Portogallo magico

Tour fra spiagge e brulle scogliere, castelli, tipiche zone collinari e tante bontà culinarie! 'Eu te amo, Portugal!'
Scritto da: moniasvario
Partenza il: 29/05/2013
Ritorno il: 10/06/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Sulla scia del viaggione negli States dell’anno scorso, decidiamo di concederci quest’anno una destinazione più economica e così… PORTOGALLO sia!

GIORNO 1: MALPENSA- LISBONA

Finalmente è arrivato il 29 maggio! Partiamo da casa intorno alle 14.30 e tutto fila liscio finché, entrati nel terminal 2, notiamo sugli schermi una marea di voli cancellati a causa dello sciopero degli assistenti di terra. Ahi… Ci rincuora però che del nostro volo non si faccia menzione di nulla, speriamo! Partiamo fortunatamente in orario e, dopo aver messo piede nell’aeroporto di Lisbona, ci dirigiamo al negozio della Vodafone dove ci attende un rappresentante della compagnia di noleggio ‘Drive on holidays’ che ci accompagna in navetta presso l’ufficio situato a circa 5 km.

Decidiamo di aggiungere il noleggio di un apparecchio chiamato ‘VIA VERDE VISITORS’ DEVICE’ al costo di € 14,80 per 8 giorni; esso è come un Telepass: vengono registrati a mezzo telecamera i passaggi dell’auto presso determinati tratti autostradali che sono a pagamento, il cui costo totale viene poi scalato dalla carta di credito alla fine del viaggio. Comodissimo e super consigliato!

Dopo un po’ di giri diciamo di “orientamento” attorno all’isolato, riusciamo ad imboccare la C19 in direzione Sintra per poi giungere, dopo circa una mezz’oretta di strada, all’Ibis Hotel prenotato da casa.

GIORNO 2: SINTRA – OBIDOS- PORTO

La sveglia suona alle 7, ci facciamo una doccetta e decidiamo di fare la colazione a buffet dell’albergo al costo di 6 € p.p.; siamo pronti alle 8.30 e via verso SINTRA sotto un bel cielo azzurro! Seguiamo le indicazioni per il PALACIO DA PENA e l’attiguo CASTELO DE MOUROS percorrendo una salita nei boschi e giungiamo all’ingresso del Palacio poco prima dell’apertura (9.30) così che siamo anche fortunati a trovare agevolmente un posteggio nelle vicinanze.

Il biglietto d’ingresso al solo palazzo costa 13,50 €, quello per l’accesso al castello è 7 € così crediamo valga la pena di scegliere l’opzione combinata a 17 € p.p.

Poco dopo l’ingresso ci sono dei trenini che salgono al palazzo (distante circa 500 metri, in salita) ma noi preferiamo camminare; esso è davvero meraviglioso, sembra di stare nel mondo delle favole, ce lo giriamo a destra e sinistra fra tutti quei merletti, torrette e colori giallo, violetto, rosso.

Alle 11 circa ci dirigiamo al Castello, davvero carino, dalle cui mura si vede bene la cittadina di Sintra, le pianure circostanti e il Palacio arroccato più in là.

Soddisfatti di questa bella mattinata, scendiamo in paese e ci fermiamo al ‘Restaurante Taverna’ dove Federico prende un’insalatona mentre io provo il baccalà alla griglia mischiato con patate e uovo. Una bomba, ma buono! Girovaghiamo nelle viuzze della cittadina super turistica fino alla piazzetta del Palacio Nacional de Sintra per poi proseguire la marcia sulla EN9 fra zone collinari, strade sali-scendi e sparuti paesini.

Tutto il resto per me è buio fino all’arrivo ad OBIDOS quando Federico mi sveglia mentre sta posteggiando l’auto. Possiamo tranquillamente affermare che questa è una delle più belle cittadine che abbiamo visitato durante la nostra permanenza in Portogallo; ci colpisce molto questo borgo fatto di case bianche con i bordi dipinti di blu, giallo, rosso; esso è chiuso da mura senza protezione ma abbastanza larghe per permettere a chi le cammina di non stare mai in situazione di pericolo. Dopo un bel po’ di soste per fotografare abitazioni, la campagna circostante ed aver ammirato una porzione di acquedotto in lontananza, giungiamo al vero e proprio castello che è diventato una ‘pousada’, cioè una residenza turistica di lusso.

Sono le 16 quando ripartiamo verso PORTO, no stop!

Nonostante la lunga percorrenza chilometrica e gli ‘errori-orrori’ del satellitare, riusciamo finalmente a trovare l’albergo ‘Residencial Borsalino’ a cui diamo voto 6: l’arred è vecchio, il bagno nuovo ma non scorre bene l’acqua del wc e dopo un po’ viene a mancare l’acqua calda in doccia.

Dopo aver rinvenuto una mappa della città, ci dirigiamo sulle rive del fiume Douro per una buona cenetta presso il ‘Restaurante Vinhas D Alho’, seguita da una passeggiata romantica lungo la banchina fino al Ponte Luis I, molto simile alla struttura della Tour Eiffel (guarda caso anche la vicina via si chiama Corso Eiffel). Abbastanza stanchi dal lungo viaggio in auto, rientriamo all’hotel in metro intorno alle 23,30…giusto un occhio alle cose che vogliamo visitare domani e poi clic, la luce si spegne.

