Aprile alle Seychelles… in guesthouse
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18 aprile
Partenza alle 15.20 con Emirates alla volta di Dubai: aereo a due piani spettacolare, con film in italiano (Frozen ci ha salvato: il mio bimbo lo adora e se lo è visto per tutto il viaggio!) Come hotel abbiamo scelto il Radisson Blu Media City
19 aprile
Visita di Dubai: abbiamo preso un taxi che ci ha portato prima al Burj Al Arab per fare delle foto da fuori (non si può entrare…) e poi siamo stati all’Atlantis The Palm per visitare l’Acquario, molto suggestivo! Avremmo voluto fare anche il bagno con i delfini, ma per 3 persone veniva veramente una tombola e non ero certa che mio figlio (quasi 3 anni) non si sarebbe spaventato, quindi abbiamo rinunciato. A pranzo siamo rimasti all’interno dell’Atlantis, abbiamo mangiato alla Ronda Locatelli, un fantastico ristorante italiano (ci hanno portato una porzione di lasagna che sarebbe andata bene per 4persone!)
Nel pomeriggio non poteva mancare la visita al Dubai Mall, il centro commerciale più grande del mondo: dentro c’è una pista di pattinaggio, una specie di lunapark, un acquario, centinaia e centinaia di negozi fantastici. Veramente da non perdere! Abbiamo cenato da Eataly e poi siamo andati all’esterno ad ammirare lo spettacolo di luci e suoni delle fontane davanti al Burj Al Kalifa (il grattacielo di Mission Impossible).
20 aprile
Aereo alle 8.40 sempre con Emirates alla volta di Mahè e poi AirSeychelles (un aereo da 14 posti… minuscolo!) fino a Praslin.
Qui abbiamo soggiornato a Villa Gaiarda (zona Cote d’or): avevamo una villetta con soggiorno e angolo cottura, una bella camera con aria condizionata, un grande bagno, la veranda con tavolo, sedie e sdraio e giardino con piscina: praticamente perfetto! La colazione buona e abbondante con frutta, yogurt, pane tostato, cornetti, marmellate ecc… i proprietari Morena e Umberto davvero gentilissimi, ci hanno aiutato per il noleggio dell’auto, con il wifi, con le escursioni… e mio figlio si è divertito tantissimo a dar da mangiare alle 2 tartarughe giganti che hanno in giardino e con i cagnolini Stellina e Ciccio!A cena siamo andati al ristorante Da Luca, a 2 minuti di auto, che ci è anche venuto a prendere e ci ha riportato dopo cena.
21 aprile
Intera giornata sulla spiaggia di Cote d’Or: lunghissima, sabbia bianca e compatta (riuscivamo a camminare tranquillamente col passeggno!) e mare cristallino (anche se nel pomeriggio arrivavano a riva un pò di alghe)
22 aprile
Affiattiamo la macchina e partiamo alla volta di Anse Lazio (circa 15 minuti di tragitto): che spettacolo! Sassi di granito ai lati di una bella spiaggia bianca e un mare calmissimo dal colore indescrivibile! Abbiamo pranzato al ristorante proprio sulla spiaggia (ce n’è anche un altro all’altra estremità, ma rimane più interno). Visivamente l’unica cosa che non mi è piaciuta è la rete contenitiva per lo squalo, però se serve….!
23 aprile
La mattina lasciamo la macchina noleggiata al porto, prendiamo il traghetto e dopo 15 minuti scarsi di traversata approdiamo a La Digue. Il nostro hotel, il Moonlight beach, è vicinissimo al porto di La Passe, ma non sapendolo abbiamo preso il taxi! 1 minuto di tragitto e 150 rupie (10 euro) dopo, siamo arrivati all’hotel: la reception all’inizio non mi ha fatto una bella impressione… piccola e calda… però la nostra stanza era davvero bella! Vista mare (tramonti infuocati bellissimi!), bagno grande e con una doccia spaziosissima, letto con zanzariera e aria condizionata. La spiaggia di fronte è piccola e se la mattina c’è la bassa marea è praticamente impraticabile…
Per il pranzo ci siamo affidati a Tarosa, al porto, un ristorante con una bella terrazza sul mare, con cucina prevalentemente creola, ma dove siamo riusciti a farci fare un bel piatto di spaghetti al sugo per il bimbo!
24 aprile
Dopo un’ora di scarpinata (ma con la bicicletta si fa molto prima!) arriviamo ad Anse Source d’Argent… una serie di spiaggette molto piccole, delimitate dai famosi sassi di granito, che sinceramente non mi entusiasmato, anche perchè l’acqua era piuttosto algosa…
Dopo il pranzo di nuovo al Tarosa, decidiamo di andare a sonnecchiare sotto una palma sulla spiaggetta davanti l’albergo. Nel tardo pomeriggio conosciamo una ragazza italiana, che poi scopriamo essere fidanzata con un ragazzo del luogo (Roland) che fa la guida, alla quale chiediamo qualche consiglio per le escursione e – detto fatto – ce ne organizza una in barca per il giorno seguente!
