Destinazione Perù
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Lima
Il nostro primo impatto cin il Perù è stata Lima. Questa metropoli sudamericana ci lascia piacevolmente sorpresi. La città e dinamica, viva, piena di contrasti ma sopratutto affascinante e sicura. Il suo nome deriva da quello del fiume Rimac, sulle rive del quale essa fu fondata nel 1535 da Francisco Pizarro. E’ situata a circa 150 m d’altezza in vista del mare, quasi a metà della costa peruviana. Il clima qui e tipicamente deserto-oceanico con scarse precipitazioni, ma spesso avvolta nella nebbia (garùas), creando una forte umidità. Noi siamo rimasti 4 giorni ma sinceramente bastano 3. Il cento storico, con la sua Plaza De Armas e maestosi palazzi coloniali di color giallo è il cuore di Lima. Inoltre ci sono da vedere Palacio de Gobierno, La Catedral de Lima, Iglesia de la Merced, Monasterio de San Francesco e tante altre chiese coloniali. La città ha anche un’altra anima, più mondana, moderna con grattacieli, ristoranti alla moda e bellissimi centri commerciali. Il quartiere Miraflores che si trova al sud di centro storico, con la spettacolare posizione sulla costa del oceano Pacifico rappresenta il volto moderno di Lima. Assolutamente da non perdere una visita al LarcoMar il centro commerciale costruito sulle scogliere che offre delle vedute meravigliose sul oceano. In questa zona è possibbile praticare surf e parapendio o semplicemente prendere il sole. Non si può nemmeno a rinunciare qualche capo di abbigliamento fatto di Alpaca; consiglio il negozio Sol Alpaca che si trova al LarcoMar. Qualità ottima, bellissimi modelli a prezzi non economici ma accettabili per il prodotto proposto (www.solalpaca.om). Per lasciare in bellezza questa particolare e piena di fascino capitale bisogna almeno una volta cenare in uno dei ristoranti del famoso cuoco peruviano Gaston Acurio, Astrid y Gaston (www.astridygaston.com). Questo tempio di buongustai e appassionati della cucina è considerato il migliore della città. Il locale è meraviglioso; il cibo, il servizio, l’ambiente e perfino l’illuminazione giusta ti permette di fare un vero e proprio “viaggio nel gusto”. Gaston Arcurio è un personaggio nel mondo dell’alta cucina sudamericana e sotto la sua supervisione ha aperto vari ristoranti sparsi nelle varie città del Perù e in altri paesi sudamericani. Astrid y Gaston di Lima ha vinto 14 posto nella classifica THE WORD’S 50 BEST RESTAURANTS del 2013. Pisco Sour ( la bevanda nazionale ) servito in questo ristorante era il migliore del Perù.
Da Lima ci siamo spostati con un volo delle linie Lan (www.lan.com) a Arequipa.
Arequipa
Il bellissimo minuscolo aeroporto di questa città ha una posizione fantastica. Cielo azzurro, sole che splende e le innevate falde del vulcano El Misti ti fanno sorridere. Fondata nel 1540 dai conquistadores spagnoli Arequipa acquistò presto importanza come centro di colonizzazione.
Nel 2000 la città e stata dichiarata il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Arequipa chiamata anche la città bianca grazie alle bellissime case costruite con una roccia vulcanica molto chiara ha una atmosfera del tutto particolare. Qui si Vive! La gente del posto, specialmente la classe media è molto curata ed elegante. La città culturalmente è molto viva, con un clima allegro e pieno di energia, in una straordinaria cornice di edifici di epoca coloniale. Da non perdere una visita a Monasterio de Santa Catalina, Plaza de Armas, Iglesia de la Compania. Ci sono varie attività da intraprendere partendo da qui come trekking, alpinismo, rafting. Noi purtroppo abbiamo dovuto rinunciare a tutte visto che mio compagno prima della partenza si è rotto il tendine d’alchile e partito con le stampelle e un tutore walker ( è un tutore articolato per la caviglia che sembra un enorme stivale rigido. Un pò come un scarpone da sci ma più brutto! )In queste condizioni di salute piuttosto precarie passeggiavamo allegramente per le vie di questa meraviglia! E’ qui che si vede un vero turista! Non rinuncia mai! Arequipa sorge a una altezza di 2350 metri e può provocare mal di montagna con vomito e giramenti di testa. Per noi è andata cosi; 2 giorni a letto. Questa città offre anche ottimi ristoranti, negozi di artigianato e gioiellerie. Conviene dare una occhiata agli orecchini, ciondoli, braccialetti con pietre, oro o argento. Si trovano pezzi molto interessanti. Anche qui ci siamo coccolati nella meravigliosa La Trattoria del Monasterio, ristorante del cuoco già nominato prima Gaston Arcurio ( www.latrattoriadelmonasterio.com ) Unica la sua posizione con le vedute di Monasterio de Santa Catalina, offre un clima magico al cibo eccezionale. La nostra prossima tappa raggiunta con autobus e Puno.
