Lampedusa, nel blu dipinto di blu
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PRIMO GIORNO
Sveglia alle sette, facciamo colazione al bar vicino all’appartamento e andiamo da Dag per noleggiare un motorino e una “macchina”… una Suzuki del 1988! Ci dirigiamo verso la vicina Cala Madonna -l’isola è talmente piccola che tutto è vicino- l’acqua è pulita ma in spiaggia c’è troppa gente e mettere il salviettone sulla sabbia è un’impresa impossibile! Il periodo, infatti, non sarebbe dei migliori per andare da nessuna parte ma, chi come noi ha le ferie ad Agosto, si deve adattare. Dopo qualche ora che il sole picchia fortissimo su di noi, io e il mio ragazzo andiamo alla scoperta della scogliera che si affaccia sulla caletta e troviamo uno scoglio da cui tuffarci e lì fondale è ancora più pulito. Chiamiamo anche gli altri e facciamo il bagno. Stiamo in spiaggia fino alle otto di sera, ora in cui la spiaggia si libera ed è molto più gradevole, poi cena in compagnia e immancabile giro in Via Roma!
SECONDO GIORNO
Andiamo a scoprire Cala Galera, una piccola spiaggia raggiungibile da un campeggio, oppure con un sentiero tra gli scogli. La spiaggia non è delle migliori e ci fermiamo fino a dopo pranzo. Andiamo poi a prendere un gelato al Bar dell’Amicizia, in centro al paese, perché il sole qui è davvero caldo, quasi insopportabile, e quando passa una nuvola è una gioia per la pelle. Verso le cinque andiamo alla Guitgia, la spiaggia più grande e più affollata, ma con un mare pulitissimo, come ovunque sull’isola.
TERZO GIORNO
Non poteva mancare nel nostro tour l’isola dei Conigli! Una coppia parte alle otto per mettere le salviette di tutti in spiaggia, perché l’insenatura non è abbastanza capiente per tutti i turisti. Noi pelandroni li raggiungiamo alle nove, e la gente si è già messa sui nostri asciugamani perché il posto proprio non c’è! La spiaggia è davvero strepitosa, con dei colori che fanno invidia a tanti posti del mondo! E’ una zona protetta e lo staff di Legambiente vi darà indicazioni per gli ombrelloni. Stiamo tutta la mattina in acqua e capiamo perché le tartarughe Caretta Caretta decidano proprio di venire qui! Una piccola curiosità..la leggenda narra che, con la bassa marea, dei conigli andarono sull’isolotto e, all’alzarsi dell’acqua, non riuscirono più ad arrivare a riva..da qui il nome della spiaggia. Facciamo il giro della parte nord dell’isola, dove ci sono solo scogliere, e ci fermiamo per l’aperitivo all’O’scia, locale molto conosciuto sull’isola. Per cena prendiamo un pollo da asporto da Gerry, vicino al nostro appartamento, dove ti danno mezzo pollo con contorno e patatine ad una cifra irrisoria.
QUARTO GIORNO
Armi e bagagli pronti e alle otto e trenta partiamo alla scoperta di Cala Pulcino. Per arrivarvi vi è un sentiero di 45 minuti che non è molto faticoso. La prima parte del percorso è sotto una pineta, la seconda invece è tutta sotto il sole e il caldo diventa fastidioso; sconsigliata la camminata nelle ore più calde. La spiaggia è interamente di sassi e, una volta oltrepassate le alghe dei primi metri d’acqua, il fondale diventa sabbioso e il colore del mare si accende! Davvero molto suggestiva e meno affollata del resto dell’isola.
QUINTO GIORNO
Oggi il gruppo si divide. Due coppie fanno il giro dell’isola in barca sulla Guaza. Ci riferiranno che la gita in barca è davvero imperdibile perché si ha anche la possibilità di fare in bagno alla Tabaccara… Noi, che non amiamo le gite in mare, abbiamo optato per la terraferma e abbiamo visto la Tabaccara dall’alto, dove si riesce ad ammirare tutto lo splendore della baia. Poi ci siamo diretti a Cala Croce per la giornata. Al ritorno abbiamo una bella sorpresa: la macchina non parte e dobbiamo chiamare il noleggiatore per far ricaricare la batteria, ma qui sembra una cosa normale, visto che le macchine sono datate…
SESTO GIORNO
Ci dirigiamo verso cala Creta e Mare Morto, dove il mare è bello, anche se il fondale e la spiaggia sono di sassi. Torniamo a casa e io e il mio fidanzato andiamo alla porta di Lampedusa in motorino, dove si ammira un bellissimo tramonto con il sole che scende nel mare.
SETTIMO GIORNO
La mattina lasciamo l’appartamento ed il proprietario ci porta verso un’altra struttura, dove lasciamo le valigie. Andiamo alla Guitgia per tutto il giorno e, verso sera, facciamo l’ultimo giro in paese per acquistare cannoli e dolci da portare a casa e, alle nove, lasciamo l’isola.
Lampedusa è consigliata per chi ama una vacanza tranquilla ed il mare pulito! Si mangia davvero bene -d’altronde siamo in Sicilia!- e la gente è gentile. Un’informazione utile: i telefoni della wind non prendono in nessuna parte dell’isola!