GIORNO 3: PORTO – BRAGA –GUIMARES – PORTO

Ci alziamo alle 8 e con molta calma facciamo colazione in hotel, paghiamo la stanza (30 €) e via verso BRAGA dove arriviamo intorno alle 10. Sembra una cittadina abbastanza grande, decidiamo di non entrare in centro ma di dirigerci direttamente nella zona periferica ovest per visitare il “SANTUARIO DO BOM JESUS”, posto in cima ad una collina e famoso per la sua scalinata barocca frontale.

Procediamo seguendo le indicazioni fino ad arrivare ad un santuario.. sì, ma capiamo con un po’ di ritardo di trovarci nel posto sbagliato (al SANTUARIO DI SAMEIRO) perché di scalinate particolari non ve n’è nemmeno l’ombra! Comunque vale la pena una visita perché da qui la vista sulla città è bellissima!

Troviamo poi il ‘BOM JESUS’ e scendiamo la scalinata per fotografarla dal basso, davvero particolare; per chi volesse, è attiva una funicolare che dalla città di Braga sale direttamente al Santuario.

Sono le 11.45 quando partiamo per GUIMARES seguendo le indicazioni per il “CASTELO PAçO DO DUQUES”, in stile quasi scozzese, ben curato e davvero carino con il suo prato all’inglese. Facciamo un giretto dentro, tra le rovine e poi ripartiamo. Decidiamo di passare per il centro in auto per capire se la città ci ispira una visita oppure no; costeggiando il centro storico con le case adornate dalle tipiche azulejos, piastrelle bianche e azzurre, la scelta ricade sul dedicare maggior tempo al centro di Porto, quindi si va!

Giunti a Porto troviamo a fatica l’hotel ‘Almeda’, ci sistemiamo un attimo poi andiamo in centro; a pochi metri dell’albergo si trova PLAçA DA LIBERTADE, davvero carina, sembra quasi di trovarci fra palazzi ottocenteschi austriaci. Proseguiamo fino alla stazione dei treni in PLACA DE ALMEIDA GARRETT e percorriamo poi una strada in salita sulla sinistra fino alla CATTEDRALE da cui si gode una bella vista sulla città. Scendiamo lungo viuzze strette (sembra di stare a Genova o Napoli, con i panni stesi ed anche quel senso di città di mare abbastanza sporca) fino ad arrivare al PONTE LUIS I che percorriamo fino a giungere alla sponda opposta del fiume Douro ove ci prendiamo un attimo di relax sul lungo fiume. Prima di rientrare in hotel vogliamo percorrere il ponte sulla parte sovrastante, che è dedicata alla tramvia e ai pedoni…siamo davvero in alto qui e vengono quasi le vertigini! In serata verifichiamo la presenza di ristoranti nelle vicinanze sul sito di Trip Advisor e pare essercene uno ben quotato in fondo alla nostra via, andiamo! Si chiama ‘O Marinheiro’ in Plaça de Filipa de Lencastre. Prendiamo 2 antipasti di pesce, filetto di tonno più una sogliola gigante ovviamente guarniti da kg di verdure, più birra, caffè, acqua al costo totale di 31 €! Ci piacciono molto queste cene portoghesi abbondanti ed economiche! Giriamo un po’ al porto sul lungo fiume romanticissimo e poi rientriamo in hotel. A nanna.

GIORNO 4: PORTO – COIMBRA

Alle 8 trilla la sveglia e ci alziamo a rilento. Dopo aver fatto colazione in camera e pagato l’albergo (25 €) siamo diretti alla CASA DA MUSICA dove ci dev’essere qualche spettacolo poiché pullula di famigliole vestite eleganti; notiamo anche un bell’uomo attorniato da signore e telecamere, forse un vip locale. La tappa successiva è la FACOLTà DI ARCHITETTURA che Federico vuol assolutamente vedere in quanto progettata da uno dei più importanti architetti portoghesi. Sono le 11.40, è relativamente presto e, valutando di aver visto Porto a sufficienza, imbocchiamo la A1 in direzione Lisbona con destinazione COIMBRA. Una volta giunti, capiamo subito che posteggiare in centro pare essere una missione impossibile quindi optiamo per il parcheggio di un centro commerciale che si trova sulla riva opposta del fiume ri-percorrendo poi a piedi il Ponte de Santa Clara fino alla piazzetta principale: LARGO DA PORTAGEM; passeggiamo lungo RUA FERREIRA BORGES, piena di negozi e, dato che lo stomaco di fa sentire, una volta giunti alla PLAçA DE 8 MAIO ci sediamo al ‘Bar Santa Cruz’ per farci un panino; solo in un secondo momento ci rendiamo conto che quella è proprio la piazza dove abbiamo prenotato l’hotel! Nel mentre assistiamo anche ad una processione religiosa: tutte le persone sono vestite in abiti caratteristici neri ed intonano melodie lamentose. Ci spariamo un dolcetto post – pranzo; io opto per un dolce fatto di pasta sfoglia ripiena di pasta di mandorle. Buonissimo e per niente pesante!

