Vamos a dar una di svuelta
Indice dei contenuti
Giorno 1. Ancona-Madrid
L’aereo parte e arriva con circa 40 minuti di ritardo ma… pazienza! Con la metro arriviamo a Tirso de Molino e con poco sforzo troviamo il nostro ostello dove passeremo solo una notte, Las Musas (50 euro per una doppia senza bagno, colazione inclusa). Posto sorprendentemente carino ed accogliente, con un ragazzo alla reception molto cordiale. Appoggiamo i bagagli ed usciamo subito. Primo obiettivo è andare alla stazione Atocha x comprare i biglietti del treno per Cordoba per il giorno dopo. Anche se molto più costoso dell’autobus (54 euro a testa), scegliamo il treno per un discorso di velocità. Approfittiamo della vicinanza per andare a fare un giretto veloce alla Reina Sofia. Essendo passate le 19 l’entrata è gratuita, così gironzoliamo un po’ per il secondo piano godendoci le opere di Dalì e Picasso. Iniziamo a sentire fame. Così, passeggiando per Calle Atocha, ci fermiamo in uno dei 1000 Museo del Jamon che incontriamo a goderci le prime tapas della vacanza. Raggiungiamo Plaza Mayor e subito ci immergiamo nel Mercado de San Miguel, pieno di gente e confusione. È freddo ma continuiamo a girare e ci dirigiamo verso Calle Baja, Calle Alta, di nuovo Plaza Mayor e per finire Puerta del Sol. Purtroppo vince il freddo, così decidiamo di tornare in ostello dove veniamo accolti da un clima divertente e famigliare.
Giorno 2
Colazione fai da te nell’atmosfera allegra e comunitaria dell’ostello e partiamo per la spedizione matuttina. Cattedrale, palazzo reale, Tempio di Debod, Plaza de España, Gran Via e scorcio sul Parque del Retiro. In metro raggiungiamo il Santiago Bernabeu e dai buchini dei cancelli proviamo a seguire la partita Real Madrid-Sevilla. Poi via di ritorno in ostello per recuperare i bagagli e in fretta raggiungiamo la stazione. Lungo la strada ci prendiamo due porzioni di paella da consumare in viaggio (ottima!). Rimaniamo incantati dalla grandezza e dall’organizzazione della stazione e dalla comodità dei treni: questo è più di una prima classe di una freccia rossa italiana! Partenza da Madrid alle 15.05 e arrivo a Cordoba alle 17.02. puntualissimi. Visto che la stazione degli autobus è proprio davanti la stazione dei treni, approfittiamo per prenotare il biglietto per Granada (15.61 euro a testa), poi con qualche dubbio iniziale raggiungiamo a piedi il centro storico. Veniamo subito catturati dal fascino di questa città, fusione elegante di colture e di epoche diverse. Arriviamo alla nostra pensione, dove veniamo accolti da un personaggio strano che ci dà giusto la chiave e ci indica la stanza: piccolina ma accogliente e profumosa. Lasciate le valige, abbiamo prima di tutto prenotato l’hammam per il giorno dopo e poi iniziato l’esplorazione di questa stupenda città. Mille foto a fiori, colori e viuzze incantatrici … prima bevuta alla Mezquita e poi ci lasciamo tentare da un ristorantino che ci soddisferà alla grande: Taberna la Tapa in Calle Deanes (sortido de tapas, 2 cervezas, 1 sangria 14.20 euro). Sosta alla pensione e poi ci incontriamo con due nostri amici con cui faremo una divertente quanto alcolica “processione” fra le croci rosse (varie piazze ed angoli della città sono addobati con delle grandi croci rivestite di garofani rossi per le festività di maggio, accanto alle quali ci sono stand per mangiare, bere e gustarsi il clima spagnolo.)
