Nordkapp, il sogno che si avvera
Qui vi raccontiamo di un viaggio tutto da vivere dall’inizio alla fine, lungo 9000 km, fatto di tantissime ore in sella, di caldo africano in Germania, di lega e slega i bagagli, di monta e smonta la tenda, di campeggi, di ostelli prenotati lungo la strada, di Burger King, di moto sul treno, di paesaggi che tolgono il fiato, di gente che ci dice che siamo pazzi, di mare, di sole a mezzanotte… BUON DIVERTIMENTO!
La preparazione del viaggio è stata relativamente facile: nessuna prenotazione alberghiera, solo un itinerario di massima e l’idea di raggiungere Nordkapp esclusivamente via terra!
Verso le 11, finiti i festeggiamenti, partiamo alla volta di Norimberga dove ci fermeremo per la prima notte. Siamo carichi come muli e fa un caldo allucinante, arriviamo a Tarvisio acquistiamo la vignetta e sconfiniamo! Prima sosta benzina a Zell am See, area di servizio affollatissima, ci feriamo poco e ripartiamo. I km scorrono veloci, in breve siamo già in Germania e sulle mitiche Autobahn iniziano a formarsi i primi ingorghi; come sapete non ci sono limiti di velocità e tutti viaggiano ad una media di 200 km/h almeno… alle confluenze si formano degli intasamenti pazzeschi per colpa di questi proiettili. Ci divertiamo un po’ a fare slalom tra le varie Porsche e Bmw e verso le 18 arriviamo a Norimberga dove troviamo un alberghetto; cena tipica e a letto.
Il giorno seguente ci aspettano un bel po’ di km di autostrada e vogliamo arrivare almeno fino al confine con la Danimarca. La giornata trascorre tra autostrada, ingorghi e soste per la benzina; incontriamo una coppia di norvegesi che stanno rientrando dalle ferie e ci danno qualche dritta per il prosieguo del viaggio… Attraversiamo il confine tedesco-danese prima del previsto e decidiamo di continuare ancora per una cinquantina di km e uscire in un paese a caso per la notte. Ci fermiamo ad Abenraa dopo circa 900 km, un paesino grazioso sul Mare del Nord dove troviamo un alberghetto tipico. Per cena decidiamo di avventurarci nel piccolo centro ma arriviamo tardi e tutti i locali sono già chiusi; per fortuna un ristorante italiano ci salva e mangio una magnifica pizza 4 stagioni con gamberetti!!!
Per il terzo giorno la meta è Goteborg in Svezia. Da quando siamo partiti il tempo è sempre splendido; non riesco a crederci perché pensavo di indossare la tuta da pioggia in Germania e toglierla al rientro a casa… Riprendiamo l’autostrada e percorriamo il primo dei 2 ponti che collegano la Danimarca alla Svezia. Percorrendo il primo ponte abbiamo la percezione di trovarci decisamente distanti da casa, si inizia a respirare l’aria del Nord! Oltrepassiamo Copenaghen e ci immettiamo del famoso ponte di Malmo; a metà oltrepassiamo il confine tra Danimarca e Svezia e ci fermiamo per le foto di rito. Arriviamo in serata a Goteborg e decidiamo di fermarci in campeggio. Anche per oggi ci siamo fatti una bella scorpacciata di km, ma i trasferimenti autostradali stanno per finire!
Il quarto giorno, dopo circa 300 km di autostrada, arriviamo ad Oslo; montiamo velocemente la tenda e scendiamo in centro per andare a pranzo e dedicare mezza giornata alla visita della città. Città non molto grande, che rispecchia le nostre aspettative: molto ordinata e soprattutto molto costosa; come tutta la Norvegia del resto! Riusciamo a visitarla tutta e ci fermiamo un po’ a guardare la baia dal porto dove si possono vedere le prime insenature che a noi già sembrano i fiordi! Andiamo a dormire con la consapevolezza di aver letteralmente bruciato le prime tappe e che domani raggiungeremo la costa norvegese ed inizierà il viaggio!
