Botswana, foto e miniguida
Dove andare e come spostarsi, dove dormire, dove e cosa mangiare, abbigliamento, vaccini e medicine, soldi, guide, foto, lingua, clima, telefono e internet, donne sole.
DOVE ANDARE E COME SPOSTARSI: Evitare la stagione delle piogge, da metà novembre ad aprile, quando le strade dell’interno diventano fangose, irriconoscibili e impercorribili; nella stagione secca si può andare quasi ovunque via terra, senza mai dimenticare una scorta d’acqua rigorosamente in bottiglia, da bere senza aggiunta di ghiaccio di dubbia provenienza, anche a costo di bere acqua quasi bollente. Noleggiare un fuoristrada è una ottima soluzione, per poter visitare i parchi. Ma bisogna fare molta attenzione: le strade sono soprattutto al nord disconnesse ed è facile trovarsi con una gomma a terra. Imperdibili il Chobe National Park e il Delta dell’Okavango. Andare solo se superattrezzati nel Deserto del Kalahari, e per il Makgadikadi Pans-grande come il Portogallo- è indispensabile una guida, poiché il terreno è estremamente infido e i rischi di infossarsi in un pantano o forare sono molto alti.
ATTENZIONE: per accedere ai Parchi occorre un permesso, e per pernottarvi un permesso speciale che in alta stagione è esaurito mesi prima.
DOVE DORMIRE: Per dormire, nella capitale Gaborone vi sono molte soluzioni, ma non molto economiche. In prossimità dei parchi, in piena stagione si rischia di trovare posti solo in hotel e resort di lusso, veramente molto costosi. Una tenda e un sacco a pelo possono spesso salvare il budget, ma… attenzione alla fauna! Io ho Preferito ad esempio nel Kalahari dormire in auto: il cibo in scatola è più indigesto per i leoni! Come in altri Paesi tipo il Sudafrica, si trovano molti alberghi gestiti da bianchi, e con la maggioranza di ospiti bianchi. Per godere della cultura locale, è meglio non isolarsi nel proprio essere bianchi! Gli starnieri sono bene accetti ovunque. In Botswana spesso si trovano persone che fanno l’autostop ai margini della strada, è un modo di viaggiare molto comune. Valutate bene chi prendere a bordo.
DOVE E COSA MANGIARE: mentre in città abbondano ristoranti e take away a prezzi ragionevoli, e qualità a malapena accettabile, al di fuori è opportuno caricarsi il bagagliaio di viveri, in particolare scatolame che non risente più di tanto delle alte temperature. Mi ripeto: sempre portarsi una buona scorta di acqua in bottiglia. Mai accettare acqua filtrata dei pozzi, il nostro organismo da europei potrebbe soccombere.
ABBIGLIAMENTO: assolutamente pratico, e anche senza avventurarsi in sentieri o arrampicate, è opportuno avere dei buoni scarponi, pantaloni robusti e un cappello per il sole.
VACCINI E MEDICINE: Altamente consigliata la profilassi antimalarica. Fondamentale una buona assicurazione sanitaria, ma fuori da Gaborone e Francistown, non ci sono strutture sanitarie e bisogna cavarsela da soli. Indispensabile una buona farmacia da viaggio (antibiotico, antipiretico, antidiarroico, sali minerali, antistaminico, pomata al cortisone etc).
SOLDI: carta di credito e bancomat possono essere inutili fuori dalla città. Una buona scorta di denaro contanti adeguatamente riposta e suddivisa tra tasche, zaino etc è raccomandata. La moneta in Botswana è la pula, e si può cambiare in frontiera o in aeroporto.
GUIDE: non andate MAI nella natura selvaggia da soli se non siete più che preparati. In ogni zona turistica si trovano guide più o meno economiche.
FOTO: Chiedete SEMPRE il permesso prima di fare una foto, e rispettate la dignità delle persone. Vietato fare foto ai militari, alle caserme, e in taluni casi anche i camionisti che trasportano carichi di legname possono essere molto rudi e violenti. Per non parlare di gente del posto che a fine giornata potrebbe avere bevuto un paio di birre in più.
LINGUA: L’inglese è indispensabile.
CLIMA: Informatevi bene prima di scegliere il periodo del viaggio e la zona da visitare. La stagione delle piogge fa pensare ad una gigantesca tinozza che versa acqua di continuo.
TELEFONO E INTERNET: Telefonare non è un problema: qui le compagnie telefoniche si sono sostituite al fornaio. Cellulari dappertutto. La copertura di rete fa invidia a quella europea, ma non c’è segnale nel Kalahari e nelle zone più remote. Raccomandato procurarsi una sim prepagata di un operatore locale.
DONNE SOLE: L’abbigliamento non deve dare nell’occhio. Per viaggiare da sola è fondamentale un profilo basso, che non attiri l’attenzione nell’essere troppo piacevolmente donna o nel mostrare un agio economico superiore al tenore di vita medio. Mentre nelle nostre cittadine si è costrette, bene o male, ad attenersi ad un accattivante abbigliamento, acconciatura, comportamento , quando viaggio da sola sono tenuta ad un atteggiamento esattamente contrario, per la mia sicurezza. Ed è così eilassante uscire dalla pugna della esteriorità, non obbligata a mostrare, casomai a nascondere, le virtù femminili… #botswana #milandri