Giorno 3
Sveglia alle 8.30 per poter approfittare dell’entrata gratuita nella Mezquita (entro le 10). Enorme, imponente, una corazza araba con un cuore cristiano. Dal tourist information scopriamo che oggi gli altri punti di interesse sono aperti (nonostante sia lunedì) e domani (primo maggio) chiusi, quindi riprogrammiamo la giornata. Alla Medina Azahara è tutto completo, quindi ci dedichiamo all’Alcazar (entrata 4 euro a testa) in cui scopriamo una piccola Versaille, con dei giardini stupendi. Gironzola menti vari, pranzo in una croce rossa e pennichella in pensione che ha conciso con un forte acquazzone. Ci svegliamo per andare a vedere la sinagoga (purtroppo un po’ deludente), giretto con acquisto dei primi regalini ed una piacevolissima puntata al Salon de tè, in Calle Buen Pastor. Continuando a girare a caso, decidiamo di seguire una ragazzina in abiti da flamenco: arriviamo a sorpresa in Plaza Tendillas dove stava per iniziare uno spettacolo. Decidiamo prima di mangiare (un ottimo Kebab in Plaza Corredera) e poi ci godiamo un’alternanza di bambine alle prime armi e ballerini ormai ferrati che ballano sulle note di canzoni popolari. Purtroppo dobbiamo tornare in pensione per cambiarci perché alle 22 ci aspetta l’hammam. Ambiente molto suggestivo e rilassante, ma è giusta la descrizione che dà Lori: una catena di montaggio!!! 33 euro per vasca + 15 minuti di massaggio rilassante.
Giorno 4
Mattinata in giro per le vie di Cordoba. Troviamo casualmente la mostra gratuita di Pepe Espaliù che ha introdotto il Carrying in Spagna. A mezzogiorno recuperiamo le valige e lasciamo la camera, incamminandoci lentamente verso la stazione degli autobus. E lungo la strada è tutta una festa: prima carri addobbati con fiori da cui donne e ragazze in abiti tradizionali lanciano garofani agli spettatori, poi nella piazza di fronte la stazione un palco e l’immancabile stand con la croce rossa. Lasciamo questa città con un gran sorriso. Alle 14 circa ci accomodiamo in un autobus superlusso, con in dotazione un sacchetto snack, auricolari per seguire un film, sedili comodi e spaziosi. Verso le 16 arriviamo a Granada e chiediamo subito alla ragazza dell’info-point informazioni su come muoverci e cosa fare. Compriamo il biglietto per il prossimo spostamento (Granada-Siviglia 20.60 euro a testa), poi davanti la stazione prendiamo comodamente il 33 (1.20 euro a testa) e in circa 20 minuti ci troviamo alla seconda fermata della Gran Via. Con pochi passi troviamo il nostro strategico albergo, Hotel Sonia. Partiamo subito alla scoperta di Granada: controlliamo Calle Elvira (che dovrebbe essere interessante per le tapas), gironzoliamo per Plaza S. Ana e poi ci concediamo la bella passeggiata verso il Sacramonte, dove godiamo la vista della Alhambra, delle viuzze e dei locali di flamenco. Al ritorno ci fermiamo alla Bella y la Bestia dove iniziamo a capire come funzionano las bodegas granadine: in genere ad ogni bevuta viene servita una tapa gratis. Spettacolare! Abbiamo un freddo esagerato, così troviamo un ottimo rifugio al Cafè Intarnacional, lungo la Gran Via, dove Lori sperimenta per la prima volta i churros con cioccolata calda: buonissimi, frittissimi, ma soprattutto ci scaldano alla grande. Rinforzati provvediamo a comprarci il necessario per le prossime colazioni, ci copriamo meglio e siamo di nuovo fuori. Proviamo ad arrivare al Sacramonte per vedere qualche spettacolo di flamenco ma 20 euro per 20 minuti ci sembrano eccessivi, così, ritornando in direzione S. Ana, ci compriamo i biglietti per lo spettacolo di mezzanotte (6 euro a testa per 90 minuti) in una cueva. Gironzoliamo ancora un po’, ci lasciamo tentare da una teteria e poi andiamo al nostro spettacolo. Ci troviamo in una grotta (la cueva appunto), e quando la ballerina si alza ed inizia a ballare è molto emozionante… Lori non la pensa proprio così!
