonfiabile per i sedili posteriori in modo che il piccolo non possa cadere dal sedile. Una cosa utilissima per noi, visto che il nostro Guido continua a salire e scendere continuamente dai sedili… in questo modo lo abbiamo fregato.
Quest’anno, nel nostro precedente viaggio fatto a Monaco a Pasqua, abbiamo scoperto il passeggino per cani. In molti qui in Germania lo usano. Una coppia di signori italiani che aveva una coppia di bassotti come Guido e grandi viaggiatori, ce lo avevano consigliato se facevamo lunghi viaggi. I bassotti come tante altre razze, non possono forzare molto la schiena, difatti il nostro piccolo Guido si stanca subito e si sdraia per terra quando non vuole più camminare e siamo costretti a prenderlo in braccio, ma dopo tanto camminare, portare un peso di 8 kg in braccio é pesante. Così, grazie a quella coppia, tornati a Roma lo abbiamo acquistato tramite internet dalla Germania. all’inizio ero un po’ scettica, in Italia sono troppi i pregiudizi che si hanno, non so se lo userei mai, ma qui ho scoperto che é la cosa più utile che abbiamo acquistato.
Ore 17: siamo arrivati a Kassel, una bella città nel Land dell’Assia, situata sul fiume Fulda. Siamo stanchi morti e accaldati. Oggi fa molto caldo, il tempo di posare le valigie al nostro hotel Days Inn situato in pieno centro e per non perderci la visita della città siamo usciti subito alla scoperta. Abbiamo percorso la lunga Koningstrasse fino alla piazza centrale. Guido si é dimostrato già stanco, camminava a rilento, così abbiamo provato a metterlo dentro il passeggino. All’inizio ci guardava impaurito e voleva scendere, ma con la lingua di fuori e l’affanno lo abbiamo rimesso dentro, bé ci ha guardati e ha capito… si é sdraiato e ha smesso di ansimare, ha capito che era per la sua comodità e non un castigo. Abbiamo girato tutto il centro, nessuno ci ha guardati. Sembrava una cosa normalissima e lui appoggiato di vedetta se la godeva alla grande. Prima di acquistarlo ho letto tanti forum su gente che ha criticato, c’era addirittura chi esclamava di lasciarlo in una pensione invece di portarseli dietro. Se poi li devi mettere ridicoli in un passeggino (è comunque una specie di abbandono secondo me, ti fai il cane e poi vai in vacanza senza di lui?), veramente assurdi! Ma ognuno è libero di pensare come vuole, a noi piace viaggiare e ci piace camminare. Abbiamo deciso di ingrandire la nostra famiglia prendendo il piccolo Guido, invece di lasciarlo a casa con parenti, lui è sempre con noi, non ci passerebbe mai l’idea di lasciarlo, nemmeno per mezza giornata, quindi perchè non far star comodo anche lui? Camminiamo per tutta la via centrale… solo tanti negozi, peccato siamo arrivati fuori orario ed erano tutti chiusi. Poi c’è una manifestazione di qualcosa nella piazza centrale. Noi ci fermiamo a cena da pizza hut (il nostro ristorante preferito). Guido ha cenato e si é addormentato nel suo passeggino, per la prima volta in 3 anni non é stato a piangere sotto il tavolo e non si è infreddolito! Appena finito ce ne torniamo in hotel pronti per l’indomani mattina, andremo a vedere il famoso Parco di Wilhelmshohe prima di ripartire in direzione di Hameln il paese del pifferaio magico!
GIORNO 3 / DOMENICA 18
Stamattina prima visita all’Hercules nel bellissimo parco di Wilhelmshohe, saliamo con la macchina fino in cima alla collina che sovrasta Kassel, una strada spettacolare immersa nella natura. Parcheggiamo nel parcheggio ma ci va bene perché ancora non c’é nessuno e fino alle 10 non si paga! Passeggiamo fino all’inizio della lunga scalinata proprio sotto la statua dell’Hercules che purtroppo anche questa tutta coperta da impalcatura di rinnovo, quest’anno hanno deciso di rifare tutti i monumenti in Germania? A quanto sembra fino a adesso si! Ci limitiamo a guardare da sopra l’intero parco delle fontane che scende fino a valle. La scalinata é molto ripida e chi la sta percorrendo in salita arriva su quasi morto, scende per due rampe solo Marco a scattare qualche foto mentre io è Guido ci prendiamo il bel vento freddo della mattina. Sì, perchè oggi é freddo e pioviccica. Dopo che Marco é tornato su soddisfatto ma col fiatone, ripartiamo subito in direzione Hameln. Il paesino del pifferaio magico, decidiamo di percorrere la statale che passa un po’ in mezzo ai paesini, una strada panoramica nella Bassa-Sassonia stupenda. Ogni paese ha le sue case caratteristiche sempre diverse. Lasciamo le case a graticcio per arrivare nella zona delle case a mattoncini rossi, molto particolari. Arriviamo alle 13 ad Hameln, si vede subito che i paesini sono molto più interessanti e caratteristici delle città. Oggi i parcheggi sono gratis, quindi parcheggiamo in pieno centro e proseguiamo a piedi! Prima tappa negozio di souvenir dove finalmente oggi riesco a trovare la mia snowglobes e la calamita del luogo. Il paese é molto affascinante, la piazza centrale é piena di turisti anche se tutto chiuso, il carillon della chiesa centrale comincia a suonare e tutti gli sguardi fissi della gente a godersi lo spettacolo! Proseguiamo il giro circolare, visto sulla cartina, all’inizio della piazza. Passiamo davanti la Rathaus, scattiamo foto alle varie statue sparse per la via. Comincia a piovere e finito il tour ci dirigiamo ad Hessisch Oldendorf. Poco vicino c’è il nostro hotel! Lungo la strada ci fermiamo a mangiare un panino al volo da mc donald’s (purtroppo… anche oggi). Piove sempre di più e fa sempre più freddo. Arriviamo a Fischbeck. C’è il nostro hotel Café and Stift molto carino, la tipica gasthouse tedesca. Ci riposiamo un po’ e alle 17 riusciamo a visitare Rinteln che si trova a 6 km di distanza (anche qui parcheggiamo in pieno centro). E’ molto carina, la piazza centrale é piena di bar e ristoranti. Facciamo un giro in tutte le viette che la circondano, scattiamo qualche foto alla grande chiesa e alle 19 ci sediamo a mangiare da Bodega nella piazza centrale, tipico ristò mexicano. Abbiamo preso per € 35 una wrap al pollo, un piatto di buonissime nachos in salsa barbecue e un piatto della casa di misto carne con funghi champignon cipolla e patate dolci! Tutto molto buono e accompagnato da una buona birra tedesca! Piove sempre di più mentre siamo seduti fuori a mangiare, menomale che c’è un enorme ombrellone che ci ripara! Il piccolo Guido dorme tranquillo e coperto nel suo passeggino! Torniamo a Fischbeck e ci facciamo una bella passeggiata nei dintorni a piedi. Questo piccolo borgo é molto particolare e bello, sembra che il tempo si sia fermato. Nella piazzetta centrale contornata da stalle, case e giardini c’è una grande fontana di quelle proprio da prateria che si azionavano tirando su e giù la grossa leva per pompare l’acqua. Alle spalle una grande chiesa, un piccolo ruscello contorna le case che sono segnalate come punti di interesse, tipo monumenti ma sono abitate, forse hanno una loro storia che noi non riusciamo a capire perché é scritto tutto in tedesco. L’atmosfera é unica e ora che ha smesso di piovere, il cielo ha un colore rossastro molto bello, illumina tutto il contorno donando a questo posto un’atmosfera unica! Andiamo in camera a dormire, stanotte ci si copre con il piumino… e noi penseremo ai nostri parenti e amici che invece muoiono di caldo in città.
