Niente male la Martinica
Giudizio complessivo sulla Martinica: pur non essendo all’altezza di altre isole caraibiche da me visitate (Antigua e Barbados su tutte), si è comunque rivelata un’ottima meta per gli amanti del sole e della vita di mare e anche per chi gradisce fare escursioni nella natura. Alcune spiagge sono davvero notevoli (Anse Michel su tutte, poi Salines, Anse Noir e Anse Colouvre), mentre è un po’ difficile trovare un mare tranquillo e con i classici colori turchesi dei Caraibi. Paradossalmente, il posto migliore in questo senso è ad Anse Michel che si trova sul versante atlantico. Non ho potuto visitare i fonds blanc, anch’essi sull’oceano, ma dovrebbero essere anch’essi spettacolari a giudicare da quello che ho letto in giro.
Per gli amanti del rhum, non c’è che da scegliere tra le tante distillerie sparse nell’isola con annesse piantagioni e case d’epoca molto interessanti e suggestive da visitare. E a fine visita, si rischia la sbronza con gli assaggi gratuiti di rhum e punch! Occhi però ai prezzi, perché spesso nei supermercati sono inferiori.
Sul versante caraibico, invece, ho molto apprezzato Anse Noir a nord: essendo però di origine vulcanica, il fondale marino è scuro e quindi i colori e la limpidezza ovviamente ne risentono. Ho girato tutta la costa ovest, ma sinceramente non ho trovato un mare eccezionale in nessun posto e anche nella giustamente rinomata Grand Salines (bellissima!) era quasi sempre un po’ mosso e piuttosto torbido, con notevole accumulo di alghe nelle giornate più ventose.
Costi: avevo letto che la Martinica era un posto caro soprattutto per mangiare, ma non ho assolutamente avuto questa percezione. Il prezzo medio di una portata di carne o pesce al ristorante (guarnita di verdure, quindi una sorta di piatto unico) è infatti di circa 15 eur e pertanto una cena con dolce e birra non arriva mai a superare i 25 eur a persona. Noi ci siamo anche concessi anche il “lusso” di un’aragosta che costa 25 eur. Ho trovato invece piuttosto care la frutta e le verdure: tra l’altro, forse febbraio non è un periodo indicato ma sono rimasto deluso e stupito dalla poca varietà di frutti tropicali trovati in giro. In 9 giorni ho visto solo ananas, guyave, banane e meloni (carissimi e nemmeno troppo buoni), sia nei supermercati e sia nei baracchini sulla strada. In compenso, la Martinica ha confermato in pieno la sua fama di isola fiorita e colorata (soprattutto al nord, dove non vanno assolutamente persi gli spettacolari giardini di Balata).
Alloggio: abbiamo dormito al residence Saba a Sainte Anne, trovato sul sito di Martinique a la carte. Il contatto locale è una signora italiana che vive a Fort de France, reperibile telefonicamente e via skype per ogni esigenza. Il prezzo del mini appartamento è 75 eur al giorno senza colazione: la stanza è abbastanza spaziosa per una coppia ed è dotata di un bel balconcino con vista sul giardino dove è possibile mangiare comodamente. Ci sono tutti gli utensili per cucinare, ma noi abbiamo sempre cenato fuori perché alla fine dei conti i prezzi delle provviste da reperire in loco non giustificavano lo sbattimento in rapporto ai costi di una cena al ristorante di cui ho parlato prima.
L’unica pecca della stanza, oltre agli arredi un po’ essenziali, è costituita dal bagno cieco che, tra l’altro, soprattutto durante il giorno si rivela un vero sudario. In sostanza, il prezzo è forse esagerato per gli standard europei ma risulta decisamente in linea con i prezzi dell’isola. Tra l’altro la scelta è assai limitata perché le accommodations sono quasi tutte prenotate con largo anticipo dai francesi.
La signora italiana ci ha anche fatto da tramite per il noleggio dell’auto, a un prezzo davvero eccezionale: 20 eur al giorno, con franchigia di 360 eur. In media, i prezzi delle altre compagnie sono di 50 eur al gg. e 600 eur di franchigia.
Tempo: pur essendo nel pieno della stagione secca, per la nostra esperienza febbraio si è dimostrato un mese ancora parecchio piovoso e molto variabile. Il cielo è stato spesso nuvoloso e grigio, anche se alternato continuamente a sprazzi di cielo terso che comunque consentivano un’adeguata abbronzatura e un clima assai piacevole. Però in tutta la vacanza c’è stato bel tempo stabile solo un paio di giorni.
A tal proposito, Sainte Anne si è rivelata davvero il luogo dell’isola più adatto in cui alloggiare: è infatti a 5 minuti d’auto da Grand Salines, che soprattutto al mattino era spesso l’unico punto dell’isola in cui splendeva il sole mentre ovunque si intravedevano nuvoloni scuri. E infatti il nostro programma giornaliero è stato quasi sempre il seguente: mattinata a Salines per prendere il sole e poi spostamenti in giro per l’isola, con l’abbronzatura giornaliera già garantita! Non so se sia stato un caso o se febbraio è sempre così e le cose sono diverse in altri periodi dell’anno, ma la nostra esperienza è stata questa e se dovessi tornare a Martinica alloggerei ancora a Sainte Anne anche per le questioni climatiche sopra descritte.
Servizio di Air France: a parte il prezzo davvero strepitoso del volo e i servizi a bordo impeccabili (molto apprezzato il free drink a buffet!), sono rimasto deluso dalla scomodità degli aerei: boeing 777-300 piuttosto datati, con monitor in alcuni casi malfunzionanti e spazio dei sedili davvero angusto. Inoltre non mi è stato possibile fare il check in on line su nessuna delle due tratte, non ho potuto scegliermi il posto sulle 2 tratte brevi nè modifcare il posto prescelto sul volo di ritorno da Fort de France dopo aver effettuato il viaggio di andata (il sito mi ha dato prima conferma, poi successivamente me l’ha negata). Devo anche dire, a onor del vero, che i check in ai desk aeroportuali sono sempre stati spediti ma in ogni caso mi è sembrato un servizio assai poco efficiente.