Partiamo verso le 8 del mattino per la tappa che ci condurrà da Oslo fino ai primi fiordi attraverso le montagne! Dalla noia mortale dell’autostrada passiamo al divertimento delle statali norvegesi che si snodano tra le montagne; facciamo un paio di passi (la nostra passione visto che siamo del nord-est e i nostri li conosciamo tutti a memoria) e rimaniamo impressionati del fatto che l’asfalto sia perfetto nonostante geli per la maggior parte dell’anno. Gasatissimi, ci cimentiamo in qualche piega a pieno carico e le moto rispondono sincere ai piloti! Arriviamo al primo punto che ci fa restare sbalorditi: un tipico lago di montagna sulle cui sponde si trovano tantissime costruzioni di sassi fatte dai turisti come porta fortuna; facciamo anche noi la nostra sperando che il viaggio continui senza problemi, e devo dire che ha funzionato! Pranziamo e facciamo la spesa per la sera (abbiamo deciso di iniziare a cucinarci la cena da soli in campeggio), ed ecco il primo imprevisto per fortuna non grave: mentre ci fermiamo per fotografare uno dei vari scorci mozzafiato mi sbilancio e cado da fermo sul lato sinistro; finisco con la gamba sotto la moto ma non mi faccio male… Tiriamo su la moto, guardo i danni e vedo solo la leva della frizione leggermente storta, poteva andare decisamente peggio! I tamponi e le borse laterali hanno fatto il loro lavoro… Proseguiamo tra laghi e cascate e finalmente arriviamo sulla sponda di un fiordo. L’emozione è indescrivibile, giusto il tempo di fare qualche foto e chi imbarchiamo sul traghetto per l’attraversata di circa 10 minuti dove possiamo ammirare la bellezza incontaminata di questi luoghi dove le montagne finiscono nel mare.
Ci fermiamo a circa 50 km da Bergen in un campeggio trovato lungo la strada; d’ora in poi trovare un campeggio sarà la cosa più facile in quanto se ne trovano uno ogni 5/10 km e sono tutti ampiamente disponibili. I campeggi norvegesi sono assolutamente fantastici e attrezzatissimi: hanno tutti la cucina a disposizione i connessione internet wifi gratis per gli ospiti.
Ed arriviamo così al sesto giorno, decidiamo di non seguire più le tappe ma di puntare semplicemente a nord seguendo la costa fermandoci dove capita a fine giornata. Dopo una cinquantina di chilometri ci troviamo subito ad affrontare il primo passo di montagna della giornata immersi nella natura senza attraversare un centro abitato per circa 200 chilometri, dobbiamo calcolare molto bene l’autonomia residua ma per fortuna non ci troviamo mai in serio pericolo di restare a secco. Ci fermiamo a pranzo in un paesino in fondo ad una valle dove troviamo un supermercato per farci 2 panini ed anche una (e dico una!!!) pompa di benzina. Il pomeriggio trascorre veloce tra curve e traghetti sui fiordi (tra cui il Sognefjorden) ed arriviamo in un attimo a Stranda, il paese dove passeremo la notte. Carichiamo qualche foto e via a letto, domani ci aspettano la Trollstigen e la mitica e tanto sognata ATLANTIC ROAD!