GIORNO 4 / LUNEDÌ 19
Sveglia con il diluvio universale, alle 07 siamo già a fare colazione sperando che il tempo migliori. Appena pronti prendiamo la macchina e ci dirigiamo a 25 km di distanza direzione Rinteln sud sulla Extertalstrasse 35. Ci attende la nostra Draisinen, sono delle biciclette tipo tandem che attraversano i paesini per un percorso di 18 km (36 con il ritorno). Il bello é che si pedala su una vecchia rotaia di un treno, veramente stupendo, una cosa che non ci si può assolutamente perdere se ci si trova da queste parti! Continua a piovere ininterrottamente, ma visto che alle 09 la signora apre bottega decidiamo di viaggiare lo stesso, non possiamo proprio perderci questa avventura. Domani abbiamo tanta strada e pernottiamo a Brema in un hotel già prenotato… non possiamo disdire! La signora che non parla nemmeno l’inglese ci chiede se prenotiamo per l’indomani, ma dopo vari tentativi riusciamo a fargli capire che vogliamo ugualmente andare anche sotto la pioggia. Ci guarda sbalordita ma ci dà l’ok, paghiamo € 45 per l’intera giornata e i 18 km, ci spiega che alle 14 in qualsiasi punto ci troviamo dobbiamo tornare indietro alle 17 bisogna riconsegnare! Ci fa vedere come sganciare le bici dai binari perché lungo il tragitto ci sono aree sosta e bar! Ci armiamo di giacchetti impermeabili, sistemiamo Guido nella sua bag da viaggio, lo copriamo con il telo anti pioggia, carichiamo sotto la panca gli zaini sempre ben coperti e si parte…
L’entusiasmo é tanto che forse non avevo ben calcolato cosa mi aspettasse, sul foglio guida é specificato che i 18 km di andata sono un po’ in salita e pianura. Pedalando pedalando comincio ad avere problemi di seduta, il sellino é una pietra e dopo circa 4 km percorsi senza problemi comincio a non riuscire più a stare in sella. Ci fermiamo al primo point pic nic, c’è nè uno ogni circa 2 o 3 km. La pioggia é tanta, siamo zuppi, ci riposiamo un po’ e aspettiamo che diminuisca, poi nuovamente in sella, ma che fatica! Marco che é un ciclista giornaliero non risente ne delle salite ne della sella, io sedentaria giornaliera comincio ad avere seri problemi al fondoschiena e alle braccia, le gambe ormai quasi non le sento più… Continuo a riderci sopra penso “prima o poi arriveremo”, poi guardo intorno a me lo spettacolo della natura, questa lunga ferrovia alberata ha il suo fascino, ci attraversa la strada un Bambi, bellissimo, tutto passa in quel momento perché ti rendi conto che vale la pena soffrire un po’ per un’avventura del genere!
Facciamo altre soste lungo il percorso, tanto ci siamo solo noi, con la pioggia non é uscito nessun altro. Scattiamo foto e facciamo video all’impazzata. È uscito il sole finalmente, ma qui in mezzo al bosco continua a fare freddo. Siamo sudati e bagnati dalla pioggia, proseguiamo ormai da 2 ore e siamo a buon punto, lungo il percorso bisogna fermarsi agli stop e ai passaggi a livello. Ci sono i semafori per la nostra biciclettona, attraversiamo strade a scorrimento veloce, paesini e campi di grano. Le persone nelle automobili ci guardano sorridendo, gli abitanti delle case sul percorso ci salutano e noi…. “ciuf ciuf… treno, Marco, Gloria e Guido N’ 30 in arrivo sul binario”… Peccato non avere un clacson! Dopo 3 ore di viaggio la stanchezza é tanta, arriviamo al punto 9 a Bosingfeld decidiamo di fermarci a mangiare al ristorante segnalato dalla guida che ha anche il parcheggio della Draisinen, sganciamo il grande tandem con tanta fatica, e piano piano attraversiamo la strada trafficata, parcheggiamo e mettiamo la catena alle ruote. Ci sediamo al ristorante Castello e siamo sfiniti, ragioniamo sul da farsi. Il percorso prosegue per altri 6 km e la strada é la più difficoltosa perché più salita. Noi abbiamo percorso 12,2 km e ce ne mancano altrettanti al ritorno. Decidiamo di tornare, ci sentiamo soddisfatti di questo risultato. Rimaniamo un’ora e mezza seduti al ristò mangiando degli ottimi piatti locali, le Schnitzel (bistecche di maiale) panate, con salse e patatine fritte! Tanto bruciamo calorie anche al ritorno!
Alle 14 meno 10 siamo di nuovo pronti a riagganciare sulle rotaie la Draisinen in direzione di ritorno. Montiamo in sella e si va, pianura e discesa, in alcuni tratti possiamo non pedalare… tutto in discesa e ci rendiamo conto solamente ora di quanta salita avevamo fatto, a vederla non sembrava, ci sono dei tratti che la velocità che prendiamo é tanta. Le rotaie si inclinano per le curve noi procediamo a tutta birra sicuri di non trovare altre Draisinen, ci fermiamo solo agli stop e semafori, poi l’ultimo pezzo… nuovamente salita… e che salita! Un misero pezzo di circa 400 metri, ma pesante! Arriviamo al punto di partenza dopo un’ora precisa, ormai credo di non avere più gambe e fondoschiena, ma sono soddisfatta, lo rifarei nuovamente ma equipaggiata nel modo giusto, per esempio con quei pantaloncini da ciclista imbottiti! Ringraziamo la signora complimentandoci di questa invenzione, stanchi morti ci sediamo in macchina appena in tempo perché ricomincia a diluviare! Fortunatamente la giornata è stata per lo più serena. La tanta pioggia ci ha accompagnato solo per i primi 5 km di tragitto e vi dirò che forse è stato meglio, almeno oltre alla fatica non abbiamo sofferto il caldo e la pista era interamente solo per NOI! Arriviamo in hotel, sono le 15.30… nemmeno 10 min e cadiamo tutti e 3 in un sonno profondo! Ci risvegliamo alle 18 con i dolori ai muscoli che cominciano a farsi sentire di più, usciamo solo per portare Guido a fare bisogni e a un supermercato compriamo tutto l’occorrente per farci dei panini, torniamo in camera mangiamo e passiamo la serata a leggere finché Morfeo non ci accoglie tra le sue braccia!
GIORNO 5 / MARTEDÌ 20
Oggi la giornata é cominciata male, siamo partiti dal l’hotel convinti di visitare come prima tappa Hannover. Siamo arrivati dopo 60 km e abbiamo parcheggiato la macchina in un parking a pagamento in pieno centro (ottimo!), usciamo alla scoperta di Hannover.
Arriviamo all’inizio dell’area pedonale dopo solo aver attraversato la strada. Pensiamo… perfetto, siamo in pieno centro! Cominciamo a scattare le foto alla grande chiesa davanti a noi ma all’improvviso Guido comincia a strillare piangendo e facendo altri versi mai sentiti, con tutta la zampa destra posteriore in bocca e la morde come impazzito. Vediamo una vespa volare via. Abbiamo realizzato in quel momento che era stato punto. Quindi tiro fuori di corsa il mio kit di pronto soccorso, applico subito del gel con ammoniaca, prendiamo il piccolo in braccio e corriamo alla macchina, dove abbiamo la valigia con tutta la farmacia di sopravvivenza. Disinfettiamo subito tutta la zampa ma non capiamo dove é il punto di puntura, continua a mordermi la mano appena lo tocco e piange, prendo della crema al cortisone e gli riempio completamente la zampa fin sotto i polpastrelli dove reagisce di più al tocco. Fasciamo il tutto ma siamo agitati che possa avere uno shock anafilattico, così chiamo la clinica veterinaria di Roma, mi dicono di portarlo al veterinario più vicino, rispondo che ho tanti medicinali con me che mi aveva consigliato il suo veterinario, così gli faccio l’elenco. Si sono congratulati con me per il mio approccio tempestivo con crema cortisonica e si sono rassicurati perché avevo ogni cosa che mi serviva. Abbiamo fatto subito una puntura di bentelan intramuscolo per prevenire lo shock, poi in caso di infiammazione duratura della ferita dovrei dargli l’antibiotico e il gastroprotettore per qualche giorno! Ci siamo tranquillizzati, ma continuando per tutto il tempo a tenere d’occhio la zampetta, dopo un’oretta che eravamo in macchina, lui dormiva beato e al tocco della zampetta non piangeva più.
Nel pomeriggio appena arrivati a Brema dove ci attendeva il nostro hotel, ha ricominciato a correre felice! Ho continuato per tutto il giorno a disinfettare tutta la zampa… per ora sembra passato. Siamo riusciti a vedere la cute un po’ arrossata sotto tra le unghie della zampetta, ma non sembra esserci pungiglione ne gonfiore. Domani controlleremo, per ora la sua dose di gastroprotettore prima della cena!