Giorno 5
Mattinata alla scoperta del quartiere Albaycin con i suoi tanti vicoli e scalette caratteristici. Begli scorci da cui gustarsi l’Alhambra e Granada dall’alto. Assistiamo anche all’allestimento delle immancabili croci rosse (divertente il lavoro delle tante donne lungo Puerta Nueva). Cambiamo la prenotazione online per la Alhambra (visita notturna + diurna) in biglietti e poi andiamo di tapas:
-Desde 1925: succo, cana, migas (offerto dalla simpaticissima padrona) 3.50 euro
-Minotauro: stesse bevute e delle buonissime baguels 4.40 euro.
Oggi fa caldo, così ci sistemiamo nella piazzetta lungo il fiume a leggere e riposare un po’. Altri giretti per negozi, una mostra gratuita di Manuel Romero e visita deludente della Cattedrale (4 euro a testa). Doccia e poi approfittiamo della Promocion che fanno al ristorante la Cueva: 10 euro per 2 bevute, 2 tapas, prosciutto e pane con pomodoro… non ci fermiamo qui così ordiniamo altre due bevute a cui si associano comunque altre tapas ed il piatto tipico di Granada: habitas con jamon, cioè fave con prosciutto e sopra un uovo, ottimo! In tutto spendiamo 18.25 euro, un affare.
Iniziamo la salita per l’Alhambra. In attesa del nostro turno per i palazzi Nazaries, ci facciamo un bel giro lì intorno (che si può visitare senza biglietto). Al buio tutto è più particolare e magico. Alle 22.30 entriamo e giriamo per patii e saloni. Origliamo dalle guide dei gruppi per capire cosa stiamo vedendo. Il patio dei Leoni per quanto sia in ristrutturazione è incantevole.
Giorno 6
Ci svegliamo con calma, lasciamo le valige alla reception e ripartiamo in direzione della Alhambra, dove ci dedichiamo al Generalife e Alcazaba. Visita lunga che arriva fino all’ora di pranzo. Dopo le stuzzicose tapas a La Antigualla, raggiungiamo la stazione. Il nostro autobus parte alle 15.30 partiamo per Siviglia, ma stavolta non abbiamo il trattamento supelusso! Il viaggio è comunque comodo ed in perfetto orario. Alle 18.30 infatti siamo in Plaza de Armas e in 5 minuti arriviamo a piedi al nostro Hostal Paco’s, dove alloggeremo per due notti in una bella stanza vista patio interno. E si parte per la scoperta di questa nuova città, scorgiamo la Cattedrale, l’Alcazar, tanti vicoli, negozi e bodegas, tanta bella gente, insomma… Siviglia ci fa subito una gran bella impressione. Tapas, cena e giro notturno che conferma le buone sensazioni.
Giorno 7
Passeggiata mattutina lungo il fiume, superando la Torre de Oro e arrivando a Plaza de España. Bellissima, davvero imperdibile. Niente di speciale invece i giardini di fronte. Visita veloce all’ex manifattura, ora università e poi nel pomeriggio ci spostiamo in Plaza de Toros, dove per 6.50 euro a testa facciamo una visita guidata al museo e all’arena e scopriamo tutti i segreti dei tori e toreri passati di qui. Per cena scegliamo il posto migliore della vacanza: la Bodega Santa Cruz, in Plaza Santa Marta. Speciale: la particolarità è che segnano i conti sul bancone con un gesso, e poi è pieno di gente del posto ed i piatti sono buonissimi. Passeggiata notturna con sosta in Plaza San Salvador, sempre piena di vita.
Giorno 8
La pioggia mette a dura prova la nostra pazienza… come al solito lasciamo le valige alla reception e iniziamo a girare Siviglia sotto l’acqua. Entriamo all’Alcazar (8.50 euro a testa + 3.60 l’audioguida). La visita si mostra davvero interessante. Usciamo ed andiamo al Patio San Eloy a mangiare: locale particolare in cui siedi su dei gradoni e mangi tenendo sulle gambe i piatti. Recuperate le valige, raggiungiamo Avenida del Cid, dove prendiamo l’autobus che ci porterà all’aeroporto (2.40 euro a testa). Con tristezza lasciamo questa città coinvolgente e questo paese sempre accogliente.