Giorno 7: questa è una delle tappe più importanti del viaggio in quanto l’abbiamo studiata ed immaginata per anni e credo sia un po’ il sogno di tutti i “mototuristi”. Ci imbarchiamo imbarchiamo sul traghetto che ci porta sull’altra sponda del fiordo e inizia l’attacco alla Trollstigen, dopo meno di 100 chilometri di strada senza troppi saliscendi, arriviamo ad un punto che sembra la fine di un promontorio, è pieno di gente e ci sono i soliti negozi di souvenir; guardiamo giù dallo strapiombo e vediamo una serpentina d’asfalto lungo il versante della montagna, faremo la Trollstigen in discesa! Mentre ammiriamo il panorama dei turisti inglesi guardando le targhe ci chiedono da dove veniamo e dove stiamo andando e alla nostra riposta si mettono a ridere dicendo che siamo pazzi! Inizia la discesa ed il pericolo maggiore è l’infinità di corriere che percorrono la strada in salita con i relativi problemi sui tornanti… Rischiamo di farci distruggere le moto mentre stiamo facendo delle doverose fotografie su una curva ma tutto fila liscio. Arriviamo così verso la fine delle montagne norvegesi e ci apprestiamo a lasciare la Norvegia del sud, non prima aver affrontato una delle tre strade più belle del mondo, l’Atlantic Road! Ad una delle varie attese per il traghetto un motociclista del luogo ci consiglia di fare il giro largo e di passare per Bud per vedere da dove parte veramente la strada dell’Atlantico. Arriviamo sul mare e notiamo subito un abbassamento della temperatura, indossiamo sottocasco e sottoguanti e continuiamo. Troviamo una leggera nebbia che fa intravedere solo la punta del mitico ponte a campana che si vede in tutte le foto, percorriamo la strada in un senso, torniamo indietro e la ripercorriamo tanto ci piace la sensazione di vuoto che si prova attraversando il ponte ad una certa velocità! Percorrendo la strada in direzione nord si percepisce di essere in un posto speciale: alla nostra destra la Norvegia con le sue montagne, alla nostra sinistra l’Oceano!!! Non vorremmo mai allontanarci da questo luogo emozionante ma l’estremo nord ci chiama e allora ci rimettiamo in marcia ed arriviamo fino ad una delle più importanti città norvegesi: Trondheim. Facciamo il punto della situazione e capiamo di essere decisamente in anticipo, la possibilità di visitare uno dei luoghi più estremi d’Europa inizia a prendere forma: andremo sulle Isole Lofoten! Ma prima c’è dell’altro…
Giorno 8: non ci sono luoghi di particolare interesse in vista per la giornata, o almeno così crediamo… Partiamo solo con l’idea di raggiungere Bodo, la città da dove parte in traghetto per le isole. Abbandoniamo per un giorno la costa per avventurarci all’interno attraverso una strada lunga 700 chilometri che ci condurrà alla meta della giornata. Il paesaggio si trasforma e diventa un susseguirsi di foreste e prati, il tracciato è un misto veloce tutto sullo stesso livello che ci fa pulire un po la spalla della gomma. Proprio mentre stiamo guidando ormai per inerzia, davanti a noi si apre una spianata e notiamo una costruzione con parecchia gente li vicino; ci fermiamo incuriositi e scopriamo che abbiamo appena superato il circolo polare artico! Siamo più a nord dell’Islanda e ci viene da pensare a quanto siamo lontani da casa… Ma ci da ancora più carica per proseguire!
Giorno 9: ci imbarchiamo da Bodo alle 15 e dopo 4 ore di navigazione raggiungeremo le Isole Lofoten, lasciamo la costa con delle nuvole che promettono solo pioggia mentre noi ci dirigiamo verso il sole! Sono state fatte le cose giuste al momento giusto! Scendiamo a Moskenes alle 19 ed il sole è ancora altissimo! Le Isole Lofoten sono un luogo pittoresco, abitato esclusivamente da pescatori con le loro tipiche casette bianche e rosse e si sente subito l’odore del merluzzo messo ad essiccare. Le Lofoten viste alla sera, col sole che molto lentamente cala, sono una combinazione di colori che ci resterà per sempre nel cuore; un arcipelago di isole molto piccole con la nebbia bassa tipica dei paesaggi di mare al tramonto, un luogo da favola! Ci sistemiamo in un campeggio sul mare e ci sediamo sulla spiaggia ad ammirare lo spettacolo del sole di mezzanotte! Sono circa le 23, il sole è rosso sulla linea dell’orizzonte e si riflette in mare donando un colore amaranto alla roccia delle montagne! Come noi ci sono diverse persone in riflessione davanti al mare…
Giorno 10: avvicinamento. Per la prima volta, come destinazione, inseriamo nel navigatore Nordkapp! Mancano circa 800 chilometri! Ci dirigiamo verso nord per avvicinarci il più possibile ed attaccare l’agognata meta in giorno seguente. Ci fermiamo un centinaio di chilometri da Alta consapevoli che l’impresa è quasi fatta!
Giorno 11: L’ARRIVO! Alle 8 siamo già in moto e contiamo di arrivare verso le 13. Dopo i primi chilometri il paesaggio si trasforma: scompaiono le foreste per lasciar spazio a piccoli arbusti e grandi prati, ed iniziamo a vedere le prime renne! Sul momento siamo un po’ impauriti perché ce ne troviamo una proprio in mezzo alla strada… ma in realtà non c’è nessun pericolo, basta rallentare un po’ e appena si accorgono delle persone scappano nei prati. Man mano che ci avviciniamo diventano sempre più numerose e dobbiamo prestare molta attenzione soprattutto dietro le curve cieche.