Il nostro hotel Ibis, si trova nella zona Mitte, centrale, in 10 minuti a piedi si arriva in pieno centro passando sopra il fiume e in mezzo a un favoloso parco! Brema é molto bella, i monumenti della piazza centrale sono enormi e appariscenti, il Rathaus, la Frauen Kirche, il St. Petri Dom, sono tutti in cerchio sulla Markplatz, e gli edifici che contornano la piazza sono tutti particolari. Poi c’è la famosa statua dei musicanti di Brema, tutta in bronzo posta lì di lato a farsi fotografare e toccare dai turisti! Proseguiamo per tutte le strade dello shopping moderno che contornano la piazza. Raggiungiamo una via più particolare del centro, la Bottcherstrasse, molto carina, stretta e con botteghe di articoli di design. Poi proseguiamo lungo la Martini strasse e ci fermiamo in una gelateria di Italiani a gustarci un buon Frappé e un Eichcoffe (gelato al caffè tipo granita di caffè). Ci rimettiamo in cammino fino a raggiungere lo Schnoor, la zona più vecchia, molto bella. Tanti vicoletti stretti stretti affascinanti, con tante piccole botteghe artigianali dove vendono di tutto. Secondo me la particolarità della zona la rende la più bella di Brema! Finiamo il nostro giro percorrendo tutto il parco che costeggia il fiume. Facciamo sosta su una panchina ad ammirare il laghetto. Ora siamo ossessionati dalle vespe, qui in Germania come in Austria, ti vengono proprio addosso, ogni tanto dobbiamo correre impauriti e non mettiamo profumo per fortuna. Guido oltretutto cerca di addentarle, stiamo sempre sul chi va là con lui, non riusciamo a goderci parchi e panchine. Torniamo in hotel stanchi, prendiamo la macchina e andiamo alla ricerca di un supermarket per comprare pane e affettati per la cena, troppo stanchi per rimanere fuori e risparmiando soldi ceniamo in camera belli comodi, poi dritti a letto domani si va ad Amburgo!
GIORNO 6 / MERCOLEDÌ 21
Partiti da Brema decidiamo di percorrere la strada panoramica che va per i paesi in direzione Hamburg. Tutti i paesini che incontriamo hanno un fascino particolare. Sono tutte ville spettacolari immerse nel bosco, ognuna diversa dall’altra, tutte ordinate e ben tenute. Dopo circa 60 km decidiamo di riprendere l’autostrada in direzione Amburgo. Ci fermiamo a qualche paese prima per fare acquisti da Das Futterhaus, il grande negozio per animali. Compriamo i viveri a Guido e ripartiamo per il centro città dove ci attende il nostro Hotel Hafen Amburg. È un bellissimo hotel (da fuori), un 4 stelle, prenotato su internet a un prezzo ottimo. Sembra moderno, ma gli interni sono di un fascino antico e di lusso, le camere semplici e piccoline. Appena arrivati, alle 15 ci attende il concierge, ci accompagna nel garage per farci parcheggiare ci porta fino alla reception i bagagli. Insomma, é bello ogni tanto sentirsi Inn! Rimaniamo 3 notti e paghiamo € 278 per dormire, più € 16 il parcheggio, più € 20 al giorno per Guido (i prezzi parcheggio e cane forse sono eccessivi), ma siamo in piena zona St. Pauli ed é la più gettonata della city. Appena entrati in camera scopriamo che dalla nostra finestra c’è una vista bellissima dell’Elba e il porto di Amburgo: siamo proprio di fronte all’Hard rock café e nel punto più Inn della città! Usciamo subito alla scoperta, dietro l’hotel c’è la scalinata che scende fino al porto, ci facciamo una bella passeggiata lungo tutta la Fishmarkt piena di negozi di souvenir e di bar. Facciamo degli acquisti anche all’Hard rock café, camminiamo per tutta la lunghezza del porto e ci inoltriamo verso la Landungsbruken. Ci sono tanti ristoranti di tutti i generi e hanno tutti come specialità il pesce, arriviamo fino al parco difronte la St. Michaelis Kirche. Ci riposiamo su una panchina e facciamo cenare il piccolo Guido che ormai é abbastanza stanco, come noi del resto, e visto che sono le 18.30 e tutti i ristoranti sono già pieni di gente che sta cenando, decidiamo di cenare anche noi presto per andarcene poi in hotel a riposarci. Ci fermiamo nel ristò italiano da “Nello”. Sono tutti Italiani, così scambiamo anche qualche parola. Io prendo una buonissima pizza margherita con prosciutto e funghi, Marco prende un Luccio con pachino e peperoni, davvero buoni, e per finire 2 buon caffè espresso vero italiano. Guido ha dormito tutto il tempo nel suo passeggino, benedico ancora il giorno che lo abbiamo comprato. Gli scorsi anni dovevamo sbrigarci a mangiare o non era proprio possibile farlo al ristorante, lui piangeva tutto il tempo sotto al tavolo o abbaiava. Con il passeggino abbiamo risolto i suoi e i nostri problemi, lui dorme tranquillo, noi mangiamo sereni e nessuno si lamenta! Abbiamo parlato tutta la sera con il cameriere molto simpatico. Ci ha spiegato che anche lui come tanti italiani é dovuto venir in Germania per trovar lavoro e guadagnare qualcosa e mettere da parte i soldi, come lo capiamo… e a quanto ci dice lui bastano 2 o 3 anni per stare bene, be’ proprio come in Italia no?! Finita la cena ci dirigiamo verso la bellissima chiesa di St. Michaelis per scattare qualche foto e poi dritti lungo la Bohmkenstrasse che ci porta dritti in hotel. Capiamo che il nostro hotel é in una posizione ottima per visitare le principali zone turistiche. Domani mattina visiteremo l’intera zona del Binnenalster! Intanto, dalla finestra della camera mi godo la bellissima vista del porto illuminato di sera!
GIORNO 7 / GIOVEDÌ 22
Brutto risveglio, ieri sera abbiamo lasciato la finestra aperta perché faceva veramente caldo. Stamattina siamo invasi da ragni giganteschi, uno mi è salito sul piede mentre ero in bagno….inutile spiegarvi con che razza di forza l’ho ucciso, era come una tarantola nero peloso, guardiamo intorno alla finestra e ce ne sono altri 5 di uguale grandezza, ci accorgiamo che fuori alla finestra un miliardo di ragnatele ospitano non si sa quanti ragni, e sono veramente grossi, chiudiamo per bene la finestra e lasciamo un foglietto scritto in inglese (Plesase do not open the door, because entry the SPIDERS).
Usciamo dall’hotel sperando che il personale ascolti la nostra preghiera e ci dirigiamo verso il Rathaus zona centro e Binnenalster, percorriamo tutte le viette interne e ci fermiamo a fare colazione da Starbucks con degli ottimi muffìn e cookies giganti e sorseggiando un buon caffè espresso. Riprendiamo il cammino su Johannistrasse e arriviamo davanti all’enorme Rathaus che domina tutta la piazza A parte i vari cantieri a cui ormai abbiamo fatto abitudine, ci troviamo la piazza completamente piena di stand che stanno montando in occasione di qualche festival, quindi purtroppo l’atmosfera é un po’ rovinata. Proseguiamo sulla Monkebergstrasse, piena di negozi, e passiamo davanti la St.Petrik Kirche e la St.Jacobi, molto belle. Proseguiamo in tondo nelle vie interne piene di negozi arrivando fino il lungo Fiume Ballindamm. Arriviamo davanti il famoso bacino dove al centro la fontana spruzza acqua e tantissimi cigni si avvicinano alla riva aspettando che qualcuno gli dia da mangiare. Anche qui la vista spettacolare si interrompe con l’arrivo di grossi camion che scaricano gli stand per la festa. Ci inoltriamo sulla Neuer Wall. Sotto i portici che costeggiano il canale del fiume é pieno di negozi di lusso e bar, tanta gente siede sulla grande scalinata difronte il Rathaus, noi ci fermiamo un po’ su una panchina. Fa caldo oggi il sole picchia e abbiamo camminato molto e ci aspetta l’attraversata del parco!