Cena alla pizzeria Gregouire: pizza buona, ma c’è pochissima scelta
25 aprile
Gita in barca, con soste per lo snorkeling alle isole Big Sister, Cocos e Felicitè: tanti pesci, qualche squaletto e una bella tartaruga marina!
A cena siamo stati a casa di Roland, che ci ha cucinato un pesce al barbecue che era la fine del mondo!
26 aprile
Decidiamo di seguire Roland, insieme ad altri ragazzi conosciuti nella precedente gita in barca, alla volta di Anse Cocos. Con un taxi arriviamo fino a Grand Anse, da cui comincia un sentiero che si inerpica tra le rocce e dopo 10 minuti di camminata si arriva a Petit Anse e dopo altri 20 minuti ecco che ti si para davanti Anse Cocos: bellissima! Si fa una fatica pazzasca (soprattutto con l’infradito), perchè il sentiero è piuttosto accidentato e i punti in cui bisogna “scalare” le rocce per me sono stati un incubo… però ne vale sicuramente la pena. Appena arrivati ci ha accolto un acquazzone violentissimo di 10 minuti, però quando esce il sole i colori sono indescrivibili! Roland ci ha organizzato un barbecue sulla spiaggia, con le foglie delle palme a fare da piatti, veramente suggestivo!
27 aprile
Decidiamo di andare ad Anse Bananes, dalla parte opposta dell’isola, ma data la bassa marea che la rendeva impraticabile e piuttosto bruttina a vedersi, decisiamo di andare ad Anse Patatas, la spiaggetta davanti all’hotel Papatran: colori del mare e della sabbia spettacolari. Dopo aver pranzato al ristorante del Patatran, decidiamo di usufruire dei lettini dell’hotel, dato che nel pomeriggio la spiaggia viene praticamente risucchiata dal mare!
28 aprile
Il nostro ultimo giorno a La Digue lo passiamo nella spiaggia di fronte all’hotel (in realtà siamo stati nella spiaggia subito accanto, quella dell’hotel Le Demaine dell’Olangerie, che essendo delimitata da grossi sassi nel mare non è soggetta alla bassa marea) e poi decidiamo di andare a cena al ristorante dell’hotel Le Rapaire: consigliabilissimo! Si mangia benissimo, l’ambiente è carino e raffinato. 10 e lode!
29 aprile – 2 maggio
Alle 8.15 prendiamo il traghetto per Mahè e poi il “taxi boat” per Cerf, un’isoletta a 10 minuti di barca da Mahè. L’isola è picolissima, il nostro hotel -l’Habitation- molto carino, ci hanno dato una villetta con la veranda veremente bella e abbiamo mangiato bene. Purtroppo il mare di fronte all’hotel è piuttosto algoso, quindi questi ultimi giorni li abbiamo passati a rilassarci in piscina, approfittandone per insegnare a nostro figlio a nuotare da solo con i braccioli!
Abbiamo fatto anche una gita a Mahè con una guida locale, Benedicte, che ci ha portato a Victoria (da non perdere il mercato!), ci ha fatto fare un giro dell’isola portandoci in diversi punti panoramici e dopo pranzo in un ristorantino sulla spiaggia dove ci hanno cucinato un pesce enorme ci siamo fermati per un’oretta ad Anse Soleil per un bagno: veramente una bella spiaggia con un gran bel mare!
3 maggio
Dopo un ultimo bagnetto nelle caldissime acque seychellesi, prendiamo il “taxiboat” e ci facciamo portare ad Eden Island, l’isola artificiale davanti Mahè dove stanno costruendo il nuovo porto: è praticamente un centro commerciale nuovissimo, con ristoranti (abbiamo provato “Porto Cervo” a pranzo: così così e “Bravo” a cena: ottimo!), un mega supermercato, la banca, la spa, negozi di barche, gioiellerie, vestiti ecc… Pranziamo lì e poi ce ne andiamo al Marl Self Catering, una villetta a due passi dall’aeroporto, dove abbiamo soggiornato l’ultima notte, dato che il giorno dopo avevamo il volo all’aba per tornare a Roma.
Riepilogando, posso dire che le Seychelles sono sicuramente da vedere, hanno colori incredibili, il mare è sempre caldissimo e i sassi di granito sono uno spettacolo… Ovviamente bisogna girare le varie isole e non fermarsi alla spiaggia dell’hotel, anche perchè in linea di massima, le spiagge più belle sono quelle meno accessibili e più faticose da raggiungere…
Quindi niente resort di lusso, piuttosto meglio una bella guesthouse: noi con 2000 euro abbiamo soggiornato in 3 per 16 notti! E sono stati tutti posti bellissimi!