Il viaggio di una vita in Argentina: Buenos Aires, Iguazù, Patagonia e Terra del Fuoco

Viaggio di nozze in Patagonia semi-organizzato
Scritto da: silvia979
Partenza il: 29/11/2013
Ritorno il: 19/12/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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Io e mio marito Stefano condividiamo da sempre la passione per i viaggi, Lonely Planet in tasca e tanto entusiasmo con cui progettare le nostre vacanze fai da te, possibilmente in luoghi a stretto contatto con la natura. E con lo stesso spirito abbiamo iniziato a progettare il viaggio di nozze per la tanto desiderata Patagonia!

Fin da subito ci è stato chiaro che il viaggio, un po’ per le distanze, un po’ per le condizioni geografiche e lo scarso tempo a disposizione (3 settimane non sono tante per una terra sterminata come l’Argentina!) andava studiato in maniera dettagliata dal punto di vista logistico in modo da ottimizzare costi e spostamenti…tuttavia non volevamo affidarci ad un tour organizzato standard, ma vivere un’esperienza costruita su misura da noi e per noi!

E così leggendo qualche diario di viaggio su Turisti per Caso abbiamo trovato il riferimento di “Argentina con noi” (http://www.argentinaconnoi.com/italiano/chi_siamo.htm), un’agenzia di Buenos Aires, specializzata in viaggi in Argentina e Patagonia, ma anche in altri paesi del Sud America, con la quale abbiamo deciso di prendere contatti… ci convincevano alcuni commenti che spiegavano come non organizzassero i classici tour, ma fornissero il supporto organizzativo e logistico che noi volevamo ricevere..

Certo affidare il proprio viaggio di nozze a qualcuno di cui hai letto su internet può sembrare un po’ avventato, ma Andrea (il titolare di “Argentina con noi”) è di origini genovesi “doc” come noi e ci ha fornito referenze che abbiamo opportunamente

Verificato (ottime!) ed a posteriori possiamo dire che il viaggio è stato assolutamente perfetto…abbiamo dettato noi l’itinerario, perfezionato ovviamente con i suoi preziosi consigli; Andrea ci ha seguito per tutta la parte di organizzazione, prenotazioni, trasferimenti, escursioni ed è stato un punto di riferimento costante sul posto per tutta la durata del viaggio! Dovessimo ritornare ci affideremmo sicuramente a lui, perché, oltre ad aver fatto funzionare tutto perfettamente, ha la capacità di adattare il suo supporto alle tue necessità.

Ma veniamo al diario dell’avventura!

Siamo partiti il 29 Novembre da Genova, via Parigi con arrivo a Buenos Aires al mattino del 30 Novembre; dopo il trasferimento all’Hotel Reino del Plata (zona micro centro) ed il meeting organizzativo con Andrea, partiamo per il giro della città: Plaza de Mayo , la Catedral, il Caminito, Recoleta ed il quartiere di Palermo..un assaggio di Buenos Aires che non può non concludersi con un assaggio di gelato al Dulce de Leche (gusto di caramello che troverete ovunque in Argentina)! La sera passeggiata lungo l’area moderna di Puerto Madero e parrillada di carne a “Siga la Vaca”…poi tutti a nanna..

Il giorno successivo, 1 Dicembre, la giornata è dedicata alla passione di mio marito: il calcio. Passando attraverso il quartiere di San Telmo (è domenica e troviamo il famoso mercatino dove compriamo qualche souvenir!), arriviamo al quartiere della Boca dove Stefano si scatena in mille fotografie dello stadio e del Museo de la Pasión Boquence… se vi piace il calcio imperdibile.

Come imperdibile è l’opportunità di assistere ad una partita nella capitale! E noi riusciamo a vederne ben due: al pomeriggio siamo al Nuevo Gasometro a vedere il San Lorenzo De Almagro contro Estudiantes e la sera al mitico Monumental per River Plate – Argentinos Juniors! Emozioni completamente diverse: il San Lorenzo gioca per il titolo di apertura del campionato argentino e l’entusiasmo è alle stelle (poi in realtà il San Lorenzo pareggerà 0-0 e andrà a vincere il titolo la domenica successiva), mentre al Monumental un River in crisi di risultato non riesce ad entusiasmare il pubblico, pur vincendo 1-0. Per fortuna il Boca giocava fuori casa altrimenti mi toccava la tripletta!!!!! In tutto questo sono riuscita a ritagliarmi un pranzo al ristorante “Estilo Campo”, sempre in zona Puerto Madero, consigliatissimo.

Il 2 e 3 Dicembre sono dedicati a las Cataratas del Iguazú, le cascate al confine tra Argentina, Brasile e Paraguay, dove, in una splendida scenografia potrete avvistare iguane, tucani, scimmie, coates, farfalle multicolori e tante specie di uccelli…percorrete il paseo superiore ed inferiore e raggiungete la Garganta del Diablo…se poi siete fortunati provate a raggiungere l’Isla San Martin (quando ci siamo stati noi non era possibile a causa del livello dell’acqua…).