Dopo esserci riposati per una mezz’ora ci dirigiamo sulla strada piena di gran negozi di lusso tipo Bulgari e Cartier. Passiamo di fronte all’Alte Post che ovviamente é coperto per ristrutturazione, come gli altri due edifici lungo la strada. Percorriamo la Valentins Kamp arrivando davanti al Musikhalle Hamburg, ammiriamo il bellissimo Gerichtsgebaude, scattiamo delle belle foto (é l’unico palazzo quasi a non essere coperto da impalcature e gru). Arriviamo davanti l’entrata del Dam, il grande parco giochi, la ruota panoramica si vede anche vicino al nostro hotel, ma ovviamente… é tutto chiuso… smontato e pieno di gru che fanno da paesaggio. Decidiamo di inoltrarci nel bel parco Wallanlagen, tutto molto curato pieno di bambini e famiglie che giocano, persone sole che leggono libri o dormono sul Prato circondati da tantissime oche. Camminando sempre più stanchi arriviamo nella zona di St.Pauli, la lunga via Reeperbahn é piena di casinó, ristoranti, sexy shop e locali tipo Moulin rouge. È la zona che la sera si trasforma a luci rosse, non oso immaginare cosa ci sia qui in serata. Sono le 14 e per tutta la strada ci sono barboni, drogati e punk bestia che urinano alla faccia di tutti dove capita. Sbattono ubriachi su qualsiasi cosa intralci il loro cammino; uno addirittura si è incollato un bidone della spazzatura e sembra che ci si é messo pure a litigare. La puzza di urina si sente dappertutto, peccato perché la via é molto particolare e vale la pena vederla, ma sicuramente, dopo che l’idea di mangiare stasera in un tipico ristò texano ci è passata per la testa, abbiamo subito abbandonato l’idea e la curiosità di viverla di notte! Ci siamo fermati per pranzo dal mitico Pizza Hut. Poi abbiamo percorso a ritroso l’altro lato della strada dove ci sono invece tutti negozietti di souvenir o di cose particolari, ci sono poi il museo delle cere il Panoptikum, poi ce il Operettenhouse dove fanno il musical di Rocky, arriviamo davanti l’enorme palazzone storto di vetro che sinceramente non so cosa sia ma si vede da ogni punto della città. Noi prendiamo la lunga strada a destra che sale e ci ritroviamo proprio davanti il nostro hotel! Siamo soddisfatti della posizione del nostro hotel. È in un punto strategico e si arriva dappertutto, paghiamo un po’ ma per noi che camminiamo sempre a piedi senza prendere autobus o metropolitana é comodissimo! Torniamo in camera alle 15 stanchi morti, un po’ di riposo per i piedi e le gambe, ma soprattutto per il piccolo Guido. La camera ancora non é stata rifatta, aspettiamo di vedere l’addetto alle pulizie per dirgli di levarci assolutamente tutti i ragni giganti che sono entrati dalla finestra. Lo chiamo e gli dico “please remove the spiders in the room!” Mi guarda da presa in giro e mi dice solo ok! Allora per farmi capire bene che io in quella camera con Spiderman non dormo, lo porto vicino a quegli esseri immondi giganti, sposto la tenda davanti l’enorme finestra e lui che fa? Salta indietro e dice “Oh my god ok ok!” si sbriga e va a prendere l’occorrente. Noi attendiamo nel corridoio sulle gigantesche poltrone retrò! Si sente il ragazzo che con tutta la sua forza uccide quei ragni, non sappiamo con che cosa li stia uccidendo ma speriamo almeno di ritrovare le pareti. Appena finito di fare la carneficina, rientriamo in camera, bè Gli Spiderman non ci sono più ma poteva anche non lasciare le strisciate di ragno spiaccicato, secondo me aveva paura pure lui è li ha spiaccicati con tutta la sua forza! Controllo bene ogni angolo é tutto ok, finestra sigillata e dormiamo profondamente fino alle 17. Usciamo per la cena, ci facciamo una lunga camminata lungo il fiume fino ad Hafen city, ma la zona é vasta e decidiamo di vederla domani. Torniamo indietro percorrendo le vie interne dall’altro lato e ci ritroviamo in zona Landungsbruken piena di ristoranti. Stasera mangiamo cibo spagnolo da Meison Galicia, un’ottima paella di pesce e una cotoletta di pollo ripiena di spinaci e prosciutto! Per oggi la giornata finisce, un lungo riposo e domani si ricomincia la visita di Hafen city é l’ultimo giorno e poi ripartiamo in direzione Danimarca!
GIORNO 8 / VENERDÌ 23
Ci svegliamo in una vera sauna, la camera senza aria condizionata e la finestra chiusa sembra una SPA. Fuori decine di ragni che cercano una via per entrare e noi dentro a morire di caldo. Non si può stare così in un hotel di questo livello. Ci prepariamo il caffè con il nostro fornelletto, facciamo colazione e ci prepariamo in fretta per fuggire dal caldo. Lascio un biglietto sopra la finestra, il solito foglio con scritto “please do not open the window because entry the Spiders”… speriamo che capiscano! Usciamo dirigendoci sempre a piedi (il miglior modo economico per spostarsi), verso la Hafen City. Sono tutti vecchi palazzoni di mattoni rossi suddivisi in Blocchi, ci sono fabbriche, musei e bar, c’è il minimundos dei trenini, il dangeon Amburg e non so cos’altro. Noi proseguiamo la visita dell’intera zona, camminiamo tanto ma la giriamo tutta, molto particolare… ci riposiamo un po’ in una panchina vicino al Bruke’s Ann e poi ci inoltriamo in direzione del Rathaus. In 10 minuti di cammino ci troviamo nella piazza centrale dove c’è la banda che suona e tanta gente vestita con vestiti tipici di qui che balla e canta. Gli stand sono tutti aperti e scopriamo per la gioia di Marco che é tutto sulle biciclette. Ne vendono e vendono di accessori. Siamo nella patria del ciclismo, qui sono il loro mezzo principale e ne hanno di tutti i tipi. C’è molta gente oggi e si fatica a camminare. Pranziamo al Mac donald’s e ci riposiamo un po’, ridendo e scherzando ci stiamo facendo un sacco di km a piedi, cosa che nella nostra città non facciamo mai durante l’anno. Ni prendiamo la macchina per ogni spostamento anche minimo… e la bicicletta? Quando si decideranno a fare anche a Roma delle piste ciclabili in tutta la città e non pericolose come quelle poche che ci sono ora, allora potremmo vivere in un’altro modo, abbandonando la sedentarietà e l’attaccamento ai motori! Mentre noi mangiamo, Guido si addormenta stanco morto… fa molto caldo ma all’ombra riusciamo a respirare un po’ con il venticello piacevole che ci avvolge! Ci incamminiamo verso l’hotel percorrendo tutta la Neue strasse. Poi ancora sulla Ludwing strasse ci fermiamo al supermarket a comprare panini e affettati per stasera e domani a pranzo, poi finalmente siamo in hotel. é presto, sono solamente le 14. Ci riposiamo fino alle 17 e poi usciamo a passeggiare per l’ultima volta sul porto. Prendiamo un ice cream e delle patate fritte al cartoccio. Fa più caldo di prima, sole dappertutto. Guido si sdraia a terra stanco e con tutta la lingua di fuori. Decidiamo di tornarcene in hotel a fare i bagagli, cena veloce con i panini fatti in camera e con la compagnia di altri 3 ragni… impossibile che abbiano aperto la finestra quelli delle pulizie perchè ho attaccato il biglietto con del nastro adesivo e come l’ho messo è rimasto, ma allora? allora? allora?….cavolo chissà quanti ce ne saranno nascosti nella camera, magari sotto il letto…. Passo tutta la notte con la lucetta ad accenderla e spegnerla, guardando il soffitto e le tende, ogni tanto ne esce uno nuovo. Stravolta mi addormento, finalmente. Domani si va via da questo covo di SPIDERMAN!
GIORNO 9 / SABATO 24 – OGGI SI VA IN DANIMARCA
Partiamo da Amburgo alle 9.00 salutiamo tutti i ragni nella camera e prendiamo l’autostrada in direzione Flesburg. Arrivati su un ponte che attraversa il fiume inizia una coda madornale. C’è solo una corsia per tutti e due i sensi di marcia a causa del vento forte. Qui c’è il vento del nord e si sente tirare con tutta la sua forza verso la macchina! Arriviamo come prima destinazione a Ribe, un grazioso paesino tutto particolare. Parcheggiamo appena fuori a un parcheggio gratuito, ci incamminiamo catturati dal fascino dello stile danese. Le casette sono tutte colorate e c’è un’enorme chiesa al centro della piazza. Facciamo l’intero giro arrivando ad un laghetto pieno di cigni e anatre, c’è una sposa molto bella che fa le foto in riva al ruscello. Percorriamo la via con tutti i negozietti. è un piccolo paesino, ma hanno tutti i negozi di ogni genere. Passiamo un paio di ore a passeggiare e a goderci il vento fresco poi ripartiamo per l’hotel. Stanotte pernottiamo a Mikkelborg, sperduti in mezzo a campi di grano, in una specie di guesthouse danese. La prima cosa che ci dicono senza chiedere altro é che Guido non può entrare nelle aree comuni, solo nella nostra camera a 10 € a notte! Bene! Il piccolo bassotto ci sta costando quanto una persona per dormire, allora non mi faccio più problemi e lo farò dormire comodo nel lettone con noi visto che paga così tanto! Notiamo che la Danimarca é molto cara in tutto, a parte la benzina che costa € 1.040 per il resto mangiare e extra costa tanto. D cani c’è ne sono molti, tutti i turisti li hanno a seguito, ma per loro é vietato entrare in qualsiasi posto, negozi soprattutto! Appena scaricati i bagagli usciamo in esplorazione delle zone limitrofe, andiamo a Jels a 4 km di distanza. È un paesino di vichinghi ma a parte un grande mulino bellissimo e un laghetto, non c’è molta vita e nient’altro da vedere, così percorriamo la statale che attraversa i campi di grano, fattorie, fabbriche ed entriamo nel parco naturale. Lungo la strada non incontriamo nemmeno una persona, ci siamo solo noi. Ogni 20 minuti per sbaglio ci incrociamo con un’altra vettura, percorriamo 60 km in solitudine ma con una vista spettacolare arriviamo a Esbjerg. Sembra molto carina, c’è un’enorme chiesa che domina la strada, parcheggiamo la macchina (gratuitamente) e ci incamminiamo verso la piazza centrale dove ci sono delle bancarelle. C’è un mercato internazionale ma sono le 18 e stanno smontando tutto, per il resto non c’è nient’altro da vedere. Tutti i negozi chiusi e poche anime in giro. Quindi ripartiamo un po’ sbalorditi da tanto deserto e ce ne torniamo in hotel. Lungo l’autostrada solo noi, usciti dall’autostrada solo noi… Ma, insomma, dove sono i danesi?