Proseguiamo in salita verso la città vecchia sotto l’ARCO DI ALMEDINA per poi addentrarci nella bellissima RUA CUEBRA COSTAS dove sono allestite alcune bancarelle di artigianato. Arriviamo in cima ove una grande chiesa si staglia davanti a noi e proseguiamo girovagando a zonzo nel quartiere universitario. Torniamo poi verso il centro per rifocillarci di bibite fresche, fa caldissimo! Una volta giunti alla macchina controlliamo sulla mappa della città se vi siano alcuni posteggi liberi nelle vicinanze del nostro hotel, ci muoviamo e, una volta appurato che il primo è pieno, ne troviamo uno in ADRO SE SANTA JUSTA, che non paghiamo poiché è gratuito il sabato dalle ore 14. L’albergo ‘Santa Cruz’ dista da lì sì e no 500 mt e, dopo aver dribblato dei manifestanti che campeggiano in piazza contro la crisi del Paese, saliamo 2 piani di scale con le valigie pesantissime per arrivare alla reception dove ci accoglie un simpatico signore che ci mostra la stanza al terzo piano. E’ abbastanza vecchiotta ma abbiamo un balconcino che affaccia sulla piazza principale da cui si gode una meravigliosa vista, soprattutto all’imbrunire, quando si accendono i lampioni sulla città vecchia sovrastante la piazza.

Ci rilassiamo bellamente fino alle 21 quando usciamo per cena; affidandoci ancora una volta al prezioso sito Trip Advisor, optiamo per un locale nelle vicinanze ma è chiuso; mentre facciamo una capatina all’auto avendo il dubbio di non averla chiusa, a lato del posteggio notiamo un ristorante brulicante di gente. Consideriamo questa cosa un buon segno, soprattutto perché, avvicinandoci, capiamo che sono tutti clienti portoghesi; ci rendiamo conto che anche il personale, a parte uno o due ragazzini, non parla inglese. Ok, è il posto giusto! Il ristorante si chiama ‘CANTINHO DOS REIS’. Ordiniamo una grigliata di carne che giunge accompagnata da: riso con fagioli, carote, insalata, patatine fritte; facciamo fatica a finire il tutto e se includiamo bevande e caffè, c’è da stupirsi ad aver pagato 23€ totali! Consigliamo caldamente questo ristorante, per la qualità, quantità ed economicità! Dopo tale abbondante cena ci facciamo una vasca in centro per smaltire e poi via in hotel!

GIORNO 5: COIMBRA – FATIMA – TOMAR – EVORA

Oggi non è solo la sveglia a farci alzare dal letto, ma anche le urla di una ragazza che sta facendo il bagno nella fontana della piazza… i postumi del sabato sera! Dopo aver saldato i conti con l’albergatore (28 €), prendiamo la A1 in direzione Lisbona. Inizialmente pensiamo di fermarci a BATHALA per visitare il famoso monastero ma poi valutiamo sia meglio proseguire dritti verso FATIMA, dove arriviamo intorno alle 9.30. Il santuario è esattamente al centro della moderna e super-attrezzata città.. e noi che pensavamo si trovasse in una zona periferica tipo ‘campo di grano’. Camminiamo nella grande spianata del Santuario ed è subito palpabile l’emotività che si respira in questo posto. Vi sono fedeli che gettano omaggi (fiori e candele prevalentemente) in un braciere, persone che percorrono in ginocchio la distanza fra l’ingresso e la cappella delle apparizioni. Devo dire che Fatima mi ha colpito ed emozionato molto.

Ci prendiamo il tempo di un caffè e via, in partenza per TOMAR lungo la strada provinciale costellata di bei ‘sali-scendi’ collinari e di paesini tipici. Lungo il percorso non possiamo non notare il bel CASTELLO DI OURéM che spicca sulla cima di una collina, peccato non poterlo visitare. Proseguiamo verso il MONASTERIO DO CRISTO e lì pranziamo sotto un sole cocente. A nostra insaputa, scopriamo di non dover pagare l’ingresso perché è gratuito fino alle 14 di tutte le domeniche, che fortuna! Il giardino del castello è ben tenuto ed anche l’interno trasuda storia di templari, battaglie e giovani chierici che vivevano nel monastero passeggiando fra i numerosi chiostri. La nostra visita dura circa un’ora, poi imbocchiamo la A1 dritti dritti verso EVORA, dove giungiamo intorno alle 17.30.

L’hotel IBIS è appena fuori le mura d’ingresso alla città, il che ne fa una posizione davvero comoda; una volta effettuata la procedura di check in, andiamo in centro lungo Rua do Raimundo fino a giungere alla bella e movimentata PRACA DE GIRALDO e successivamente fino alla CATTEDRALE e alle attigue ROVINE ROMANE. Proseguiamo il nostro tour nelle viuzze fino a quando, stanchi, torniamo in hotel per una doccetta; il receptionist ci consiglia uno dei pochi ristoranti aperti la domenica: ‘VINHO E NOS DOIS’ dove Federico apprezza molto l’agnello mentre io sbaglio scelta prendendo un piatto tipico (ACORDA DE CAMARAOES) che non mi piace molto: trattasi di pane inzuppato con frutti di mare e uovo.. un po’ pesante. Ordiniamo del buon vino locale (Borba) e saldiamo il conto con 40 euro, non male per essere un locale così raffinato!

GIORNO 6: EVORA – PARCO NATURALE DA RIA FORMOSA –TAVIRA –FARO

Oggi ce la prendiamo comoda: ci svegliamo alle 10 e torniamo nel centro di Evora per approfondire la visita di ieri: possiamo ammirare in tutta calma varie chiese e bellissimi scorci fra le viuzze che si fanno spazio fra tipiche casette bianche adornate di fiori. Visitiamo anche la prima parte dell’ACQUEDOTTO in Rua Du Cano ed infine sostiamo per un caffe’ nella bella PRACA DO SERTORIO. Rientriamo in hotel per ritirare le valigie e partire alla volta di FARO intorno alle 12.30. La strada più breve è lungo la provinciale esterna ad Evora che ci permette di attraversare campagne che da brulle diventano mano a mano più ricche di vegetazione, ulivi e viti. Davvero begli scorci!