Puno e Lago Titicaca
Questo piccolo porto è stato per noi il punto di partenza nella visita delle isole del lago Titicaca. La cittadina è piuttosto anonima e non ha niente di interessante da offrire, tranne qualche discreto ristorante. Il Lago Titicaca si trova tra Perù e Bolivia ad un’altitudine di quasi 4000 m e 281 m di profondità. Le acque di questo lago hanno un colore intenso blu che contrasta con il color giallo delle imbarcazioni e coloratissimi vestiti degli abitanti. Per descrivere la bellezza di questo posto non ci sono parole adatte. Il lago Titicaca con le sue isole galleggianti è un posto unico al mondo. Chi ha avuto la possibilità di vederlo si può ritenere veramente fortunato. Noi abbiamo visitato le isole in autonomia comprando i biglietti per i battelli nella biglietteria ufficiale del porto. Il giro standard comprendeva la visita della isola Flotantes e due isole piccole della durata circa 3 ore. Arrivarti con il battello all’isola galleggiante abbiamo assistito a un piccolo spettacolo preparato dalla popolazione locale che spiegava come le isole vengono costruite, di cosa si occupa la gente che vive lì e come si spostano da un isola altra. Le isole sono abitate da una popolazione Uros pre-inca peruviana. Queste isole sono costruite a mano con canne di totora chiamate Flotanses. Galleggiano e si possono spostare come chiatte. Attualmente la popolazione vive di turismo e vendita di prodotti artigianali realizzati nel posto. Gli abitanti vestono gli abiti tradizionali coloratissimi e vivono nelle capanne. Gli uomini si occupano prevalentemente di pesca o caccia e costruzione delle imbarcazioni tradizionali. Questo gruppo etnico ha ancora mantenuto la loro tradizione e il loro stile di vita, restando isolati dalle culture e civiltà della terraferma. Il modo di vivere degli abitanti delle isole non è cambiato molto nel tempo, ma qualcosa è cambiato anche qui! L’illuminazione dell’ isola proviene dai panelli solari costruiti sopra le capanne!Il nostro giro turistico comprendeva anche una piccola sosta per il pranzo. Ma che pranzo! Abbiamo mangiato una trota appena pescata cotta nel lime e un po’ di zuppa di pesce freschissimo, tutto di lago ovviamente! Sulla freschezza dei prodotti non si poteva dubitare! Abbiamo speso meno di 5 Euro. A Puno ci siamo stati tre notti dopodiché siamo partiti con bus di linea per Cuzco.
Cuzco e Machu Picchu
Antica capitale dell’impero Inca sorge a 3326m e venne dichiarata nel 1983 Patrimonio dall’UNESCO. E’ impossibile non rimanere affascinanti delle viuzze del centro cittadino che uniscono la cultura andina e quella europea dei conquistadores spagnoli. La città considerata dagli Inca “Q’osco”, ombelico del mondo, ancora oggi rappresenta uno delle più grandi destinazioni turistiche del Sud America. Cuzko è anche una porta d’ingresso al famoso sito Machu Picchu. Tutta la città e visitabile comodamente a piedi senza necessità di prendere taxi. In questa piccolina cittadina si respira il vero spirito andino. Da non perdere Plaza de Armas, la Catedral, Iglesia de la Compania de Jesus, Iglesia De San Blas, Convento de Santo Domingo, Museo Inca, Templo Y Convento De La Merced e Islesia De San Francisco. A Nordest da Cuzko lungo il “Camino Inca” ad un’altitudine di “ 2490 m si trova il complesso archeologico di Machu Picchu. Unico modo, tranne a piedi per raggiungere questo sito è con il treno Perù Rail che parte da Cuzko e arriva a Machu Picchu Pueblo (www.perurail.com). Da Machu Picchu Pueblo si prende autobus per percorre ultimi 8 chilometri. Il treno è spettacolare, comodissimo con grandi vetrate e tetto panoramico per osservare meglio quel magnifico panorama.
I biglietti bisogna prenotarli con un largo anticipo in guanto i treni spesso sono in completo. Noi abbiamo prenotato il Treno da Poroy perché costava un po’ di meno. I prezzi allora partivano da 70 dollari andata. Anche Machu Pichu come Cuzko fa parte dei Patrimoni dall’UNESCO e dal 2007 è stato dichiarato una delle sette meraviglie del mondo moderno. Questa città perduta degli Incas, situata in una posizione spettacolare e immersa nella fitta foresta nebulare non fu mai scoperta fino al 1911. Ci sono vari ipotesi sulla funzione di questa cittadella, le ultime ritengono che è stato un luogo di culto abbandonato quando cuzko fu invaso da spagnoli. Machu Picchu edificata intorno a 1400 rappresenta il culmine della grandezza dell’impero Inca e la sua pietrificata testimonianza. Il popolo Inca utilizzava il rito sacrificale umano come parte centrale di una processione che si svolgeva sulle cime delle montagne. Questi riti servivano a ottenere la benevolenza degli dei o per sancire eventi particolari come morte dell’imperatore o disastri naturali. Spesso vennero sacrificati i bambini quelli più belli, più bravi più intelligenti degli altri. Alle vittime prescelte per i sacrifici umani venero somministrate le droghe come coca e alcol e poi alla fine delle cerimonie vennero uccisi. La sacralità Inca nasce in un teatro naturale fatto di gigantesche montagne, fiumi enormi, un scenario dove i esseri umani sono piccolissimi, insignificanti. Gli abitanti delle Ande riescono a sopravvivere in questo ambiente sviluppando una relazione di rispetto con il mondo naturale. Le montagne nel pensiero Inca erano l’olimpo dei dei, mentre gli uomini vivevano nelle città costruite nelle valli e si consideravano una parte integrale della natura. Per visitare le rovine di Machu Picchu partendo con il treno da Cuzko bisogna dedicare una intera giornata.
conclusioni
Il viaggio nel Perù ci è piaciuto moltissimo e anche se non ci ha cambiato la vita ha reso la nostra esistenza più ricca di esperienze ed emozioni. In realtà il nostro viaggio è cominciato, ma non è mai del tutto finito. A volte, quando chiudiamo gli occhi, vediamo di nuovo il cielo blu, le nuvole bianche di svariate forme, le rovine Inca sommerse nel verde della foresta pluviale e i lama che ci leccano la mano!