GIORNO 10 / DOMENICA 25
Partiamo da questo paesino sperduto e non vediamo l’ora di arrivare nella grande capitale danese. Ci inoltriamo sull’autostrada. è lunga. Passiamo il primo ponte che ci porta sulle isole Fyn e dopo circa 200 km arriviamo al ponte più lungo, Grande Belt (Storebæltsbroen), conosciuto anche come Østbroen (Ponte Est). Bellissima vista. Il ponte divide in due il mare del nord, tanto vento, tante barche e uno scenario da cartolina. Paghiamo 235 DKK (32 €) per passare dall’altra parte, paghiamo con carta perché non abbiamo ancora cambiato i nostri soldi in corone danesi. Percorriamo gli ultimi chilometri che ci separano dalla bellissima Copenaghen. Seguiamo le indicazioni di Silvia (il nostro gps) e arriviamo davanti al nostro hotel che si trova di fronte il parco Kastellette e a 1 km dal porto dove c’è lei, la sola, la unica, la metà tanto sognata, LA SIRENETTA!
Da bambina é stato il mio cartone animato preferito, il mio libro preferito, ancora oggi lo vedo con passione e venire qui a Copenaghen era un sogno nel cassetto, ed oggi grazie al mio grande amore e insieme al nostro bambino peloso posso dire “Ci sono arrivata, l’ho vista”. Siccome é presto (sono le 12) e non prima delle 14 possiamo fare il check in, parcheggiamo la macchina proprio vicino il porto. Oggi é domenica e non si paga. Attraversiamo la strada e ci troviamo di fronte la bellissima fontana dedicata alla dea Gefion (Gefion Springvamdet), veramente bellissima e d’effetto. Sul laterale una chiesetta graziosa, la St. Albans, che fa da contorno alla fontana. Proseguiamo verso il parco e, finalmente, arriviamo di fronte alla Little Mermaid. Da come dicevano su internet me l’aspettavo molto più piccola, invece secondo me é la grandezza giusta, stupenda. Oggi é pieno di gente, c’è in corso una maratona di beneficenza, ci saranno migliaia di persone, ma riusciamo lo stesso a metterci davanti a lei e fotografarla in tutte le direzioni, da sola e con noi… Acquistiamo il tipico souvenir accanto alla statua, la calamita e la riproduzione in miniatura con tanto di certificato di qualità. Passate 2 ore dedicate solo a lei, riprendiamo la macchina e andiamo all’hotel il First Hotel Esplanaden, che si trova a 800 metri, dove ci attende una brutta sorpresa. Avevamo fatto la prenotazione su booking assicurandoci che avesse il parcheggio macchina, era specificato di prenotarlo subito e così abbiamo fatto, ma arrivati lì a fare il check in la ragazza al quanto scontrosa e non per niente gentile con il cliente, mi dice che non hanno parcheggio. Ribadisco che lo abbiamo prenotato e mi risponde scocciata che l’albergo non ha parcheggio privato, tento di fargli vedere il foglio della prenotazione con su scritto prenotazione parcheggio, ma mi ignora completamente. Mi tira le chiavi della camera e con aria arrogante mi dice “you want parking the car? In the street, in the street, in all street!” Ma va va! Cominciamo male con i Danesi! Visto che é domenica parcheggiamo nella street che dice l’acidona, tanto é gratis ma nei prossimi giorni dovremmo spostarci in macchina perché per tutta Copenaghen i park costano dalle ore 08/18 DKK 18 poi dalle 18/23 DKK 11 e dalle 23/08 DKK 3… insomma, praticamente 24 ore si paga e facendo un totale ci costerebbe 262 DKK che in sono € 35.13… mi sembra un po’ troppo. Abbiamo visto l’unico parcheggio a pagamento distante 800 metri e lì costa DKK 350 (€ 46.93), assurdo! Per ora ci incamminiamo a piedi verso il porto, lo percorriamo tutto, e arriviamo ad ammirare il palazzo Amalienborg, la residenza invernale dei reali di Danimarca. Poi lungo la Frederiksgade si vede la grande chiesa di Marmo (Marmerkirken), l’intera piazza é bellissima e la vista fino la grande chiesa é stupenda! Procediamo ancora lungo il porto e arriviamo alla zona del Nyhavn. Si fatica a camminare per quanta gente c’è, tanti ristoranti, tanti colori, i palazzi sono dipinti di ogni colore (sembra una parte di Amsterdam), le barche armeggiate lungo il canale, veramente particolare. Arriviamo nella piazza centrale, la Kongen Nytor, la piazza del re ma che purtroppo é tutta un cantiere, é il punto centrale della città e punto di partenza dello Stoget, la zona pedonale dello shopping più lunga d’Europa! Ci avviamo su questa affollatissima strada, tanti negozi di grandi firme, faccio subito acquisti allo shop dei souvenir e prendo ovviamente la pallina con la sirenetta e la calamita. Guido fatica a camminare, cominciamo ad essere stanchi e c’è troppa gente. Ci fermiamo a riposarci un po’ su una panchina di fronte la St. Nikolaj Church. Poi proseguiamo tra i negozi e arriviamo in un’altra piazza molto bella, la Hojbro Plads. Sono le 17 e alcuni negozi cominciano a chiudere, noi ci dirigiamo verso l’hotel, si é alzato il vento e fa molto freddo che si gela. Camminando lo sentiamo meno. Arriviamo davanti il nostro hotel e decidiamo di farci un giro all’interno del Kastellet per vedere la cittadella. Il giro é molto lungo. Poi, per noi che é dalle 12 che giriamo per tutta la città sembra ancora più irraggiungibile il punto centrale, ma finalmente arriviamo davanti il grande cancello che una volta serviva a tener fuori i nemici. Si vedono i 5 bastioni che servivano a proteggere la cittadella. Poi c’è il mulino stile olandese che domina la collina, i vari edifici rossi e tutto il prato circostante sono davvero spettacolari. Nel laghetto che circonda la zona si possono vedere i martin pescatore che camminano su e giù vicino l’acqua! Ormai le gambe e i piedi non li sentiamo più, vorrei buttarmi a terra e continuare a strisciare sui gomiti. Faticosamente facciamo l’altra metà del parco ripassando nuovamente davanti la sirenetta e notiamo che a quest’ora non c’è quasi nessuno ad ammirarla. Sono le 19.30, decidiamo di prendere la macchina e andare a cena in centro, proprio vicino la St.Nikolaj. Mangiamo in un ristorante mexicano con della pizza molto buona, ma paghiamo la bellezza di € 50 con 2 bibite. Qui é tutto molto caro, poi con le corone si va in palla facendo la differenza con la nostra moneta. Se si paga con carta ci addebitano la tassa di € 1.50. Mangiare al ristorante é costoso tanto meno alle catene dei fast food: 2 menù e 2 soli hamburger da mc donald’s li abbiamo pagati € 30 quando in Italia e in Germania, le stesse cose, le paghiamo € 18! Per oggi la giornata é finita, abbiamo camminato troppo e abbiamo preso tanto freddo. Ttorniamo in hotel a farci una lunga dormita, domani ci dobbiamo organizzare con i parcheggi!
GIORNO 11 / LUN. 26
Usciamo per le 9.00 e ci dirigiamo con la macchina nell’isola di Christianshavn, parcheggiamo per un’ora su Badsmandstrasse e ci facciamo un giro a piedi lungo il canale deserto. Nemmeno l’ombra di un turista… poi entriamo nella città di Christiania. A primo impatto non mi ha fatto proprio una bella impressione, me la immaginavo diversa. Sì, é una zona tipica degli Hippy, ma non immaginavo fosse il degrado puro. Dalle immagini che si vedono in internet sembra semplicemente una zona diversa tipica turistica interessante da vedere (non si fanno foto all’interno), a me sembra semplicemente un ritrovo di drogati legalizzati nel farlo. Sì, sapevo che vendevano droghe sul banco come fosse roba naturale… e questa é la parte che passa più indifferente non ci si fa nemmeno caso, ma sinceramente non ci ho messo tanto ad entrare e riuscire. A mio parere potevamo risparmiarci… tempo perduto. Molto più affascinante allora i coffe shops di Amsterdam! L’intera isola non ci ha minimamente colpito, ma sono ovviamente gusti personali.
