Alsazia e Foresta Nera
Partenza da Varese nel tardo pomeriggio di giovedì, per non perdere la giornata lavorativa e nel contempo portarci avanti nell’itinerario: decidiamo di effettuare una leggera deviazione dall’itinerario Varese – Colmar (attraverso il Gottardo) per trascorrere la notte in una caratteristica Gasthaus di Schopfheim (Germania, proprio al confine) che già conosciamo, visto l’arrivo in tarda serata e dunque la necessità di non andare “alla cieca”. Come previsto, arriviamo verso le 22, dopo 3,5 ore di viaggio compresa una sosta per cena all’Autogrill che si trova dopo il Gottardo (super!).
Il venerdì mattina, dopo una sostanziosa colazione alla Gasthaus, partiamo alla volta di Eguisheim, (ca. un’oretta di auto), per visitare il caratteristico borgo attraverso l’anello pedonale ben indicato. Dopo aver percorso l’itinerario pedonale consigliato (molto breve e davvero suggestivo) iniziamo a renderci conto di quello che ci aspetta con le famosissime case a graticcio, che ricordano tanto quella di Hansel e Gretel… Magiche! Si tratta davvero di un piccolo paesino, assolutamente da vedere per la magia che non ritroveremo poi nelle tappe successive, per quanto caratteristiche e altrettanto piacevoli.
Per la gioia della bimba, ma anche dei grandi, decidiamo di vedere anche il “Parco delle Cicogne”, che in realtà è semplicemente un piccolo appezzamento erboso con un paio di altalene, dove è stato realizzato un recinto per le cicogne che devono deporre le uova, mentre la altre stazionano in libertà sui tetti delle poche costruzioni confinanti. Uno spettacolo incantevole e inaspettato, con le cicogne che riposano nei loro nidi a pochi passi da noi, incuranti degli spettatori e della nostra sorpresa.
Nel primo pomeriggio lasciamo Eguisheim alla volta di Kintzheim, destinazione “Montagna delle scimmie”. In realtà avremmo voluto visitare anche la Voliera delle Aquile ed il vero Parco per il reinserimento delle Cicogne, ma il tempo stringe e dunque optiamo per le sole scimmie. Si tratta di un parco simile allo zoo safari, al quale si accede a piedi attraverso un recinto, per poi percorrere dei sentieri nel bosco ove le scimmie circolano in assoluta libertà. La nostra bimba è rimasta affascinata dalla possibilità di offrire pop corn (forniti all’ingresso e compresi nel biglietto) alle scimmie, offrendoli direttamente dalle mani…un contatto inaspettato ed entusiasmante. Un solo accorgimento: non correre e non strillare….perché le scimmie si innervosiscono.
Terminato il nostro giro, durato circa una novantina di minuti, ci fermiamo per un gelato nel parco, e alla fine partiamo alla volta del castello di Haut Konigsburg, con la speranza di arrivare prima della chiusura della biglietteria…e ci riusciamo! Optiamo per una visita libera, non guidata per assecondare i nostri interessi e i ritmi della bimba, e in un’oretta lo visitiamo tutto, soffermandoci sui meccanismi dei ponti levatoi, le sale delle armi e le cucine, nonché sul bellissimo paesaggio che di intravede da ogni finestrella.
Alla fine, stremati per il lungo camminare, ci rimettiamo in auto alla volta di Turckheim, dove si trova il nostro Hotel. Lo raggiungiamo in poco meno di un’ora, prendiamo possesso della camera, doccia veloce e siamo di nuovo fuori, alla volta di Colmar, per poter finalmente consumare un pasto tranquillo. Dall’Hotel ci consigliano un locale caratteristico, piccolo e alla mano, in accordo con le nostre esigenze, proprio nel centro di Colmar, che raggiungiamo in auto in 15 minuti. Consumata la cena, decidiamo di tornare subito in Hotel per l’approssimarsi del temporale, e per riposare presto in vista della giornata numero 2!