Vi consigliamo di soggiornare in Puerto Iguazù (noi abbiamo pernottato all’hotel Saint George) a circa 20 km dal versante argentino delle cascate e di fare il giro su un piccolo battello a elica nel cuore delle cascate: emozionante, ne vale la pena!

Mi raccomando però…mettetevi in costume!

E per concludere degnamente la tappa… cena alla Rueda e del buon mate, un infuso tipico dell’argentina e di molte zone dell’america meridionale.

Il 4 Dicembre si riparte: dal piccolo aeroporto di Iguazù a Buenos Aires ci trasferiamo all’immenso “Retiro”, la stazione dei pullman di Buenos Aires (75 piattaforme), dove partono autobus per tutte le destinazioni.

Il trasferimento in pullman a Puerto Madryn (circa 18 ore) attraverso la pampa argentina è comunque comodo grazie ai sedili totalmente reclinabili e ci ha consentito sia in questa tappa che in quella successiva di risparmiare un po’ di soldi di trasferimenti aerei e pernottamenti.

Dal 5 all’8 Dicembre visitiamo la Peninsula Valdes, Punta Tombo, Puerto Madryn e dintorni…che dire…la mia tappa preferita del viaggio.. Avevamo a disposizione un’auto in affitto con la quale abbiamo percorso oltre 1000 km su strade per la maggior parte sterrate (soprattutto nella Peninsula Valdes). Da Puerto Madryn ci siamo diretti subito verso Puerto Piramides, con una piccola sosta alla Playa El Doradillo e a Punta Flecha per qualche foto; dopo aver pagato l’ingresso al Parco Naturale siamo arrivati all’Aca Motel di Puerto Piramides (lo stesso hotel che vedete nel film “Le tre mogli”: non è un’opera d’arte, ma si vedono alcune tappe del nostro viaggio!); il tempo di lasciare i bagagli e via…verso Punta Delgada, dove si trova, proprio sotto un albergo-ristorante con tanto di faro, una colonia di elefanti marini, pigri e rumorosissimi! Dicembre è ancora un ottimo mese per visitare la Peninsula Valdes: oltre agli elefanti marini, tra Punta Delgada, Punta Norte, Punta Piramides e Caleta Valdes, si possono avvistare leoni marini, foche, pinguini e ancora (se siete fortunati) qualche balena che non ha ancora abbandonato l’area.. Noi per l’avvistamento delle balene ci siamo affidati a Southern Spirit” (http://www.southernspirit.com.ar) e siamo riusciti dopo qualche “pedinamento” ad avvistare una mamma con un cucciolo!

Dopo due giorni a Puerto Piramides (per cenare vi raccomandiamo la Estaciones) e qualche incontro occasionale con guanachi (simili ai lama) siamo rientrati su Puerto Madryn dove abbiamo fatto base all’albergo Solar de la Costa per visitare la riserva faunistica di Punta Tombo, dove si trova un’importante colonia di pinguini Magellano (i guardafauna parlano di 500.000 esemplari), che passano 6 mesi in quella zona per la riproduzione.

I piccoli nascono intorno al mese di Novembre e nel mese di Dicembre tutta la riserva pullula di esemplari dalla buffa camminata che fanno la spola tra le tane e la spiaggia.

È davvero imperdibile: pinguini, guanachi e nandù attraversano i sentieri dove i visitatori osservano increduli questo spettacolo emozionante…avremo collezionato 300 foto di pinguini in una sola giornata!!!!

Prima di partire per un’altra tappa della nostra avventura riusciamo a concederci ancora una visita a Punta Loma, una riserva di leoni marini (loberia) a 17 km da Puerto Madryn e una cenetta da Ambigù.

Il giorno successivo, 9 Dicembre, restituiamo l’auto a Trelew e ci imbarchiamo su un pullman (sempre dotato di sedili reclinabili): dopo una tappa con cambio pullman a Rio Gallegos (18+4 ore) arriviamo a El Calafate, dove alloggiamo all’albergo Sierra Nevada, a dieci minuti dal centro e sicuramente uno degli hotel più belli della vacanza.

Approfittiamo di mezza giornata libera per un po’ di relax e per visitare (un fuori programma) la Laguna Nimez, dove si possono ammirare alcuni esemplari di uccelli (è meta di amanti del bird watching) e i “flamingo”, i fenicotteri che popolano un tratto della riserva; a seguire cena a “El Cucharon”.

Il 10 Dicembre è dedicato all’escursione sul ghiacciaio Perito Moreno, che comprende anche due ore di trekking con i ramponi sul ghiacciaio… bellissimo! Anche per non esperti come noi due!

La particolarità del Perito Moreno è che si tratta di un ghiacciaio lungo circa 30 km in perenne movimento: il fronte del Perito Moreno è formato da una lingua anteriore lunga circa 5 km che si staglia per oltre 60 metri sul lago Argentino; il suo movimento genera fragorose e spettacolari cadute di blocchi di ghiaccio che richiamano visitatori da ogni parte del mondo.

