Gita in Puglia
Cominciamo la visita salendo dal Rione Monti, che sarebbe anche quello più turistico, infatti i circa 400 trulli di questo quartiere non sono più abitati, ma contengono tutti negozi di artigianato locale, i vari commercianti invitano alla visita gratuita del trullo e di sicuro sperano in qualche acquisto! 😉
Ci inerpichiamo per le viuzze del rione e ci diamo subito da fare con le macchine fotografiche, cercando di catturare scorci pazzeschi di questo incantevole paesino. Salendo entriamo in molti dei trulli che incontriamo sia per guardare l’interno di queste particolari abitazioni, che per comprare qualcosa da riportare a casa! Ogni trullo ha una sua particolarità come ad esempio il trullo siamese che ha appunto i 2 coni attaccati! Attraversiamo tutto il rione fino ad arrivare alla chiesa trullo con la cupola interamente in pietra.
La seconda parte dell’itinerario è il Rione Aia Piccola, che avevo letto essere quello meno turistico e più autentico. Saliamo per il rione e ci fermiamo per qualche minuto all’entrata dei Giardini Belvedere che hanno una vista panoramica su Alberobello fantastica, ne approfittiamo per qualche scatto. Ci addentriamo nel quartiere e qui troviamo la signora Grazia e suo marito Alberto che ci permettono di visitare, con offerta volontaria, il loro trullo. Questa è la parte del viaggio che ho preferito, il signor Alberto ci racconta che il trullo era abitato da 15 persone, per questo il cono era stato “soppalcato” per accogliere altri letti. Questo trullo è fantastico perché al contrario degli altri, divenuti negozi, il trullo della Signora Grazia è ancora arredato come abitazione. C’è un letto matrimoniale posizionato nell’alcova della parete del trullo, con i servizi igienici sulla sinistra separati da una tenda, più al centro del trullo c’è il tavolo con le sedie e un divanetto e sull’estremità opposta l’angolo cottura. Ovviamente questo trullo dispone di corrente e acqua, e i signori lo fittano per i turisti che sono qui di passaggio. Alberto ci racconta che purtroppo anche qui ad Aia piccola, la gente comincia a lasciare le proprie abitazioni, che spesso sono messe in vendita, essendo molto richieste come strutture turistiche. Salutiamo i proprietari gentilissimi e ci aggiriamo ancora un po’ per le vie silenziose del rione.
Usciamo da Aia piccola attraversiamo Piazza del Popolo e ci immettiamo su Corso Vittorio Emanuele, la parte più moderna di Alberobello e così ecco davanti a noi la Basilica dei Santi Medici in stile neo-classico, imponente e maestosa. Dietro di essa il trullo Sovrano, ovvero l’unico trullo su due piani, che però ammiriamo solo dall’esterno.
Facciamo ritorno verso il parcheggio non prima di aver dato un’occhiata a Casa d’Amore, la prima abitazione costruita con la malta e non con le sole pietre. Eh si perché i trulli venivano costruiti dai contadini solo con la pietra, per poter essere abbattuti in caso di ispezione da parte del re, dato che per gli agglomerati di abitazioni era necessario pagare una tassa.
Prima di lasciare Alberobello passiamo un’oretta di relax nel parco ai piedi del centro storico, mangiando delle ottime pizze!
Riprendiamo poi la strada verso Castellana Grotte dove abbiamo prenotato alla struttura Il Rifugio delle Grotte a solo 100 mt a piedi dal sito delle grotte. Consiglio vivamente questa struttura per posizione, pulizia, e un ottimo rapporto qualità prezzo, infatti per un appartamento per 5 persone con cucina grande, bagno, 2 camere da letto e la colazione abbiamo speso 130 euro una notte.
Dopo un’oretta di riposo ci avviamo al sito delle grotte e scegliamo di fare il giro lungo di circa 2 ore che costa 15 Euro, ma grazie allo sconto dell’albergo, ci costa 12. Consiglio scarpe comode, perché il percorso è molto scivoloso e un abbigliamento a strati in quanto sotto l’umidità si fa sentire.
Percorreremo un itinerario di 3 Km in totale, 1.5 km per arrivare alla grotta bianca e 1.5 km per ritornare, scenderemo fino a 70 mt di profondità.
Cominciamo la visita con una guida davvero brava, che ci spiega che le grotte sono state scoperte nel 1938 dallo speleologo Franco Anelli insieme a Vito Matarrese, che in seguito scoprì la grotta Bianca.
Si accede al sito dalla prima grotta, che è anche l’unica comunicante con l’esterno, la Grave. È giorno, quindi siamo illuminati da luce naturale e percorrendo le scale pare di scendere al “centro della terra”, uno spettacolo fantastico.
Proseguiamo con la visita della grotta nera o grotta della Lupa, nella quale la formazione di stalattiti e stalagmiti è disposta naturalmente in modo tale da formare il profilo di una lupa. Ci addentriamo in varie grotte, dai nomi di fantasia dati da Franco Anelli per le varie formazioni carsiche e arriviamo in un piccolo corridoio detto Grand Canyon per la presenza di minerali ferrosi che ne caratterizzano la colorazione rossiccia.
La nostra guida ci mostra i differenti fenomeni carsici come le stalattiti e la stalagmiti, e delle bellissime cortine, nei punti più belli del percorso. Pare di essere in un girone dell’inferno dantesco ma senza paura solo con tantissimo stupore.
Finalmente arriviamo alla grotta Bianca suggestiva e luminosa, questa grotta è detta anche la più bella del mondo. Qui riusciamo a strappare alla guida il permesso di fare qualche scatto da riportare a casa fra i ricordi più belli. Terminata la visita ripercorriamo un km 1.5 al contrario passando in punti nuovi, per vedere, ad esempio, la caverna del cammello. Alla fine del percorso la risalita è in ascensore… menomale!
Terminata la visita ci aggiriamo per i negozietti nei pressi delle grotte dove compro una gustosa crema di pomodori secchi per portare a casa con noi qualche sapore tipico di questi luoghi magnifici dove la vita scorre lenta.
La sera ceniamo al ristorante Taverna degli Amici, a metà strada tra il nostro appartamento e il sito delle grotte. Abbiamo così l’occasione di concludere il nostro mini tour pugliese con i sapori tipici di formaggi con pistacchi e noci, salumi freschissimi, latticini, e con un buon piatto di tagliatelle fresche con zampina e porcini accompagnato da un ottimo bicchiere di vino.
Rientriamo stremati in albergo ma felici. Al mattino ci attende la ricca colazione del Rifugio con mega cornetti e cheese cake al limone.
Lasciamo così la Puglia, per dirigerci ai Sassi di Matera, ma ahimè il maltempo e i temporali incessanti ci costringono a rientrare, per tutto il viaggio saremo accompagnati dall’acqua e a Napoli addirittura dalla grandine.
Che dire…? Ci toccherà ritornare!