Giunti all’abitato di BEJA ci fermiamo ad un supermercato per pranzare con dei panini; la temperatura massima segna 37° C, ammazza! Proseguo alla guida per permettere a Federico di scattare qualche bella foto dal finestrino, fra colline e prati dai bei colori giallo e verde. Giungiamo in prossimità di Faro alle 16.30 e impostiamo il navigatore sull’indirizzo dell’hotel ‘Alnacir’, presso cui ci viene assegnata una stanza al 6° piano da cui si può vedere il mare. Valutiamo l’opzione di visitare la città, ma ci sentiamo più ispirati da zone naturalistiche, quindi ripartiamo verso est per correre lungo il PARCO NATURALE DA RIA FORMOSA.

Quando giungiamo nel paesino di OLHAO, accostiamo presso una bella passeggiata che da’ su un porticciolo oltre il quale si possono ammirare due delle 3 isole che costituiscono l’arcipelago: ILHA DO FAROL, CULATRA ed in fondo ILHA DESERTA. Crediamo che non sarebbe male fare un’escursione organizzata a bordo di battelli che fanno il giro delle isole ma è tardo pomeriggio e tutti i chioschi sono chiusi. Questo posto è davvero rilassante, pieno di uccelli di ogni tipo e gente che si avventura a piedi nella palude dalle acque pulite che ci è di fronte. Ci godiamo lo spettacolo per un po’ per poi ripartire in direzione FUSETA seguendo le indicazioni per la ‘praya’. Arriviamo ad un piccolo spiazzo abbellito da un faro in miniatura che campeggia fra le spiagge della riserva naturale, un’oasi di pace! La nostra ultima destinazione è TAVIRA; ci dirigiamo a SANTA LUZIA per vedere le saline ma, appurato che la zona non è nulla di eccezionale, proseguiamo verso ILHA DE TAVIRA e, attraversando il centro del paese, casualmente ci imbattiamo in una salina a lato strada piena di uccelli di varie specie che campeggiano nella palude alla luce del tramonto, bellissimo!

Arrivati all’ILHA DE TAVIRA camminiamo fino al molo e successivamente, rientrando, ci fermiamo alla ESTRADA DAS 4 AGUAS per fotografare le saline al tramonto. Che scenari pazzeschi! Controlliamo poi sul web un posto ove cenare a base di pesce e proviamo quindi il ristorante ‘OS ARCOS’; la prima impressione non è proprio ottima perché il locale è vuoto ed inoltre trovo strano che non vi sia una porta divisoria fra la sala da pranzo e la zona lavabo/wc (noteremo poi questa cosa anche in altri posti, quindi crediamo essere nella norma..).

La cameriera si scusa in quanto il lunedì vi è minor scelta di pesce ma rimaniamo comunque super soddisfatti dei nostri filetti di tonno e di spada che sono buonissimi e super abbondanti, sempre accompagnati da patatine fritte, insalata e pomodori. Il conto finale includendo 2 birre, 2 caffè e 2 lt di acqua è di soli 29 euro! Soddisfatti della nostra cenetta usciamo dal locale per fare una passeggiata in centro e terminare la nostra bella giornata tornando a Faro lungo la A22.. a nanna!

GIORNO 7: FARO – ALBUFEIRA – PRAIA DA GALé – CABO CORVEIRO – PRAIA DA ROCHA –PORTIMAO

Dopo la tragica sveglia delle ore 7 e un’abbondante colazione inclusa nel costo dell’albergo, partiamo alle 10.30 decidendo di non visitare la città di Faro ma proseguire direttamente a ovest verso ALBUFEIRA. Una volta giunti alle porte della cittadina, ci perdiamo un po’ fra le strade trafficate che sembrano tanto quelle di Rimini; alla fine riusciamo a posteggiare in un grande parcheggio libero e camminiamo verso la spiaggia per buon quarto d’ora. Giungiamo ad uno spiazzo con una stupenda vista sulla città, esattamente sopra PRAIA DOS PESCADORES e, dopo alcune foto di rito a questo bellissimo paese bianco arroccato a ridosso del mare, scendiamo sulla spiaggia tramite una scala mobile. La spiaggia vicina è la PRAIA DE PENECO, la cui immagine si trova sulla copertina della guida Lonely Planet di quest’anno. Dopo una rilassante passeggiata sulla spiaggia, prendiamo l’ascensore che porta al centro di Albufeira inoltrandoci nelle viuzze piene di negozi e di turisti del nord Europa (ci sono talmente tanti inglesi che in molti esercizi commerciali è accettata la sterlina!). Dato che non siamo particolarmente amanti di zone turistiche affollate di gente e souvenirs, con relativa sollecitudine torniamo all’auto; sono le 13 e ci fermiamo in un supermercato per prendere panini imbottiti e frutta.