Abbiamo ripreso la macchina e ci siamo avviati verso il parco Tivoli. Tantissima gente in fila, noi ovviamente non possiamo entrare. Passeggiamo guardando l’Hard Rock cafè e Harrold’s (catena famosa di Londra), il grande negozio di giocattoli. Poi riprendiamo la macchina e andiamo in centro, parcheggiamo nella nostra ormai amica piazza St.Nikolaj e passeggiamo lungo lo stroget fino a piazza Gammel Trov, molto bella piena di ristoranti e café. Ci fermiamo a pranzo da Max, una catena di fast food con degli ottimi hamburger. Qui il sapore della carne non ha niente a che fare con il nostro insipido hamburger italiano. Camminiamo lungo la strada che ci porta dritti davanti la grande Sinagoga e, proseguendo davanti la torre circolare, torniamo verso la macchina passeggiando ancora nelle grandi vie piene di negozi.
Decidiamo di avventurarci a vedere la costa Danese verso Helsingor. La costa é spettacolare, come nei film, sembra veramente la Malibù danese: ville da favola fatte come le case delle bambole, una diversa dall’altra, in tutti i colori. Passiamo di paesino in paesino costeggiando tutto il mare. Fa caldo ma nessuno é in acqua a farsi il bagno. Immagino che l’acqua sia gelata, ma è di una trasparenza unica. Arriviamo dopo circa 50 km ad Helsingor e ci attira subito il suo castello in cima ad una collinetta proprio sul mare. Da qui partono anche i traghetti per la Svezia che vediamo laggiù tanto vicina! A pensare che ci divide solo il lungo ponte di Malmo… ma noi non possiamo andare perché la situazione burocratica per i documenti di un cane è un più complicata. Sarà per un’altra volta… Parcheggiamo l’auto a dei parcheggi in centro gratuiti per 3 ore, andiamo subito sul molo a fotografare il castello e… sorpresa, ci troviamo una statua di un sirenetto in acciaio, proprio identico alla sirenetta… lì, tutto solo, che guarda verso il castello. Dopo esserci fotografati in tutto e per tutto con lo splendore del mare aperto, ci incamminiamo verso il centro: case molto particolari, vicoletti di case storte, molto affascinante poi la solita via principale con i negozi. Dopo un paio di ore facciamo ritorno a Copenaghen… Helsingor vale proprio la pena del viaggio. È molto carina e il Sirenetto poi….non sapevo nemmeno esistesse, Stupendo! Tornati in hotel ci riposiamo un paio di ore, ceniamo in camera con la spesa fatta al supermercato. Dopo cena una bella passeggiata a fotografare la sirenetta con le luci della notte. Fa molto freddo ma ne vale assolutamente la pena! Il nostro hotel se non lo avete capito, l’ho scelto proprio per la vicinanza alla magnifica sirenetta e al parco Kastellett dove è piacevole passeggiare se si ha un’amico a quattro zampe e Guido si diverte tantissimo con tanto verde si rotola grignando e ringhiando da solo felice e contento… attira l’attenzione di tutti i passanti che lo guardano sorridendo.
GIORNO 12 / MARTEDÌ 27
Prima tappa, Hard Rock cafè per comprare la maglia di rito… ancora c’è poca gente. Un giro nel bellissimo negozio di Peluche e ripartiamo dedicando la giornata interamente alla costa danese. Andiamo a vedere i fiordi. Prima tappa Roskilde, ex capitale Danese. Parcheggiamo l’auto a parcheggio gratuito per due ore, ma a parte la grande chiesa nella piazza centrale (oltrettutto ricoperta da impalcatura) e la solita lunga via di negozi (sempre gli stessi) non ci attira più di tanto. Quindi ripartiamo in direzione del museo vichingo. La guida dice che all’esterno c’è una grande nave vichinga, ma nemmeno l’ombra e a noi al museo non é permesso entrare con Guido. Ci fermiamo a scattare qualche foto al fjordo e ripartiamo in direzione Lejre. La guida dice che é da non perdere il museo con la riproduzione di come vivevano ai tempi dei vichinghi, ma era deserto quindi non siamo andati. Anche i restanti paesini sul fiordo che abbiamo attraversato, Lyndby, Saeby, e tutti gli altri erano isolati e senza attrazioni particolari, solo case… fino ad arrivare a Holbaek, un centro più grande con la solita via pedonale che ci siamo guardati passeggiando per una mezz’ora. A parer nostro questa parte della Danimarca é molto monotona, a volte noiosa, anche se comunque è da vedere almeno una volta. I centri piccolini hanno solo case abitate, le cittadine hanno le solite chiese tutte uguali e la solita via lunga pedonale con i soliti negozi che per la maggior parte abbiamo anche noi in Italia, tipo le grandi catene come H&M, dove non si possono fare acquisti perché costano davvero tanto. Un po’ delusi e molto annoiati ce ne torniamo in hotel. Sono le 15, pranziamo con dei panini e riposiamo fino alle 18 per ammazzare il tempo. Poi usciamo per la cena parcheggiando nella solita piazzetta e cenando a piazza Hojbro con dell’ottima carne! Poi in hotel perchè prepaiamo le valigie: domani si parte verso Odense! Questi 3 giorni a Copenaghen ci sono costati una fortuna soltanto di parcheggio. Copenaghen é molto bella e molto grande. Un’ottimo consiglio che darei è di affittarsi le biciclette e girarla così…
GIORNO 13 / MERCOLEDÌ 28
Oggi ci trasferiamo sulla più grande delle isole Fyn, prima tappa Odense. Parcheggiamo vicino il piccolo museo di Handersen e proseguiamo verso la piazza centrale, girovaghiamo per un paio di ore tra le lunghe vie piene di negozi. La nostra idea è di girarcela in bicicletta, non andiamo alla zona di Handersen perché comunque é fatta più per bambini e nella casa originaria non ci farebbero entrare con Guido. Cerchiamo invano per tutta la città un rental bike ma l’unico che ci avevano segnalato poco fuori dal centro che avrebbe avuto la possibilità del box agganciato per Guido, ha chiuso. Marco rimane deluso, ci teneva a girare in bici. Proseguiamo il nostro viaggio fino all’hotel Lilly Grinborg, a Bloomenslyst, immerso nelle colline danesi, molto grazioso. La signora è molto gentile. La struttura é immersa in un bosco che é a nostra disposizione per una bella passeggiata. Questa parte della Danimarca per me è molto più bella… immense colline che fanno su e giù tra campi di grano e fitte zone boscose. Le strade sono molto belle, immerse nella natura. i colori del cielo si uniscono a quelle dei prati e creano un’armonia rilassante. Le case sono tutte diverse e una più particolare dell’altra fanno da contorno, soprattutto quelle bellissime con il tetto in paglia. Insomma, stupendo! Il nostro bed and breakfast si trova sperduto in questa meravigliosa natura.
Dopo esserci riposati un paio di ore usciamo in direzione mare e andiamo a visitare Faaborg, a circa 50 km. La strada percorre sentieri isolati in mezzo a boschi e praterie. I paesini che incrociamo sono isolati, poche case e il minimo indispensabile. Sulla strada abbiamo incrociato a mala pena 1 macchina ogni 10 km. Appena arrivati ci fermiamo in centro in un supermarket a fare scorta di acqua, poi parcheggiamo in una stradina con parcheggi gratuiti proprio dietro la via principale e dietro la grande chiesa gialla. Ci incamminiamo lungo dei vicoletti molto particolari, stradine strette con queste casette di tutti i colori fatte a graticcio. Arrivati nella piazza centrale ci accorgiamo che é tutto chiuso e ci sono si o no 10 persone in tutto il paese. L’atmosfera é un po’ triste sono le 19 e anche i ristoranti stanno chiudendo, sembra proprio quell’atmosfera di quando finisce l’estate! Ci incamminiamo verso il porto, al di la del mare si vedono le altre due isole, ci fermiamo su una panchina per un’oretta a contemplare il nulla, il silenzio, solo gabbiani che ogni tanto fanno versacci, nulla di più, dopo esserci drogati con tanto splendore torniamo nella via centrale e l’unico posto per mangiare é una pizzeria da asporto, prendiamo due pizze molto buone che mangeremo seduti in macchina al calduccio, tira molto vento e sembra proprio che il tempo stia cambiando! Facciamo ritorno in hotel e la zona boschiva, che alle 18 era isolata, adesso lo é ancora di più, ho un po’ di timore, ma via con la radio accesa a cantare ….poi dritti a dormire domani si torna in Germania!