Il sabato mattina sveglia di buonora, solita ricca colazione in hotel e poi check out alla scoperta di Colmar e dei suoi negozietti di stampe ed antiquariato, la nostra passione! Passeggiamo un po’ per il centro a zonzo, poi la bimba individua il classico trenino che le piace tanto, sul quale ci accomodiamo per un tour di 45 minuti a spasso per le vie più caratteristiche della città, con commento in cuffia in italiano. Bellissima la Petite Venise, il quartiere attraversato da canali e punteggiato di locali e bistrot .Sosta per una merenda a base di Flammenkueche, la”pizza bianca” con pancetta e cipolle tipica del luogo (buona!), e poi si riparte in auto alla volta di Riquewhir, altro paesino caratteristico che ci hanno consigliato.
Raggiungiamo Riquewhir nel giro di un’oretta, giusto il tempo per riposarsi un attimo e si riparte alla scoperta di questo borgo circondato da mura fortificate e vigneti. Il paese si sviluppa lungo una ripida strada centrale costeggiata da tipici negozietti, tra i quali spicca quello delle decorazioni natalizie, aperto tutto l’anno, che mi ricorda tanto quello “ambulante di Stoccarda” ai mercatini di Natale. Anche qui optiamo per il trenino turistico, che ci porta all’esterno delle mura attraverso i vigneti di Riquewhir, patrimonio locale dalla vista incantevole. Anche qui le cuffie ci raccontano in italiano la storia della città e dei vigneti, e ci accompagnano ad un belvedere da fav ola, proprio all’ora del tramonto. Terminato il giro si riparte in auto alla volta di Strasbourg, dove ci aspetta il nostro Hotel, proprio in centro. Lo raggiungiamo per l’ora di cena, anche qui doccia veloce e di nuovo fuori, alla volta del locale caratteristico consigliato dalla receptionist. Cena veloce e poi rientro in hotel, sotto l’acqua colti da un acquazzone improvviso.
La domenica mattina dobbiamo necessariamente iniziare a pensare al rientro in Italia, ma non prima di aver visitato Strasbourg. Si parte subito alla ricerca del Batorama, il battello che ci porterà a visitare la città dall’interno dei suoi canali. Optiamo per il giro breve, quello da 45 minuti, solo all’interno della città, e qui rimaniamo sorpresi dalla possibilità di ascoltare la solita narrazione in italiano anche nella versione per bambini, davvero entusiasmante e coinvolgente per la nostra bimba, che nelle ore successive ci ripeterà la sua versione della storia di Strasbourg con mille aneddoti. Durante il percorso in battello, rimaniamo incantati dal quartiere Petite France, che decidiamo di rivisitare a piedi prima di ripartire, insieme alla Cattedrale e alle viuzze del centro.
Alla fine, nel primo pomeriggio, recuperiamo l’auto in hotel e ci armiamo di cartina stradale, alla ricerca di un itinerario piacevole per il rientro. Optiamo così per la strada di Freiburg, che ci sembra più panoramica di quella già percorsa, attraverso la Foresta Nera, ma rimaniamo un po’ delusi dal paesaggio (forse per la pioggia) e frustrati dall’impossibilità di visitare la città, una volta arrivati a Freiburg, perché la bimba dorme in auto e fuori piove. Così, di nuovo armati di cartina, decidiamo per un’ulteriore deviazione attraverso la foresta Nera, lungo una strada che ci porterà al Titisee in un’oretta, e questa volta è davvero una strada spettacolare! Giunti a destinazione, la bimba finalmente si sveglia, ci fermiamo a fare quattro passi e merenda in riva al Lago, e poi ripartiamo alla volta della destinazione finale. Le deviazioni ci hanno fatto tardare molto, ma con la Foresta Nera e l’Alsazia nel cuore siamo ben felici di arrivare a casa in tarda notte… dopo una tappa al solito autogrill del Gottardo per ripassare i compiti della bimba che, in questi 3 giorni d’incanto, ci eravamo proprio dimenticati.