Con calma riprendiamo la N125 verso PORTIMAO facendo una tappa d’obbligo alla PRAIA DA GALé, che risulterà essere una delle cose più belle visitate durante la vacanza! Trattasi di una zona naturalisticamente eccezionale: numerose calette ornate da particolari conformazioni di roccia battute dal mare pulito ed impetuoso; ognuna di esse nasconde una sorpresa paesaggistica fantastica. Pienamente soddisfatti di questa visita, proseguiamo fermandoci a CABO CORVEIRO, nei pressi dell’abitato di Lagoa, anche questo è un posto super-turistico ma troviamo il modo di isolarci dalla massa: io mi distendo in spiaggia per una pennichella mentre Federico sale su un promontorio (‘Mirador’) per fare delle belle fotografie panoramiche al paesino arroccato su una roccia a strapiombo sul mare. Prima di giungere nel centro di PORTIMAO, visitiamo la PRAIA DA ROCHA, molto più estesa rispetto alla Praia Da Galé, ove le rocce sono più grandi e di un bel colore arancione brillante alla luce del tardo pomeriggio. Ci prendiamo un attimo di relax sulla sabbia quando notiamo che sono già le 19.30, accidenti! Qui le giornate sono lunghissime ed il sole tramonta alle 20.30. Dopo aver trovato l’hotel ‘Made Inn’ (modernissimo e pulito, super-consigliato!), decidiamo di farci una pizza presso il ristorante ‘Italia Restaurant’ a FERRAGUDO, ad una decina di minuti d’auto dall’albergo. Quando la proprietaria si accorge che siamo italiani, chiama il marito e chiacchieriamo piacevolmente, soprattutto di come la coppia abbia deciso di aprire un’attività in Portogallo. Il conto è come al solito leggero e ci vengono offerti due giri di limoncello. Che dire, la pizza è buona e l’accoglienza è ottima, raccomandiamo questo ristorante! Giunti in stanza Federico crolla in un sonno profondo a causa del mal di testa mentre io sistemo il diario di viaggio e le mappe varie. A mezzanotte tutto tace, si dorme!

GIORNO 8: PORTIMAO – CABO DE SAO VICENTE – PRAIA DE ARRIFANA – PRAIA DE ODEICEIXE – CERCAL

Davvero un brutto risveglio per Federico che non sta bene. Dopo aver fatto colazione (ottima, inclusa nel prezzo), si rilassa un po’ in camera e riusciamo a riprendere il nostro viaggio solo a mezzogiorno. Questa mattina avremmo voluto fermarci alla PRAIA DE DON ANA e alla PONTA DE PIEDADE (a Lagos) ma non abbiamo più tempo, quindi puntiamo dritti a SAGRES, cittadina ventilatissima, patria del surf. Dopo aver visitato la FORTEZZA DI SAGRES (€ 3) e passeggiato fino al faro, ci dirigiamo al più vicino supermercato per mangiare qualcosa. Ci spariamo poi una breve pennichella nel parcheggio del negozio per poi ripartire alla volta di CABO SAO VICENTE. Buona parte della struttura adiacente il faro non è accessibile ma il panorama delle scogliere sottostanti e di quelle in lontananza è impagabile! Riprendiamo l’auto per muoverci in direzione di CERCAL, che sarà la nostra destinazione finale di oggi. Federico se la dorme tentando di far passare la nausea che lo accompagna da tutto il giorno mentre attraversiamo dei paesaggi davvero carini, fatti di strade collinari fra boschi e paeselli spartani di case bianche.

Poco prima dell’abitato di ALJEZUR svoltiamo a sinistra seguendo un cartello marrone che indica ARRIFANA. Le nostre guide, mappe, brochures etc.. consigliano una visita a questa spiaggia e quindi…si va! La strada si fa davvero in salita e, dopo (credo) 5/6 km arriviamo su un promontorio sovrastante la spiaggia davvero carina e noto come in acqua i numerosi surfisti sembrino tante formiche nere. La strada prosegue fino a giungere ad un ‘miradouro’: uno spiazzo ove sorge anche un elegante ristorante; da qui la vista a 360° è una meraviglia! Siamo ad un altitudine abbastanza elevata ed esposti ai 4 venti. Un buon caffè fa ‘ripigliare’ un po’ Federico prima di proseguire fino alla PRAIA DE ODEICEIXE, così affascinante, solitaria e tempestata dalla forza delle onde..la vera testimonianza della forza della natura! Ci facciamo una bella passeggiata sulla sabbia ed una felpa è necessaria, il vento è freddo (per non parlare dell’acqua). Risaliti in auto, guidiamo fino al miradouro, da cui si ha una vista più ampia della spiaggia e delle scogliere sottostanti. Bellissimo, che pace! Una volta passato il centro di Odeiceixe, esattamente accanto al cartello che segna la fine della regione Algarve e l’inizio dell’Alentejo, do’ il cambio alla guida a Federico perché sono un po’ stanca. La strada piatta che corre verso Cercal è davvero particolare: è un po’ come guidare su promontori rialzati dal mare e sapere che a lato, dopo qualche chilometro, si staglia un aspro litorale fatto di calette e scogliere impervie, probabilmente per la maggior parte inaccessibili.

Giungiamo a CERCAL intorno alle 21 e, dopo esserci sistemati all’albergo “Casazul M&B”, ci dirigiamo alla trattoria “O PASSARINHO”dove le proprietarie parlano solo portoghese. Essendo tarda ora, non rimane molta scelta di cibo ma quel che prendiamo è assolutamente divino: la ‘CARNE DO PORCO A ALENTEJANA COM CAMARAO’: una pirofila piena di bocconcini di carne accompagnati da gamberi e verdurine, patate fritte e riso. L’aggiunta di un buon vino rosso rende questa cena quasi indimenticabile! Dopo una breve passeggiata rientriamo in hotel per verificare il percorso di domattina e prenotare due notti aggiuntive a Lisbona, dato che ci troviamo in anticipo sulla prevista tabella di marcia. E’ mezzanotte e trenta, si va a dormire!