GIORNO 14 / GIOVEDÌ 29
Dopo una bella colazione partiamo per rientrare in Germania, ripassiamo il ponte pagando i 32 € , ci fermiamo in un autogrill tedesco per il pranzo e dopo 4 ore e mezza arriviamo a Lubecca, il nostro hotel Stadt Lubeck si trova a 10 min di cammino dal centro, al di la del fiume, camere molto semplici ma il bagno sembra un confessionale, stretto stretto il lato con wc e in un’altra porta doccia con lavandino, però tutto sommato un buon hotel e in posizione ottima. Usciamo subito alla scoperta della città, attraversiamo il ponte delle statue e ci troviamo di fronte la bellissima e grandissima porta, passiamo per il parco sottostante, magnifico e in fiore, le macchine fotografiche non fanno altro che scattare foto, dopo tanta solitudine in Danimarca trovare tanta gente e tanto da vedere é veramente un piacere, percorriamo la lunga e in salita via centrale, poi giriamo verso la Kolk dove a parte la bellezza del vicolo, ci sono il teatro e il museo delle marionette, veramente belle, proseguiamo davanti la St. Petri Church e arriviamo nella Markt centrale dove c’è il Rathaus e la St. Marien, oggi c’è una specie di mercato che rovina la bellezza della piccola piazza, percorriamo la Breite strasse piena di negozi e giriamo sulla Pfaffenstr. Per raggiungere altre chiese, ormai stanchi dopo 2 ore e più di cammino torniamo indietro a ritroso passando lungo il canale pieno di ristoranti, ci fermiamo in uno di questi a bere qualcosa per riposarci e ammirare i tanti canottisti sul fiume, torniamo in hotel a riposarci per un’oretta e torneremo più tardi a cenare qui da Potter’s, prendiamo due bei piattoni di pesce, filetto di Luccio con patate al forno con bacon e insalata, davvero buonissimi, e pagando solamente 32 € comprese bibite, era da giorni che non mangiavamo un’ottimo piatto e che non pagavamo tanto! La Germania é sempre la Germania. Dopo cena passeggiata fino all’hotel e a dormire domani nuove mete e tanti km!
Giorno 15 / venerdì 30
Dopo aver fatto colazione ci dirigiamo come prima tappa a Rostock, una bellissima città sul mare, parcheggiamo per 2 ore in un parcheggio in pieno centro per € 4.50, con l’ascensore del parcheggio sbuchiamo proprio nella via principale pienissima di negozi, davanti a noi la grande torre! Passeggiamo per un po’ a vedere le vetrine dei negozi e acquistiamo dei souvenir in un grazioso negozio dove vendono tutte cose tipiche del mare e i monumenti della città! Ci fermiamo a fare uno spuntino in una brasserie che fa delle ottime pizzette ricoperte di formaggio e bacon e delle brezel sempre al formaggio buonissime finiamo in bellezza con un Berliner gigante in due con ripieno di buona marmellata di ciliegie, per pranzo prendiamo due Pizzotti rotondi con formaggio fuso e bacon e un cornetto gigante che sembra la nostra amata Brioche della Calabria! Tutto per un totale di 8 € peccato che questi posti li conosciamo sempre alla fine dei viaggi! Dopo aver camminato in lungo per tutta la via principale ripartiamo in direzione e con destinazione Berlino dove arriviamo dopo 3 ore, oggi il traffico intorno alla città é stato veramente abbondante, le autostrade tutte in ricostruzione, siamo arrivati alle 16, il cambio di temperatura si sente tantissimo, qui fa molto più caldo! Arriviamo al nostro hotel distante 18 km dal centro, L’Hotel Hoppegarten Berlin, il personale molto gentile e simpatico, un buon hotel. Ci riposiamo un’oretta e riusciamo alla scoperta, sempre in macchina perché la città é enorme e i monumenti sono molto distanti tra loro, per oggi ci limiteremo alla zona intorno all’Hard rock café, dal nostro hotel dista 20 km, mentre percorriamo la strada ci rendiamo conto che girarla a piedi è impossibile con l’autobus non so, ma visto il traffico sarebbe tempo perso, forse con la metropolitana ci si muoverebbe meglio, sinceramente non mi sono informata su queste cose perchè sapevo che noi avremmo girato in macchina e a parte il traffico, non è poi stata un’idea sbagliata, i parcheggi si trovano dappertutto e se si paragona il costo di un biglietto, quello del parcheggio dovrebbe essere più o meno uguale, ma abbiamo la libertà di muoverci come vogliamo e girarla tutta. Troviamo parcheggio proprio nella strada dell’Hard rock, ed entriamo a fare shopping della maglietta di rito, sono quasi le 20 e decidiamo di fermarci a cena qui sistemandoci in un tavolo proprio difronte il negozio I love berlin cosi mentre mangio già penso alla mia futura snowglobe, ordiniamo degli ottimi piatti tipici del marchio, prendiamo un bel piatto di carne affumicata con salsa bb originale, ci sono delle costine, mezzo pollo e del maiale sbriciolato, con contorno di patate fritte giganti, dei fagioli mexicani e dell’insalata, prendiamo anche un superhamburger della casa sempre con carne affumicata e gli stessi contorni, meno male che gli avevamo chiesto se il primo piatto era per due o per uno……troppa roba stavamo per scoppiare e abbiamo lasciato gran parte dei contorni! Dopo cena facciamo un po’ di shopping nel negozio di souvenir dove finalmente acquisto le mie snowglobes e le calamite e per le mie piccole nipotine lo zainetto con Teddy peluche! Passeggiata intorno al grande isolato e poi di ritorno in hotel la distanza é lunga e la stanchezza incombe!
Giorno 16 / sabato 31
Oggi svegliati con più calma partiamo dall’hotel alle ore 10 pronti per il nostro tour in macchina, prima tappa Porta di Bradenburgo, parcheggiamo lungo la strada per 1 h proprio dietro il memoriale dell’olocausto, arriviamo in 5 min di cammino davanti la grande porta, meravigliosa scattiamo varie foto, passiamo davanti il memoriale e scattiamo qualche foto, riprendiamo la macchina, parcheggiando sempre lungo la strada percorriamo una stradina dove oggi c’è un mercatino di artigiani, fanno di tutto, le cose sono molto particolari, passiamo nel giardino e arriviamo davanti la meravigliosa cattedrale, maestosa veramente di gran fascino, di fianco il gran palazzo del Parlamento il Reichstag, anche qui foto a non finire, di nuovo in car procediamo lungo tutta la Unter den linden la grande strada principale dove ci sono tutti i monumenti, il lato opposto é tutto in costruzione, non ci fermiamo perché non si trova parcheggio, oggi c’è anche una grande manifestazione e le strade qui intorno sono tutte chiuse dalla Polizei, scattiamo foto dalla macchina, arriviamo nella Babel platz dove bruciarono migliaia di libri nel 1933, arriviamo sulla Kufknstrasse dove c’è il l’hard rock e parcheggiamo nella stradina interna di ieri, percorriamo tutta la via piena di negozi ed io mi perdo dentro il Kate Wolfharth, il grande negozio del Natale originario di Rothenburg ob der tauber, é immenso e bellissimo quasi quasi non vedo l’ora che sia natale! Mangiamo in una brasserie e ripartiamo ci fermiamo nella piazza con le chiese gemelle la Gendarmenmarkt (“Mercato dei Gendarmi”) è una famosa piazza sulla quale si affacciano le chiese gemelle del Deutscher Dom e Französischer Dom, nonché il Konzerthaus. La piazza ospita anche la statua di Schiller, ed è considerata una delle più belle di Berlino, anche qui una manifestazione ma parcheggiamo al volo e scendiamo per delle foto, procediamo verso il check point charlie, parcheggiamo proprio li sulla strada e andiamo subito a fotografare il check point, tantissima gente accalcata per le foto dove ci sono due ragazzi in divisa militare che riproducono come era un tempo, difronte c’è un pezzo del grande muro caduto, anche qui foto e ripartiamo per la zona dove si trova La East Side Gallery sulla Mühlenstrasse a lato del fiume Sprea è il tratto di 1,3 km del vecchio muro di Berlino dove oggi ci sono tantissimi e bellissimi murales, piove a dirotto ma a parte quelli immortalati dalla macchina ci fermiamo davanti ai più famosi per scattarci foto, menomale lungo la strada ci si può fermare tranquillamente al lato ci sono tutti i parcheggi quasi vuoti, fotografiamo quello con la macchina (La Trabant sfonda il muro (la targa evoca la data 9-11-1989), quello