Isole Canarie, un mondo incontaminato

Dopo aver visitato tutte le isole maggiori, abbiamo esplorato la Palma, El Hierro e La Gomera
Scritto da: Mara Nicolò
isole canarie, un mondo incontaminato
Partenza il: 10/10/2013
Ritorno il: 21/10/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Dopo aver visitato tutte le isole Canarie maggiori, abbiamo deciso di addentrarci in quelle minori più selvagge, diciamo quelle meno incontaminate dal turismo di massa anche se pur ognuna con le sue peculiarità. Partiti da Bologna con un volo Ryanair, alle 7 del 10 ottobre siamo atterrati a Tenerife verso l’ora di pranzo e da lì ci siamo diretti verso la città di el Medàno, la nostra città preferita di Tenerife dove ormai siamo di casa. Lì abbiamo affittato un piccolo appartamentino proprio sul mare a circa 25 euro al giorn. El Medàno è bellissima, lì si respira un’aria di tranquillità assoluta. Nessun pensiero, poco traffico e solo il rumore del mare… questa città ha la spiaggia più lunga di Tenerife (2km). Questo luogo è conosciuto da chi ama il surf e il kite, ha una passeggiata in legno lungo tutta la costa. Bellissima da fare sia di giorno che al tramonto quando il sole cala dietro alla Montana Roja (montagna rossa) che al tramonto colora tutto il cielo di rosso… stupendo.

I primi due gironi del nostro mini tour li abbiamo passati a Tenerife, perchè naturalmente ci siamo dovuti organizzare con i traghetti. Prenotandoli quasi una settimana prima c’è un risparmio di 100 euro. Qui abbiamo visitato due spiagge. La prima è nella Costa Adeje: Playa del Duque. E’ bellissima, pulitissime in stile un po’ Formentera. E’ una spiaggia che definirei un po’ in, però anche qui si può trovare una sistemazione all’ombra di una palma e godersi il panorama delle onde gigantesche che si infrangono sulla riva. Poi, magari, armati di un po’ di coraggio e di spericolatezza si può anche provare a farsi trascinare dalle onde sulla battigia, stando sempre attenti a non sbrugolarsi.

La seconda spiaggia che abbiamo visitato invece si trova un po’ distanti da noi, verso il nord passato santa Cruz de Tenerife (la capitale) appare una spiaggetta molto lunga che si chiama playa de las Teresitas, una spiaggia dorata dove non arrivano le onde del mare perchè protetta dagli scogli e quindi perfetta per i bambini. Il fondale del mare è pianeggiante e si tocca fino a 100 metri dalla riva. Per mangiare ci sono vari chioschi sulla spiaggia tutti molto validi; anche qui si può scegliere di noleggiare ombrellone e lettini oppure optare per l’ombra di una palma.

Passati i primi due giorni ci siamo diretti al porto di Los Cristianos per imbarcati alla volta di La Palma, qui dopo tre ore di traghetto siamo sbarcati al porto di Santa Cruz de la Palma (la capitale). Da qui ci siamo diretti verso l’unica città un po’ turistica dell’isola los Cancajos dove abbiamo affittato un mini appartamento a 30 euro a notte. Questa città offre una gradevole spiaggetta vulcanica, nerissima, e con la sabbia molto fine. C’è un posticino che fa da mangiare in spiaggia che si chiama el Pulpo, se vi capita ordinate un pulpo a la gallega, buonissimo e saporitissimo, anche qui fa da cornice al mare una bellissima passeggiata fra le colate del vulcano. Da qui ci siamo diretti verso il sud dell’isola passando attraverso ai due vulcani principali, Volcàn Teneguìa e il Volcan San Antonio, per arrivare al faro de Funcaliente dove ci sono due fari uno di fianco all’altro, naturalmente uno vecchio e uno nuovo, alle pendici del faro ci sono le saline dove potete acquistare il sale prodotto dall’isola e ance altri prodotti tipici. Finito il nostro tour del sud dell’isola ci siamo ritirati presso il nostro appartamento e per cena abbiamo mangiato in un localino veramente tipico dove il proprietario di accoglieva, prendeva gli ordini, faceva da mangiare e ti serviva. Considerate però che al massimo potrà avere 10 coperti, il posto si chiama el Sabrosito. Abbiamo mangiato una paella veramente gustosa.

L’indomani ci siamo diretti a esplorare il nord dell’isola verso le piscine naturali e qui abbiamo visitato Charco Azul e Piscinas de la Fajana. La prima è molto carina, dove con un piccolo intervento dell’uomo (hanno creato una piccola barriera), l’acqua del mare rimane in questa piscina più rialzata. La seconda è invece più caratteristica perchè anche se questa ha avuto un piccolo intervento dell’uomo qui si nuota insieme ai pesci in quanto l’acqua entra di contino. Finita la nostra gita a La Palma, all’alba ci siamo imbarcati nuovamente per raggiungere La Gomera, dove siamo sbarcati dopo circa due ore al porto di San Sebastiàn de la Gomera. Veniamo accolti da un bel villaggio di pescatori molto tipico e dove veniamo a conoscenza che qui ha soggiornato anche Cristoforo Colombo: c’è anche la sua casa. Partiamo quindi per un tour molto veloce dell’isola, dato che è la più piccola e la più insidiosa e con meno strade percorribili. La particolarità sono i paesaggi. E’ un posto verdissimo con dei dirupi senza fine e delle gole mozzafiato. Ci siamo fermati solo una giornata e poi in serata siamo ripartiti per Tenerife. L’indomani abbiamo preso nuovamente il traghetto per altre tre ore e ci siamo diretti a El Hierro. Quest’isola è servita dai traghetti solo due volte la settimana. Arrivati ci siamo diretti verso il nord per visitare anche qui le tipiche piscine naturali e gli sbocchi sull’oceano. Siamo passati da la Caleta, Charco Manso e il Pozo de las Calcosas, tutti bellissimi, per finire al Mirador de la Pena, fatto dal celebre artista di Lanzarote Cèsar Manrique, da dove abbiamo ammirato un panorama mozzafiato di el Gulfo. Finito questo giretto ci siamo diretti al sud dove abbiamo trovato da dormire presso la località di la Restinga, una località conosciuta per chi ama fare sub. Abbiamo trovato una piccola pensioncina molto rustica, però abbiamo deciso di dormire qui solo una notte perchè è l’unica città delle Canarie dove ci sono le zanzare… veramente tante!

L’indomani abbiamo deciso di dedicare una giornata alle piscine naturali e ci siamo diretti nuovamente a la Caleta, un adorabile luogo dove sono state ricreate tre piscine artificiali ma con acqua di mare e poi vari terrazzi dai quali si può scendere in mare calandosi da ripide scalette o tuffandosi da dei promontori creati a posta sulle rocce. Qui si può fare anche dello snorkeling in mare aperto.

La seconda notte l’abbiamo passata a Valverde, la capitale dell’isola e l’unico posto dove trovare una pompa di benzina (nell’isola ce ne sono solo 3). Quindi mi raccomando non scordate di fare rifornimento. Durante il rientro a Tenerife abbiamo deciso di riposarci a el Medàno gli ultimi due giorni della nostra vacanza perchè anche se molto bello, il tour è stato anche stancante. Così, rientrati a el Medàno, sabato e domenica ci siamo rilassati sulla sua splendida spiaggia luccicante, mentre il sabato mattina ci siamo fatti un giretto anche al mercato locale di artigianato nella piazza principale. Il 21 di buon mattino ci siamo diretti in aeroporto per tornare in Italia, questa volta sarei rimasta volentieri…



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