GIORNO 9: CERCAL – PORTO COVO – ALMADA – LISBONA

Dopo aver fatto colazione e pagato l’hotel (35€) partiamo alle 10.30 alla volta di SINES, che scopriremo poi essere una città prettamente commerciale e ben poco turistica, fatta eccezione di una località nei suoi dintorni: PORTO COVO. La strada per arrivarci corre lungo la costa; la bellezza di queste scogliere e spiaggette ci fa arrestare diverse volte lungo il percorso fino a quando giungiamo al centro abitato ove posteggiamo per avvicinarci alla PRAIA GRANDE, adornata di scogliere bellissime e arricchita da un piccolo faro poco distante.. semplicemente un posto favoloso, di cui mi sono innamorata! Dopo un caffè veloce (anche se sono le 12.00) impostiamo il satellitare sulla nostra destinazione finale: l’hotel di LISBONA. Prima di arrivarci, però, decidiamo di fermarci ad ALMADA, un paese antistante da cui si può ammirare la capitale portoghese adagiata sulle foce del fiume Tago. Passeggiamo lungo la via principale di questo centro abitato, tutto tempestato di decorazioni per la festa patronale, per poi metterci in marcia verso Lisbona attraversando il ‘Ponte de 25 de Abril” (pedaggio: 1,60€). Nonostante il traffico cittadino a cui non siamo più abituati, riusciamo a giungere all’Avenida Almirante Reis e posteggiamo provvisoriamente dietro l’albergo ‘Residencial do Sul’. Mentre Federico ripulisce l’auto di tutte le cose lasciate in giro, io porto le valigie in hotel, poi puntiamo dritti verso l’aeroporto per consegnare la piccola Peugeot. Dopo vari giri alla ricerca di una stazione di rifornimento, giungiamo all’autonoleggio dove l’addetto ci stampa l’elenco dei pedaggi registrati tramite la Via Verde Card: 78€ totali fino ai due giorni precedenti, addebitati in carta di credito, comodissimo!Una navetta ci riaccompagna all’aeroporto e ci sediamo ad un caffè per discutere sul da farsi. Sono già le 19 e decidiamo di tornare con calma all’albergo, sistemarci ed uscire poi per cena. Scendiamo quindi alla metropolitana e compriamo la VIVA VIAGEM, una carta ricaricabile che costa 0.50 € su cui mettiamo il corrispettivo per una corsa singola (1,40 €). Questa carta risulterà essere indispensabile e comodissima: con una ricarica di 6 € al giorno possiamo usufruire di tutti i mezzi pubblici di Lisbona (incluso il famoso Elevador de Santa Justa e il Tram 28, escludendo i treni che escono dalla città). Giunti in albergo decidiamo di cenare presso il vicino ristorante ‘Cervejeria Ispanica’ ma è chiuso! Indecisi sul da farsi e senza connessione wifi sul cellulare optiamo per l’Hard Rock Café che in genere non tradisce mai..tranne oggi. Infatti all’ingresso notiamo subito una marea di gente, fotografi, persone vestite in modo elegante; la guardia del corpo ci comunica che quella sera c’è un evento mondano per cui l’entrata è solo su invito; ci consegna comunque un buono sconto del 10% su una prossima cena. Camminiamo lungo la via parallela per fiondarci nel ristorante O’ CHURRASCO appena vediamo dei bei polletti allo spiedo che girano in vetrina! La cena è ottima e la passeggiata fino alla fermata della metro è salutare prima di rientrare in hotel!

GIORNO 10: LISBONA day 1

Ci alziamo alle 8 e, dopo una breve colazione in stanza, prendiamo la metro per dirigerci nella piazza Martim Moniz da dove si prende il famoso TRAM 28E. Siamo fortunati ad accaparrarci il posto in piedi sul retro del vagone da cui godiamo di un’ampia vista e, dopo un bel percorso panoramico scendiamo in Praca S. Joao Bosco, in cima ad uno dei colli di Lisbona. Diamo un occhio alla mappa per capire che strada dobbiamo percorrere per giungere alla base del colle, dove dovrebbero partire i treni per BELéM. Camminiamo e camminiamo un po’ alla cieca finchè chiediamo informazioni ad un signore che ci consiglia di giungere alla vicina Praca General Domingos Oliveira per prendere l’autobus 727 direzione RESTELO.

Arrivati quindi nella zona di Belém, in primis visitiamo l’esterno del MONASTEIRO DOS JERONIMOS, davvero sontuoso e poi il frontale PADRAO DOS DESCOMBRIMENTOS, elegante opera d’arte in pietra a celebrazione delle scoperte dei navigatori portoghesi del passato. Lungo la camminata sul fiume arriviamo infine alla famosa TORRE DI BELéM e, come ultima ma non meno importante tappa, ci concediamo una sosta alla nota pasticceria ‘Pasteis de Belém’, dove pranziamo velocemente ed arricchiamo il tutto con le paste più buone assaggiate finora, decisamente! Visitata per bene questa parte a est di Lisbona, prendiamo il tram n. 15 per tornare in centro e scendiamo alla PRACA DE COMERCIO, le cui opere principali (una statua centrale ed un arco d’ingresso alla via maestra) sono purtroppo coperte da teli in quanto sotto restauro. Passeggiando a zonzo notiamo un elegante chiosco dove viene servito il tipico liquore portoghese alla ciliegia, la ‘GINJINHA’, così che ci spariamo un bel bicchierino giusto come digestivo!