Al rientro cena al ristorante “Pura Vida”, consigliatissimo (Stefano si è innamorato dei raviolones di cordero patagonico), giusto accanto al nostro hotel.

L’11 Dicembre escursione in catamarano sino al ghiacciaio Upsala (grosso e disteso per circa 60 km) e all’Estancia Cristina (fondata nel 1914), con percorso in 4×4 e poi cena al buonissimo ristorante “La Tablita” poco fuori dal centro di El Calafate.

Il 12 e 13 Dicembre sono dedicati al trekking ad El Chalten (pernottiamo all’hosteria Senderos): quasi 30 km in due giorni..pura fatica nei sentieri di montagna, zaino in spalla e pranzo al sacco, per raggiungere rispettivamente Laguna Torre ed il campo base Poincenot e riuscire a vedere almeno parzialmente il Cerro Torre e il Fitz Roy, le due vette principali.

È la tappa più “montana” del viaggio, nel silenzio della natura capricciosa, che nel giro di pochi minuti talvolta passa dal sole alla pioggerella, dalla quiete al vento sferzante, dalla steppa al bosco, sotto gli occhi vigili di piccoli falchi che si avvicinano senza timore ai campeggiatori.

Il 14 Dicembre si parte in aereo da El Calafate per l’ultima tappa del viaggio: Ushuaia e Terra del Fuoco.

Dopo il trasferimento all’albergo (molto bello) Las Lengas, appena fuori dal centro cittadino, siamo pronti per l’escursione serale organizzata da Andrea con i ragazzi di Canal Fun (che ci accompagneranno in tutte le escursioni degli ultimi giorni).

Veniamo condotti alla ricerca dei castori, nel bosco ricoperto di torba; possiamo ammirare le opere ingegneristiche di questi simpatici roditori che costruiscono vere e proprie “dighe” nel corso di una sola notte e cenare tutti insieme in un piccolo rifugio nel bosco al calore del camino.

Dopo questa bella esperienza rientriamo in albergo, pronti per l’escursione al Parco Nazionale della Terra del Fuoco del 15 Dicembre che comprende: trasferimento al Parco Nazionale (con timbro sul passaporto all’ufficio postale più a sud del mondo…un po’ turistica come cosa, ma è un bel ricordo…), una decina di km a piedi nel Parco, con spiegazioni sulla fauna e flora locale (e degustazione del Pan de los Indios!) e sulla storia degli Yámana, gli indigeni fueghini, seguiti da pranzo in loco e discesa del fiume a bordo di canoe gonfiabili… Inutile dire che sia stato tanto faticoso quanto divertente….. la giornata e’ volata senza rendercene conto….come tutto il viaggio del resto!

Il 16 Dicembre alle 8 si parte per il giornata più adrenalinica della vacanza: a bordo di fuori strada ci avventuriamo nell’escursione ai laghi Fagnano & Escondido attraversando strade sterrate, tratti di lago, piccoli corsi d’acqua e mettendo in atto anche un’operazione di salvataggio di un veicolo di un’altra agenzia rimasto bloccato; pranziamo con un ottimo asado cucinato dai ragazzi di Canal Fun e rientriamo in serata dopo aver percorso un tratto della vecchia Ruta 3, una delle strade più affascinanti di tutta l’argentina assieme alla famosissima Ruta 40.

I ragazzi di Canal Fun sono stati una compagnia professionale, ma anche divertente e sono stati anche molto attenti nei miei riguardi (essendo celiaca avevo bisogno di qualche accortezza in più per i pasti), la migliore scelta possibile.

Il 17 Dicembre è l’ultimo giorno a Ushuaia e prima di partire, oltre a fare gli ultimi acquisti in Avenida San Martin, ci imbarchiamo su un catamarano per la navigazione del Canale di Beagle fino all’isola de Los Lobos: possiamo ancora ammirare il faro de la Fin del Mundo al largo di Ushuaia, cormorani e leoni marini…. Che tristezza dover ripartire!

Il 17 sera, dopo aver salutato Andrea (grazie davvero per averci aiutato a realizzare questo viaggio che sognavamo da sempre!), spendiamo le ultime ore a Buenos Aires in Plaza de Mayo illuminata e passeggiando lungo Puerto Madero… l’indomani mattina si rientra: voliamo dall’aeroporto di Ezeiza su Roma e riabbracciamo con una lacrima di nostalgia per il bel viaggio la nostra Genova la mattina del 19 Dicembre.

Speriamo di non avervi troppo annoiato con questo resoconto e di esservi un minimo di aiuto se state pensando di organizzare un viaggio simile.. o perlomeno di avervi trasmesso anche solo minimamente le emozioni che questa avventura ci ha fatto provare.. Ci auguriamo di poter ritornare un giorno e che le meraviglie di questi posti vengano conservate con il rispetto che meritano…

Silvia y Stefano



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