Siamo ormai praticamente giunti al traguardo ed in lontananza iniziamo ad intravedere la mitica palla! Non stiamo più nella pelle e viaggiamo spediti nonostante le fortissime raffiche di vento; ed eccoci all’ingresso del parco! CE L’ABBIAMO FATTA! NORDKAPP CONQUISTATO! Entriamo trionfali come i vincitori dopo una battaglia e parcheggiamo i nostri cavalli di ferro! Abbiamo percorso ben 5700 chilometri, siamo distrutti ma tremendamente soddisfatti, siamo sul punto più a Nord d’Europa! Passiamo un bel po di tempo a fotografare tutto e facciamo incetta di adesivi celebrativi da sfoggiare ai raduni!
Ed ora però manca un piccolo dettaglio… dobbiamo tornare a casa!
Il racconto del rientro è più breve per non annoiarvi troppo; ci impiegheremo 9 giorni e poco più di 3000 chilometri. Ci sarebbe piaciuto ritornare attraverso le Repubbliche Baltiche ma avremmo avuto bisogno al almeno altri 15 giorni di tempo, e per questo attraversiamo solo un brevissimo tratto di Finlandia per poi lanciarci giù per la costa Svedese. Ci concediamo il lusso di fare 2 tappe di relax a Stoccolma e a Copenaghen per dormire come si deve e visitare le città che consigliamo. Visti gli stati di usura delle gomme decidiamo di non rischiare un rientro autostradale in Germania (per altro terribilmente noioso) e carichiamo le moto sul treno ad Amburgo con destinazione Villacco, ad un centinaio di chilometri da casa! La sistemazione sul treno non è delle migliori ma ci consente di risparmiare decisamente le moto! E’ la mattina dell’8 agosto e varchiamo il confine italo-austriaco! Finalmente possiamo mangiare del cibo italiano a Tarvisio dopo 20 giorni di McDonald’s e Burger King. A casa ci aspettano tutti per la festa del rientro e alle 17, con un caldo torrido che toglie il fiato varchiamo la porta di casa trionfanti!!! L’impresa adesso è davvero conclusa! Il contachilometri segna 8789, percorsi in 20 giorni ad una media di 400-500 al giorno. Abbiamo trascorso 9 notti in tenda e le altre in ostelli lungo la strada, abbiamo visto posti che non pensavamo potessero esistere, abbiamo accumulato un bagaglio di esperienza da far invidia a molti e soprattutto ci siamo divertiti!
E’ un viaggio che consigliamo a chiunque ne abbia la possibilità e soprattutto voglia di guidare, spirito di adattamento, e tantissima passione!
Scheda:
– Carlo Castellan, anni 24, moto: Yamaha fz6 Fazer s2;
– Alessandro Garau, anni 25, moto: Suzuki dl-650 V-Strom;
– costo totale del viaggio tutto compreso: circa 3000 € a testa, alcuni dettagli:
- costo del biglietto del treno Amburgo-Villacco comprendente moto e sistemazione in cuccetta 200 € a testa, compagnia “db Autozug”;
- costo di una cena a base di merluzzo in ristorante sulle Lofoten 60 € a testa!!! (Da evitare!!!);
– durata: 20 giorni;
– chilometri totali: 8790
Consigli: non ci vuole una preparazione particolare alla moto, è sufficiente un tagliando, kit trasmissione nuovo oppure in perfette condizioni (importante!), cuscinetti vari e pastiglie in buone condizioni, del grasso per catena, un set di chiavi e possibilmente una dinamometrica per stringere regolarmente il perno della ruota quando si effettua la regolazione della tensione della catena, olio motore per moto a gradazione 10w40 se dovesse servire lo si può trovare in quasi tutti i distributori di benzina; inoltre consigliamo vivamente una buona assicurazione che comprenda infortuni e rimpatrio della persona e del mezzo.
Testo: Carlo Castellan, mail: cast89@alice.it
Foto: Alessandro Garau, mail: guru1988@hotmail.it