Proseguiamo a est della piazza lungo una salita che ci permette di giungere alla Sé CATEDRAL e oltre fino al CASTELO DE SAO JORGE. L’ingresso costa 7 € ma decidiamo di salire solo sulla parte aperta al pubblico da cui si gode una bella vista su uno squarcio di città. Scendiamo da questa altura trovandoci inaspettatamente al MIRADOURO PORTAS DO SOL, una bella piazza che abbiamo costeggiato questa mattina salendo con il tram 28 e che ci sarebbe piaciuto vedere con più calma. Questa è davvero una bella zona che merita di essere vista, a differenza del quartiere Mouraria, in cui capitiamo durante la discesa verso la città: già alle 15 la scoscesa via è tempestata di brutta gente che campeggia fuori da negozietti malandati, tutta intenta ad adocchiare le persone in circolazione. Un brutto senso di disagio ci assale ed acceleriamo il passo tentando di non incrociare quegli sguardi che ci sentiamo addosso. Il nostro sospirato punto di arrivo è in Praca Martim Moniz, là dove abbiamo iniziato la corsa con il tram 28. Prendiamo la metro per scendere alla fermata Baixa ed imbatterci nell’ELEVADOR DE SANTA JUSTA. La salita è inclusa nella Viva Viagem anche se, a dire il vero, vi sarebbe la possibilità di giungere alla cima dell’elevador (‘miradouro’) con un costo extra di 5 € ma riteniamo che la visuale su Lisbona dal punto in cui si ferma l’ascensore sia impareggiabile da sé. Arriviamo poi alla bellissima IGLESIA DO CARMO, un luogo che mi rimane particolarmente nel cuore grazie anche alle luci che illuminano la piazzetta antistante e a diversi alberi con dei particolari fiori viola a rendere ancor più delicata questa visione. Sono le ore 16 e comincia a fare fresco (un sentito applauso a me per aver lasciato la giacca in Italia!) quindi decidiamo di tornare in albergo per riposarci un poco dopo i tanti km camminati anche oggi! Usciamo dall’hotel alle 19.30 e questa sera non abbiamo alcun dubbio sulla scelta del locale ove cenare: si va al ‘RESTAURANTE CABACAS’ al quartiere Barrio Alto, calorosamente suggeritoci da amici. E come dar loro torto! Nonostante sia abbastanza difficile da trovare (non vi è un’ insegna esterna, occorre seguire il numero civico) e sia abbastanza presto, il locale è già pieno e ci dobbiamo stringere al tavolo di una coppia di francesi sulla cinquantina. Ordiniamo la famosa ‘PICANHA A LA PIEDRA’: ciò che giunge in tavola è un’asse di legno con al centro una pietra rovente sopra cui la carne cruda viene scottata al grado di cottura desiderato; sull’asse ci sono anche delle piccole ciotole contenti sale e varie salse. Una delizia pura! Usciamo dal ristorante alle 21,30 circa e c’è ancora un bel po’ di gente in attesa di sedersi. Camminiamo nella carina PRACA LUIS CAMOES per poi salire alla chiesa del Carmo ed infine sulla pedana d’arrivo dell’Elevador per ammirare Lisbona by night, uno spettacolo! Peccato siano le 22 e l’accesso all’ascensore stia per chiudere, così che dobbiamo affrettarci per scattare alcune foto. Scendiamo a piedi alla fermata della metro Baixa Chado per rientrare in albergo, che per fortuna domani abbandoneremo per spostarci in un altro molto migliore! A nanna.

GIORNO 11: LISBONA day 2

Dopo una bella dormita usciamo alle 9,30 e prendiamo la metro fino all’ultima fermata della linea verde: CAIS DO SONDRé per poi dirigerci in Rua de Sao Paulo; l’idea è quella di prendere la funicolare che sale ad uno dei 7 colli di Lisbona, ed è così che saliamo sull’elegante ELEVADOR DA BICA. Ci incamminiamo successivamente verso il Barrio Alto per visitare il MIRADOURO SANTA CATERINA ma niente da fare, l’area panoramica è interdetta per lavori e comunque ci pare di capire che la vista dia sulla zona periferica-portuale della città. Camminiamo fino alla Praca Luis de Camoes, vista anche ieri sera per puntare dritti alla Chiesa del Carmo; oggi vi è la possibilità di entrarci gratuitamente in quanto al suo interno (per meglio dire…sotto le sue rovine, trattasi di una chiesa sprovvista di tetto, distrutto dal terremoto del 1755), dicevamo..in quanto al suo interno si tiene una mostra archeologica durante tutto il weekend. Una volta terminata la visita scendiamo fino ad arrivare alla PRACA D. PEDRO II dove notiamo un bel po’ di persone intente ad allestire stands e gonfiabili, crediamo ci sia la Mezza Maratona di Lisbona, ma non ne abbiamo la certezza.