tribale, quello delle migliaia di mani e quello forse il più famoso del bacio tra Leonid Il’ič Brežnev ed Erich Honecker. La scritta in alto, in cirillico, recita: “Signore! Aiutami a sopravvivere a questo amore letale” Berlino é una città enorme e bisogna avere tantissimi giorni a disposizione per vederla tutta, noi purtroppo abbiamo un solo giorno e mezzo e per cercare di vedere il più possibile giriamo in macchina e comunque non potremmo visitare l’interno dei musei e dei palazzi con il piccolo Guido, le distanze comunque sono davvero enormi, da un punto all’altro ci sono almeno 10 km a volte anche 20, il traffico é intenso e soprattutto con tutta la città in ristrutturazione, sicuramente abbiamo visto poco e velocemente ma l’importante per noi é esserci stati, aver immortalato i punti più belli della città e poi chissà magari un giorno ci torneremo dedicandogli più tempo, magari nel periodo natalizio. Dopo il grande muro ci troviamo difronte un grande lavaggio auto, siccome oggi ho rovesciato tutto il pranzo di Guido per terra e il fuori é incrostato di insetti e resine, decidiamo di dargli una ripulita tanto sembra aver smesso di piovere, fantastico, il ragazzo ci fa segno di andare verso di lui, ci getta sulla macchina tanto sapone e comincia a lavare con una grande spazzola, poi un’altro ragazzo ci fa segno di proseguire ci chiede quale lavaggio vogliamo fare e optiamo per il più semplice per € 6.80, ci indirizza per metter le ruote in posizione e poi…….entriamo nell’auto lavaggio, noi dentro, Guido che impaurito mi salta addosso e comincia a tremare, i rulli, il sapone, le spazzole e poi l’aria che ci asciuga, in 10 min siamo fuori con la macchina come nuova, ci siamo divertiti, un’esperienza nuova finiamo in bellezza con il ripulire e sistemare gli interni, passiamo il grande aspiratore e poi uno spruzzo di non so cosa igienizzante che oltre a spolverare e lucidare igienizza le prese d’aria, lo spruzziamo anche sui sedili e lascia un profumo di pulito in tutta la macchina, da noi in Italia esisterà? Mai visto con meno di 10 € abbiamo la macchina pulitissima e profumata! Ripartiamo in direzione Alexanderplatz, manifestazioni ovunque e tanto traffico, strade e palazzi tutti coperti da cantieri, siamo stanchi ci accontentiamo di quello che abbiamo visto, spesa al supermarket per la cena e i panini per domani e dritti in hotel, sistemiamo le valigie domani si va in Austria!
Giorno 17 / domenica 1
Partiamo alla solita ora, alle 09 in punto seduti in macchina, oggi passiamo il confine andiamo in Austria a Pertisau sul lago di Achensee il lago più grande e bello del Tirolo, Il tragitto é stato traumatico, la giornata era iniziata abbastanza bene abbiamo macinato strada con tutta tranquillità sulla prima parte dell’autostrada tedesca, poi cominciano i lavori e perdiamo la prima ora tra rallentamenti e soste, il piccolo Guido oggi é intollerante al viaggio e questo non ci aiuta, abbiamo tanti km da percorrere!
Dopo 4 ore arriviamo nei dintorni di Monaco e l’autostrada é completamente bloccata, sostiamo per 20 min in coda ed io comincio ad agitarmi abbiamo l’hotel prenotato e accettano il check in fino alle 18.30 ma sono le 16.30 e noi non ci sblocchiamo!
Dopo vari km di coda si riparte ma dopo appena 5 km si riblocca tutto, ci fermiamo ad un’area di sosta per far scendere un po’ Guido lui sembra contento, si sono fermati tutti qui, erano km che non c’erano soste disponibili, le macchine sono accalcate, ci sono milioni di tedeschi sull’autostrada e noi siamo gli unici italiani, riprendiamo dopo 10 min il viaggio ma di camminare non se ne parla, il cartellone dice Blocco e consiglia di uscire, proviamo a cambiare strada, reimpostiamo il tom tom e nel frattempo inviò una email all’hotel per avvisare del ritardo e se cortesemente ci tengono la stanza, rispondono subito che non c’è problema che ce la terranno ma di avvisare se arriviamo dopo le 22, be’ speriamo proprio di arrivare prima, siamo molto stanchi!
Percorriamo tutta la strada interna e ci accorgiamo che tutte le entrate per l’autostrada sono chiuse, deve essere successo qualcosa di grande allora!, finalmente il tom tom capisce che non vogliamo prendere l’autostrada e ricalcola il percorso, i km da percorrere da sotto sono una cinquantina in meno di quelli che avremmo percorso in autostrada, ma é tutta la strada di montagna, dice che dovremmo arrivare per 19.30, va bene lo stesso basta arrivare!
La strada che stiamo percorrendo é isolata, ci siamo solo noi è piove ininterrottamente, il paesaggio é stupendo stiamo percorrendo la Panoramic Alpenstrasse e sicuramente é molto meglio e rilassante dell’autostrada, pian piano che ci avviciniamo in Austria il paesaggio cambia e diventa proprio un’incantevole quadro, entriamo in Austria e compriamo subito le vignette autostradali, appena in tempo sono le 18.55 e alle 19 il punto ristoro per acquistarle avrebbe chiuso! Costeggiamo tutto il lago Achensee, che meraviglia! Arriviamo alle 19.30 nella nostra Gashof Klara, tipica Tirolese, in legno e con i balconi con i fiori tutti colorati, siamo stanchi morti, ci sono 12 gradi e piove, noi siamo con i pantaloncini e maglia a mezze maniche, è sbalorditivo quanta differenza di temperatura c’è….entriamo subito a fare il check in, posiamo le valigie e facciamo mangiare il piccolo, poi scendiamo anche noi al ristorante dell’hotel, prendono ordinazioni fino alle 19.30 sono quasi le 20 ma ci fanno comunque sedere, ordiniamo degli ottimi piatti tirolesi, poi passeggiatina serale intorno al lago e dritti a dormire! Infreddoliti e stanchi! Ma un’atmosfera piacevole.
Giorno 18/ lunedì 02
Appena fatta una buona colazione ci incamminiamo per una bella passeggiata qui nei dintorni, ci sono dei negozietti di prodotti tipici, ma apriranno alle 10, fa molto freddo ma almeno non piove c’è solo vento forte, l’idea era di noleggiare le bici, ma non troviamo un posto dove abbiano anche il carrellino per Guido e il tempo é comunque incerto, prendiamo la macchina e ci facciamo un giro nei dintorni, passiamo da Maurach, altra località sull’altra sponda del lago, ci fermiamo a vedere la prima tappa della via delle canzoni ma fa freddo per camminare e il vecchio trenino a vapore ancora non c’é qui in stazione per vederlo, il giro del lago sul trenino costa € 30 a persona, ci sembra un po’ troppo, proseguiamo con la macchina e arriviamo a Tersen dove c’è un’attrazione fantastica assolutamente da vedere, la Haus steht Kopf é una casa tutta al contrario, é piantata in terra dal tetto, paghiamo € 6.90 a persona e anche Guido può entrare, praticamente é tutto attaccato sul soffitto, appena si entra gira la testa e muoversi all’interno é una sensazione strana, ci sono varie stanze, ci scattiamo moltissime foto che messe al contrario sembra che siamo noi a fare le verticali sui mobili, bellissimo effetto è una delle cose assolutamente da visitare, Guido é agitato e non riesce a camminare, lo prendiamo in braccio, finiamo l’intero giro di due piani, ci fermiamo a pranzo in un mc donald’s lungo la strada, un po’ di shopping da Billa (grande supermercato) e KiK (vendono di tutto dai vestiti all’oggettistica a pochissimo prezzo) e ritorniamo in zona lago, fermandoci su uno dei tanti Belvedere sulla strada di montagna a scattare foto, fa ancora più freddo e il vento é gelido, sono le 16 e siamo completamente infreddoliti, finalmente alla stazione lungo la strada c’è il vecchio treno che sta per partire, scendiamo per scattare delle foto, è molto carino, comincia la fumata e a fischiare….Buon Viaggio…. arrivati a Pertisau, dopo vari acquisti di souvenir torniamo in hotel a riposarci e riscaldarci, entriamo tutti e tre in un sonno profondo e ci risvegliamo alle 19, in tempo per la cena, prendiamo altri 2 piatti tipici della casa, ultima passeggiata in riva al lago e poi a dormire domani sarà una lunga giornata in auto perché torniamo a casa, la nostra vacanza é finita purtroppo! Stupendo viaggio che consiglio a tutti i viaggiatori amanti dell’on the road.