Camminiamo lungo l’arteria principale (Rua Augusta) che porta dritta alla Praca Do Comercio. Non possiamo farci mancare una visita alla ‘Casa Brasileira’, un negozietto che espone in vetrina una quantità enorme di dolcetti vari (di cui i portoghesi sono sommi produttori, che bontà!). In fondo alla via ci facciamo prendere dalla curiosità e decidiamo di visitare il MUDE (Museo di design e moda), carino ed innovativo, ci piace! Essendo circa mezzogiorno rientriamo in metro all’hotel per ritirare le valigie (addio! 😀 ) e spostarci nell’albergo ‘ESTRELA DE ARGANIL’, lungo la stessa via. Ci assestiamo nella nuova stanza e poi via verso l’ OCEANARIO! Prendendo la linea rossa in direzione aeroporto si scende alla stazione ‘Oriente’, davvero bella e moderna, sopra cui sorge un grande centro commerciale, sovraffollato. Ci facciamo un panino veloce per poi uscire in strada, da cui si vede il PONTE VASCO DA GAMA. Arrivati all’Oceanario, ci mettiamo in fila e paghiamo l’ingresso (13,50 €, a cui aggiungiamo anche il ticket per visitare la temporanea esibizione dedicata al mondo delle tartarughe marine). Dopo circa 2 ore e mezza usciamo molto soddisfatti, prendiamo la metro per tornare in albergo e dare un occhio alle opzioni per una buona cena. Decidiamo di propendere per il pesce e su Trip Advisor notiamo esserci un ben quotato ristorante sulla nostra via: ‘MARISQUERIA DO LIS’. Si va! Dividiamo un’insalata di polpo come antipasto poi ci buttiamo su una ‘tegola’ di mattone riempita a dismisura da pane inzuppato, frutti di mare, broccoletti e patate. Tutto buono ma rimaniamo un po’ delusi dalla scarsa quantità di pesce, è il pane che crea volume! Dolcetto, caffè e saldiamo i conti, un poco più salati rispetto ai ‘meno di 25 euro’ per cene pantagrueliche a cui ci siamo ormai abituati!

GIORNO 12: LISBONA day 3

Oggi ce la prendiamo super-comoda, usciamo infatti a mezzogiorno per visitare l’ALFAMA. Giunti in metro alla fermata S.Apolonia, linea blu, camminiamo in salita lungo le viuzze del quartiere, che a conti fatti non mi pare essere un granché. In cima ci dirigiamo alla IGRESIA DO SAO VICENTE DA FORA e decidiamo di non visitare il PANTEAO NACIONAL che resta nelle vicinanze. Proseguiamo invece verso il castello e facciamo di nuovo tappa alla sempre bella PORTAS DO SOL per poi scendere nel centro cittadino. Oggi assieme al panino assaggiamo altri dolcetti tipici, io prendo i ‘Travesseiros de Lisboa’, deliziosi.

Camminiamo lungo la via principale alla ricerca della gioielleria dove ieri ho visto un bell’orologio Swatch ma è chiusa. Proseguiamo fino ad oltrepassare la PRACA D.PEDRO IV e giungere ad un info point a cui chiediamo dove si trova la partenza dell’ELEVADOR DA GLORIA che prendiamo (anch’esso incluso nella Viva Viagem) fino ad arrivare al bel MIRADOURO DE SAO PEDRO DE ALCANTARA, adornato di un bel parco, giardinetti e la vista frontale sul castello di Lisbona. Da non perdere! Scendiamo lungo strette viuzze fino alla Chiesa del Carmo per poi prendere la metro in direzione PARQUE EDUARDO VII, molto grande, ben tenuto, che offre una bella panoramica sulla città. Sulle discese ai lati dei giardini in questo periodo sono allestiti numerosi stands per una grossa fiera del libro; passiamo fra una gran folla fino ad arrivare ai piedi del colle ove assistiamo ad una partita di scacchi giganti. Rientrati in albergo, ci rilassiamo un poco per poi uscire intorno alle 20; attendiamo l’imbrunire nella piazza del Carmo per fare qualche foto alla città in notturna e vivere questa bella atmosfera ancora per un po’. Optiamo per una cena ‘easy’ all’Hard Rock Café e siamo fortunati perché in serata nel locale suona una band del posto.

GIORNO 13: LISBONA last day

Oggi siamo un po’ tristi perché è l’ultimo giorno della nostra vacanza. Dopo la colazione lasciamo le valigie nel deposito dell’albergo per dirigerci alla PRACA DA FIGUEIRA, ai piedi del castello. Camminiamo lungo la via principale fino alla Praca da Comercio e ci rilassiamo sul litorale, piuttosto degradato per essere frontale alla piazza più importante della capitale.

Il nostro ultimo giro in centro ci porta a risalire al quartiere Chiado, ampiamente ‘battuto’ durante la nostra permanenza a Lisbona e, dopo aver comprato dei ‘pastetis de nata’ da portare a casa, valutiamo che è davvero ora di tornare in albergo. Sistemate le valigie nella hall, prendiamo la metro verso l’aeroporto e sbuchiamo al terminal 1, per cui prendiamo un autobus che ci accompagna al terminal 2 da dove parte il volo per Malpensa, con tanta amarezza. Il finale della nostra vacanza ci riserva ancora alcune sorprese, infatti una volta giunti a Milano a tarda notte, ci rendiamo conto che l’auto non si mette in moto a causa della batteria scarica, il che ci costringe a dormire in un albergo di Somma Lombardo, che gioia!

Bhé, che vacanza emozionante!

Arrivederci Portogallo!



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